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In Calabria arrivano i rilevatori dei malfunzionamenti in sanità

Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimo aggiornamento 25 Maggio, 2023, 23:43:22 di Maurizio Barra

(ANSA) – CATANZARO, 25 MAG – In Calabria arrivano i
“rilevatori”, 80 laureati che saranno arruolati dalla regione
per tre mesi per andare in giro negli ospedali e segnalare cosa
funziona e cosa no. Ad annunciarlo, sulla sua pagina Facebook,
il presidente della Regione Roberto Occhiuto. L’iniziativa fa
seguito a Sanibook, un portale attivato sempre dalla regione,
pensato e realizzato per raccogliere le lamentele e le
segnalazioni dei cittadini-utenti su temi “caldi” come la
qualità dell’assistenza in ospedali e presidi sanitari.
   
“Avevo annunciato, quando ho lanciato Sanibook – ha detto
Occhiuto nel video su Facebook – che avrei arruolato 80 laureati
che avrei mandato negli ospedali e nei presìdi sanitari a
rilevare la qualità del servizio, e l’abbiamo fatto. Lavoreranno
per tre mesi, e solo per tre mesi. Non potranno essere rinnovati
e ogni tre mesi saranno altri a svolgere questa funzione utile a
migliorare la qualità del servizio, perché le loro rilevazioni
saranno poi analizzate, nelle relazioni che faranno, da una
cabina di regia che abbiamo istituito nella regione”.
   
Il governatore ha spiegato che si tratta di “un’altra
iniziativa per umanizzare la sanità calabrese. E’ vero, la
sanità calabrese è disastrata. Per 20 anni non è stata
governata. Servono soluzioni strutturali e stiamo lavorando a
realizzarle, ma serve anche gentilezza, maggiore disponibilità
da parte di quelli che lavorano negli ospedali e nei presidi
sanitari. Non ce l’ho con i medici, gli infermieri, il personale
sanitario, anzi li rispetto perché fanno un lavoro straordinario
in strutture spesso fatiscenti, ma chiedo a loro di avere un po’
di gentilezza e di disponibilità in più perché è richiesto a chi
si occupa della sofferenza degli altri”.
   
“Chiunque vuole dare una mano alla sanità calabrese – ha
detto Occhiuto – può partecipare a questo bando per tre mesi e
potrà rilevare quello che non funziona. Intanto però continuate
a scrivere su Sanibook”. Un portale, ha ribadito Occhiuto, che
“non è contro i medici, contro il personale sanitario e non è
uno sfogatoio, ma uno strumento che ci serve ad affrontare e
risolvere piccole questioni organizzative e ne abbiamo risolto
alcune”. (ANSA).
   

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