OSCAR DEL CINEMA
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‘Butterfly’ in scena al Petruzzelli
Spettacolo interrotto da black out in città, riprende poco dopo
24 febbraio 2019 08:04
BARI
– E’ andata in scena ieri sera nel Teatro Petruzzelli a Bari ‘Madama Butterfly’ nell’allestimento scenico della Fondazione Petruzzelli con la direzione orchestrale di Gianpaolo Bisanti e la regia di Daniele Abbado. Lo spettacolo è stato temporaneamente interrotto a causa di un black out in tutta la città che ha causato una sospensione di una decina di minuti. L’elegante regia di Abbado è fatta di pochi elementi: una grande scatola vuota, un sapiente gioco di luci, ampio spazio alla musica e quinte che, spostandosi, guidano e limitano i movimenti dei personaggi. “Puccini – spiega il regista – narra la vicenda con i colori della sua ricchissima tavolozza musicale. A noi resta il compito di raccontare questa storia ricercandone la maggiore eloquenza e persuasività. Questo va fatto con strumenti teatrali depurati al massimo”.
Carnevale Venezia,numero chiuso S.MarcoStop nei 4 varchi dopo 23mila ingressi, tutto fila liscio
VENEZIA24 febbraio 201914:22
– E’ stata la prima volta per il Carnevale e anche per Piazza San Marco: oggi per il volo dell’Angelo dal Campanile, evento che da’ il via alla festa in maschera, Venezia ha sperimentato i varchi e il sistema conta-persone nell’area marciana, per impedire la ressa e garantire i livelli di sicurezza disposti dal Viminale. Lo stop agli ingressi a San Marco – erano 4 le zone con i ‘tornelli’ – è scattato a quota 23mila ingressi. Chi era in Piazza, passati i controlli delle polizia e carabinieri, ha assistito al (doppio) Volo dell’Angelo dal Campanile, i turisti arrivati dopo hanno dovuto attendere la conclusione della manifestazione. Tutto si è svolto senza problemi. La presenza massiccia di stewart, e di circa 700 uomini delle forze dell’ordine e dei soccorsi, ha permesso un flusso sempre scorrevole nelle calli, e non ci sono stati problemi di ordine pubblico.
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Cinema: Independent Spirit Awards, 2 premi a SuspiriaAl film di Guadagnino statuette per regia e fotografia
LOS ANGELES24 febbraio 201914:38
Suspiria di Luca Guadagnino ha vinto due statuette agli Independent Spirit Awards, i premi al cinema indipendente che vengono assegnati il giorno prima degli Oscar alle produzioni indipendenti e a basso costo. Il premio Robert Altman, che va al miglior insieme fra regista, cast e casting director, è andato al remake del classico dell’orrore di Dario Argento che ha vinto anche la statuetta alla migliore fotografia, curata da Sayombhu Mukdeeprom. Il film più premiato è stato Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins.
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Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins ha ottenuto il premio al miglior film, miglior regia e migliore attrice non protagonista, Regina King. Il film però non è fra i selezionati nella categoria miglior film agli Oscar. Quest’anno quindi gli Spirits non potranno fare come spesso succede da apripista alla vittoria di domenica notte. Un indicatore di cosa succederà fra qualche ora potrebbe invece essere la statuetta andata a Glenn Close nella categoria migliore attrice, per The Wife. Lei infatti è fra le candidate, e ora più che mai fra le favorite, alla vittoria agli Academy Awards.Altro indicatore importante è la vittoria di Roma di Alfonso Cuaron dell’International-film Award. Roma è candidato sia nella categoria miglior film, che miglior film in lingua straniera agli Academy e ha ottime possibilità di vittoria in entrambe le categorie.
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Fra gli uomini Ethan Hawke per First Reformer, e Richard E. Grant per Copia originale hanno vinto rispettivamente lo Spirit per il miglior protagonista e non protagonista, Grant è candidato anche agli Oscar. Copia originale ha ottenuto anche il premio alla migliore sceneggiatura.
Tullio Crali, il futurista irriducibileA Monfalcone oltre 80 opere del maestro dell’ aeropittura
24 febbraio 201915:25
– La sua visione vertiginosa dalla cabina di un aereo che punta dritto verso il cuore di una città, le acrobazie dei velivoli tra le nuvole, i paracadutisti in caduta libera come fossero ballerini rappresentano i momenti più affascinanti dell’aeropittura degli Anni ’30 di Tullio Crali. Ci sarà pure un motivo se tra centinaia di opere i curatori della più grande mostra internazionale sul Futurismo organizzata nel 2014 al Guggenheim New York hanno scelto proprio il suo quadro intitolato “Prima che si apra il paracadute” per la copertina del catalogo e il manifesto. Tullio Crali (Igalo 1910- Milano 2000) condensa nelle sue opere gli elementi centrali della pittura aerea tesa a descrivere il mondo da un punto di vista nuovo e la sfida del volo grazie alla mezzo che più di tutti esprime il senso della velocità e il dinamismo celebrati dal movimento. A Crali Monfalcone dedica fino al 12/5 una grande mostra, con oltre 80 opere e una ricca documentazione sull’ effervescenza culturale a tutto campo dell’ avanguardia.
Mirò a New York, 60 opere al MoMa”Nascita del Mondo” viaggio nell’universo del genio catalano
NEW YORK24 febbraio 201917:01
– NEW YORK
museo, esplora lo sviluppo dell’universo figurativo del pittore catalano. Si comincia con il monumentale “Nascita del Mondo” del 1925, “una sorta di genesi” come lo definì lui stesso, e poi a seguire 60 tra dipinti, opere su carta, libri illustrati, oggetti di ceramica realizzati tra 1920, l’anno del primo viaggio a Parigi, e l’inizio degli anni ’50, quando il suo linguaggio creativo lo rese celebre nel mondo. Il MoMA ha una delle raccolte piu’ complete di opere di Miró. Nascita del Mondo e’ entrato nelle collezioni del museo nel ’72 in parte come dono dell’artista. Ha intanto riaperto a Palma di Maiorca il Sert, lo studio museo dove Miró aveva vissuto e lavorato per quasi 30 anni e che aveva donato alla citta’ due anni prima di morire.
Scianna, “Con le foto mi racconto”Fino al 28 luglio gli scatti più belli dell’artista di Bagheria
PALERMO24 febbraio 201917:08
– “Questa mostra racconta la mia storia di fotografo, che è anche la mia storia di persona”.
Ferdinando Scianna torna a Palermo con “Viaggio, racconto, memoria”, un’ampia antologica della sua opera, curata da Denis Curti e aperta al pubblico fino al 28 luglio, negli spazi della Galleria d’arte moderna. Sono esposte oltre 180 fotografie, che attraversano l’intera carriera di uno dei maestri del bianco e nero, costruendo un percorso narrativo diviso per capitoli, che affrontano i temi dominanti della sua ricerca. “Ogni foto produce memoria. Il fotografo non fa le fotografie, ma le riceve, reagisce al mondo. È il suo modo di raccontare”. Sta qui la chiave per leggere le bellissime foto esposte secondo il filo conduttore del ricordo di un ragazzo partito da Bagheria giovanissimo, che oggi, a 75 anni, offre all’osservatore l’opportunità di compiere un viaggio intellettuale ed emozionale nella sua “sterminata storia di fotografo”.
Dolce & Gabbana celebra l’eleganzaCollezione ispirata a Botticelli, Leonardo e Michelangelo
24 febbraio 201917:41
– Ritorno all’eleganza, quella dell’alta sartoria, del fatto a mano. Dolce & Gabbana accende una lampadina sul mondo della moda femminile e la illumina guardando alla propria tradizione sartoriale, al valore del fatto a mano. L’ispirazione? Le dive di Cinecittà, le donne del Botticelli, le opere di Leonardo, Michelangelo e Piero della Francesca. La bellezza dell’arte italiana incontra la qualità della tradizione sartoriale. Perché in fondo il pensiero ricorda quello che scrisse Fedor Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”. Così nella collezione per l’autunno-inverno 2019/20 è tutto perfetto, cucito, tagliato e ricamato ad arte, dalle mani esperte delle sarte dell’azienda. L’idea è quella di “scoprire l’eleganza di oggi. Ci sono tutti tessuti nuovi, proporzioni nuove”, spiega Stefano Gabbana. “Eleganza e fatto a mano” sono le parole d’ordine per il prossimo inverno. In fondo forse la cosa bella di vivere nell’era digitale, è tornare a fare le cose fatte a mano.
Orlandi, lotto per dar voce a scomparsiTorna con programma dal 26/2 alle 22 su Crime+Investigation
24 febbraio 201918:14
– “Quello mi spinge ad andare avanti nella mia battaglia per la verità, è la speranza che la voce di Emanuela possa essere anche la voce di tutti gli altri scomparsi. Quando parlo di Emanuela, parlo anche di loro”. Lo dice Pietro Orlandi, parlando dei motivi per i quali si è dedicato a ‘Scomparsi’, il programma che torna con la seconda stagione in sei puntate da martedì 26 febbraio alle 22 su Crime+Investigation.
Orlandi ripercorre i casi di sparizioni misteriose, incontrando, fra gli altri, i parenti e gli amici dei protagonisti ‘assenti’, tornando alle circostanze delle scomparse e illustrando le varie ipotesi, esplorate e non, che potrebbero fornire risposte. Si comincia con la vicenda di Domenico D’Amato, giovane rapper conosciuto da tutti come Dome Dama, scomparso due anni fa da Molinella (Bologna). Si proseguirà raccontando le vicende di Tiziano Allegretti, Rina Pennetti, Barbara Agnieszka Wojciechowska, Davide Gentile e Marisa Comessatti.
Arriva Teddy, nuova miniserie FoxLifeSu FoxLife la nuova miniserie in quattro puntate
24 febbraio 201919:12
– Due gemelle, Viola e Marta, apparentemente identiche, una sorella maggiore, Giulia, e un orsacchiotto conteso sin dall’infanzia. E’ Teddy, la nuova miniserie di FoxLife, in onda sul canale 114 di Sky da domani, 25 febbraio ogni lunedì alle 21, che vede protagoniste Stella Egitto (In guerra per amore, Il Commissario Montalbano, Malarazza) nei panni delle gemelle Marta e Viola, e Camilla Filippi (Tutto può succedere, La meglio gioventù) nel ruolo di Giulia. Le tre sorelle sono fortemente legate e sin da bambine si divertono a mettersi alla prova con piccole sfide che vedono sempre in qualche modo protagonista l’orsacchiotto Teddy.
Saranno un gioco, uno scambio di identità e una gara automobilistica, a portare a dei cambiamenti decisivi nelle loro vite, a una rivoluzione inaspettata. Declinata in 4 episodi da 6 minuti, la miniserie vede la regia di Mauro Mancini ed è realizzata da Fox Factory in collaborazione con Mercedes-Benz Italia.
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Oscar al via, arrivano gli Avengers?Forse Woopy Goldberg presentatrice a sorpresa
24 febbraio 201919:52
LOS ANGELES
-Tutto è pronto al Dolby Theater di Los Angeles che, dalle 17 (le due di notte in Italia) ospiterà la 91ma edizione degli Academy Awards. Due ore prima inizierà la sfilata delle star sul tappeto rosso, che quest’anno, viste le insolitamente rigide temperature, è stato coperto da una tensostruttura in grado di proteggere dal freddo. Niente pioggia però. Le previsioni del tempo danno una tregua rispetto alle tante precipitazioni che la città di Los Angeles ha avuto in questi giorni. Dopo la sfilata, le star si accomoderanno dentro il teatro e la cerimonia avrà inizio. Quest’anno il senso di curiosità per quello che succederà sul palco è aumentato dal fatto che non ci sarà un vero presentatore della serata. Voci vorrebbero gli attori di Avengers tentare di salvare la serata come solo dei supereroi sanno fare.
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Un’altra voce di corridoio vorrebbe Woopy Goldberg presentatrice a sorpresa. L’attrice nell’ultima settimana non ha partecipato alla trasmissione The View, di cui è ospite fissa. Ufficialmente avrebbe l’influenza ma, dal momento che anche The View è trasmessa dall’emittente americana ABC che metterà in onda la diretta degli Oscar, molti ipotizzano che la sua assenza sarebbe dovuta alle necessarie prove per la conduzione di questa notte. La Goldberg ha già presentato in passato la celebre Notte degli Oscar nel 1994, 1996, 1999 e nel 2000. In ogni caso non mancheranno i momenti di spettacolo che si avvicenderanno fra gli annunci dei vincitori, in 24 categorie che, contrariamente a quanto annunciato qualche giorno fa, saranno tutte presentate durante la diretta televisiva. La notizia dell’assegnazione di alcune categorie minori durante gli stacchi pubblicitari per accorciare i tempi della cerimonia aveva causato infatti la sollevazione popolare di chi nella Industry lavora nei tanti campi tecnici. I producer dello spettacolo televisivo Donna Gigliotti e Glenn Weiss avevano dovuto dunque fare marcia indietro.
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Gigliotti e Weiss hanno sostituito Michael De Luca e Jennifer Todd, produttori della cerimonia dello scorso anno che, visti i numeri della diretta televisiva, di anno in anno sempre più disastrosi, avevano rinunciato all’incarico per il 2019. Come mai gli Oscar non hanno più il fascino che fu? Il motivo principale è da cercare nell’evoluzione, o forse sarebbe meglio dire involuzione, dell’industria dei cinema contemporanea. Il cinema oggi subisce la concorrenza spietata dei tanti tv show di qualità che sono emersi negli ultimi anni, complice un’offerta televisiva e di streaming aumentata vertiginosamente grazie a piattaforme come Netflix, Hulu eccetera. Netflix in particolare sta conquistando il mercato dell’intrattenimento, ne è una riprova la sua prepotente entrata anche nell’Olimpo degli Oscar, con 10 nomination a Roma, il film di Alfonso Cuar¢n prodotto dalla piattaforma di streaming. Il lavoro delle major quindi si sta riducendo alla produzione di pochi blockbuster, solitamente snobbati dall’Accademy in sede di premiazioni.
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Infatti, proprio per cercare di riportare il grande pubblico agli Oscar, l’Academy aveva annunciato mesi fa l’aggiunta di una categoria, un Oscar al miglior film popolare, ma la misura è stata ritirata. La popolarità di un film si misura al botteghino e non con una statuetta. I maligni dicono che è per questa ragione che ben tre film andati molto bene al botteghino (Bohemian Rhapsody, A Star is Born e Black Pather) sono stati inseriti nella categoria miglior film.
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Dragon Trainer re del box office UsaOltre 55,5 mln di dollari di incasso nel fine settimana
24 febbraio 201920:49
-E’ il film di animazione Dragon Trainer il mondo nascosto, il re degli incassi al box office americano di questo fine settimana. Realizzato con un budget di 129 milioni di dollari, il blockbuster della dreamworks ha incassato nel fine settimana 55,5 milioni di euro scalzando dal trono Alita angelo della battaglia, che ha raccolto 12 milioni di dollari, in calo del 57% (ma in due settimane di programmazione ha già raccolto più di 66,6 mln di dollari). Al terzo posto del podio un altro blockbuster di animazione Lego Movie 2 (in Italia è uscito il 21 febbraio), che nel week end ha raccolto 10 milioni (83,6 in tre settimane). Segue Una famiglia al tappeto, il film che racconta la vera storia di WWE Page , la wrestler britannica e della sua famiglia. Il film, che nelle sale italiane arriverà il 23 maggio, ha incassato 8 milioni di dollari. Quinto posto per la commedia Non è romantico? che arriverà nelle sale italiane il 7 marzo. In quelle Usa, in questo fine settimana ha incassato 7,5 milioni di dollari.
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Spike Lee, ricordiamoci elezioni vicineMia bisnonna era schiava, omaggio ad antenati e loro sacrificio
25 febbraio 201904:33
– Spike Lee infiamma la platea degli Oscar e tutto il pubblico lo applaude in piedi. Ricevendo il premio per la migliore sceneggiatura non originale per BlacKkKlansman, il regista afroamericano ha detto: “le elezioni 2020 sono dietro l’angolo, ricordiamocelo, possiamo fare una scelta di amore e non di odio”. Spike Lee ha ringraziato la nonna e “sua nonna che era stata una schiava. Rendo omaggio a lei e ai nostri antenati, grazie al loro sacrificio siamo qui, grazie per aver costruito il Paese e sopportato il genocidio dei nativi”.
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Spider-man vince per animazioneSara Pichelli di Porto Sant’Elpidio ha creato Miles
25 febbraio 201904:39
– C’è anche un po’ di Italia in questa edizione numero 91 degli Oscar. Spider-Man: Un Nuovo Universo ha vinto l’Oscar per il miglior film di animazione e Sara Pichelli, disegnatrice di fumetti di Porto Sant’elpidio, classe 1983, è fra le animatrici e animatori impegnati nel progetto. Spider-Man: Un Nuovo Universo è stato creato con una tecnica che unisce le più moderne tecnologie con lo stile dei disegnatori. “Sara Pichelli ha creato il personaggio di Miles, ha fatto il lavoro pesante, poi per noi è stato facile portarlo sullo schermo”. Il regista di Spider-Man: Un Nuovo Universo, Peter Ramsey ha parole di gratitudine per la disegnatrice italiana che ha creato il personaggio principale, il ragazzino di colore Miles, protagonista del film di animazione che ha vinto nella categoria best animated film. La Pichelli è fra le animatrici e animatori impegnati nel progetto creato ispirandosi soprattutto ai fumetti nati dalla penna dell’eterno genio di Stan Lee e di Steve Ditko, in questo caso coproduttore.
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Lady Gaga in lacrime per Oscar a ShallowArtista, segreto del successo è la disciplina
LOS ANGELES25 febbraio 201904:42
– Oscar miglior canzone originale ‘Shallow’ da ‘A Star Is Born’, scritta da Lady Gaga, Mark Ronson, Anthony Rossomando e Andrew Wyatt e interpretata da Bradley Cooper e Lady Gaga.
Lady Gaga ha ringraziato la sorella, la famiglia e Bradley Cooper. Ha poi detto che il segreto del successo è la disciplina e la capacità di tornare in pista dopo i no, dopo gli insuccessi: “il segreto è il numero delle volte che sei in grado di rialzarti dopo le cadute”.
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Oscar miglior attore a Rami MalekPer Bohemian Rhapsody
25 febbraio 201904:50
– Oscar per miglior attore protagonista a Rami Malek in Bohemian Rhapsody di Bryan Singer.
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Oscar migliore attrice Olivia ColmanAttrice inglese vince con La favorita
25 febbraio 201905:02
– Oscar miglior attrice protagonista a Olivia Colman in La favorita di Yorgos Lanthimos.
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Glenn Close dorata sul red carpetAttrice candidata con look sirena “pesa 20 kg”
25 febbraio 201901:48
– Glenn Close sul red carpet in abito sirena con strascico tutto dorato. L’attrice, favorita per la statuetta come migliore attrice protagonista, per The Wife, indossa un abito (ricorda una statuetta hanno subito commentato i social) di Carolina Herrera realizzato su misura per lei. In oro pallido, ricamato a mano, l’abito “pesa 20 kg – ha detto l’attrice in diretta tv – e ha 4 milioni di goccioline di vetro applicate a un corsetto interno”.
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Oscar: con i Queen al via la cerimoniaOmaggio a Freddie Mercury
25 febbraio 201902:08
– Con l’esibizione dei Queen sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles si è aperta la cerimonia degli Oscar 2019. Un omaggio a Freddie Mercury non casuale visto che Bohemian Rapsody, il film che racconta la vita del grande artista, è tra i super candidati di quest’anno.
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Oscar, migliore attrice non protagonistaPer il film Se la strada potesse parlare
25 febbraio 201902:16
– Oscar per la migliore attrice non protagonista a Regina King per ‘Se la strada potesse parlare’ di Barry Jenkins.
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Oscar, su palco ironia sul muroTina Fey, Rachida Jones e Amy Poehler ‘quasi’ presentatrici
25 febbraio 201902:38
LOS ANGELES
– “Non c’è un presentatore, non c’è la categoria film popolare e Messico non pagherà per il muro”. Tina Fey, Rachida Jones e Amy Poehler hanno aperto la cerimonia degli Oscar. “Non siamo le presentatrici ma staremo sul palco un po’ di più cosi chi non l’ha visto domani penserà che lo eravamo”. Regina King ha vinto il primo premio della serata, migliore attrice non protagonista per Se la strada potesse parlare.
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Black Power alla cerimonia degli OscarCostumista Black Panther, “le donne possono comandare il mondo”
LOS ANGELES25 febbraio 201902:51
– Le prime vittorie agli Oscar hanno già indirizzato la strada verso il riscatto afro-americano agli Oscar. Dopo la vittoria di Regina King, migliore attrice non protagonista per Se la strada potesse parlare, la costumista Ruth Carter ha vinto l’Oscar per i migliori costumi grazie alla sua rappresentazione dei costumi della popolazione di Wakanda per Black Panther. La Carter ha ringraziato Spike Lee, il regista che per primo ha creduto in lei e poi ha reso omaggio al messaggio di Black Panther, il primo film tratto da un fumetto candidato nella categoria miglior film agli Academy. “Il film ha mostrato come le donne possano davvero comandare il mondo”. Afroamericana anche la vincitrice dell’Oscar per il produzione design, Hannah Beachler.
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Regina King, da Metoo set più egualitariAttrice non protagonista, messaggio film va oltre colore pelle
LOS ANGELES25 febbraio 201903:05
– Questo film ha un significato importante perché l’amore non ha colore”, ha detto Regina King, nella sala stampa degli Academy, dopo aver vinto l’Oscar, il primo della serata, per la migliore attrice non protagonista con Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins. Ad una domanda sul supporto della comunità afroamericana, la King ha risposto: “La mia famiglia nera mi ha sempre aiutato ma il messaggio di questo film va al di la del colore della pelle”.
Su Metoo, movimento, di cui Regina King è parte attiva, ha detto “Metoo è andato oltre il suo primo obiettivo, creando la strada alle donne perché vengano ascoltate, non solo quando sono quando vengono molestate ma anche marginalizzate. Questo movimento ci hanno insegnato a dire “no, dovete ascoltarci” e ha aperto la strada a un modus operandi sul set più egualitario, quando donne e uomini lavorano insieme succedono cose meravigliose”.
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Cuaron, tutti nello stesso oceanoBardem, nessun paese può porre barriere
LOS ANGELES25 febbraio 201903:37
– “Nessun paese può costruire muri e porre barriere” Javier Bardem ha, in spagnolo, introdotto il premio al miglior film straniero andato a Roma. Cuaron è salito sul palco per la seconda volta (la prima per l’Oscar per la fotografia) “Sono cresciuto vedendo film stranieri – ha detto il regista messicano candidato anche fra i registi e per la categoria miglior film. “Siamo tutti parte della stessa emozione, tutti parte dello stesso oceano”, ha detto.
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Rami Malek, figlio immigrati, sono gratoNon ero la scelta più ovvia a quanto pare ha funzionato
Rami Malek, figlio immigrati, sono gratoNon ero la scelta più ovvia a quanto pare ha funzionato
25 febbraio 201905:12
– Rami Malek, vincitore dell’Oscar per il migliore attore protagonista con Bohemian Rhapsody, era fra i favoriti ma è parso davvero meravigliato dell’Oscar ricevuto. Ha ringraziato la madre, presente in teatro e inquadrata in lacrime, e ha ricordato il padre, mancato prima che potesse vederlo diventare un attore di successo. “Credo che mi veda da lassù”. Malek è figlio di emigranti e ha voluto sottolineare le sue origini: “Sono il figlio di immigrati egiziani, americano di prima generazione, non ero la scelta più ovvia ma a quanto pare ha funzionato”.
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Oscar miglior attore a Rami MalekPer Bohemian Rhapsody
25 febbraio 201904:50
– Oscar per miglior attore protagonista a Rami Malek in Bohemian Rhapsody di Bryan Singer.
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Oscar migliore attrice Olivia ColmanAttrice inglese vince con La favorita
25 febbraio 201905:02
– Oscar miglior attrice protagonista a Olivia Colman in La favorita di Yorgos Lanthimos.
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Regina King, da Metoo set più egualitariAttrice non protagonista, messaggio film va oltre colore pelle
LOS ANGELES25 febbraio 201903:05
– Questo film ha un significato importante perché l’amore non ha colore”, ha detto Regina King, nella sala stampa degli Academy, dopo aver vinto l’Oscar, il primo della serata, per la migliore attrice non protagonista con Se la strada potesse parlare di Barry Jenkins. Ad una domanda sul supporto della comunità afroamericana, la King ha risposto: “La mia famiglia nera mi ha sempre aiutato ma il messaggio di questo film va al di la del colore della pelle”.
Su Metoo, movimento, di cui Regina King è parte attiva, ha detto “Metoo è andato oltre il suo primo obiettivo, creando la strada alle donne perché vengano ascoltate, non solo quando sono quando vengono molestate ma anche marginalizzate. Questo movimento ci hanno insegnato a dire “no, dovete ascoltarci” e ha aperto la strada a un modus operandi sul set più egualitario, quando donne e uomini lavorano insieme succedono cose meravigliose”.
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Mirò a New York, 60 opere al MoMa”Nascita del Mondo” viaggio nell’universo del genio catalano
NEW YORK24 febbraio 201917:01
– La poesia, la sperimentazione sui materiali, il rapporto con il mondo visibile e l’invisibile: mentre a Maiorca riapre lo studio dell’artista, il MoMA a New York presenta Joan Miró: Birth of the World, una mostra che, attingendo in buona parte dalle collezioni del museo, esplora lo sviluppo dell’universo figurativo del pittore catalano. Si comincia con il monumentale “Nascita del Mondo” del 1925, “una sorta di genesi” come lo definì lui stesso, e poi a seguire 60 tra dipinti, opere su carta, libri illustrati, oggetti di ceramica realizzati tra 1920, l’anno del primo viaggio a Parigi, e l’inizio degli anni ’50, quando il suo linguaggio creativo lo rese celebre nel mondo. Il MoMA ha una delle raccolte piu’ complete di opere di Miró. Nascita del Mondo e’ entrato nelle collezioni del museo nel ’72 in parte come dono dell’artista. Ha intanto riaperto a Palma di Maiorca il Sert, lo studio museo dove Miró aveva vissuto e lavorato per quasi 30 anni e che aveva donato alla citta’ due anni prima di morire. [print-me title=”STAMPA”]
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Oscar miglior film Green Book
Regia di Peter Farrelly, amore e fratellanza senza razzismi
25 febbraio 201905:28
– Colpo di scena agli Oscar. Green Book di Peter Farrely ha vinto l’Oscar per il miglior film, non era fra i favoriti ma questa storia di un’amicizia fra un afroamericano e un italoamericano in qualche modo era in linea con il mood della serata, con discorsi tutti all’insegna dell’amicizia e della fratellanza, inclusione razziale e diversità. Il film ha vinto anche l’Oscar per il miglior attore non protagonista Mahershala Ali. Il film, in sala dal 31 gennaio con Eagle Pictures, già vincitore tra l’altro del premio del pubblico a Toronto e passato alla Festa del cinema di Roma 2018, sta avendo un buon successo al botteghino italiano (oltre 4 milioni di euro). E’ la storia vera dell’amicizia, durata tutta la vita, nata nel 1962 fra un virtuoso afroamericano del pianoforte, Don Shirley (Ali) e il buttafuori italo americano Tony Vallelonga (Viggo Mortensen), ingaggiato dal musicista per fargli da autista e ‘risolviguai’ durante un tour negli Stati Usa del sud, dove il razzismo era ancora profondamente radicato.
Nello schema narrativo è un ‘buddy movie’ che vede cioè due personaggi, apparentemente lontanissimi tra loro, che, messi insieme, impareranno a superare le reciproche differenze scoprendosi alla fine amici.
“Green Book non ti dice cosa devi pensare, ascoltare o vedere – ha detto Viggo Mortensen, capace di interpretare la lingua ibrida parlata dagli italoamericani come Vallelonga -.
Secondo me è un invito a fare un viaggio, a ridere, a piangere e se vuoi forse a riflettere sui limiti delle prime impressioni.
Non è una lezione forzata, è una bella storia condivisa del passato che può aiutarci a capire il presente”.
L’attore newyorchese di origini danesi pensa che “queste storie ti permettano di conoscere un po’ di più chi è diverso da te. Sono molto importanti in questo momento – sottolinea – perché si vede in giro tantissima misoginia e ignoranza, ad esempio su temi come la crisi dei migranti o la religione”.
Green Book è basato sulla sceneggiatura scritta dall’attore Nick Vallelonga (figlio di Tony, morto nel 2013, come Shirley) con Brian Currie e il regista Peter Farrelly, uno dei re della commedia Usa in coppia con il fratello Bobby, qui al primo film da solo e alle prese con un genere diverso, la dramedy.
Tony Vallelonga, detto Tony Lip, padre dei famiglia del Bronx, molto innamorato della pazientissima moglie Dolores (Linda Cardellini) si mantiene con lavoretti e scommesse.
Risoluto e affabulatore, quando il club dove lavora viene momentaneamente chiuso, accetta di lavorare per Don Shirley, raffinato e riservato pianista che vive in un lussuoso appartamento al primo piano della Carnegie Hall. Il musicista ha bisogno di un uomo come Tony per risolvere eventuali problemi legati al doversi spostare in stati fortemente razzisti e infatti gli ostacoli e le situazioni rischiose non mancheranno.
Tra i due uomini, però nei lunghi spostamenti in macchina, nasce una reciproca comprensione e voglia di conoscenza. [print-me title=”STAMPA”]