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50 Top Pizza: 'Grosso Napoletano' la migliore catena artigianale

Tempo di lettura: 3 minuti

Ultimo aggiornamento 25 Novembre, 2023, 06:45:34 di Maurizio Barra

Grosso Napoletano, Da Michele, Big
Mamma Group: queste le migliori catene artigianali di pizzerie
al mondo secondo la classifica stilata da 50 Top Pizza, la più
importante guida di settore curata da Barbara Guerra, Luciano
Pignataro e Albert Sapere. È stata presentata, infatti, nello
storico Teatro San Ferdinando di Napoli, 50 Top World Artisan
Pizza Chains 2023: Grosso Napoletano si piazza per la prima
volta in testa alla classifica come migliore catena artigianale
di pizzerie al mondo. Nata nel 2017, ha portato la pizza di
stile napoletano, sottolinea una nota, in Spagna, prima a Madrid
e poi a Barcellona, Siviglia, Saragozza e in altri centri della
penisola iberica; al secondo posto Da Michele, per due anni
vincitore della classifica. Nato 150 anni fa nel cuore di
Forcella, a Napoli, oggi è presente in Giappone, Inghilterra,
Spagna, Stati Uniti, Emirati Arabi e Germania, oltre che in
Italia, dove è possibile gustare la loro pizza “a ruota di
carro”; terza posizione per Big Mamma Group, gruppo nato
dall’amore per l’Italia di due imprenditori francesi, Victor
Lugger e Tigran Seydoux, che oggi ha numerosi locali in Francia,
Spagna, Inghilterra e Germania.

   
Quarta posizione per Bráz Pizzaria, realtà brasiliana nota
per la sua pizza grande e croccante cotta nel forno a legna;
quinta posizione per Berberè, dei fratelli Aloe, partiti dalla
pizzeria a Castel Maggiore, in provincia di Bologna, sono
arrivati a Londra dopo aver aperto una decina di locali a Roma,
Firenze, Torino, Milano; sesta posizione per 400 Gradi, con
outlet tra l’Australia e gli Stati Uniti d’America. Johnny Di
Francesco, patron e fondatore, ha il merito di essere
l’ambasciatore della pizza napoletana nel nuovo continente;
settima posizione per Pizzium, che negli ultimi mesi ha centrato
le 50 aperture in Italia, tutte a gestione diretta; ottava
posizione per le pizzerie di Errico Porzio, che ha outlet tra la
Campania e il Lazio e propone pizze di stile napoletano
classico, oltre che in teglia, con un format di altrettanto
successo; nona posizione per Luigia, con outlet tra la Svizzera
e Dubai, che propone le proprie pizze con una selezione dei
migliori prodotti italiani; chiude la top ten la new entry Peppe
Pizzeria di Giuseppe Cutraro, con le sue sedi tutte parigine.

   
Sei le insegne a cui è stato attribuito, per la prima volta,
il Green Oven, ossia il riconoscimento che contraddistingue la
grande attenzione a pratiche di sostenibilità ambientale:
Berberè, Garden
Pizza, Luigia, Menchetti, Pizzium e Sodo Pizza. Attesi i premi
speciali, così assegnati: il premio Pizza of the Year 2023 –
Latteria Sorrentina Award va alla mitica Hellboy© di Paulie
Gee’s; il New Entry of the Year 2023 – Solania Award va a Peppe
Pizzeria; il premio Performance of the Year 2023 – Robo Award va
a Pizzana; il Best Wine List 2023 – Asti DOCG Award va a Doppio
Zero; il Best Service 2023 – Goeldlin Award va a Luigia; il
premio Best Marketing 2023 – Mammafiore Award va ad Errico
Porzio; il premio speciale Innovation and Sustainability 2023 –
Ferrarelle Award va a Pizzium; il Best Pasta Proposal 2023 –
Pastificio Di Martino Award va a 400 Gradi; il premio One to
Watch 2023 – Fedegroup Award va a Garden Pizza; il Best Beer and
Drink Service 2023 – Birrificio Fratelli Perrella Award va a
Cocciuto;
il Best Fried Food – Il Fritturista 2023 – Oleificio Zucchi
Award, infine, va a Peppina.

   
Novità di questa edizione, è l’inserimento della categoria
“Eccellenti”, ossia quelle catene di pizzerie artigianali da non
perdere che, insieme alle catene in classifica, completano la
guida, per un totale complessivo di 75 brand.

   
“Siamo molto orgogliosi del lavoro fatto con 50 Top World
Artisan Pizza Chains 2023 – dicono i tre curatori della guida
Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere – le catene
artigianali presenti quest’anno in guida, ovvero quelle che
hanno raggiunto gli standard di qualità dei nostri ispettori,
sono 75 e contano oltre 1200 sedi per oltre 20.000 dipendenti
diretti e un fatturato complessivo che supera i 2 miliardi di
dollari. Un comparto in continua crescita che non conosce crisi
e che certifica che la pizza è la preparazione più consumata al
mondo”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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