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Martijn Dendievel dirige l'Orchestra del Comunale di Bologna

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Ultimo aggiornamento 26 Maggio, 2023, 21:31:02 di Maurizio Barra

(ANSA) – BOLOGNA, 26 MAG – Dal podio del Comunale Nouveau a
quello dell’Auditorium Manzoni, ma alla guida della stessa
orchestra: il ventottenne direttore belga Martijn Dendievel,
reduce dal personale successo ne Le nozze di Figaro di Mozart,
torna a guidare l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna il 27
maggio alle 20,30 in una serata che ospita anche la pianista
Yulianna Avdeeva.
   
Vincitore del “Deutscher Dirigentenpreis” 2021 Martijn
Dendievel aprirà il programma con l’Ouverture dall’opera Ruslan
e Ljudmila di Michail Glinka, composta tra il 1837 e il 1842 e,
secondo il raaconto dello stesso autore, ispirata al “…rumore
dei coltelli, delle forchette e dei piatti” che lo
impressionarono durante un banchetto aristocratico.
   
A seguire il celebrerrimo “Rach 3”, vale a dire il Concerto
in re minore per pianoforte e Orchestra N. 3 di Sergej
Rachmaninov, il brano che ha fatto da colonna sonora al film
Shine alimentadone il mito della complessità tecnica, presentato
per la prima volta a New York nel 1909 durante una tournée
americana del compositore russo. Conosciuta a livello
internazionale per la vittoria del Primo premio al Concorso
“Chopin” di Varsavia del 2010 e ospite regolare di orchestre
come la Los Angeles e la London Philharmonic e di festival come
quelli di Baden Baden e Salisburgo, la pianista Yulianna Avdeeva
debutta nella stagione sinfonica del Comunale affrontando,
dunque, una delle pagine più iconiche e amate del repertorio per
questo strumento.
   
La locandina della serata al Manzoni si conclude con
l’esecuzione della SInfonia in re minore di César Franck.
   
Definita da Charles Gounod, alla prima esecuzione al
Conservatorio di Parigi nel 1890, “l’affermazione dell’impotenza
in musica spinta al dogma” e stroncata da gran parte dei
musicisti dell’epoca, la Sinfonia di Franck dovette attendere la
prima metà del Novecento prima di essere accolta e riconosciuta
come una delle pagine più emblematiche della “scuola francese”.
   
(ANSA).
   

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