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TUTTE LE NOTIZIE DI TECNOLOGIA DALLE 15:14 DI MERCOLEDì 18 APRILE 2018, ALLE 11:17 DI OGGI, VENERDì 20 APRILE 2018

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Ultimo aggiornamento 20 Aprile, 2018, 09:17:08 di Maurizio Barra

Apple prepara servizio news in abbonamento
Bloomberg, dopo acquisto dell’edicola digitale Texture

18 aprile 201815:14

Apple ci riprova con l’editoria. Secondo Bloomberg starebbe lavorando ad un servizio di riviste digitali in abbonamento da lanciare il prossimo anno. Un modello che ricopia quello del servizio Apple Music, una piattaforma di canzoni in streaming a pagamento. E che integra quello di Texture, l’azienda acquista da Cupertino poche settimane fa, che dal 2010 offre a pagamento la possibilità di accedere alle 200 riviste più lette attraverso l’app per dispositivi mobili.Secondo Bloomberg, il servizio di editoria dell’azienda californiana dovrebbe essere attivato direttamente nell’app Apple News, attualmente non disponibile in Italia. Il costo sarà fisso e una parte delle entrate dovrebbe andare agli editori, proprio come avviene con Apple Music per quanto riguarda i detentori dei diritti musicali.
Netflix punta su produzioni originali, anche in ItaliaIl Ceo Reed Hastings, spingiamo su partnership

18 aprile 201818:10

– Se ci fosse stato bisogno di conferme, queste sono arrivate al See what’s next, l’evento annuale per svelare l’offerta in arrivo, organizzato questa volta a Roma da Netflix. L’internet tv punta tutto sulle produzioni originali nel prossimo futuro, intensificando sforzi e investimenti, destinati ad arrivare nel 2018 a quota 8 miliardi.Nella sola area Emea, che comprende Europa, Medio Oriente e Africa, i nuovi progetti, tra film, serie e documentari, sono il doppio rispetto all’anno passato con 100 titoli in lavorazione e 55 già in produzione che raccolgono un gradimento non indifferente anche nel resto del mondo.Sull’Italia non vengono forniti dati ufficiali, ma secondo recenti stime a più di due anni dal lancio gli abbonati sarebbero intorno a quota 800 mila. Numeri che hanno consentito a Netflix di snobbare l’ultimo Festival di Cannes. “Stiamo lavorando con altri partner europei in modo tale che i clienti possano vedere gli show di Netflix in un unico pacchetto”, dice il ceo Reed Hastings.
Agcom all’attacco dei servizi non richiesti, arriva mailParte sperimentazione con clienti per far emergere criticità

19 aprile 201812:52

– Limitare le attivazioni di servizi premium (Vas) nella telefonia mobile, non volute o non richieste dai consumatori, e definire una procedura unificata di rimborso delle somme non dovute in caso di acquisti privi del consenso.Con queste finalità lo scorso novembre l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha autorizzato, sulla base di una serie di proposte avanzate dagli operatori di telecomunicazione e dai fornitori di contenuti, l’avvio di una sperimentazione che, da oggi, potrà avvalersi anche della preziosa collaborazione dei consumatori. Scrivendo all’indirizzo mail sperimentazioneVAS@agcom.it, gli utenti potranno infatti far emergere le criticità riscontrate nell’attuazione delle nuove procedure di acquisto proposte dagli operatori e dai content service providers.La fase di sperimentazione, spiega la nota, si concluderà presumibilmente entro la metà del 2018, permettendo all’Autorità di valutare nel loro complesso le misure volte a superare il fenomeno delle attivazioni inconsapevoli di servizi premium.
Dopoo Yahoo! Marissa Mayer a caccia di nuove occasioniIntervista a Nyt da vecchio ufficio Google che ha affittato

19 aprile 201812:46

Marissa Mayer, l’ex amministratore delegato di Yahoo, è a caccia della sua prossima avventura. E si guarda intorno dall’ufficio da dove la sua carriera nella Silicon Valley e’ iniziata, ovvero dal vecchio ufficio di Google che ha affittato.”E’ dove ho iniziato nel 1999 e dove è stata lanciata PayPal. Tornare qui mi porta alla memoria la Google dei primi tempi” afferma Mayer in un’intervista al New York Times, sottolineando di aver avviato contatti con fondatori e investitori per capire esattamente cosa sta accadendo nell’industria.La sua gestione di Yahoo è stata controversa e criticata, ma Mayer si dice ”orgogliosa” di quello che la società è riuscita a fare. ”Abbiamo ottenuto buoni risultati per gli azionisti, per gli inserzionisti pubblicitari, i consumatori e i dipendenti”.
Oltre 100 mln abbonati ad Amzon PrimeIl 2017 anno record per sottoscrittori e consegne

19 aprile 201812:51

Sono oltre 100 milioni gli abbonati di Amazon Prime, il servizio di consegna veloce unito alla piattaforma streaming. Lo ha rivelato per la prima volta il patron Jeff Bezos nella lettera annuale agli azionisti.”A 13 anni dal lancio abbiamo superato i 100 milioni di sottoscrittori paganti a livello global”, ha scritto Bezos, indicando che il 2017 è stato l’anno in cui si sono aggiunti più abbonati. Nel 2017 Amazon ha consegnato oltre 5 miliardi di prodotti col servizio Prime, che in Usa costa 99 dollari l’anno.
Robot monta una sedia Ikea in 8 minutiGrazie a intelligenza artificiale e visione 3D

19 aprile 201812:48

I robot superano la sfida di montare i mobili dell’Ikea: due bracci meccanici sono riusciti nell’impresa grazie all’intelligenza artificiale e alla visione 3D, assemblando una sedia in poco più di otto minuti. Sono il primo passo di una nuova generazione di macchine per l’industria, in grado di svolgere diversi tipi di attività in modo autonomo. L’esperimento, pubblicato sulla rivista Science Robotics, si deve al gruppo della Nanyang Technological University (Ntu), a Singapore, guidato da Pham Quang Cuong, che ha progetto i bracci robotici.”A un essere umano montare una sedia dell’Ikea con precisione può venire naturale ma per un robot è un lavoro molto più complesso di quanto sembri” ha rilevato Pham. La macchina deve prima di tutto “suddividerlo in differenti passaggi, come identificare dove sono le diverse componenti della sedia, valutare la forza richiesta per afferrarle e assicurarsi che i bracci robotici si muovano senza scontrarsi l’uno con l’altro”.E’ stato possibile far compiere al robot tutti questi passaggi grazie a una telecamera 3D, che ha permesso di individuare in soli 3 secondi dove erano i componenti, e agli algoritmi per l’intelligenza artificiale messi a punto dai ricercatori e basati su tre software non protetti da copyright (open-source).In questo modo, i due bracci robotici hanno montato una sedia Stefan in 8 minuti e 55 secondi e prima dell’assemblaggio, le macchine hanno impiegato 11 minuti e 21 secondi per pianificare, in modo autonomo, tutti i movimenti da compiere.Il prossimo obiettivo, ha detto Pham, è “dotare il robot di un sistema di intelligenza artificiale ancora più avanzato, in modo che possa imparare le diverse fasi di assemblaggio attraverso la dimostrazione umana o leggendo il manuale di istruzioni o persino da una fotografia del prodotto assemblato”.Inoltre il gruppo sta lavorando per dare a questo robot la capacità di assemblare e incollare componenti in vetro, che potrebbe essere utili nell’industria automobilistica, e per praticare fori nei componenti metallici per l’industria aerospaziale.
Big tecnologia uniti per ‘Convenzione Ginevra’ digitaleOltre 30 aziende tech fanno muro contro attacchi dei governi

19 aprile 201814:37

Più di 30 aziende tech mondiali hanno aderito ad una sorta “Convenzione di Ginevra” digitale, impegnandosi a non prendere mai parte agli attacchi informatici contro individui o imprese. I firmatari del Cybersecurity tech accord comprendono Facebook, Microsoft, Arm e Trend Micro e provengono in gran parte dagli Stati Uniti e dall’Europa occidentale.Non includono invece le società dei paesi considerati tra i responsabili dell’escalation della cyber war come la Russia, la Corea del Nord e l’Iran. Altrettanto vistosa è l’assenza di Google, Apple e Amazon, non ci sono motivazioni ufficiali per questa scelta. Nell’accordo – come riporta il Guardian – le aziende si impegnano ad agire ad agire in modo responsabile in quattro aree chiave: rafforzare le capacità difensive, rifiutarsi di fornire quelle offensive, aiutare aziende e utenti a difendersi e lavorare collettivamente per ridurre il potenziale di dannosi attacchi informatici.Forza trainante dell’accordo Brad Smith, presidente di Microsoft, per mesi ha sostenuto che l’industria tecnologica ha bisogno di “una convenzione digitale di Ginevra che impegni i governi a proteggere i civili dagli attacchi degli stati nazione in tempo di pace”.
Google Chrome ora silenzia l’autoplayGrazie ad un aggiornamento per desktop e dispositivi mobili

19 aprile 201814:32

Finisce l’era dei video che su Internet partono in automatico e col volume. Il browser Google Chrome ora li silenzia grazie ad un aggiornamento lanciato da poche ore, sia per la versione su desktop che su dispositivi mobili.L’aggiornamento si chiama Chrome 66 ed è valido per Windows, macOS, Linux, Android e iOS. La maggior parte delle novità riguardano la sicurezza durante la navigazione, ma c’è anche questa nuova funzionalità che permette di bloccare la riproduzione automatica dei video con audio. L’autoplay dei contenuti multimediali varia in base all’impostazione scelta dall’autore del sito e alle preferenze dell’utente. Se l’audio non c’è o è disattivato, il video viene riprodotto normalmente.Novità rilevante di Chrome 66 per Android è l’attivazione predefinita del Safe Browsing per WebView, il componente che permette alle app di visualizzare contenuti web. Se viene rilevato l’indirizzo di un sito che contiene malware, l’utente vedrà comparire un avviso sullo sfondo rosso.
Usa, App Store primo per ricavi da appAnalisti, spesa a +23% nel 2017

19 aprile 201815:56

Apple brucia Google negli Stati Uniti, l’App Store è primo per ricavi da app e abbonamenti. Lo dice la società di analisi Sensor Tower. La spesa per ogni utente iPhone su App Store Usa è aumentata del 23% nel 2017 e tocca quota 58 dollari, 20 dollari in più rispetto alla spesa media degli utenti Google Pay. Dominano i giochi, i servizi streaming e anche le app per appuntamenti e incontri.Sempre nel 2017 è aumentato del 10% il numero delle nuove app installate dagli utenti del melafonino che arriva a quota 45. La società di analisi, nei suoi dati, mostra anche la crescita delle applicazioni completamente basate sulla realtà aumentata (ARKit): sono 13 milioni quelle di questa categoria scaricate dagli utenti iPhone e iPad nel corso degli ultimi sei mesi, ovvero da quando la piattaforma ARKit è stata integrata su iOS con il rilascio di iOS 11.
Auto senza pilota, al via sperimentazione in ItaliaDecreto in Gazzetta. Da oggi Ministero trasporti può autorizzarle

19 aprile 201818:06

Dal 19 aprile il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti potrà autorizzare le sperimentazioni su strada di veicoli a guida automatica. La pubblicazione, ieri sera in Gazzetta Ufficiale, del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti previsto dalla Legge di Bilancio 2018, dà infatti il via libera alle smart road e alla sperimentazione su strada dei veicoli a guida automatica.

Il decreto ministeriale era stato firmato dal ministro Graziano Delrio il 2 marzo scorso.

Oltre alla sperimentazione su strada dei veicoli automatici, il decreto disegna anche il percorso verso la sperimentazione degli innovativi sistemi di assistenza alla guida sulle nuove infrastrutture connesse, spiega la nota. La legge prevede che, da oggi, il Ministero possa autorizzare, su richiesta e dopo specifica istruttoria, la sperimentazione di veicoli a guida automatica su alcuni tratti di strada, secondo specifiche modalità e controlli durante la sperimentazione, con lo scopo di assicurare che si svolga in condizioni di assoluta sicurezza.

Possono chiedere l’autorizzazione istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca, costruttori del veicolo equipaggiato con le tecnologie di guida automatica La legge introduce poi standard comuni per strade più connesse e sicure: vengono infatti scanditi interventi, tempi e tipi di strade interessate, spiega la nota. Innanzitutto, la legge individua gli standard funzionali per realizzare strade più connesse e sicure che, grazie alle nuove tecnologie introdotte nelle infrastrutture stradali, possano dialogare con gli utenti a bordo dei veicoli, per fornire in tempo reale informazioni su traffico, incidenti, condizioni meteo, fino alle notizie turistiche. Riguarderanno le tratte autostradali o statali di nuova realizzazione oppure oggetto di manutenzione straordinaria. In particolare, in una prima fase, entro il 2025, si interviene sulle infrastrutture italiane appartenenti alla rete europea TEN-T, Trans European Network – Transport, e su tutta la rete autostradale e statale. Progressivamente, i servizi saranno estesi a tutta la rete dello Sistema nazionale integrato dei trasporti, come individuata dall’allegato al Def 2017 “Connettere l’Italia”.

Occhiali ‘smart’, anche Intel rinunciaChiude divisione che li produceva

20 aprile 201809:08

20 APR – Gli occhiali ‘smart’, che hanno i Google Glass come capostipite, ancora non sfondano. Anche Intel, ultima azienda tecnologica in ordine di tempo ad aver investito, rinuncia al progetto che si chiamava ‘Vault’. Il costruttore di chip con sede in Santa Clara ha comunicato che il New Devices Group, cioè la divisione che lavora sui dispositivi indossabili, verrà chiuso e quindi lo sviluppo dei Vault verrà interrotto. Il motivo è la mancanza di investimenti.
Come riporta il sito The Information, la divisione che si occupava anche di braccialetti fitness coinvolge duecento persone. L’intenzione di Intel era cedere una quota di maggioranza del gruppo (valutato 350 milioni di dollari), ma l’azienda non ha ricevuto offerte e pertanto la divisione verrà chiusa. A differenza dei Google Glass, gli ‘smart glass’ di Intel avevano un design simile a quello degli occhiali tradizionali e l’immagine era riflessa direttamente sulla retina dell’occhio. In questo modo l’immagine è sempre a fuoco.
L’intenzione dell’azienda era di rendere disponibili gli smart glass nei negozi di ottica, circostanza che a questo punto non avverrà mai.

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