Ultimo aggiornamento 3 Maggio, 2018, 02:42:25 di Maurizio Barra
Cook, vendite iPhone X sorprendenti
Mercato globale smartphone a -2% nel primo trimestre
02 maggio 2018
– Le vendite di iPhone X, lo smartphone da mille dollari lanciato a fine 2017 per celebrare il decimo compleanno del melafonino, sono “sorprendenti”. Da quando è entrato in commercio, “ogni settimana è il modello di iPhone più venduto”. Lo ha detto il Ceo di Apple, Tim Cook, mettendo a tacere i timori circolati nei giorni scorsi su una domanda debole del dispositivo.
Commentando i risultati finanziari del primo trimestre, Cook non ha svelato i dati di vendita relativi al suo smartphone di punta. Nel complesso, da gennaio a marzo la società di Cupertino ha venduto 52,2 milioni di iPhone. Rispetto al primo trimestre 2017, la cifra segna un +2,9% in termini di volumi e un +14% in termini di ricavi.
Con l’iPhone X, ha spiegato Cook, per la prima volta l’iPhone più costoso è anche il più venduto. Apple è stata “in qualche modo sorpresa” dal constatare che l’X vende costantemente meglio degli altri modelli. Il telefono, ha aggiunto, è anche il numero uno in Cina.
“Da quando abbiamo diviso la linea di iPhone con iPhone 6 e iPhone 6 Plus nel 2014, questo è il primo ciclo in cui il modello top di gamma è anche il più popolare”, ha affermato Cook, paragonando l’iPhone X al vincitore del Super Bowl: “E’ come quando una squadra vince il Super Bowl. Magari vorresti che vincesse con qualche punto in più”, ma comunque “è la vincitrice. Non potrei essere più orgoglioso”.
Apple:trimestrale sopra attese
Apple chiude il secondo trimestre dell’esercizio fiscale con ricavi in aumento del 16% a 61,1 miliardi di dollari, sopra i 60,9 miliardi di dollari attesi dagli analisti. Oltre le attese anche l’utile per azione, che si è attestato a 2,73 dollari rispetto ai 2,64 dollari previsti dal mercato. Per il terzo trimestre, Apple prevede ricavi per 51,5-53,5 miliardi di dollari. I risultati mettono le ali al titolo Apple in BOrsa, dove nelle contrattazioni after hours sale del 4,08%. Apple ha venduto 52,2 milioni di iPhone nel trimestre, il 2,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e in linea con le attese degli analisti. Nel comunicare la trimestrale, Apple annuncia un nuovo piano di buyback da 100 miliardi di dollari e un aumento del dividendo del 16%.Smartphone, mercato globale a -2% nel primo trimestre Il mercato degli smartphone ha chiuso il primo trimestre con consegne globali a quota 345 milioni di unità, in calo del 2% rispetto al pari periodo del 2017. A diffondere i dati è la società di ricerca Strategy Analytics, che evidenzia il buon andamento di Huawei e l’exploit di Xiaomi. In testa alla classifica si conferma Samsung con consegne in diminuzione del 2% a 78,2 milioni di unità.
La compagnia coreana detiene il 22,6% del mercato, un decimo di punto in meno rispetto a un anno fa. Al secondo posto c’è Apple, che ha appena comunicato di aver commercializzato 52,2 milioni di iPhone, pari a un +2,9%. La Mela ha una market share del 15,1%, in crescita rispetto al 14,4% del primo trimestre 2017.
La parte bassa della top-five è occupata da tre società cinesi. Huawei conserva la medaglia di bronzo grazie a consegne in aumento del 14% su base annua a 39,3 milioni di unità, e una quota mondiale che passa dal 9,8 all’11,4%. Al quarto posto si piazza Xiaomi, che nel trimestre vede i volumi crescere del 125%, da 12,6 milioni a 28,3 milioni di smartphone. A pagare il prezzo del successo di Xiaomi è Oppo, quinta con consegne in calo da 27,6 a 24,1 milioni di unità e market share dal 7,8% al 7%.
Mercato smartphone a -2% in I trimestreSamsung in testa, crescono Apple e Huawei. Boom di Xiaomi
02 maggio 2018
– Il mercato degli smartphone ha chiuso il primo trimestre con consegne globali a quota 345 milioni di unità, in calo del 2% rispetto al pari periodo del 2017. A diffondere i dati è la società di ricerca Strategy Analytics, che evidenzia il buon andamento di Huawei e l’exploit di Xiaomi.
In testa alla classifica si conferma Samsung con consegne in diminuzione del 2% a 78,2 milioni di unità. La compagnia coreana detiene il 22,6% del mercato, un decimo di punto in meno rispetto a un anno fa. Al secondo posto c’è Apple, che ha appena comunicato di aver commercializzato 52,2 milioni di iPhone, pari a un +2,9%. La Mela ha una market share del 15,1%, in crescita rispetto al 14,4% del primo trimestre 2017.
La parte bassa della top-five è occupata da tre società cinesi. Huawei conserva la medaglia di bronzo grazie a consegne in aumento del 14% su base annua a 39,3 milioni di unità, e una quota mondiale che passa dal 9,8 all’11,4%. Al quarto posto si piazza Xiaomi, che nel trimestre vede i volumi crescere del 125%, da 12,6 milioni a 28,3 milioni di smartphone. A pagare il prezzo del successo di Xiaomi è Oppo, quinta con consegne in calo da 27,6 a 24,1 milioni di unità e market share dal 7,8% al 7%.
Con Fb anziani si sentono meno soliStudio Usa sull’interazione social per gli over 60
02 maggio 2018
– Andare su Facebook fa bene agli anziani. Chi di loro ha nella rete un ruolo attivo, postando o commentando, si sente meno solo e ha un maggior senso di interazione comunitaria. E’ quanto emerge da uno studio della Penn University che è stato pubblicato sulla rivista scientifica New Media and Society. I social media, da soli, non sono né buoni né cattivi, ma tutto sta a come li si usa”, spiega Shyam Sundar, docente di comunicazione all’ateneo americano. Gli studiosi spiegano come il ruolo dei social sia importante tra gli anziani, specie tra chi ha limitazioni nella mobilità che limitano di fatto la capacità di socializzazione. I ricercatori hanno anche notato come commentare e rispondere ai post abbia dato agli utenti più anziani una maggior sensazione di interazione sociale. Gli studiosi hanno analizzato 202 persone con più di 60 anni (79,7% di donne e il 20,3% di uomini) che hanno usato Facebook per almeno un anno. Secondo Sundar gli sviluppatori di social network dovrebbero tener presente questa fascia di pubblico, creando nuove funzionalità a loro dedicate, incoraggiandoli a scambiare e visualizzare i messaggi, rendendo così la loro attività più interattiva.
Facebook, una funzione per cancellare datiZuckerberg, ‘impedirà di immagazzinare dati vostro account’
WASHINGTON02 maggio 2018
WASHINGTON – Gli utenti di Facebook potranno cancellare la loro “storia” online, ossia tutti i dati della loro navigazione sul web: lo ha annunciato il patron di Facebook, Mark Zuckerberg, durante la prima giornata della conferenza annuale degli sviluppatori di siti e software a San Josè (California).
La nuova funzione, denominata ‘clear history’, “vi permetterà di vedere i siti e le applicazioni che ci inviano informazioni mentre voi li utilizzate, di cancellare le informazioni dal vostro account e di disattivare la nostra capacità di immagazzinarli in futuro”, ha spiegato.
Dilaga disintossicazione da social mediaCrescono centri Usa, 50% teenager si sente dipendente
WASHINGTON02 maggio 2018
– Aumentano i centri per il trattamento delle dipendenze da social media, diffuse tra i ragazzi americani: nonostante non sia un disturbo ancora ufficialmente riconosciuto, l’assuefazione dei giovanissimi americani ai messaggini, snap-chat, twitter, facebook, instagram, sta finendo per spedirne sempre di più nei rehab center, centri per la riabilitazione, dove gli adolescenti vengono lasciati senza smartphone e internet e indirizzati a seguire programmi specializzati. Secondo le analisi di Common-Sense Media, una organizzazione che monitora l’uso dei social, il 50% dei ragazzi Usa si sente dipendente da telefonini e tablet. Il Centro ‘Paradigm’ in California, sostiene ad esempio di avere un tasso di successo pari all’80% sui teenager che arrivano assuefatti ad usare gli smartphone 6-7 ore al giorno. La retta può arrivare a costare 50.000 dollari, ma alcune assicurazioni sanitarie ne rimborsano una parte.Alcuni ragazzi intervistati dalle tv Usa hanno raccontato l’ansia, la vergogna, lo stress causato dal continuo uso dei social media. “Avevo ansia intensa e non me ne rendevo conto – ha raccontato David Mayer, 17 anni dell’Ohio – avevo creato identità immaginarie di me stesso sui social, stavo collegato 7 ore al giorno. I miei genitori mi hanno spedito in clinica. Ora, dopo 30 giorni senza internet e iphone, sono quasi pronto a cancellare le mie presenze sui principali siti”.
Cambridge Analytica ferma le attivitàLa società cessa tutte le operazioni ed avviate le procedure di insolvenza in Gran Bretagna: ‘Contro di noi accuse infondate, le nostre sono attività legali ed ampiamente accettate’
NEW YORK02 maggio 2018
Cambridge Analytica, la società di dati che ha lavorato per il presidente Donald Trump durante la campagna elettorale del 2016, chiude i battenti annunciando lo stop “immediato” di tutte le sue attività e l’avvio delle procedure di insolvenza in Gran Bretagna. La decisione a sorpresa segue la perdita di numerosi clienti dopo lo scandalo dei dati di Facebook e le potenziali elevate spese legali delle indagini avviate per far luce sull’accaduto.
https://ca-commercial.com/news/cambridge-analytica-and-scl-elections-commence-insolvency-proceedings-and-release-results-3 …20:27 – 2 mag 2018Cambridge Analytica and Scl Elections Commence Insolvency Proceedings and Release Results of…London, UK – May 2, 2018—Earlier today, SCL Elections Ltd,, as well as certain of its and Cambridge Analytica LLC’s U,K, affiliates…ca-commercial.com191437 utenti ne stanno parlandoInformazioni e privacy per gli annunci di Twitter
Cambridge Analytica è accusata di aver raccolto i dati di 87 milioni di utenti Facebook e di averli poi usati a scopi politici senza previa autorizzazione. Lo scandalo ha travolto Mark Zuckerberg e lo ha costretto a presentarsi al Congresso americano per fare mea culpa, cercando allo stesso tempo di rassicurare gli ‘amici’ in fuga dal social network. Nell’annunciare la cessazione delle attività, Cambridge Analytica ribadisce la propria posizione e si difende.
“Negli ultimi mesi siamo stati oggetto di numerose accuse infondate e, nonostante i nostri sforzi di rettifica, siamo stati denigrati per attività che non solo sono legali ma sono anche ampiamente accettate come componente standard della pubblicità online sia nell’arena politica sia in quella commerciale” afferma Cambridge Analytica, sottolineando che oltre alla procedura di insolvenza in Gran Bretagna saranno avviate parallelamente le operazioni per la bancarotta negli Stati Uniti. Nonostante questo e nonostante la “precaria condizione finanziaria”, la società si impegna a far fronte a tutti gli obblighi nei confronti dei suoi dipendenti, inclusa la distribuzione delle indennità di fine rapporto. La situazione della società si era aggravata con il video shock del suo amministratore delegato, Alexander Nix, ora sospeso.
Nix era stato catturato dalle telecamere della rete tv inglese Channel 4 mentre si lasciava andare a commenti sulle tattiche seguite in campagna elettorale per far vincere i clienti della società, in qualunque parte del mondo essi si trovassero: tattiche che includevano prostitute, ex spie, mazzette e fake news. E fra i clienti di Cambridge Analytica c’era il presidente americano. Donald Trump? “L’ho incontrato tante volte. Lo abbiamo fatto vincere noi”, aveva detto Nix nel video catturato da Channel 4, vantandosi del ‘lavoro sporco’ fatto dalla sua società per aiutare il tycoon a trionfare nelle urne delle presidenziali americane. Lo scandalo con Facebook è stato però troppo grande per Cambridge Analytica, non munita delle stesse disponibilità di Zuckerberg né della sua influenza.