Ultimo aggiornamento 15 Giugno, 2018, 22:04:39 di Maurizio Barra
DALLE 11:43 ALLE 22:04
DI VENERDì 15 GIUGNO 2018
Ue, Italia maglia nera per i ‘Neet’
1 giovane su 4 non studia né lavora. Unione (14,3%), Olanda 5,3%
BRUXELLES15 giugno 2018 11:43
– BRUXELLES, 15 GIU – L’Italia maglia nera fra i Paesi Ue per i giovani fra i 18 e i 24 anni che non studiano e non cercano lavoro, i cosiddetti Neet. Secondo un’indagine di Eurostat l’anno scorso erano il 25,7%. La percentuale più bassa di Neet è stata invece registrata nei Paesi Bassi (5,3%). A livello Ue nel 2017 circa 5,5 milioni di giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni (pari al 14,3%) non erano né occupati né in istruzione o formazione.
Oltre 38 milioni di giovani (tra 18 e 24 anni) vivono nell’Unione europea. La stragrande maggioranza è impegnata nell’istruzione o nella formazione e/o nel mondo del lavoro.
Eurostat precisa che nel 2017 il 40,4% ha risposto di essere in formazione, il 27,4% ha dichiarato di essere in occupazione e un ulteriore 17,8% di essere in un mix di istruzione e occupazione.
Ciò significa – continua l’istituto di statistica europeo – che l’anno scorso il 14,3% dei giovani tra i 18 ei 24 anni nell’Ue non aveva né lavoro né istruzione o formazione.
Banche: Oracle e Cabel lanciano FlexcubeSocietà toscana e multinazionale collaborano a progetto dal 2016
FIRENZE15 giugno 201813:10
– FIRENZE, 15 GIU – Velocità, sicurezza e misurabilità di operazioni e transazioni. Sono le principali caratteristiche di Oracle Flexcube, piattaforma nativa digitale per il core banking già adottata nel mondo da oltre 600 istituti finanziari, ora anche in Italia grazie all’adattamento per il nostro mercato da parte della società toscana Cabel. L’annuncio è stato dato oggi in occasione dell’incontro “Incipit, premesse per l’inizio” a Palazzo Vecchio di Firenze.
Cabel e la multinazionale californiana Oracle hanno collaborato al progetto dal 2016. La piattaforma – sperimentata da Invest Banca – è stata adeguata alle normative che regolano il mercato bancario italiano ed “è oggi funzionale a sostenere l’ attività tipica del nostro sistema”.
Fsi entra in Missoni con quota 41,2%Alla famiglia resta 58,8%, guarda a Borsa. Norsa vicepresidente
MILANO15 giugno 201813:33
– MILANO, 15 GIU – Il Fondo strategico italiano guidato da Maurizio Tamagnini entra nel capitale di Missoni, che rimane sotto il controllo della famiglia. Una dei possibili sbocchi per la casa di moda è la quotazione in Borsa.
L’operazione alla fine della quale Fsi deterrà il 41,2% e la famiglia in 58,8%, avverrà prevalentemente attraverso un aumento di capitale e non prevede il ricorso a indebitamente finanziario da parte del gruppo della moda. Il Cda della società, composto da 7 membri, includerà tre componenti della famiglia: Angela Missoni, quale presidente, Luca e Giacomo Missoni consiglieri.
Entra come vice presidente Michele Norsa, in passato alla guida di marchi come Ferragamo e Valentino, mentre Rosita Missoni resterà presidente onorario. L’ investimento del fondo ammonta a circa 70 milioni. Il marchio Missoni fattura circa 150 milioni di euro, esporta il 75% della produzione e impiega circa 300 dipendenti.
Borsa: Europa in rosso, Milano cede l’1%Mondadori in calo dopo stop vendite magazine. Spread torna a 222
MILANO15 giugno 201813:37
– MILANO, 15 GIU – Borse europee in rosso con l’avvicinarsi della metà seduta. L’unica Piazza in terreno positivo è Parigi, che sale dello 0,2 per cento. Sono in perdita invece Francoforte dello 0,2% e Londra dello 0,78 per cento. Le peggiori sono Milano e Madrid, che perdono l’1 per cento. Lo spread è tornato a 222 punti, dopo essere sceso sotto i 220, con il rendimento del btp decennale a 2,6 per cento. L’euro è stabile da stamani a 1,15 dollari. Sui mercati europei influiscono le indicazioni della Bce sulla fine del Qe e sui tassi invariati fino all’estate del 2019. La Fed ha invece imboccato la strada del rialzo dei tassi. Su Milano pesano le banche. Ubi cede il 3,8%, Banco Bpm il 2,9%, Bper il 2,8%, Mediobanca il 2,9%, Intesa il 2,4% e Unicredit il 2,7 per cento.
Mondadori perde il 2,8%, dopo aver ritirato la vendita Tustyle e Confidenze e l’accordo con i sindacati per una riduzione degli stipendi. Salgono invece Ferrari (+0,8%) e Italgas (+0,6%), dopo il calo della vigilia sull’aggiornamento del piano al 2024.
Corte Conti chiude caso derivatiCoinvolti Morgan Stanley, ex ministri e dirigenti Tesoro
ROMA15 giugno 201813:58
– ROMA, 15 GIU – La Corte dei Conti ha emesso sentenza sul caso derivati, dichiarando il “difetto di giurisdizione” rispetto a tutte le parti comparse nel processo che vede coinvolti Morgan Stanley e alcuni massimi dirigenti del Tesoro, compresi gli ex ministri Vittorio Grilli e Domenico Siniscalco e l’ex dirigente del debito pubblico Maria Cannata. Il caso è dunque tecnicamente chiuso.
La Procura contabile del Lazio contestava un danno erariale di circa 4 miliardi alla banca d’affari americana e ai massimi esponenti del Ministero dell’Economia per i contratti chiusi a fine 2011, oggetto, secondo le accuse, di una mala gestio del debito pubblico italiano.
Borsa:Milano giù dopo Bce, pesano bancheIn fondo al listino Ubi (-3,5%), spread Btp-Bund a 221 punti
MILANO15 giugno 201814:59
– MILANO, 15 GIU – La Borsa di Milano prosegue in calo con il Ftse Mib che cede l’1% a 22.252 punti, appesantita dalle banche dopo la riunione della Bce durante la quale è stata decisa la data della fine del Qe. Lo spread tra il Btp ed il Bund sale a 221 punti con rendimento del decennale italiano al 2,61%. In lieve calo l’euro sul dollaro a 1,1607 a Londra.
In fondo al listino Ubi (-3,5%), Bper (-3,1%), Banco Bpm (-2,9%), Mediobanca (-2,4%), Unicredit (-2,5%) e Intesa (-2,2%).
In controtendenza Mps (+0,2%). In rosso anche i titoli legati al petrolio con Saipem (-2,1%), Snam (-1,7%) ed Eni (-1%) mentre è piatta Italgas. Giù Tim (-1,4%) e Mediaset (-1,2%).
In rialzo Acea (+0,5%), che non risente delle dimissioni del Presidente Luca Lanzalone coinvolto nell’inchiesta sullo stadio della Roma. In luce Ferrari (+1,3%), Ferragamo (+0,2%) e Campari (+0,3%).
Petrolio: in calo a Ny a 66,67 dollariQuotazioni diminuiscono dello 0,33%
WASHINGTON15 giugno 201815:04
– WASHINGTON, 15 GIU – Il petrolio in calo a New York, dove le quotazioni diminuiscono dello 0,33% a 66,67 dollari al barile.
Mezzogiorno riduce gap con imprese NordPresentato settimo rapporto con Fondazione Ugo La Malfa
MILANO15 giugno 201815:25
– MILANO, 15 GIU – Le imprese del Sud hanno ridotto il divario rispetto a quelle del Centro-Nord. Lo si evince dal 7/o rapporto ‘Le Imprese industriali del Mezzogiorno’, relativo al periodo 2008-2016, compilato dall’area Ricerche e Studi di Mediobanca in collaborazione con la Fondazione Ugo La Malfa.
Secondo il presidente Giorgio La Malfa si tratta dell’aspetto “forse più nuovo e per certi versi inatteso delle imprese industriali del Mezzogiorno, che , seppure di dimensioni quantitativamente limitate, tanto che le sole province di Bergamo e Brescia hanno più medie imprese dell’intero Mezzogiorno, mostrano andamenti e indici economici molto vicini a quelle del resto del Paese”. In termini di competitività, il rapporto tra costo del lavoro unitario e valore aggiunto per dipendente di un’impresa meridionale è sceso dal 77,2% del 2008 al 69,6% del 2015, mentre nel Centro-Nord è passato dal 72,7 al 69,3%. Secondo La Malfa, “non era così in passato, quando invece vi era un divario molto significativo” tra le due aree.
Borsa:Wall Street apre in calo,Dj -0,55%S&P 500 cede lo 0,35%, Nasdaq -0,48%
WASHINGTON15 giugno 201815:36
– WASHINGTON, 15 GIU – Apertura in calo per Wall Street, sull’onda dell’escalation della guerra dei dazi con la Cina. Il Dow Jones scende dello 0,55% a 25.038,06 punti, il Nasdaq dello 0,48% a 7.723,68 punti mentre lo S&P 500 cede lo 0,35% a 2.772,62 punti.
Borsa: Milano chiude in calo (-1,32%)Indice Ftse Mib a quota 22.190 punti
MILANO15 giugno 201817:37
– MILANO, 15 GIU – Chiusura in calo per Piazza Affari.
L’indice Ftse Mib ha ceduto l’1,32% a 22.190 punti.
Borsa: Europa chiude in caloLondra (-1,7%),Madrid (-1,1%),Francoforte (-0,7%),Parigi (-0,4%)
MILANO15 giugno 201818:01
– MILANO, 15 GIU – Le Borse europee chiudono in calo appesantite dall’andamento negativo delle banche dopo la decisione della Bce che ha fissato la data della fine del Qe. I listini hanno ampliato le perdite con il calo di Wall Street e sui timori di nuove tensioni tra Usa e Cina per la vicenda dei dazi. In calo le quotazioni del petrolio a 66,67 dollari al barile e l’euro sul biglietto verde a 1,1618 a Londra.
L’indice d’area Stoxx 600 cede l’1%. Londra (-1,7%) con il Ftse-100 a 7.633, Madrid (-1,1%) con l’Ibex 35 a 9.848 punti, Francoforte (-0,74%) ed il Dax a 13.010 punti, Parigi (-0,48%) ed il Cac-40 a 5.501 punti.
Borsa: Milano in rosso con bancheScivolano Saipem e Tenaris, spread Btp-Bund chiude a 219 punti
MILANO15 giugno 201818:42
– MILANO, 15 GIU – Piazza Affari (-1,3%) archivia l’ultima seduta della settimana in calo, in linea con gli altri listini europei che temono altre tensioni commerciali dopo il nuovo scontro Usa-Cina sui dazi. Le banche hanno appesantito la Borsa di Milano dopo che la Bce ha fissato la fine del Qe. Si guarda con timore anche all’aumento del debito pubblico, al fatturato che frena ed agli ordini dell’industria che invertono la marcia. Si allenta la tensione sui titoli di stato con lo spread tra Btp e Bund che ha chiuso in calo a 219 punti ed i rendimento del decennale italiano al 2,6%.
Scivolano Tenaris (-4,6%) e Saipem (-4,2%). In forte calo Ubi (-3,2%), Bper (-2,6%) e Banco Bpm (-1,9%) mentre è in controtendenza Mps (+3,5%). In rosso i titoli legati al petrolio con il calo del prezzo del greggio in vista della riunione dell’Opec. Giù Eni (-2,3%), Italgas (-1%) e Snam (-0,2%). In luce Campari (+1,4%), con gli analisti finanziari che hanno alzato il prezzo obiettivo ed il titolo che viene ritenuto “attraente”.
Spread Btp-Bund chiude a 219 puntiRendimento al 2,6%
ROMA15 giugno 201818:45
– ROMA, 15 GIU – Lo spread tra Btp e Bund chiude a 219,95 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,6%.
Tonfo petrolio, chiude a Ny a 64,86 dlrQuotazioni perdono il 3,03%
WASHINGTON15 giugno 201820:39
– WASHINGTON, 15 GIU – Tonfo del petrolio, le cui quotazioni a New York perdono il 3,03% a 64,86 dollari al barile.