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La Rai celebra la Festa della Liberazione

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Il 25 aprile si festeggia la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo. La Rai, con un palinsesto dedicato, seguirà le dirette dei principali eventi istituzionali trasmesse su Rai 1, a cura del Tg1 in collaborazione con Rai Vaticano e Rai Quirinale. In particolare, dalle 9.00, verrà seguita da piazza Venezia a Roma, la cerimonia di deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

La linea passerà, poi, dalle 9.20, a piazza San Pietro per l’incontro tra Papa Francesco e l’Azione cattolica

Dalle 11, il collegamento si sposterà a Civitella Val di Chiana per la Cerimonia di commemorazione nei luoghi dell’Eccidio nazifascista del 29 giugno del 1944, con la partecipazione del presidente Mattarella.   

Alle 14, sempre sulla rete ammiraglia, è il programma “La volta buona”, in onda alle 14.00, a commemorare la Liberazione.

Su Rai 2, se ne parlerà a “I fatti vostri” alle 11.10. Su Rai 3,oltre ad Agorà in onda alle 8.00, sarà proposto, alle 13.15, Passato e Presente, in onda anche alle 20.30 su Rai Storia, con Paolo Mieli e il professor Federico Goddi che ripercorrono la nascita della divisione partigiana in Montenegro, dopo l’8 settembre 1943.   

Servizi e approfondimenti anche su tutte le testate nazionali nelle varie edizioni dei Telegiornali e Gr. Con collegamenti in particolare di RaiNews24 da tutte le iniziative istituzionali per la giornata

La Tgr garantirà copertura dell’evento in tutte le edizioni regionali di Tg e Gr. In particolare, dal Friuli-Venezia Giulia la redazione in lingua italiana seguirà la principale manifestazione del 25 aprile in programma alla Risiera di Trieste, unico campo di sterminio in Italia, mentre la redazione in lingua slovena coprirà gli eventi dai campi di concentramento del regime fascista a Gonars e Visco. 

La Tgr Toscana seguirà la visita del Presidente della Repubblica a Civitella Val di Chiana. La Tgr Molise sarà in diretta dal Monte Marrone dove si costituì il Corpo italiano di Liberazione e si svolse la prima battaglia contro i nazifascisti. La Tgr Basilicata ricorderà l’eccidio nazifascista di Rionero in Vulture e gli internati di Rotondella, e seguirà le iniziative a Potenza e a Matera. Rai Movie trasmetterà alle 14 il capolavoro di Roberto Rossellini “Roma città aperta”. Rai Cultura dedica alla Festa della Liberazione il palinsesto del suo canale Rai Storia. Una programmazione che culmina con lo speciale di Emanuela Lucchetti, in prima visione, dal titolo “29 giugno 1944. La strage di Civitella”, ma che parte alle 8.00 con il doc “La strage di Acerra: ottobre 1943”. Poi prende il via “La lunga Liberazione” in cui Carlo Lucarelli parte dallo sbarco Alleato in Sicilia nel luglio del 1943 e segue via via le tappe fino alla liberazione dal nazifascismo e alla riconquista della libertà. Dopo lo speciale di prima serata, infine, il palinsesto di Rai Storia ha tra gli appuntamenti “Se Dici Storie” che ripercorre la storia d’amore e di resistenza di due antifascisti- Stefano Siglienti e Ines Berlinguer – e la fuga di Carlo Rosselli, Emilio Lussu e Francesco Fausto Nitti dal confino di Lipari a Parigi. Su RaiPlay un’intera sezione è dedicata all’Anniversario della Liberazione. Tra i film saranno proposti Una questione privata dei Fratelli Taviani (2017), Un giorno da leoni di Nanni Loy (1961). Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini (1959).

Tra le fiction, La storia di Francesca Archibugi (2024),  Salvo D’Acquisto di Alberto Sironi (2003), La buona battaglia – Don Pietro Pappagallo di Gianfranco Albano. Fra i documentari, “Bella Ciao – per la libertà” di Giulia Giapponesi (2022), “Quando i Tedeschi non sapevano nuotare” di Elisabetta Sgarbi (2013), “Milano in guerra” di Graziano Conversano (2020).  

Ricca inoltre la selezione dei materiali delle Teche Rai. Anche Rai Play Sound darà evidenza a podcast, documentari e serie audio dedicate al tema. Dirette e servizi anche nelle principali trasmissioni di Radio Rai.

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"La geotermia è pulita, programmabile e non ha emissioni"

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Se l’Italia riuscisse a valorizzare anche solo il 2% del potenziale presente in tutto il suo territorio, la geotermia potrebbe contribuire al 10% della produzione elettrica prevista al 2050 e al 25% del fabbisogno termico, permettendo di ridurre del 40% gli attuali consumi finali di gas naturale. Lo rileva lo studio “La geotermia a emissioni nulle per accelerare la decarbonizzazione e creare sviluppo in Italia” promosso da Rete Geotermica con Teha (The European House – Ambrosetti).

”La geotermia è una componente strategica assolutamente indispensabile per la sicurezza del sistema energetico e anche per un’auspicata riduzione della dipendenza energetica del nostro Paese”. Parole di Paolo Arrigoni, Presidente del Gse: “Nella proposta di  revisione del Pniec si prevede sul fronte della generazione elettrica un aumento a 8 terawattora dagli attuali 6 di energia elettrica  prodotta dalla geotermia su un totale di circa 300 terawattora consumati, e quindi un aumento al 2030 del 33%. Gli  operatori del settore, che sono molto attenti, hanno molti progetti in cantiere: è possibile pensare a un ulteriore aumento di capacità installata e anche di generazione elettrica”.

Al Presidente del Gse ha fatto eco Philippe Dumas, Segretario Generale EGEC (European Geothermal Energy Council): “La geotermia è nata in Italia, in Toscana per l’esattezza, nel 1913. Una centrale elettrica all’avanguardia ma negli ultimi 10 anni è stato fatto davvero poco. Per raggiungere grandi obiettivi servono tre cosa: la semplificazione delle procedure per ottenere i permessi ad essere operativi; gli indispensabili incentivi e un sistema di assicurazione dei rischi connessi”.

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Piazza Affari chiude in calo, balzo del rendimento del Btp: +17 punti base

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Chiusura negativa per le borse europee, che sono peggiorate con il passare delle ore. Milano chiude a -0,29%, Francoforte -0,36%, Londra -0,07%. 

Oggi sono arrivati dati contrastanti dagli indici di fiducia in Europa: l’indice Ifo sulla fiducia delle aziende tedesche ad aprile è salito per il terzo mese consecutivo arrivando a 89,4, meglio delle attese. Sono migliorati il giudizio sia sull’attività attuale e che sulle aspettative. In Italia invece sono scesi gli indici di fiducia sia delle imprese, da 88,4 a 87,6, sia dei consumatori, da 96,5 a 95,2.

Anche gli indici americani sono deboli oggi, dopo due giorni di rialzi: Dow Jones -0,45%, S&P500 -0,31%. Fa poco meglio il Nasdaq (-0,12%) dove a spiccare è soprattutto il titolo Tesla. La prima delle Magnifiche Sette, i big della tecnologia americana, Tesla, sale oggi dell’11% dopo i conti (da inizio anno -34%). Nonostante un calo maggiore delle attese sia degli utili che dei ricavi nell’ultimo trimestre, gli investitori hanno apprezzato gli annunci sull’arrivo di nuovi modelli più economici. 

Si attendono in serata i conti di Meta, domani quelli di Microsoft e Alphabet.

Tra i titoli a Piazza Affari corre StMicroelectronics (+5%), dopo i conti diffusi da un altro produttore di chip, Texas Instruments.

Oggi poi c’è stata una mega-emissione di titoli di Stato americani, per ben 70 miliardi di dollari, a cinque anni. Sono cresciuti di 6 punti base i rendimenti dei titoli decennali, al 4,66%.

Ripercussioni anche in Europa: il rendimento del Btp italiano è salito di 17 punti base, è al 3.95%. Lo spread con Bund tedesco sale di 7 punti base a quota 137.

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Liberi gli arrestati al Cairo, attese decisioni Procura

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Sono usciti a piede libero dalla
sede della Procura Suprema egiziana per la Sicurezza dello
Stato, accompagnati dai loro avvocati, gli arrestati di ieri al
Cairo durante una manifestazione per Gaza e il Sudan.

   
Restano a loro carico le accuse, tra cui quella di “adesione
a un gruppo terrorista” e proseguono le indagini sull’accaduto.

   
La Procura farà conoscere in seguito le proprie decisioni su
come procedere.

   

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Il capolista di Afd Krah indagato per fondi cinesi e russi

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La Procura di Dresda ha avviato
due indagini preliminari, per sospetti di finanziamenti russi e
cinesi, nei confronti del capolista dell’estrema destra tedesca
(AfD) alle prossime elezioni europee, Maximilian Krah. Lo ha
riferito un portavoce della stessa Procura della città est della
Germania. Krah è già al centro di uno scandalo politico a
seguito dell’arresto di uno dei suoi assistenti al Parlamento
europeo sospettato di essere un agente cinese.

   

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Biden firma gli aiuti, i missili Atacms sono già a Kiev

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Un nuovo maxi invio di armi all’Ucraina per rendere gli Stati Uniti e il mondo “più sicuri” di fronti ai pericoli della tirannia. Dopo mesi di stallo a Capitol Hill, Joe Biden mette a segno un’importante vittoria sia in chiave elettorale che sul fronte della politica estera con l’approvazione definitiva della sua legge di spesa da 95 miliardi, di cui una prima tranche da un miliardo destinata alle forze di Volodymyr Zelensky nell’ambito di un totale di 60,8 per l’Ucraina che comprende anche aiuti umanitari ed economici. Ma la notizia è anche che Washington un mese fa ha segretamente inviato i missili a lungo raggio Atacms, che Kiev chiede da quasi due anni. Gli aiuti, ha assicurato il commander-in-chief subito dopo aver firmato il provvedimento, partiranno “nei prossimi giorni” ed arriveranno in Ucraina entro la fine di questa settimana.


Biden ha firmato gli aiuti a Ucraina e Israele e il bando per Tiktok


 

Nella lista ufficiale diffusa dal Pentagono sulla prima tranche da un miliardo ci sono sistemi di difesa aerea, proiettili di artiglieria, veicoli corazzati e armi anticarro che si trovano già nei depositi americani in Europa. Tuttavia, secondo indiscrezioni di Politico, un mese fa gli americani avrebbero già spedito a Kiev gli agognati Atacms, che Washington ha sempre negato a Zelensky per il timore di un’escalation con la Russia. E anche se lo scorso ottobre il dipartimento della Difesa aveva mandato in Ucraina, senza troppa pubblicità, quelli a medio raggio, il leader di Kiev aveva continuato a premere per un’arma che potesse colpire oltre le linee di Mosca. I circa 200 missili a lungo raggio sarebbero arrivati a marzo, all’interno di un pacchetto da 300 milioni di dollari, e sarebbero già stati utilizzati due volte dall’esercito ucraino per colpire un aeroporto militare russo in Crimea mercoledì scorso e le truppe russe nel sud-est del Paese durante la notte di martedì. All’epoca membri chiave del Congresso erano stati informati della spedizione segreta di Atacms ma l’amministrazione Biden non aveva fatto nessun annuncio pubblico. Stando a quanto ha rivelato un alto funzionario dell’amministrazione americana, inoltre, anche in questo nuovo pacchetto ci saranno i potenti missili, capaci di colpire fino a 300 km. Per Biden, che ha ringraziato lo speaker repubblicano Mike Johnson per aver sbloccato la legge alla Camera sfidando gli estremisti trumpiani, si tratta di “un investimento” nella sicurezza degli Stati Uniti e dei loro alleati.

Video Ok del Congresso Usa a pacchetto aiuti Ucraina

 

“L’America non si piega a nessuno, men che meno a Vladimir Putin”, ha avvertito il presidente americano assicurando che gli Stati Uniti “sconfiggeranno i dittatori nel mondo”. “Se i nostri partner sono più forti lo siamo anche noi”, ha sottolineato promettendo, ancora una volta, di non “lasciare da soli” i Paesi amici. Zelensky da parte sua ha ringraziato il Senato americano per aver approvato la legge definendo il prossimo invio di armi un “aiuto vitale” per le sue forze. “Le armi a lungo raggio, l’artiglieria e la difesa aerea sono strumenti fondamentali per ripristinare la pace il prima possibile”, ha dichiarato il leader ucraino che non ha menzionato esplicitamente gli Atacms. Con questo tipo di armi comunque gli ucraini sono stati in grado di infliggere gravi danni alle forze del Cremlino, come dimostrano i video pubblicati dagli abitanti delle zone colpite mercoledì scorso, dove si vedevano incendi devastanti e le finestre delle case vicino all’aeroporto distrutte dall’esplosione. “La chiave ora è la velocità. La velocità di attuazione degli accordi con i partner sulla fornitura di armi per i nostri guerrieri. La velocità con cui si eliminano tutti i piani russi per eludere le sanzioni. La velocità nel trovare soluzioni politiche per proteggere le vite dal terrorismo russo”, ha sottolineato ancora il presidente ucraino. “Ogni leader che non perde tempo è un salvavita. Ogni Stato che sa agire rapidamente salvaguarda l’ordine mondiale basato su regole. Ringrazio tutti coloro – ha detto Zelensky – che nel mondo aiutano il nostro popolo a ripristinare una vita normale dopo gli attacchi russi. Ringrazio tutti coloro che aiutano i nostri guerrieri a difendere le città e i villaggi dell’Ucraina dal male russo”.pristinare una vita normale dopo gli attacchi russi. Ringrazio tutti coloro che aiutano i nostri guerrieri a difendere le città e i villaggi dell’Ucraina dal male russo”.

Video Doha, Russia e Ucraina pronte allo scambio dei bambini sfollati

 

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Sofia Goggia imita Francesca Fagnani: 'Lei che belva si sente?'

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La campionessa di sci immagina intervista sul suo allevamento di galline
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Visioni – Tutta la verità vi prego su Minerva, il primo LLM davvero italiano

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È nata una nuova intelligenza artificiale generativa e, questa volta, è “madrelingua” Italiana: si chiama Minerva, come la divinità romana della lealtà e della saggezza, ed è la prima famiglia di Large Language Model (cioè di quelle IA come ad esempio ChatGPT di OpenAI)  il cui addestramento è avvenuto da zero su contenuti in lingua italiana, utilizzando (per iniziare) 500 miliardi di parole. In questa decima puntata de La Fabbrica Della Realtà – che inaugura il ciclo di interviste “Visioni” – Alessio Jacona incontra Roberto Navigli, “papà” di Minerva e leader del gruppo di ricerca Sapienza NLP (Natural Language Processing), un team di talenti che ha sviluppato la nuova famiglia di LLM nell’ambito del Future Artificial Intelligence Research (FAIR), il progetto triennale di ricerca guidato dal CNR che realizza la strategia nazionale sull’intelligenza artificiale grazie ai fondi PNRR. Trenta minuti di chiacchierata informale e densa di contenuti, durante la quale Navigli spiega con passione coinvolgente come nasce, cos’è e come funziona questo nuovo LLM, ma soprattutto perché è assolutamente fondamentale che oggi l’Italia sviluppi la propria versione di tecnologie come questa.

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Violentata da 2 uomini a Roma, c'è un fermato

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C’è un fermo per la violenza sessuale
denunciata nei giorni scorsi da una 20enne a Roma. I poliziotti
del Distretto Casilino hanno eseguito un provvedimento di fermo
di indiziato di delitto nei confronti di uno dei due uomini che
il 17 aprile avrebbero abusato sessualmente della giovane. Si
tratta di un cittadino tunisino di 30 anni. A quanto
ricostruito, le violenze sarebbero avvenute all’interno di un
appartamento a Tor Bella Monaca, in periferia. Il fermato
avrebbe portato lì la ragazza per poi abusare di lei insieme a
un complice, non ancora identificato. Il provvedimento dovrà
essere convalidato dall’autorità giudiziaria.

   

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Inchiesta sulla moglie di Sanchez, il premier valuta le dimissioni

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Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha deciso di cancellare l’agenda ufficiale e ha annunciato di volersi prendere “un periodo per riflettere” se “vale la pena” restare a capo del governo dopo che la moglie Begogna Gomez, è stata indagata dalla procura di Madrid i presunti rapporti con alcune imprese private destinatarie di appalti e fondi pubblici. Il premier ne ha dato notizia in una lettera ai cittadini di 4 pagine, pubblicata sul suo account X.

“In un giorno come oggi e nonostante le notizie che ho saputo, nonostante tutto, continuo a credere nella giustizia del mio paese”, aveva commentato in precedenza Sanchez replicando, durante il question time alla Camera, al portavoce della Sinistra repubblicana catalana (Erc), Gabriel Rufian, che ha definito “una guerra sporca” l’apertura dell’inchiesta.

L’indagine preliminare è stata aperta dalla sezione istruttoria n. 4 del Tribunale di Madrid, sulla base di un esposto presentato dal sindacato dell’estrema destra Manos Limpias. L’iniziativa punta ad accertare se si debba aprirsi un fascicolo di inchiesta nel caso si prefigurino indizi dei reati di abuso di informazione privilegiata e corruzione, ipotizzati nella denuncia di Manos Limpias, secondo fonti giudiziarie citate da El Confidencial.

L’esposto fa riferimento a presunte riunioni avute nel 2020 da Begona Gomez con il consigliere delegato di Air Europe, la compagnia aerea che ricevette 475 milioni per il salvataggio da parte dello Stato spagnolo e al fatto che il premier Pedro Sanchez partecipò alla seduta del Consiglio dei ministri che approvò il decreto di finanziamento.

Sui fatti in oggetto si è già pronunciato l’Ufficio statale per i Conflitti di interesse, attivato dal Partito Popolare all’opposizione, archiviando la denuncia del Pp in quanto “priva di base giuridica” e concludendo che il premier Sanchez non doveva astenersi dalla deliberazione.

A difesa di Sanchez e della moglie si è schierato Félix Bolaños, ministro della Presidenza e della Giustizia e considerato uno degli uomini più vicini al leader iberico che ha sottolineato come tutto sia partito da una “denuncia falsa, come altre”. A riguardo si è espresso anche il capogruppo socialista in questa Camera, Patxi López. “C’è una strategia che porta a lanciare accuse senza dati, senza informazioni veritiere, senza prove, solo per attaccare”, ha detto. “In questo caso, si parla di una persona diffamata senza motivo. Così non va bene”, ha aggiunto. Da parte sua, il Partito Popolare (opposizione) chiede invece a Sánchez “chiarimenti” pubblici sul caso. 

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