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"Diverse nel cuore", l'8 marzo al Pronto soccorso di Sassari

Tempo di lettura: 2 minuti

Ultimo aggiornamento 5 Marzo, 2024, 13:44:47 di Maurizio Barra

Ci sarà anche il Pronto soccorso
dell’Aou di Sassari tra quelli del sistema
dell’emergenza-urgenza italiano che l’8 marzo parteciperanno al
progetto “Diverse nel cuore”. L’iniziativa, che si svolge in
occasione della Giornata internazionale della donna, è
organizzata dalla Società italiana di Medicina dell’emergenza e
urgenza (Simeu).

   
Il progetto rappresenta una survey sperimentale che ha lo
scopo di valutare le differenze nella presentazione del sintomo
dolore toracico fra donne e uomini. Mira quindi alla migliore
definizione di una diagnosi differenziale, applicando i principi
della Medicina di Genere. Saranno considerati “arruolabili”
tutti i pazienti adulti (maggiori di anni 18) che accederanno
consecutivamente al Pronto soccorso per tutta la giornata di
venerdì con il sintomo “dolore toracico”.

   
“Il progetto Diverse nel Cuore – afferma il direttore del
Pronto soccorso dell’Aou di Sassari, Paolo Pinna Parpaglia –
rappresenta un passo importante verso una medicina più attenta
alle specificità di genere. Un più appropriato inquadramento
iniziale del sintomo dolore toracico ci permetterà di migliorare
la prognosi e la gestione dei pazienti con malattia coronarica
acuta, garantendo un approccio più efficace e personalizzato”.

   
Gli operatori si concentreranno quindi sulla sindrome
coronarica acuta, una delle principali cause di mortalità nei
paesi industrializzati. Si tratta di una patologia considerata
responsabile di 7,4 milioni di casi di morte all’anno. C’è
scarsa sensibilità su di un dato: le malattie cardiovascolari
rappresentano la principale causa di mortalità nelle donne, si
stima che nel 2019 abbiano causato il 35 per cento dei decessi
totali. Le donne, sebbene negli ultimi 30 anni la mortalità per
sindrome coronarica acuta sia in calo, presentano ancora oggi
una prognosi peggiore rispetto agli uomini. Questo è dovuto, tra
le varie cause, alla minore consapevolezza. C’è, infatti, una
sottostima dei sintomi e del rischio cardiovascolare che può
produrre accessi tardivi o addirittura mancati accessi. Le donne
più spesso degli uomini possono inoltre presentare un tipo di
infarto chiamato “silenzioso”, che non è accompagnato da dolore
al petto. Circa una su cinque donne ricoverate per Sca ha questa
forma di infarto, mentre solo il 13% degli uomini non segnala
dolore al petto.

   
“È fondamentale – conclude Pinna Parpaglia – concentrarsi
sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce per ridurre l’impatto
della sindrome coronarica acuta. La Medicina di Genere tiene
conto delle differenze biologiche e socio-culturali tra uomini e
donne che possono influire significativamente sullo stato di
salute. In sintesi, la Sca colpisce sia uomini sia donne, ma le
differenze di incidenza, sintomatologia e risposta ai
trattamenti richiederebbero un approccio specifico per ciascun
genere”.

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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