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DALLE 11:22 DI GIOVEDì 06 DICEMBRE 2018

ALLE 01:31 DI VENERDì 07 DICEMBRE 2018

SOMMARIO

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Bonafede, giustizia per vittime Thyssen
Siamo in Europa e chi sbaglia deve pagare anche se passa confine

Botte a imprenditore, tre arrestiVittima è titolare ditta trasporti, in manette anche ultras Toro

Stadio Roma, Politecnico ‘male viabilitàAnalisi ok ma carenze aree esterne e servizio ferroviario

Allegri, campionato ammazzato? no”Ci sarà battaglia, per scudetto ci vogliono tra 86 e 90 punti”

Allegri, contro l’Inter sarà bella gara”Contro lo Young Boys ci giochiamo il primo posto nel girone”

Spalletti, difficile raggiungere la JuveDistanza già importante, ma domani si può accorciare divario

Serie A: Irrati arbitro di Juve-InterCagliari-Roma affidata a Mazzoleni, Orsato per Milan-Torino

Sciopero Gtt, sospeso blocco trafficoMa stop fino ad Euro 4 riprenderà sabato 8 dicembre

Polizia e motori,strada insieme in libroPrefetto Gabrielli e John Elkann presentano volume a Torino

Spataro, procura competente a informareMagistrato, operazione conclusa solo ieri sera. Non alzo io toni

Teatro Erba, debutta ‘Oh Dio mio!’Da martedì con Piero Nuti e Miriam Mesturino, regia di Angione

Taxi Torino sceglie piattaforma WetaxiPresidente cooperativa, permette servizio trasparente e rapido

Arrestato ristoratore nell’AlessandrinoOperazione carabinieri e guardia finanza, 12 le denunce

Rapina nel 2001, il processo è oggiA Torino. Avvocato, ‘ecco i veri problemi della giustizia’

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TORINO

– “Forse qualcuno pensa che basta superare il confine per sfuggire alla giustizia, ma siamo in Europa e deve passare il concetto per cui chi sbaglia paga”. Lo afferma il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, annunciando alla commemorazione delle vittime della Thyssen che domani incontrerà a Bruxelles il ministro della Giustizia tedesco. “Giustizia deve essere fatta ed è quello che dirò – sottolinea – Lo Stato c’è e farò di tutto perché la giustizia venga riconosciuta”.
Al collega tedesco, domani, Bonafede dirà “che se siamo Europa dobbiamo esserlo prima di tutto nel riconoscere i diritti di un cittadino e posso promettere che il mio impegno e determinazione nei confronti del ministro saranno evidenti. Non si può pensare che se investi in Italia e ci sono dei morti puoi non fartene carico. Chi viene in Italia – sottolinea – deve rispettare le regole italiane e chi non le rispetta paga”.
– TORINO

– Botte e minacce ad un imprenditore per un presunto debito di 3 mila euro. E’ stata una vera e propria spedizione punitiva quella nei confronti del titolare di una ditta di trasporti che, spaventato per le continue violenze, si è rivolto ai carabinieri. In manette sono finiti tre torinesi tra i 33 e i 38 anni, tra cui un ultras granata noto negli ambienti del tifo come ‘Ivan il terribile’.
L’accusa nei confronti dei tre è di tentata estorsione in concorso e porto illegale di armi e oggetti atti ad offendere.
Nella loro auto i militari della stazione Borgata La Falchera hanno trovato una mazza da baseball in ferro e uno sfollagente.
– Una trentina di pagine in cui si analizza e valuta il tema viabilità legato al nuovo stadio della Roma e i metodi adottati dai proponenti. La relazione preliminare del Politecnico di Torino sui flussi di traffico del progetto di Tor di Valle è arrivata in Campidoglio e, come anticipato dal quotidiano ‘il Tempo’, evidenzia alcune considerazioni di carattere generale. Nel documento inviato dal dipartimento trasporti dell’ateneo si sottolinea come le analisi effettuate nel progetto sono state condotte in modo professionale dalle società esterne incaricate e in modo sempre professionale sono state effettuate le verifiche da RSM (Roma Servizi per la Mobilità), ma ci sono delle carenze che riguardano le aree esterne e il servizio ferroviario supposto.
L’analisi del Politecnico ha portato quest’ultimo a ritenere che le previsioni effettuate sono troppo ottimistiche, e che lo scenario in presenza di evento sportivo restituisce un quadro “catastrofico”.
– TORINO

– “Leggo che la Juventus avrebbe ammazzato il campionato. Non è vero, il campionato si vince a maggio. Per lo scudetto ci vogliono tra gli 86 e i 90 punti, quindi prima di 30 partite non si può decidere niente e adesso ne abbiamo giocate solo 14”. Così Massimiliano Allegri, alla vigilia di Juve-Inter. “Restano da giocare due scontri diretti con l’Inter, uno con il Napoli da loro, tanto per cominciare. Ci sarà battaglia. Normale che si speri che con questo turno la classifica si accorci in testa, ma potrebbe anche allungarsi. In ogni caso ci sarà sempre battaglia”.
– TORINO

– Contro l’Inter “sarà una bella partita, la squadra di Spalletti è molto cresciuta e i nerazzurri con il Napoli sono, al momento, i nostri antagonisti.
Ma domani ci giochiamo solo una partita, sarà molto più determinante mercoledì: contro lo Young Boys si giochiamo il primo posto del girone di Champions, molto importante visto come si sono messe le cose negli altri gruppi”. Così Allegri alla vigilia di Juve-Inter. “Punto forte dell’Inter è che gioca, tende ad allungarti e c’è Icardi, finalizzatore straordinario.
Punti deboli? Dovremo essere bravi noi a evidenziarli”.
– “C’è una distanza importante in classifica con la Juventus, diventa difficile andarli a prendere. La buona notizia è che la possibilità di accorciare la distanza dipende da noi”. Così il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti nella conferenza stampa alla vigilia della gara contro la Juve. “Campionato finito? È finito se non ci provi e non sei convinto di avere la forza per raggiungere l’obiettivo, noi però siamo convinti delle nostre qualità -ha detto Spalletti. Il tecnico nerazzurro ha poi concluso dicendo: “Ho a disposizione una squadra che cresce, se riesce a metterci un pò più di attenzione può addirittura rasentare la perfezione. Serve personalità e carattere, ma quanto ho visto nelle ultime partite è un segnale importante”.
– E’ Massimiliano Irrati di Pistoia l’arbitro designato per Juventus-Inter, anticipo e match clou della 15/a giornata di serie A, in programma domani alle 20.30.
La gara di sabato alle 15 tra Napoli e Frosinone sarà diretta da Manganiello di Pinerolo, mentre Mazzoleni di Bergamo arbitrerà Cagliari-Roma, in programma sempre sabato ma alle ore 18. Il posticipo di domenica tra Milan e Torino sarà diretto da Orsato di Schio. Queste le altre designazioni: Lazio-Sampdoria (sabato 20.30): Massa di Livorno; Sassuolo-Fiorentina (domenica 12.30): Chiffi di Padova; Empoli-Bologna (domenica 15): Valeri di Roma; Parma-Chievo (domenica 15): La Penna di Roma; Udinese-Atalanta (domenica 15): Calvarese di Teramo; Genoa-Spal (domenica 18): Pasqua di Tivoli.
– TORINO

– Sospeso per un giorno, domani, il blocco del traffico, a Torino e negli 11 comuni che aderiscono al tavolo per i provvedimenti antismog. La decisione è conseguenza dello sciopero di Gtt proclamato da alcuni sindacati nell’ambito del nuovo piano industriale dell’azienda. Domani potranno circolare tutti i veicoli, compresi gli euro 0. Ma il blocco riprenderà sabato 8 fino agli Euro 4: i dati forniti dall’agenzia Arpa Piemonte – spiega una nota della Città di Torino – confermano il superamento del livello critico di 50 mcg/mc della qualità dell’aria e rinnovano il blocco dei diesel fino ad euro4 diesel compreso (primo livello emergenziale) fino al 10 dicembre, in città e negli undici comuni dell’area metropolitana”.
Lunedì 10 dicembre verrà fatta una nuova valutazione della qualità dell’aria.
– TORINO

– Dall’Alfa Romeo Giulia Super 1600, indimenticabile protagonista di straordinari inseguimenti, alle eleganti berline o coupé a due porte quali l’Alfa Romeo 2600 Sprint o l’Alfasud e la Fiat Marea, fino alle pietre miliari, come la leggendaria Pantera del maresciallo Spatafora, una Ferrari 250 Gte nera del ’62. La storia della polizia di Stato, attraverso le foto delle sue auto di servizio e l’evoluzione dell’automobile italiana s’intrecciano nel volume illustrato ‘Polizia e Motori – la lunga strada insieme’.
Il libro viene presentato all’Auditorium Giovanni Agnelli dio Torino dal Capo della Polizia, prefetto Franco Gabrielli, e da John Elkann, presidente di Fca, in un incontro moderato dal giornalista Massimo Giletti.
Al Lingotto anche la Banda della Polizia di Stato, diretta dal maestro Maurizio Billi, con il sassofonista Francesco Cafiso, il tenore Aldo Caputo, la cantante gospel Sharrita Duran. Ospite d’eccezione la cantante Giorgia.

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TORINO

– Si sono concluse ieri sera, con l’arresto a Padova di uno dei ricercati, le attività delegate dalla procura di Torino alla Questura nell’operazione contro la mafia nigeriana. Lo si ricava da una nota del procuratore Armando Spataro. L’operazione è quella che era stata annunciata dal vicepremier Matteo Salvini due giorni fa via Twitter.
Il bilancio è di otto persone in carcere e una ai domiciliari. Sei indagati restano da rintracciare. L’inchiesta riguarda il tentativo di ricomposizione di un clan riconducibile alla confraternita degli ‘Eiye’, smantellato due anni fa da una prima ondata di arresti.
Le informazioni sono state fornite oggi “per non compromettere l’esito delle operazioni delegate che non si erano concluse il 4 dicembre”, precisa Spataro “ai fini di una corretta informazione”, ricordando che la Procura è l’unica competente “alla gestione e autorizzazione alla diffusione delle conseguenti informazioni”.
Il magistrato replica anche alla Anm: “Io non ho alzato i toni”.
– TORINO

– Debutta martedì 11 dicembre, al teatro Erba di Torino, in prima nazionale, ‘Oh Dio mio!’ della drammaturga israeliana Anat Gov, regia di Girolamo Angione, edizione della compagnia Torino Spettacoli. Protagonisti Piero Nuti e Miriam Mesturino, con la partecipazione di un giovanissimo attore nel ruolo di Lior. In scena fino a domenica 16 dicembre.
In ‘Oh Dio mio’, un testo ironico e surreale con un dialogo ricco di battute divertenti, la psicologa Ella, madre single di un ragazzino autistico, riceve un paziente speciale che dice di essere Dio. La donna inizialmente è perplessa, ma poi capisce di trovarsi davvero davanti a Dio, un dio depresso, malato da 2000 anni, che sta meditando di spazzare il mondo con un nuovo diluvio universale. I due personaggi trovano nella comprensione e nell’amore la via per affrontare dolori e delusioni, con un’apertura finale, con Lior che per la prima volta riesce a dire mamma.
– TORINO

– La cooperativa Taxi Torino, una delle maggiori realtà italiane del settore con più di 1.400 soci nel capoluogo piemontese, ha scelto come partner Wetaxi. Alla piattaforma, grazie alla collaborazione, aderiscono più di 1.300 tassisti; l’applicazione è già stata scaricata oltre 50.000 volte e sono state richieste più di 120.000 corse taxi.
“Siamo più che soddisfatti dei risultati tecnologici raggiunti con Wetaxi, che permette di offrire al cliente un servizio trasparente, rapido e accessibile, mentre non riteniamo che altre app possano migliorare il servizio taxi rivolto ai cittadini”, commenta Alberto Aimone Cat, presidente di Taxi Torino.
Wetaxi è stata la prima piattaforma a consentire agli utenti di conoscere in anticipo il prezzo massimo della corsa, che può essere pagata a bordo o in app attraverso diversi metodi. E’ prevista inoltre la possibilità di condividere il taxi su determinate tratte e di segnalare se si tratta di una corsa aziendale.
– ALESSANDRIA

– Un arresto, 12 denunce e il sequestro preventivo delle quote societarie e dei rapporti bancari di quattro ditte del settore della ristorazione. È il bilancio dell’indagine dei carabinieri della Compagnia di Novi Ligure, in collaborazione con il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Alessandria, coordinati dal sostituto procuratore della Procura di Alessandria Letizia Aloisio.
L’uomo arrestato è un ristoratore novese di 42 anni, già noto alle forze dell’ordine, socio occulto di alcuni locali della zona. Quest’ultimo è indagato per estorsione e spaccio di stupefacenti.
L’operazione è stata illustrata dai comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, Michele Lorusso e Sergio Napoletano. Per non interrompere l’attività dei ristoranti, e garantire l’occupazione ai dipendenti, il tribunale ha disposto la nomina di un amministratore giudiziario per la gestione.
– TORINO

– Una rapina in un ufficio postale di Torino commessa nel 2001, con il bottino calcolato ancora in lire. Questo il caso su cui, dopo diciassette anni, è stato chiamato a pronunciarsi il tribunale, dove il processo è ripreso con la testimonianza di un investigatore “storico” della questura di Catania. L’episodio inizialmente era compreso in una vasta inchiesta, chiamata in codice Arcipelago Uno, condotta nel 2005 dalla polizia della città siciliana su gruppi legati al clan Santapaola (84 indagati). Gli atti sulla rapina furono stralciati e arrivarono a Torino nel 2014. L’imputato è un catanese di 44 anni. “Questo processo – commenta il difensore, l’avvocato Antonio Genovese – dimostra una volta di più che il problema sono i tempi della giustizia e non la prescrizione, che per questo reato è praticamente interminabile”. Genovese, ex componente della Camera Penale, afferma che il ddl Bonafede non interviene sul funzionamento dei tribunali ma “fa propaganda al più dissennato giustizialismo populista”.      [print-me title=”STAMPA”]