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Ultimo aggiornamento 25 Maggio, 2023, 23:58:07 di Maurizio Barra
Hirayama è un uomo che ha tante chiavi, ma non è ricco. Lavora infatti come addetto alle pulizie dei bagni a Tokyo. È lui il protagonista, un po’ antieroe e un po’ angelo caduto, di Perfect Days di Wim Wenders, film in concorso al festival di Cannes e applaudito, il solo insieme a quello di Kaurismäki, all’anteprima stampa. Circa cinquant’anni, baffi curati, Hirayama (Koji Yakusho) sembra contento della sua vita semplice. È un uomo metodico, con una vita quotidiana identica a se stessa, divisa tra la passione per le fotografie digitali degli alberi (che seleziona e cataloga in degli scatoloni), la musica (usa ancora le musicassette d’epoca) e i libri, tra cui quelli di William Faulkner e Patricia Highsmith, che prende regolarmente in biblioteca.
Per quanto riguarda la musica, già il titolo Perfect Days è di per sé un riferimento al brano cult di Lou Reed, perché a Hirayama piacciono i classici del pop-rock come Van Morrison, Otis Redding e Patti Smith che lui ascolta regolarmente nel suo furgone nero pieno di scope mentre gira nella modernissima Tokyo. Che succede in Perfect Days? Ben poco dal punto di vista degli avvenimenti, molto invece dal punto di vista emotivo. Il protagonista, che ricorda i personaggi del muto anche per le poche parole, per un periodo molto breve, come si vede nel film, ospita nella sua piccola casa la nipote adolescente Niko e saltuariamente poi frequenta un piccolo bar dove, ovviamente, ordina sempre le stesse cose. Tra i suoi appuntamenti fissi c’è anche quello con un bagno pubblico dove si fa una lunga doccia. Ma infine, dai pochi incontri e dai suoi sogni in bianco e nero, si capisce che nella sua vita c’è una lunga zona d’ombra. “L’idea è nata a Tokyo e non avrebbe potuto essere realizzata da nessun’altra parte. Mi piace se una storia e la sua ambientazione sono entrambe una necessità. Mentre la scelta dei bagni come location – spiega Wenders, già Palma d’oro per Paris Texas nel 1984 – l’ho amata, da un lato, per la completa bellezza architettonica di questi luoghi sanitari pubblici. Sono rimasto stupito di quanto le toilette possano far parte della cultura di tutti i giorni”. Riguardo alla poeticità di questo film, spiega infine Wenders: “Poesia non è qualcosa di attribuibile a un film, ma è piuttosto una scoperta, un dono che ricevi come regista dai tuoi attori, dai luoghi, dalla luce, da tutto ciò che occorre per formare qualcosa che si possa definire poesia in movimento”.
Sono nato a Torino, il 19 Febbraio 1968. Ho alle spalle un'educazione direi Umanistica di base, avendo frequentato il Liceo Classico Valsalice e Lingue e Lettere Moderne all'Università. Grande passione per tutto ciò che è una tastiera, dal pianoforte o simili, ai PC, di cui peraltro amo anche il touch. Inoltre, un'altra mia grande passione, è lo sport e mi ha molto coinvolto, siccome ho lavorato molto su di me negli anni, passando attraverso varie fasi, nelle quali sono ingrassato moltissimo e poi sono diventato assai magro, dunque, siccome più volte ho dovuto intervenire su di me, ho voluto approfondire questo discorso ed ho conseguito il Master CFT come Personal Fitness Trainer presso Issa Italia. La voglia e l'interesse ad approfondire tante tematiche e la curiosità olistica, alle volte giocano brutti scherzi, perchè si rischia di iniziare tutto e concretamente di non riuscire a concludere nulla. Bisogna in teoria scegliere cosa fare da grande, il fatto è che io sono già ben cresciuto ed ora mi sento assai coinvolto dall'ambito tecnologico e dunque spero, soprattutto, di essere un intermediario tra i vedenti, diciamo, o comunque tra tutti e proprio chi è non vedente come me, sia per mostrare quante cose si possono fare in autonomia, sia per avvicinare (e qui mi appello a sviluppatori, amanti di softwares etc...) la facilità e l'accesso all'uso completo della tecnologia anche da parte degli stessi non vedenti, che comunque si devono spesso scontrare con grafici, pagine poco accessibili e continui escamotage, per fare cose che, con il famoso click, in teoria si risolvono subito e questo poi non è sempre vero; in sostanza lo scopo o l'idea sono quelli di avvicinare i vedenti, sviluppatori di apps e siti, a renderle più accessibili, metendo dunque a disposizione la mia conoscenza delle Tecnologie Assistive (Assistive Tecnologies) di cui mi ritengo un buon conoscitore. Non parliamo poi delle Apps Mobili ed anche di quel mondo, davvero meraviglioso ed il cui approccio per me è stato direi facile, ma mi rendo conto che non è così per tutti. Quindi, spero, nel tempo, di mettere a disposizione la mia modestissima ed umile e piccola esperienza, mantenendo vivo ogni nuovo possibile fronte di apprendimento e confronto e conoscenza, tutti utili e sempre necessari, non si smette mai di imparare e neanche di confrontarsi. Dunque, spero di avervi con me, sempre più numerosi, lungo questo nuovo cammino! Inoltre, siccome la tecnologia non è soltanto procedure, tutorials su come usare un sistema operativo o su come riparare PC, ma offre anche molti strumenti di consultazione, visione, ascolto, cercherò di condividere con voi le mie impressioni e quindi files, contenuti multimediali o altro, non avranno soltanto attinenza tecnologica, ma qualcosa a che fare con la rete l'avranno. Anzi, sono benvenuticommenti, suggerimenti e proposte. Con il trascorrere del tempo, il sito ha preso la direzione informativa. Pur essendo da solo a gestire tutta questa mole di notizie, prometto di dare sempre il massimo per fornire tutte le notizie il più possibile aggiornate in tempo reale, relative a tantissime categorie: Mondo, Cronaca, Economia, Politica, Tecnologia, Scienza, Medicina, Spettacoli, Cinema, Musica, Cultura, Calcio e sport, Regione Piemonte, tutto, ma proprio tutto, sulla Juventus e molto, molto altro. Grazie a tutti!
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