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SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Tempo di lettura: 54 minuti

DALLE 10:20 DI LUNEDì 03 SETTEMBRE 2018

ALLE 10:40 DI MERCOLEDì 05 SETTEMBRE 2018

SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: SOMMARIO

Camilleri si racconta in Ora dimmi di te
Lunga lettera alla pronipotina Matilde

Don’t Worry’, Phoenix tra alcol e vignetteIn sala il film di Gus Van Sant

Arte: progetto Cramum ricorda FontanaMostra e libro sull’essere giovani oggi

Roberto Minervini, raccolgo l’urlo dei neri d’AmericaRegista, film urgente per mia coscienza bianca, spari sul set. 7 minuti di applausi

Ozzy Osbourne, Bologna nel tour di addioAlla Unipol Arena accompagnato dai Judas Priest

Subsonica in collegamento con MilanoAnteprima legata al nuovo album ‘8’, il primo dopo 4 anni

Successo ‘Noce di Benevento’ a JesiSei cantanti donne in ‘opera da salotto’ di Balducci

Bahrami e Rea portano Bach in AsiaPer i due pianisti tappe in Thailandia, Cina e Giappone

Calbi nuovo sovrintendente Fond. IndaScelto tra tre nomi indicati da istituto siracusano

Tintoretto secondo J Pombo a VeneziaAlla Scuola di San Rocco confronto tra ‘Strage degli innocenti’

Barbari a Festival Medioevo di GubbioMigrazioni, diversità e identità i temi della IV edizione

Alvaro Soler, la vita è un mar de coloresDa ‘La cintura’ al nuovo album. A maggio “grande show” ad Assago

Vinicio Capossela a CasertavecchiaIl 5/9 al via i concerti di Settembre al Borgo edizione 46

Martha Argerich apre il Bologna FestivalAl via l’11 settembre, la pianista argentina suonerà Schumann

Salvo Sottile, torno con speciale Prima dell’AlbaSu Rai3 via con prima time dal 5 settembre, poi nuovo ciclo

Temptation Island Vip al via con VenturaNel cast da Marini con Baldassarri a Bettarini con Larini

Abu Dhabi, è giallo Salvator MundiL’annuncio del museo tra nuove ricerche sul ruolo di Leonardo

Guaccero, a Detto fatto suggerimenti da mamma singleDal 10 settembre su Rai2 al posto di Caterina Balivo

Addio Katyna Ranieri, vedova di OrtolaniCon More unica cantante italiana nella notte degli Oscar

Tendenze colori, nuovo rosso è il fucsiaVa anche rosa come abito-piume Valentino per Lady Gaga a Venezia

Doppio disco platino per Baby KOltre 75 milioni di visualizzazioni per la hit estiva

Servillo, il teatro lavora nelle coscienzeA Giornate e in sala con docu su ‘Elvira’. Nuovo film con Igort

Mary Shelley, l’amore e la gioventùRilettura di Haifaa Al Mansour con Elle Fanning

Cher, il 28/9 esce Dancing QueenRaccolta dei più grandi successi degli Abba

‘Una Voce per l’Europa’ compie 50 anniA Cervia 24 cantanti il 6/9, giuria presieduta da Vince Tempera

Torino Spiritualità indaga ‘no gentile’Bray, no a rassegnazione e paura oggi molto presenti nel Paese

Il premio ‘Città di Marineo’ a SabatiniPer la poesia premiato Romano, per opere in siciliano Cannella

Copyright, campagna industria musica UkIniziativa #LoveMusic, Parlamento Ue decide il 12 settembre

Festival d’autunno, l’arte a SutriSindaco Sgarbi apre il Museo di Palazzo Doebbing con 10 mostre

Sfilate NY con Tom Ford e 10 Corso ComoRihanna, lingerie per tutte le taglie. Ricordando Kate Spade

Una mostra omaggio a Fausto PirandelloEsposte anche opere di Capogrossi, Carena e Cavalli

Chanel a dicembre sfilerà al MetL’ultima volta al museo fu nel 1982 per Valentino

Nozze Ferragnez, boom su InstagramTwitter ha sfornato oltre 94 mila post, record per il bacio

Scala: dopo 11 anni Bolshoi a MilanoTra i protagonisti l’ètoile Svetlana Zakharova

B come sabato, il lato umano del calcioDal 15/9 con Delogu, Corsi e Mazzocchi dalle 13.30 e su Radio2

‘Venice Glass Week’, ecco arte vetraria180 eventi per far conoscere centralità vetro, anche economica

Tex in mostra a Milano, 70 anni del mitoDal 2 ottobre al 27 gennaio al Museo della Permanente

‘Portici di carta’, logo evento è salvoOk Fondazione libro a utilizzo,torna a Torino libreria più lunga

A Milano torna l’educational della VerdiProgetto coinvolge decine di migliaia di persone, non solo bimbi

Il Progetto per la bellezza di CucinelliNel borgo di Solomeo parchi industria, oratorio laico e agrario

‘Ammutinamenti’, danza urbana a RavennaDall’8 al 18 settembre giovani talenti e artisti affermati

Celestini, ecco armata senzatettoLibro con Albanese, il 5/9 evento sold out a Festivaletteratura

Canale 5 torna su Sky, sul tasto 105A breve sul satellite anche gli altri canali gratuiti Mediaset

Torna la Celebrity Fight NightStar insieme per sostenere azione Andrea Bocelli Foundation

‘Così parlò Bellavista’ al San Carlo26 settembre, cult De Crescenzo con Gleijeses, Siani produttore

Ascanio Celestini, ecco l’ armata dei senzatetto inclusi noiLibro con Albanese, il 5/9 evento sold out ad apertura Festivaletteratura di Mantova

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Verdone e Cortellesi vincono i KineoPremio anche a giovani talenti come Arnera, Scholey, Belmondo

Venezia, Pepe Mujica, un piano Marshall per i migrantiEx presidente Uruguay non fa photocall al Lido, non sono star

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Schnabel, da pittore racconto van GoghIn corsa per il Leone d’oro At Eternity’s Gate con Willem Dafoe

A Venezia un ‘doppio’ Amos GitaiIl regista, oggi in Israele un governo orribile

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Cavani, protesta antigoverno è ignoranteAlla regista il Premio ‘Bresson’. ‘Sto preparando nuovo film’

Acusada, giustizia e delitto digitaliIn concorso al Lido il legal-thriller argentino di Gonzalo Tobal

Natalie Portman popstar stile MadonnaL’attrice, in America tanta violenza anche nelle scuole

Festa 30 anni ‘Caruso Pascoski’ di NutiProiezione in piazza e tra ospiti Athina Cenci e Sabrina Ferilli

Marinelli, i ricordi ci travolgonoAttore con Linda Caridi in film di Mieli a Giornate autori

Von Donnersmarck, omaggio all’arte liberaOpera senza autore, regista Le vite degli altri in gara al Lido

Wiseman, ecco l’America che vota TrumpRegista, ‘Monrovia, Indiana’ film politico in maniera indiretta

SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

L’ARTICOLO:

Una lunga lettera alla pronipotina Matilda che diventa un’autobiografia scritta con la sincerità del cuore. C’e’ tutto Andrea Camilleri in ‘Ora Dimmi di te’ arrivato in libreria per Bompiani. Nel libro, il papà di Montalbano, che il 6 settembre compirà 93 anni, si racconta a una bambina di 4 anni perchè non vuole che “quando lei sarà grande” siano altri a farlo.
L’incontro con Orazio Costa, “il mio solo e unico maestro, non solo un maestro di regia ma un maestro di vita”, il grande amore per la moglie Rosetta che “è stata la spina dorsale della mia esistenza e continua ad esserlo”. La scuola negli anni del fascismo con i maestri che ripetevano le parole d’ordine “credere, obbedire, combattere” e poi il colpo di grazia alla sua fede fascista nella primavera del ’42 durante il raduno internazionale della gioventù nazifascista al Teatro comunale di Firenze, uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle. Camilleri bisnonno ripercorre per Matilda gioie, dolori, errori e disillusioni, si mette a nudo con semplicità, humor e coraggio. Racconta gli anni del teatro “che mi cambiò il carattere”. E poi la sua avventura di scrittore che per dieci anni vide rifiutato il suo primo romanzo ‘Il corso delle cose’, scritto nel ’68 per mantenere una promessa fatta al padre prima che morisse, quella di scriverlo come glielo aveva raccontato, “mischiando dialetto e lingua”. In ‘Ora dimmi di te’ spiega anche che più che uno scrittore lui si considera un contastorie, “cioè uno che esaurisce nel piacere della narrazione ogni sua possibilità di espressione”. “In Italia si ha l’ambizione di creare cattedrali, a me piace invece costruire piccole disadorne chiesette di campagna” sottolinea Camilleri che con i suoi romanzi pubblicati da Sellerio ha venduto 18 milioni di copie in Italia e con la trasposizione televisiva delle inchieste di Montalbano, finora ha superato in Italia il miliardo e duecentomilioni di spettatori, come lui stesso ricorda nel libro.
Toccante il ritratto di Elvira Sellerio: “Era una donna straordinaria. Voglio dire che possedeva caratteristiche naturali fuori dall’ordinario e aveva il dono di unire in sé qualità umane e professionali apparentemente discordanti”. Pieno di riconoscenza il ritratto della moglie Rosetta: “Quando facevo il regista di teatro tenevo più al suo giudizio che a quello dei critici. Non c’è rigo che io abbia pubblicato che non sia stato prima letto da lei. Ho sempre seguito i suoi intelligenti e penetranti consigli, tanto da essere costretto a riscrivere decine di pagine dei miei romanzi”.
Camilleri parla anche dei “guasti prodotti dai vari governi Berlusconi”, non nasconde un “rimorso che mi porto appresso.
Cioè a dire che forse, personalmente, avrei potuto fare di più per non lasciare a voi un avvenire incerto e oscuro”. Ha parole dure verso “L’Europa nella quale viviamo” che non ha “per niente preso dagli ideali espressi nel Manifesto di Ventotene” e verso il fenomeno odierno delle migrazioni che “ha fatto riemergere con prepotenza gli egoismi nazionali”.
Mai stato capace di “giudizi assoluti sull’operato di qualcuno” come lui stesso dice alla pronipote, lo scrittore racconta che ai giovani che gli chiedono consigli risponde che hanno un dovere preciso: “fare tabula rasa di noi” e ricorda a Matilde che: “sconfitta o vittoriosa, non c’è bandiera che non si stinga al sole”.

– Dopo il Festival di Berlino e il Sundance, arriva in sala dal 29 agosto con Adler Entertainment ‘Don’t Worry’ ritorno alla regia di Gus Van Sant (Elephant) dopo il non riuscito ‘La foresta dei sogni’ (2015). Questo suo ultimo film è una libera biopic sulla vita strampalata e tormentata del disegnatore paraplegico John Callahan (interpretato da un irriconoscibile Joaquin Phoenix, che a settembre si calerà nel nuovo atteso Joker di Todd Phillips). Il tutto ispirato alle memorie del cartoonist nato a Portland e intitolate proprio come il film ma in maniera estesa: “Don’t Worry, He Won’t Get Far on Foot” (questo il titolo del suo libro del 1989, ispirato a una sua vignetta in cui si vede un invalido inseguito da uomini a cavallo, ma di cui viene trovata la sedia a rotelle vuota).
Callahan rimane paralizzato all’età di 21 anni in seguito a un incidente automobilistico dovuto al suo alto tasso alcolico e si rifugia cosi’ nel disegno. Diventerà famoso per le sue strisce considerate tabù e politicamente scorrette. Siamo nell’epoca di Reagan. “Certo nel libro di John c’e’ piu’ di un riferimento alla situazione politica dell’epoca Reagan che ricorda quella di oggi, anche se quello che succede ora e’ incomparabile” ha detto il regista.
E ancora il regista sceneggiatore, montatore, fotografo, musicista e scrittore statunitense : “Il film è il piu’ vicino possibile alla biografia, anche se si concentra su un solo capitolo, quello legato all’incidente. La cosa curiosa è che John era, oltre che disegnatore, uno storyteller. Uno che cambiava versione sullo stesso fatto di volta in volta. Era una persona nota a Portland, certo non poteva fare sport, ma, proprio come si vede nel film, andava come un razzo con quella sedia su e giu’ dai marciapiedi”.
Joaquin Phoenix torna a lavorare con Van Sant 25 anni dopo ‘To Die For’. A chi gli chiede come si e’ preparato risponde: “Ho letto molte volte l’autobiografia di Callahan, ho visto poi sei ore di suoi filmati e incontrato diverse persone che hanno avuto lo stesso tipo di trauma, anche se per ognuno di loro e’ diverso”.
Nel film, che ha protagonista un Callahan tra ironia, malinconia e redenzione, troviamo il coach degli alcolisti anonimi, Danny (Jonah Hill), anche lui con capello lungo, e Rooney Mara nei panni di Annu, la fidanzata svedese di John.
Una curiosità: su questo film, ritenuto ‘edificante’ da Variety, sono piovute le critiche della Ruderman Family Foundation che si occupa dell’inserimento dei diversamente abili. Secondo la fondazione, la scelta di un attore non disabile è “offensiva per la comunità dei disabili, in quanto poteva rappresentare l’opportunità per far lavorare attori affetti da qualche forma di disabilità per interpretare personaggi che si trovano nello stesso stato”.
– I tagli di Lucio Fontana come la rivoluzione del ’68: è il tema del progetto no profit Cramum, dedicato al Maestro scomparso 50 anni fa.
Per il progetto uscirà un volume intitolato “Avrò sempre vent’anni 1968 – 2018” (Editrice Quinlan) e sarà organizzata una mostra, “Avevo 20 anni”, in programma dal 15 al 30 settembre a Villa Bagatti Valsecchi di Varedo. “Ho voluto porre l’attenzione – spiega Sabino Maria Frassà, direttore artistico del Progetto – sul significato dell’essere giovani e del passare del tempo a 50 anni dai moti studenteschi del 1968 e della morte di Lucio Fontana. Viviamo in una società eternamente giovane, che, se da un lato fatica ad accettare l’invecchiamento biologico, dall’altro invecchia sempre di più e sempre più a lungo. Se dal 1968 proviene questa attitudine socio-culturale a ripudiare la vecchiaia intesa come maturità e responsabilità, la vita di Fontana dimostra invece come si possa essere maestri, rivoluzionari, giovani e contemporanei ad ogni età (anagrafica) della vita”.
Roberto Minervini è nato a Fermo nelle Marche, si è trasferito negli Stati Uniti dove lavora sin dal primo film, si è sposato con l’asiatica Denis Ping Lee, ha figli “giallognoli” come li ha definiti lui stesso e vive “una crisi di identità”. Per questo What you gonna do when the world’s on fire? (Che fare quanto il mondo è in fiamme, da uno spiritual di due secoli fa), in gara a Venezia 75 – accolto con sette minuti interminabili di applausi – affresco in bianco e nero di storie e voci, musica e tragedie, della comunità afro e nativo americana di New Orleans è un film che lo coinvolge emotivamente. E’ stato difficile realizzarlo, “ci hanno sparato durante le riprese – ha detto commuovendosi – ma la troupe ha continuato a girare, consapevoli che questa che stavamo raccontando è un’opera non solo importante ma urgente, da fare subito. Al di là del cinema è vita, una cosa grossa”.
Un cinema “politico e comunitario” ha aggiunto Paolo Benzi produttore per Okta Film. “Un cinema del reale, diventato un’eccellenza italiana cui noi continuiamo a dare grande fiducia” ha proseguito Paolo Del Brocco di Rai Cinema, senza l’appoggio del quale il documentario rischiava di non vedere luce “perchè qui non c’è una sceneggiatura da presentare, la storia si scrive con il montaggio” ha spiegato desolato Minervini al quinto film.
Da New Orleans sono venuti al Lido i suoi protagonisti, persone che hanno messo in gioco il loro vissuto per Minervini che in mesi di preparazione ha conquistato la loro piena fiducia. C’è la fantastica Judy Hill, afroamericana di una famiglia di musicisti a Tremè, il più antico quartiere nero di New Orleans, una donna che è storia del jazz, che ha rilevato lo storico bar Ooh Poo Pah Doo dove ci si ritrova il mercoledì per suonare e discutere della condizione dei neri, ma che un anno fa ha dovuto chiudere e fatica ad andare avanti. Ci sono l’adolescente Ronaldo King e il ragazzino Titus Turner, due meravigliosi giovani afroamericani che “crescono con la violenza, la repressione della polizia e sono l’esempio di come la comunità nera viva in una situazione di agghiacciante convivenza con il terrore”. C’è Chief Kevin, capo tribù delle Frecce Ardenti, gli indiani del Mardì Gras che si definisce “un sopravvissuto”, leader della sua comunità in estinzione, che a Minervini ha aperto ogni porta, “una benedizione trovare qualcuno che ci guardi”. Il regista italiano ha raccolto l’urlo di questa comunità, che affonda le radici negli ex schiavi delle piantagioni e nei nativi ghettizzati, in What you gonna do whe the world’s on fire? c’è “l’America del sottosuolo”, ha detto all’ANSA.
Minervini come Spike Lee, paladino dei neri e del Black Power? “Un’alleanza impossibile c’è troppa storia che ci separa e io so bene di essere dalla parte bianca che non ha ancora pagato il dazio, la reparation”, ha proseguito sottolineando appunto di vivere una crisi di identità come “bianco, europeo, in colpa” ma che per la sua vicenda personale vede appunto con i propri occhi l’intolleranza crescente. Tra i pochi a prevedere l’ascesa di Trump, “la bocca della verità della destra repubblicana” Minervini ha concluso di non ritenere la questione dei neri, del razzismo e della paura dell’uomo nero, “una nuova emergenza ma un’eterna irrisolta questione americana”.

– BOLOGNA

– Sarà l’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bologna) ad ospitare, l’1 marzo, l’unica data italiana 2019 del ‘No more tours 2’ di Ozzy Osbourne. Nel concerto dell’ultimo tour mondiale di addio ai live – con cui celebra cinque decadi di carriera, come solista e come frontman dei Black Sabbath – l’icona rock, settant’anni a dicembre, sarà accompagnato come ‘special guest’ dai Judas Priest. La tappa bolognese farà parte della porzione europea del suo tour e si collocherà tra le date di Zurigo e Barcellona.
Ozzy Osbourne era già approdato in Italia lo scorso 17 giugno per l’ultima data del Firenze Rocks all’arena di Visarno davanti a cinquantamila persone: poco più di un’ora e mezza di superclassici, con la celeberrima ‘Paranoid’ a chiudere il concerto.
– MILANO

– I Subsonica aprono la loro sala prove torinese per un collegamento con Milano, dove andranno in diretta su alcuni schermi posizionati sui Navigli. L’occasione – la sera del 6 settembre – è un’anteprima legata al nuovo disco ‘8’ in uscita il 12 ottobre, dopo 4 anni di silenzio.
Ad anticipare il cd, il singolo “Bottiglie Rotte” dove “raccontiamo – dicono i Subsonica – come sempre quello che vediamo senza filtri o giudizi morali. Guardandoci intorno con l’ambizione di coinvolgere tutti, il più possibile, nella “lettura” delle cose del nostro tempo. Anche e soprattutto ballando”. A dicembre i Subsonica saranno protagonisti dell”European reBoot2018′, il tour europeo organizzato da Vertigo, durante il quale si esibiranno sui palchi di 9 città: Amsterdam, Londra, Dublino, Zurigo, Parigi, Bruxelles, Colonia, Berlino, Monaco.  Continua a leggere “SPETTACOLI, CINEMA, MUSICA E CULTURA: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI”