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Ultimo aggiornamento 15 Giugno, 2018, 11:09:41 di Maurizio Barra

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DI VENERDì 15 GIUGNO 2018

Iran: Khamenei attacca accordo nucleare
Guida Suprema parla in occasione della fine del Ramadan

TEHERAN15 giugno 201810:00

– TEHERAN, 15 GIU – La Guida suprema iraniana Ali Khamenei ha parlato in occasione della fine del Ramadan e attacca l’accordo sul nucleare. L’Ayatollah è intervenuto alle preghiere per l’Eid al Fitr – la festa di fine digiuno – e parafrasando un poema degli anni ’70 ha accusato moderati e riformisti che hanno firmato l’intesa con “una penna formata dalla paura delle sanzioni e della guerra”. Il leader ha anche attaccato i “nemici dell’Iran” che “con le imposizioni della pressione economica che hanno reso gli iraniani esausti e disperati”. E anche i media “compiacenti” che “ripetono le loro bugie”.
Ramallah: Amnesty, uso eccessivo forzaProtestano anche Ashrawi e stampa straniera

15 giugno 201810:04

– TEL AVIV, 15 GIU – Amnesty international accusa le forze di sicurezza dell’Autorita’ nazionale palestinese di aver fatto ricorso ”ad un uso eccessivo della forza” il 13 giugno quando hanno disperso una ”dimostrazione pacifica” a Ramallah (Cisgiordania) arrestando poi una ventina di persone.
Amnesty sostiene in un comunicato che Laith Abu Zeyad, un suo ricercatore che seguiva gli eventi, ”e’ stato arrestato arbitrariamente e torturato”. Di conseguenza Amnesty chiede in merito una indagine indipendente. Proteste sono giunte anche dalla dirigente dell’Olp Hanan Ashrawi e dalla Foreign Press Association (Fpa), la associazione della stampa estera in Israele e in Palestina. Le manifestazioni di piazza, iniziate il 10 giugno, sono state indette in protesta contro le sanzioni economiche imposte dall’Anp alla Striscia nel contesto di un confronto politico con Hamas. Oggi, nella Spianata delle Moschee di Gerusalemme, slogan critici verso il presidente Abu Mazen sono stati scanditi da un gruppo di fedeli

Turchia: premier, stop emergenza luglioDopo promessa elettorale Erdogan in vista del voto del 24 giugno

ISTANBUL15 giugno 201810:08

– ISTANBUL, 15 GIU – “Lo stato d’emergenza in Turchia potrebbe concludersi il 17 o 18 luglio. Penso che non verrà prolungato di nuovo”. Lo ha detto il premier di Ankara, Binali Yildirim, dopo che il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva dichiarato in un’intervista tv di voler porre fine alle misure straordinarie post-golpe come primo atto dopo una sua eventuale rielezione nel voto anticipato del 24 giugno. Decretato dopo il fallito colpo di stato del 15 luglio 2016, lo stato d’emergenza è da allora in vigore in Turchia. Sotto questo regime, secondo l’Onu almeno 160 mila persone sono state arrestate e oltre 150 mila epurate. Un’ulteriore estensione trimestrale avrebbe appunto inizio dal 19 luglio.
Austria: moschee chiuse, riaperta unaMa è stata affidata alla gestione di un’altra associazione

BERLINO15 giugno 201810:48

– BERLINO, 15 GIU – La moschea di Vienna dell’associazione Nizam-I-Alem è stata riaperta. Si tratta di una quelle chiuse col provvedimento d’urgenza emanato dalla cancelleria austriaca la settimana scorsa, che ha riguardato sette moschee e l’espulsione di diversi Imam. La moschea è stata affidata alla gestione di un’altra associazione, la Iggoe.

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