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Pesticidi, in Val Venosta rilevati anche ad alta quota

Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimo aggiornamento 12 Febbraio, 2024, 13:21:00 di Maurizio Barra

I pesticidi utilizzati in
agricoltura “non rimangono nell’area di coltivazione, ma si
trovano in tutta la valle e fino alle alte quote”. È quanto ha
rilevato uno studio dell’Università Kaiserslautern-Landau (RPTU)
e dell’Università di Risorse Naturali e Scienze della Vita di
Vienna (BOKU) che ha analizzato la situazione in Val Venosta,
“la più grande area di coltivazione di mele d’Europa”.

   
Il tema dell’uso dei pesticidi in Val Venosta, sottoposto
anche a referendum nel Comune di Malles dieci anni fa, ha
suscitato aspri contrasti con strascichi anche legali. Ora
arriva il nuovo studio che prende spunto, come riferisce una
nota dei due centri di ricerca, dall’osservazione di un calo
delle farfalle in Val Venosta, sui prati di montagna. “Gli
esperti – spiega la nota – hanno sospettato un collegamento con
l’uso di pesticidi nella valle” e “questo ha spinto Carsten
Brühl dell’RPTU e il suo collega Johann Zaller della BOKU a
indagare sulla distribuzione dei pesticidi nell’ambiente della
valle”.

   
I ricercatori hanno esaminato undici cosiddetti transetti
altitudinali lungo l’intero asse della valle, tratti che si
estendono dal fondovalle a 500 metri sul livello del mare fino
alle cime delle montagne a 2.300 metri. Il team ha prelevato
campioni ogni 300 metri e, sebbene i pesticidi diminuiscano
complessivamente ad altitudini più elevate e con la distanza dai
meleti, l’analisi ha rilevato diverse sostanze in miscele nel
suolo e nella vegetazione, anche nell’alta Val Venosta, dove non
c’è quasi nessuna coltivazione di mele.

   
“Abbiamo trovato le sostanze in valli montane remote, sulle
cime e nei parchi nazionali”, sottolinea Brühl. Secondo i
ricercatori, “anche alle basse concentrazioni misurate, i
pesticidi possono avere effetti cosiddetti subletali, cioè non
direttamente letali, su organismi che non sono l’obiettivo del
controllo. Per le farfalle, ad esempio, ciò potrebbe significare
una riduzione della deposizione delle uova, con conseguente
riduzione della popolazione. In un solo luogo i ricercatori non
hanno trovato sostanze attive nelle piante: è interessante
notare che in quel luogo ci sono anche molte farfalle”. I
ricercatori hanno trovato un totale di 27 diversi pesticidi
nell’ambiente.

   

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