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DALLE 11:17 ALLE 18:14
DI GIOVEDì 22 NOVEMBRE 2018
SOMMARIO
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Manovra, amb. Francia: nessuna ingerenza
‘Quando ci sarà la discussione in Consiglio valuteremo’
Ok Ue all’intesa per il dopo BrexitTusk: ‘ora la parola passa ai leader dei 27 Stati’
Amb. Francia, nessuna rivalità su Libia’Conferenza Palermo dimostrato obiettivo comune per stabilità’
Kenya, 14 arresti per il rapimento di SilviaLa famiglia chiede il silenzio stampa. La polizia cerca due sospetti. A Milano i vicini di casa ricordano la ragazza: sempre solare e sorridente
Tav: Amb.Francia, serve rispetto accordi’La tempistica sia compatibile con i finanziamenti dell’Ue’
Brexit: Gibilterra, Spagna punta i piediIl lavoro dei negoziatori prosegue sul punto
India: Pune, capitale moto rifiuta cascoOltre 2 milioni 400mila motociclisti contestano l’ordinanza
Ue-Gb determinati a sostituire backstopBozza, intesa successiva per evitare barriere fisiche in Irlanda
Moavero,migranti economici?No a chiusureMinistro, ‘capire ragioni, aumentare sostegno a sviluppo’
Kenya: famiglia Silvia, basta mediaLa sorella della volontaria rapita chiede silenzio stampa
Già vendute 1,4 mln copie libro MichelleBestseller negli Stati Uniti ma anche
in Europa
India: bancarottiere Mallya nei guaiUbs prende casa londinese. Mumbai, ‘è criminale economico’
Migranti: Onu, Italia criminalizza OngAlto commissariato accusa: ‘Continua campagna diffamatoria’
Brexit: May, fine libertà movimentoMa accordo assicura anche spazio commercio comune senza dazi
Onu, Italia cambi rotta su migrantiAlto commissariato: ‘Norme e clima odio minacciano loro diritti’
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“Seguiamo la situazione in Italia ed il dialogo con la Commissione europea, ma noi non vogliamo fare nessuna ingerenza in una procedura molto ben definita tra la Commissione europea e l’Italia”. Lo ha detto l’ambasciatore francese Christian Masset
rispondendo ad una domanda sulla manovra italiana.
“Quando ci sarà la discussione in Consiglio, valuteremo questo dialogo”, ha aggiunto.
– BRUXELLES
– I commissari europei hanno dato luce verde al testo sulla dichiarazione politica congiunta sulla relazione futura tra l’Ue ed il Regno Unito.
“Ho appena inviato ai 27 una bozza della dichiarazione politica sulla relazione futura tra l’Ue ed il Regno Unito. Il presidente della Commissione europea mi ha appena informato che è stata concordata a livello di negoziatori e di principio, anche a livello politico, ma condizionata all’endorsement dei leader”. Così il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, su Twitter.
– La Conferenza di Palermo sulla Libia “è stata la dimostrazione che non c’è rivalità tra Italia e Francia. La Francia è stata al fianco dell’Italia condividendo l’obiettivo della stabilità che serve al popolo libico e lavorando insieme”. Lo ha detto l’ambasciatore francese a Roma, Christian Masset
.
“La rivalità non esisteva neanche prima di Palermo”, ha aggiunto l’ambasciatore sottolineando inoltre che la Conferenza “è stata molto utile”, perché “la comunità internazionale e i principali attori libici si sono impegnati a dare seguito al piano dell’inviato Onu Ghassam Salamè”.
Quattordici persone sono state arrestate in Kenya in una maxioperazione nell’ambito del rapimento della cooperante italiana Silvia Romano. Lo riferisce il media kenyano Daily Nation. Fonti di polizia di Malindi hanno detto che 14 persone sono fermate stanotte nella zona di Chakama e Galana-Kulalu. Intanto la famiglia di Silvia chiede il silenzio stampa. “Silenzio e pace, speranza e forza”: è quanto chiede la famiglia di Silvia Costanza Romano, la 23enne volontaria milanese rapita in Kenya. La sorella maggiore, Giulia, chiede che la sua famiglia non venga più contattata dai media. “Non condivideremo nessuna informazione finché Silvia non sarà a casa – dice Giulia Romano – e vi preghiamo di smetterla di cercare di contattarci perché non siamo una famiglia cui piace stare in tv o suoi giornali”.Le indagini. “Fonti della polizia di Malindi” hanno precisato che i fermati sono stati portati in vari commissariati per essere interrogati, scrive il sito del quotidiano.La retata è stata confermata dal comandante della polizia regionale costiera, Noah Mwivanda, senza poter fornire cifre sui fermi ma precisando che forze di sicurezza hanno esteso l’operazione alle contee di Tana River e Taita Taveta. Nell’ambito delle indagini sul rapimento la polizia keniana sta cercando un uomo che aveva affittato camere per due sospetti scomparsi dal momento del sequestro. E’ quanto emerge da informazioni rilanciate dal sito del quotidiano keniano Daily Nation. Il ricercato si chiama Said Abdi Adan, è un residente della contea di Tana River (a nord-ovest di Malindi) ed “é scappato dalla zona alcuni giorni prima dell’attacco”, precisa il sito del più diffuso quotidiano del Kenya. “Una persona del posto, Mr Malik Said Gasambi, ha detto ai giornalisti che Adan ha affittato una casa a Chakama e più tardi ha portato a viverci due persone”, scrive Daily Nation, riferendosi alla località dove operava ed é stata rapita Romano. “Gli ho dato due stanze nelle quali hanno passato notti a masticare miraa”, ha detto Gasambi usando un sinonimo del “qat”, la pianta che con un alcaloide che causa eccitazione ed euforia. “Sorprendentemente, tutti sono spariti dall’attacco. Sono partiti silenziosamente portandosi tutto quello che avevano”, ha aggiunto il residente.I vicini di casa ricordano Silvia. Un bel condominio, non lontano da piazzale Loreto: qui Silvia Costanza Romano vive con la madre e un cane, mentre la sorella maggiore Giulia da qualche anno si è trasferita a Londra. Anche a Milano, città dove spesso i condomini non si conoscono tra loro, i vicini non faticano a ricordare Silvia, che saluta tutti con un sorriso quando esce a portare il cane e parla volentieri del suo impegno umanitario. “Una ragazza sempre sorridente – dice Andrea Paventi – Io ho un bimbo di 11 mesi e lei si fermava sempre a chiacchierare, mi parlava della sua idea di andare in Africa ad aiutare. E’ una ragazza altruista, amante della natura e degli animali e portata alle pubbliche relazioni”. “Quando era tornata dopo la sua prima esperienza in Kenya, me ne aveva parlato e mi aveva detto che sarebbe tornata perché – continua – vuole fare proprio questo tipo di vita. È sempre pronta a donare il suo tempo e la sua libertà, poi è una ragazza che si trova molto a suo agio con i bambini e che ha un grande entusiasmo. Diceva che c’era bisogno di aiuto, di più persone che andassero ad aiutare, Certo che – riflette il vicino – ci vuole un gran coraggio per fare una scelta come la sua, ma sicuramente per le persone del posto vedere lei è un’iniezione di energia. Mi ha sempre stupito che non le pesassero assolutamente le rinunce legate alla sua scelta, è una ragazza che ama molto la scoperta”. “Una ragazza meravigliosa, speriamo che tutto si risolva nel migliore dei modi”, dice un’altra vicina spiegando che la madre di Silvia, Francesca, le raccontava con orgoglio della scelta della figlia di tornare in Kenya per proseguire con il suo impegno umanitario. “Si era laureata da poco e aveva deciso quasi subito di partire per andare ad aiutare gli altri, una bravissima ragazza”, aggiunge un’altra signora. Nessuno dei vicini questa mattina ha visto la madre di Silvia: “Non si sente nemmeno abbaiare il cane, probabilmente – ipotizzano – se n’è andata per avere un po’ di tranquillità”.
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“Prendiamo atto dell’analisi costi-benefici sulla Tav del governo italiano”, attesa entro dicembre, ma per la Francia “questa infrastruttura è valida”. Lo ha detto l’ambasciatore francese Christian Masset
. L’ambasciatore ha sottolineato che “ci vuole dialogo”, ma “rispettando gli accordi internazionali e facendo in modo che la tempistica” per la realizzazione dell’opera sia “compatibile con quella dei finanziamenti Ue, che tengono conto di un calendario, altrimenti si rischia di perderli”.
– BRUXELLES
– La Spagna è tornata ad esprimere con forza la sua preoccupazione sulla trattativa per lo status futuro di Gibilterra, stamani alla riunione dei 27 ambasciatori, riscuotendo il sostegno di alcuni Stati membri. Questo è l’unico punto su cui il lavoro dei negoziatori sta andando avanti, mentre per il resto, il testo sulla dichiarazione politica congiunta per le relazioni future è da considerarsi chiuso.
– NEW DELHI
– Cittadini, attivisti, politici di tutti i partiti sono mobilitati a Pune, la seconda città più grande dello stato del Maharastra, per impedire che entri in vigore un’ordinanza della Polizia che rendere obbligatorio l’uso del casco, dal primo gennaio del 2019. Il responsabile della polizia di Pune, Venkatesham insiste sulla necessità di questa misura, puntando sui vantaggi per la sicurezza: “gli incidenti mortali sono in crescita: sono stati 2011 nel 2018, e 195 l’anno prima”. La città, in cui circola il più alto numero di motociclette di tutto il paese, duemilioniquattrocentomila, si rifiuta di indossare il casco con le motivazioni più diverse: da chi sostiene che i caschi in commercio non siano sufficientemente certificati, a chi afferma che la sicurezza stradale non si garantisce affidandola a chi è costretto a mettersi in strada. L’obbligatorietà del casco è già stata tentata, invano, a Pune: sono risultate lettera morta tutte le precedenti ordinanze analoghe, nel 2001, 2004 e nel 2012.
– BRUXELLES
– Ue e Regno Unito “ricordano la loro determinazione a sostituire la soluzione del ‘backstop'” il meccanismo che stabilisce lo status quo per le frontiere irlandesi, “con un successivo accordo che stabilisca disposizioni alternative per assicurare che non sorgano frontiere fisiche sull’isola di Irlanda, su base permanente”. Si legge nella bozza di accordo della dichiarazione politica congiunta sulle relazioni future tra Ue e Regno Unito.
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Bisogna “capire che chi fugge da guerre deve trovare accoglienza. Ma anche di fronte al migrante economico non si deve restare ottusamente chiusi, ci deve far porre domande, capire perché fugge, intensificare iniziative per lo sviluppo e metter fine al traffico di esseri umani”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ai Med Dialogues.
Il libro di Michelle Obama, ‘Becoming’, e’ diventato un bestseller non appena uscito in libreria e nella prima settimana ha venduto 1,4 milioni di copie. Si tratta secondo Barnes & Noble del “record nel 2018 per i primi sette giorni sugli scaffali”. Ed e’ in vetta alla classifica di Amazon dal giorno della sua uscita.
Oltre che negli Usa, l’autobiografia dell’ex first lady americana e’ bestseller anche in Europa e Scandinavia. Secondo l’editore Penguin Random House in Gran Bretagna ha raggiunto il primo posto come nonfiction per adulti. E dopo cinque ristampe dell’edizione rilegata, l’editore ha annunciato che verranno stampate 3 milioni di copie negli Usa e in Canada.
Doppio scacco oggi per Vijay Mallya, il magnate indiano della birra Kingfisher e della fallita compagnia aerea omonima, fuggito Gran Bretagna nel 2016, lasciandosi alle spalle una bancarotta fraudolenta e debiti bilionari con le banche indiane. Questa mattina l’Alta Corte inglese ha stabilito che il colosso bancario svizzero Ubs potrà requisire la sua residenza di Cornwall Terrace, che si affaccia sul Regent’s Park, nel cuore di Londra, ipotecata a fronte di un prestito bilionario, non restituito. Lo scrive il quotidiano Hindustan Times.
Nel pomeriggio, sempre secondo il quotidiano, l’Alta Corte di Mumbai ha rigettato la richiesta del barone dei liquori di non essere sottoposto ad una nuova normativa in vigore in India dallo scorso agosto, il Fugitive Economic Offenders Act, che lo farebbe ricadere sotto la definizione di “criminale economico in fuga”, e porterebbe al suo immediato arresto, non appena rientrasse nel paese.
L’Alto commissariato Onu per i diritti umani esprime “preoccupazione” per la “continua campagna diffamatoria in Italia contro le Ong impegnate nelle operazioni di soccorso nel Mediterraneo, così come “la criminalizzazione del lavoro di chi difende i diritti dei migranti”. “Il governo italiano – scrive un gruppo di esperti Onu -, tra gli altri, ha reso praticamente impossibile per le navi delle Ong continuare a soccorrere i migranti: ciò ha portato a maggiori annegamenti e scomparse. Salvare le vite non è un crimine, proteggere la dignità umana non è un crimine”.
Theresa May difende di fronte alla Camera dei Comuni l’accordo con l’Ue sulla Brexit: accordo che – afferma – “metterà una volta per sempre fine alla libertà di movimento, alla giurisdizione della Corta europea” sul Regno Unito e all’invio di vaste somme di denaro verso Bruxelles” e che “onora la volontà espressa dal popolo britannico nel referendum” in vista dell’uscita dall’Ue il 29 maggio 2019. Nel contempo assicura che vengono preservati la cooperazione coi 27 sul terreno della sicurezza e rapporti commerciali “senza dazi”.
– “Le nuove norme e un clima di odio minacciano i diritti dei migranti in Italia”: lo afferma un gruppo di esperti dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, in un rapporto pubblicato ieri, che fa “appello urgente al governo” perché cambi rotta. “Il giro di vite sulle leggi per i migranti, proposto dall’Italia, avrà un serio impatto sulle loro vite, ed è causa di grave seria preoccupazione”, si legge nel testo. “Nella scorsa campagna elettorale alcuni politici hanno sostenuto spudoratamente la retorica razzista e xenofoba”.
Da quando è al potere, “il governo italiano ha implementato le misure anti-migranti e di esclusione su cui aveva fatto campagna”. Pur “comprendendo le sfide che l’Italia affronta a causa dell’assenza di un sistema efficace di solidarietà europeo”, questo “non giustifica le violazioni dei diritti umani”. Secondo il gruppo di esperti dell’Alto commissariato, “il governo deve rispettare i valori sanciti nella Costituzione italiana, e gli impegni internazionali sottoscritti”. [print-me title=”STAMPA”]