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Chi non è mattiniero ha peggiori abitudini alimentari

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Ultimo aggiornamento 9 Giugno, 2023, 00:25:14 di Maurizio Barra

(ANSA) – FIRENZE, 08 GIU – Le persone che hanno cronotipo
serotino, cioè che preferiscono restare sveglie fino a tardi e
sono maggiormente attive nella seconda parte della giornata,
hanno peggiori abitudini alimentari rispetto a persone con
cronotipo mattutino, ovvero che si svegliano presto la mattina,
sono più attive nella prima parte della giornata e vanno a letto
presto. E’ quanto emerge dalla ricerca su un campione di persone
in sovrappeso, diffuso in occasione del congresso nazionale
della Società italiana di nutrizione umana in corso a Firenze
Lo studio, realizzato da Sofia Lotti e dal suo gruppo di
ricerca dell’Università di Firenze, ha indagato il ruolo del
cronotipo sulla composizione corporea, sulle abitudini
alimentari e sui parametri di rischio cardiometabolico su un
campione di 51 soggetti sovrappeso e obesi, reclutati presso
l’unità di nutrizione clinica dell’Aou Careggi di Firenze da
marzo ad aprile 2023, composto per il 71% donne e per il 29% da
uomini, età media di 50,3 ± 13,5 anni. E’ risultato che il 26%
dei partecipanti aveva un cronotipo serotino, il 74% mattutino.
   
Dall’analisi delle abitudini alimentari è emerso che i
soggetti con cronotipo serotino consumavano significativamente
più calorie giornaliere rispetto ai mattutini e che la
distribuzione calorica dei pasti cambiava a seconda della
preferenza circadiana, con i serotini che consumano
significativamente più calorie a pranzo e a cena.
   
I soggetti serotini hanno riportato anche di seguire una
dieta significativamente più ricca di carboidrati e grassi,
dovuti a un più elevato consumo di bevande zuccherate, cibi fast
food e dolci. Analizzando l’orario di consumo dei pasti, è
emerso che i soggetti con cronotipo serotino tendevano a
consumare tutti i pasti in ritardo rispetto ai mattutini. “In
conclusione, nonostante non siano emerse differenze
significative per la composizione corporea tra i diversi
cronotipi, i risultati dello studio hanno associato i soggetti
serotini a peggiori abitudini alimentari sia in termini di
qualità dietetica, che in termini di timing dei pasti, assumendo
più calorie totali giornaliere, grassi e carboidrati, e
consumando i pasti ad orari tardivi. Inoltre, i soggetti
serotini hanno riportato livelli ematici più bassi di acido
folico e vitamina B12”. (ANSA).
   

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