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Pd: Calenda, la linea è praticamente identica a quella M5s

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(ANSA) – ROMA, 29 MAR – Schlein apre un’autostrada per il
Terzo Polo? “Non ho mai pensato che le cose fossero così
semplici. L’autostrada deriva dalla credibilità che sviluppi nel
rapporto con gli elettori. Elly Schlein è contro i
termovalorizzatori, contro i rigassificatori, contro gli
investimenti. Ha delle posizioni molto ideologiche, lontane
dalle mie. Però ieri le ho detto, “facciamo il salario minimo””.
   
Lo ha dichiarato il leader di Azione Carlo Calenda rispondendo a
Bruno Vespa durante il talk show “Cinque minuti” su Rai 1.
   
Secondo lei il Pd si divide? “No, secondo me non è rilevante.
   
Non credo che spostano voti o almeno io non li sto andando a
cercare. Credo che ci sia un pezzo di elettori del Pd che non
condividono quella linea che è sovrapponibile a quella del M5s”.
   
Quindi Pd uguale M5s? “La linea è praticamente identica. Non
trovo un argomento su cui non sono in sintonia. Tranne, per ora,
sull’Ucraina, perché viene dalla gestione di Enrico Letta. Del
resto sale uno e scende l’altro”. (ANSA).
   

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Usa, colloquio Biden-Xi al momento appropriato

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Lo afferma il portavoce del Consiglio per la Sicurezza Nazionale della Casa Bianca John Kirby
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Conte, non vogliamo favori per gli evasori fiscali

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(ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Noi contrastiamo tutte le norme che
contengono sanatorie. Noi non vogliamo favori per gli evasori,
ma favori per cittadini che sono in difficoltà, vogliamo i
favori per i cittadini che hanno lunghe file d’attesa per i
pronto soccorso, per un esame diagnostico o per un intervento
chirurgico. Noi vogliamo favori per i cittadini che devono
pagare un mutuo, per i più fragili. Questi sono i favori per cui
ci battiamo”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe
Conte nella conferenza stampa a Campo Marzio risponde a una
domanda sull’introduzione nel decreto legge bollette dello scudo
penale sui reati fiscali. (ANSA).
   

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Pnrr: il pressing del Pd, Fitto riferisca in Parlamento'. Gentiloni, col governo collaboriamo ai dossier Ue

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Pressing del Pd sul governo sullo stato di attuazione dei progetti del Pnrr, con la richiesta di maggiore trasparenza: il governo informi il Parlamento e faccia chiarezza su cosa sta facendo e cosa intende fare, è il messaggio dei democratici, che chiedono alla conferenza dei
capigruppo di Montecitorio una informativa urgente del ministro Raffaele Fitto sui “presunti ritardi del Pnrr e su quali siano state le modifiche apportate”. Lo ha detto ai cronisti la capogruppo dem alla Camera Chiara Braga. “Rischiamo di perdere importanti risorse. La discussione va
fatta in Parlamento, in modo trasparente”.

 “Basta. Ogni giorno veline sul Pnrr. Non si sa nulla di quello che accade ai singoli progetti. Non c’è trasparenza. ‘Colpa di chi c’era prima, colpa della UE’. Serve una sessione in Parlamento, il Pnrr è la missione nazionale, riguarda il futuro dell’Italia non di qualche ministro”, scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

Gentiloni, ‘con il governo collaboriamo su dossier Ue’ – “Noi dobbiamo collaborare e lo stiamo facendo. Non c’è nessun scoppiettio che abbia contagiato il lavoro che stiamo facendo” in Ue. “Dobbiamo riconoscere il ruolo di tantissimi funzionari italiani in Commissione, il lavoro fatto dall’ambasciatore Piero Benassi. Lavoriamo assieme. Non abbiamo alcuna voglia di riproporre le divisioni interne qui a Bruxelles”. Lo ha detto il commissario Ue agli Affari Economici Paolo Gentiloni alla presentazione del libro di Pier Ferdinando Casini, ‘C’era una volta la politica’, soffermandosi sui dossier di lavoro per Italia e Ue, a cominciare dal Pnrr.

E il senatore dem Filippo Sensi gli fa eco chiedendo una ‘operazione verità’ da fare subito in Parlamento. “C’è tempo e ci sono gli spazi per procedere con urgenza. Non è una questione di destra o sinistra, ma di Italia, del nostro futuro. Ora”, scrive su Twitter.

Mentre Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue alla Camera, sostiene che “Il Piano è fermo al palo. Il pagamento della terza rata è stato congelato e sui prossimi step del cronoprogramma di investimenti e riforme non c’è alcuna chiarezza da parte dell’ esecutivo. Così come nessuna notizia arriva dal governo su eventuali modifiche che ha annunciato di voler apportare al Recovery Plan”. 

Gli obiettivi del Piano
Intanto, il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto, spiega che sul Pnrr “c’e’ la necessita’ della massima attenzione, non c’e’ allarme”. E aggiunge: “abbiamo delle tempistiche dettate dalla legge” ma sottolineando anche che il Pnrr e’ stato “concepito” come risposta al covid ma ora il quadro e’ cambiato.

E il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini spiega che si sta facendo un check voce per voce circa gli obiettivi del Pnrr. “Ieri un compito a casa l’ho portato – aggiunge -: 229 articoli del codice degli appalti. Nella vita precedente mi portavo in giro un romanzo. Sarà uno strumento di lavoro fondamentale per l’Italia nei prossimi anni”. “La Cgil annuncia lo sciopero, quindi vuol dire che è fatto bene”. 

Da parte sua, il sindaco di Milano Giuseppe Sala chiede di dare i fondi a chi sa investirli: “Io dico, se ci sono dei residui, dateli a Milano. Sembro un provocatore ma non lo sono perché ci sono una serie di progetti che ho nel cassetto e che, se mi fossero finanziati, io ce la faccio entro il 2026”.  Secondo Sala, rispetto ai ritardi, si è ancora in tempo: “estendiamo a tutti l’operazione verità e diamo i fondi a chi li sta investire”.

“Sul Pnrr Giuseppe Sala sbaglia completamente approccio – commenta il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto -. All’Italia sono stati assegnati oltre 191 miliardi di euro proprio perché il Sud del Paese è in difficoltà e merita, dunque, l’attenzione e i finanziamenti europei per potersi allineare alle Regioni del Nord. Senza il Mezzogiorno avremmo ricevuto molto, ma molto meno”.

Il decreto legge sul Pnrr approderà nell’Aula della Camera con la discussione generale il prossimo 17 aprile. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.

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Zelensky ringrazia Meloni. "Respingeremo gli attacchi russi"

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“Ho parlato oggi con Giorgia Meloni. L’ho ringraziata per i suoi principi, per la sua determinazione, per la vera forza europea che si avverte nelle sue parole e nelle sue azioni in difesa della libertà”. Così Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale. “Abbiamo discusso sia delle relazioni bilaterali che della situazione generale nella nostra difesa contro l’aggressione russa – ha ribadito -. L’ho informata della situazione sul campo, dei nostri bisogni. Nei prossimi mesi potremo essere più attivi al fronte. E faremo di tutto per garantire che il sostegno dei nostri passi da parte del mondo sia il più efficace possibile”.

Nella telefonata con la premier, il presidente dell’Ucraina “ha manifestato apprezzamento per la prossima Conferenza di Roma sulla ricostruzione dell’Ucraina prevista per il 26 aprile, un’occasione importante per rafforzare i rapporti tra le imprese italiane e l’Ucraina”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.
    “Dopo la visita del presidente Meloni a Kiev del 21 febbraio scorso e l’intervento nel Parlamento italiano del 21 marzo scorso alla vigilia del Consiglio europeo – si legge nella nota -, il presidente ucraino ha espresso gratitudine all’Italia, ha ricordato la forte motivazione dell’esercito ucraino e espresso fiducia nella capacità di respingere gli attacchi della Russia a difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina, anche grazie all’assistenza degli Stati occidentali, compresa l’Italia”.
   
   

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Amendola (Pd), sul Pnrr serve una sessione in Parlamento

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(ANSA) – ROMA, 29 MAR – “Basta. Ogni giorno veline sul Pnrr.
   
Non si sa nulla di quello che accade ai singoli progetti. Non
c’è trasparenza. ‘Colpa di chi c’era prima, colpa della UE’.
   
Serve una sessione in Parlamento, il Pnrr è la missione
nazionale, riguarda il futuro dell’Italia non di qualche
ministro”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola,
capogruppo Pd in commissione Esteri. (ANSA).
   

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Il governo pone la fiducia sul dl Superbonus alla Camera

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(ANSA) – ROMA, 29 MAR – Il governo pone nell’Aula della
Camera la questione di fiducia sul dl Superbonus: ad annunciarlo
all’Assemblea di Montecitorio è il ministro dell’Economia
Giancarlo Giorgetti.
   
Il provvedimento nel corso del pomeriggio è tornato
brevemente in commissione Finanze per modificare il testo come
chiesto dalla Ragioneria dello Stato. I rilievi hanno riguardato
un emendamento approvato in commissione nei giorni scorsi che
prevedeva
che banche, intermediari finanziari e assicurazioni che hanno
esaurito la capienza fiscale utilizzino i crediti per
sottoscrivere emissioni di Btp poliennali da 10 anni per
smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente. La misura
vale per gli interventi effettuati fino al 2022 e il primo
utilizzo può essere effettuato in relazione alle emissioni
effettuate dal primo gennaio 2028. La Ragioneria puntualizza,
però, che i Btp saranno esclusivamente frutto di emissione
ordinaria e non straordinaria, senza emettere quindi ulteriore
debito, e le “modalità applicative della norma” verranno decise
con “provvedimenti di natura direttoriale dell’Agenzia delle
Entrate e del Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita
la Banca d’Italia”. (ANSA).
   

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Superbonus: il governo pone la fiducia sul Dl alla Camera

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Aiea: Grossi cerca la svolta su protezione Zaporizhzhia

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 Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, è ancora impegnato nel suo tentativo di mediare un accordo con Mosca per proteggere la centrale nucleare di Zaporizhzhia, occupata dai russi, e sta modificando le proposte per cercare una svolta nei negoziati. Lo ha detto lo stesso Grossi in un’intervista alla Reuters alla vigilia della sua annunciata visita di oggi all’impianto.
    Grossi ha chiesto la creazione di una zona di sicurezza nell’area della centrale per prevenire un possibile disastro nucleare, ricorda l’agenzia di stampa che pubblica l’intervista sul suo sito.
    “Stiamo apportando alcune modifiche alle proposte che stiamo presentando”, ha reso noto l’alto funzionario. “Sono fiducioso che sia possibile stabilire una qualche forma di protezione, magari non enfatizzando tanto l’idea di una zona, ma sulla protezione stessa: ciò che le persone dovrebbero fare o non fare per proteggere (l’impianto) invece di avere un concetto territoriale”. (ANSA).
   

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Masha al padre condannato: 'Fiera di te, vinceremo'

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“Sono fiera di te, ricorda che vinceremo”. Lo ha scritto Masha Moskaliova, 12 anni, al padre Alexei Moskalev, l’uomo russo condannato ieri a due anni di reclusione per avere screditato l’esercito per i suoi post sui social dopo che la figlia aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. La lettera è stata diffusa dall’avvocato di Moskalev, Dmitry Zakhvatov, su richiesta del suo cliente e pubblicata oggi dal sito d’opposizione Novaya Gazeta. “Tutto quello che fai è giusto”, aggiunge Masha, che prima di questa vicenda viveva da sola con il padre e che dall’inizio di marzo è in un orfanatrofio. L’uomo è latitante. 

Intanto Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha detto di giudicare “ingiusta” la condanna di un uomo a due anni di reclusione per avere “screditato” l’esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato oggi suoi suoi canali Telegram, Prigozhin chiede di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, “specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio”. 

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