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DI GIOVEDì 20 SETTEMBRE 2018
SOMMARIO
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Fb, ‘war room’ in vista voto Usa e Ue
Una task force dara’ la caccia agli account con le fake news
Amazon, lente Ue su dati sensibiliAntitrust, indagine preliminare su possibile posizione dominante
Hit Refresh,il Ceo Microsoft si raccontaDebutto editoriale Satya Nadella, trasformazione tema principale
Amazon vuole aprire 3mila alimentariNegozi hi-tech per eliminare le code in città all’ora dei pasti
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WASHINGTON
– Facebook lavora alla costruzione di una ‘war room’ in vista delle elezioni americane di metà mandato, a novembre, e delle prossime elezioni in Brasile e in altri Paesi, senza escludere le elezioni europee della prossima primavera. Lo afferma il New York Times. L’obiettivo è quello di combattere la disinformazione e le fake news che vengono veicolate attraverso la sua piattaforma.
La stanza, una sorta di sala conferenze nel suo campus di Menlo Park, ospiterà una task force di 20 persone che moniteranno 24 ore su 24 il social media attraverso 16 postazioni dotate di computer e schermi televisivi sintonizzati sui principali media ‘all news’ come Cnn, Fox, Cnbc e Mnsbc. Il compito principale del team della ‘war room’ sarà in pratica quello di scovare gli account falsi che cercano di influenzare gli elettori con notizie inventate e cancellarli, sradicandoli dalla rete.
– Amazon finisce sotto la lente dell’Antitrust Ue che vuol accertare se l’utilizzo della piattaforma da parte di altri venditori consenta al colosso dell’e-commerce di raccogliere “dati sensibili” a proprio vantaggio acquisendo così di fatto una posizione dominante. Oggi il commissario europeo per la concorrenza, Margrethe Vestager ha spiegato che si vuole esaminare il “duplice ruolo” di venditore diretto di beni e di piattaforma per altri rivenditori, precisando comunque che ancora non è stata aperta un’indagine formale, ma si è a uno stadio iniziale e si “stanno raccogliendo informazioni”. “La domanda qui riguarda i dati” che Amazon raccoglie dai commercianti più piccoli sul suo sito, ha detto Vestager – riferisce Bloomberg – e su come siano utilizzati “questi dati per fare i propri calcoli, cosa vogliono le persone, che tipo di offerte vogliono ricevere, cosa li fa comprare cose. Questo ci ha spinto ad avviare un’indagine preliminare”.
(HIT REFRESH, ROI EDIZIONI, PP. 238) Il rinnovamento di Microsoft e l’evoluzione che il digitale sta portando nelle nostre vite. Ruota attorno al tema della trasformazione ‘Hit Refresh’, l’esordio editoriale di Satya Nadella, terzo amministratore delegato della storia del colosso di Redmond, approdato alla guida quattro anni fa. E’ scritto con Greg Shaw e Jill Tracie Nichols, e pubblicato in Italia da Roi Edizioni.
“Alla base di tutto troviamo noi umani e quella straordinaria qualità che chiamiamo empatia, che diventerà sempre più importante in un mondo dove un torrente di nuove tecnologie si appresta a sconvolgere lo status quo come mai prima d’ora”, scrive Nadella che ha preso il testimone di Steve Ballmer e dell’inossidabile Bill Gates, che ha fatto la storia della tecnologia insieme a Steve Jobs e ora si è dedicato alla filantropia. Nadella, dal suo ruolo di osservatore privilegiato, offre la sua lettura e le sue considerazioni sui temi dell’innovazione e della trasformazione condividendo al tempo stesso le tante storie di cambiamento che hanno influenzato la sua vita, portandolo dal ragazzo che giocava sui polverosi campi da cricket indiani a diventare Ceo di una delle più grandi società al mondo. Laureato in Ingegneria elettronica a 21 anni, Nadella ha lasciato Hyderabad, la città dell’India centro-orientale in cui è nato, per proseguire gli studi in ambito informatico negli Stati Uniti. Dopo aver lavorato per la Sun Microsystems, nel 1992 si è unito a Microsoft. Ora vive a Bellevue, Washington, con la moglie e i tre figli.
Partendo dalla sua storia personale e dagli aneddoti legati alla sua infanzia in India, Nadella racconta in primo luogo del suo trasferimento in America, dei suoi studi e della sua famiglia, soffermandosi ad esempio sulla nascita di suo figlio Zain, affetto da un grave handicap. Non mancano poi gli episodi curiosi, come quella volta in cui stracciò la sua green card per permettere alla moglie bloccata alla frontiera di ricongiungersi a lui. Ma Nadella racconta anche in che modo ha dato il via a una trasformazione senza precedenti all’interno di Microsoft, portando una nuova cultura in azienda orientata all’ascolto, alla collaborazione e alla focalizzazione sull’impatto che il digitale ha oggi su persone e organizzazioni. In Hit Refresh il Ceo di Microsoft parla anche di futuro e della prossima rivoluzione tecnologica basata sull’Intelligenza Artificiale, riflettendo sulle sue possibili implicazioni e sui vantaggi che potrà portare. “Satya ha tracciato un percorso per sfruttare al meglio le opportunità create dalla tecnologia e, allo stesso tempo, affronta senza paura le domande più difficili”, scrive Bill Gates nella prefazione del libro. Tutti i proventi della vendita sono destinati alle iniziative Microsoft Philantropies.
– Amazon, il re del commercio online, ora ha mire espansionistiche anche per i suoi negozi “fisici” e hi-tech, senza casse né cassieri. Dopo gli store di Seattle e Chicago, e l’annuncio di voler inaugurare un punto vendita a New York, la compagnia di Jeff Bezos starebbe considerando di aprire altri 3mila alimentari “Amazon Go” nei prossimi anni, entro il 2021. L’indiscrezione arriva da Bloomberg, secondo cui l’espansione “aggressiva e costosa” pianificata da Amazon rappresenta una minaccia a diverse catene americane, dai market economici come 7-Eleven alle paninoteche tipo Subway e Panera Bread.
Secondo Bezos – scrive Bloomberg citando persone informate sul progetto – eliminare le code che si formano all’ora dei pasti nelle città affollate sarebbe il modo migliore, per Amazon, di reinventare il modo di fare acquisti nei negozi tradizionali. Il Ceo della compagnia, però, starebbe ancora cercando di valutare la formula più azzeccata. Al vaglio ci sono mini-market dove comprare cibi freschi pronti e una selezione di generi alimentari, tipo 7-Eleven, oppure punti vendita dove prendere qualcosa da mangiare al volo, in modo simile all’inglese Pret a Manger.
Amazon ha aperto il primo alimentari nel 2016, nei pressi del suo quartier generale di Seattle, in cui si entra usando lo smartphone come fosse il cartellino che si timbra al lavoro, si fa la spesa e si esce senza passare dalla cassa o tirare fuori il portafogli. A renderlo possibile è una app e un insieme di tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale, che tracciano quello che i clienti mettono nel carrello e addebitano la spesa come fossero acquisti fatti online. [print-me title=”STAMPA”]