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Ultimo aggiornamento 20 Ottobre, 2018, 05:14:39 di Maurizio Barra

DALLE 08:02 DI VENERDì 19 OTTOBRE 2018

ALLE 05:14 DI SABATO 20 OTTOBRE 2018

SOMMARIO

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Cina:Banca centrale rassicura mercati
Mossa coordinata con le autorità bancarie e di regolamentazione

Oro: continua crescita, +0,2%Spinta da turbolenze mercati

Petrolio:resta debole a 68,78 dollariBrent a 79,45 dollari

Borsa Shanhai rimbalza su mossa Pboc,+2%Bene anche Shenzen, +2,2%

Cambi:euro in rialzo a 1,14 dollariYen scende dello 0,2% a 112,4

Borsa:Asia chiude contrastata, bene CinaTokyo (-0,56%), Shanghai e Shenzhen (+2,3%). Yen si rafforza

Borsa: Milano apre in calo, -0,38%Indice principali titoli a 19.015 punti

Borsa: Europa apre deboleLondra (+0,24%), piatte Francoforte (-0,09%) e Parigi (+0,06%)

Borsa: Milano amplia calo -0,8%In forte calo Mps (-5%) e Ubi (-4%), rendimento Btp al 3,75%

Borsa: Milano arretra (-1,4%) con le banMps e Banco Bpm sospese, calo teorico 5%

Borsa: Europa prosegue deboleSotto pressione le banche, in calo l’euro sul dollaro

Borsa: Milano lima calo (-1%)In profondo rosso Mps e Carige, spread a quota 335 punti

Abi,danni spread,confrontarsi con UePresidente Abi, superare clima dannoso per economia

Borsa: Milano in rosso cede l’1,6%Mps e Carige le peggiori, spread tra Btp e Bund a 335 punti

Crociere, 2019 sarà anno recordPresentato a Forum Trieste il Rapporto Italian Cruise Watch

Borsa: Europa peggiora e guarda a ItaliaA Piazza Affari soffrono le banche, spread a quota 331 punti

Astaldi: Ihi resta in partitaGruppo giapponese doveva rilevare 18% società con aumento

Borsa: Milano riduce perdita (-0,6%)Banche restano sotto pressione, spread Btp Bund a quota 327

Manovra:Bankitalia, occhi a fiduciaE da disegno,tempistica e attuazione delle misure

Bankitalia:meno investitori esteri BtpA luglio e agosto ceduti titoli sovrani per 8,7 miliardi

Società ingegneria +15% fatturato esteroRapporto estero Oice – Confindustria, Asia primo mercato

Petrolio: in rialzo a NyQuotazioni salgono dello 0,92%

Borsa: Wall Street apre positivaS&P 500 sale dello 0,32%

Giovani Confindustria,rischi futuro’junkTroppe cambiali in bianco Governo, basta con sceneggiate’manine’

Borsa: Europa respira con Wall streetMilano si muove attorno a parità verso chiusura, cala spread

Banche: Massiah, non siamo banda ladri, portiamo ricchezza

Borsa Milano chiude in calo, -0,04%Indice principali titoli di Piazza Affari a 19.080 punti

Alitalia: si tratta su rinnovo CigsAzienda chiede cassa per 1.570. Sindacati, numeri da ridurre

Borsa: Europa incerta, Londra +0,3%Deboli Parigi e Francoforte

Ubi Banca, Moltrasio pronti per tempesteMassiah, preoccupa spread, fusione con Mps non è un tema caldo

Borsa: Milano tiene, scivola PirelliMale Mps ma Unicredit e Intesa chiudono piatte, debole Tim

Spread chiude in netto calo a 301,6Rendimento scende a 3,47%

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L’ARTICOLO

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PECHINO

– Le prime tre autorità finanziarie in Cina muovono per rassicurare le Borse, in “rosso” di oltre il 25% da inizio 2018: Yi Gang, governatore della People’s Bank of China, ha detto che i governi locali sono incoraggiati su misure per allentare le tensioni sul credito. Secondo Guo Shuqing, a capo della China Banking and Insurance Regulatory Commission, la performance dei listini non riflette i fondamentali economici.
Per Liu Shiyu, della China Securities Regulatory Commission, il governo centrale sosterrà quelli locali con nuovi fondi.
– Continua la crescita del prezzo dell’oro grazie alle turbolenze dei mercati. Il metallo con consegna immediata, tradizionale bene rifugio, sale così dello 0,2% a 1228 dollari l’oncia mettendo a segno così una settimana positiva dove ha raggiunto i massimi degli ultimi 4 mesi.
– Il prezzo del petrolio resta debole e manca il rimbalzo, all’avvio dei mercati, dopo lo scivolone di ieri, giovedì. Il greggio ignora le tensioni in Medio Oriente fra Turchia e Arabia Saudita e le prossime sanzioni per l’Iran e sconta i dati sulle scorte USa, superiori al previsto diffusi in settimana. Il Wti del Texas scambia così a 68,78 dollari al barile con un lieve rialzo di 10 centesimi mentre il Brent segna 79,45 dollari, +12 centesimi.
– PECHINO

– Gli interventi congiunti delle tre autorità di vigilanza e regolamentazione cinesi (People’s Bank of China, China Banking and Insurance Regulatory Commission e China Securities Regulatory Commission) rassicurano i mercati azionari che vanno in rally a meno di un’ora dalla chiusura degli scambi: l’indice Composite di Shanghai sale dell’1,96%, a 2.535,24 punti, mentre quello di Shenzhen segna un progresso del 2,22%, a 1.259,31.
– Avvio in rialzo per l’euro. La moneta unica scambia a 1,1469 dollari con una crescita dello 0,13%. In Asia dove la Banca centrale della Cina è intervenuta per calmare i mercati dopo i dati sul Pil peggiore delle attese, lo yuan è a 6,93, ai minimi dal gennaio 2017, mentre lo yen giapponese cede lo 0,2% a 112,48.
– Borse asiatiche in ordine sparso dopo l’ultima correzione a Wall Street, con gli investitori che guardano alle persistenti tensioni sul commercio tra Cina e Usa, le prospettive di un aumento dei tassi da parte della Fed. In rialzo i listini cinesi dopo i dati del Pil del terzo trimestre e l’intervento congiunto delle tre autorità di vigilanza e regolamentazione cinese che ha rassicurato i mercati.
Archivia la seduta in calo Tokyo (-0,56%). Sul mercato valutario lo yen si rafforza sul dollaro a un livello di 112,30, e sull’euro a 128,70. A contrattazioni ancora in corso, volano i listini della Cina con Hong Kong (+1%), Shanghai e Shenzhen (+2,3%). In calo Mumbai (-1%) mentre è positiva Seul (+0,3%).
Sul fronte macroeconomico in arrivo i dati sulla bilancia partite correnti dell’Eurozona e le vendite delle abitazioni negli Stati Uniti.
– Apertura in contenuto calo per Piazza Affari dopo la lettera dell’Ue sulla manovra finanziaria.
L’indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso dello 0,38% a 19.015 punti.
– Le Borse europee aprono deboli dopo l’ultima correzione a Wall Street, con gli investitori che guardano alle persistenti tensioni sul commercio tra Cina e Usa, le prospettive di un aumento dei tassi da parte della Fed. Occhi puntati anche sulle vicende interne italiane relative alla manovra finanziaria.
L’indice d’area stoxx 600 è in lieve rialzo (+0,1%). In positivo Londra (+0,24%), piatte Francoforte (-0,09%) e Parigi (+0,06%). In calo Madrid (-0,17%).
– Piazza Affari (-0,7%) amplia il calo, dopo la lettera dell’Europa sulla manovra nella quale la commissione Ue sostiene che il bilancio italiano mostra una deviazione senza precedenti. Piazza Affari è appesantita dalle perdite delle banche. Tornano le tensioni sullo spread tra Btp e Bund che ha toccato quota 337 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,77%.
In forte calo Mps (-5%), Ubi (-3,9%), Banco Bpm (-2,1%), Bper (-1,9%), Intesa e Unicredit (-1,6%). In rosso anche il comparto delle auto con Fca (-1,5%), Pirelli (-2,7%), Cnh (-0,4%), mentre è piatta Ferrari (-0,05%).
– La Borsa di Milano prosegue in forte calo dopo l’avvio di seduta. Il Ftse Mib cede l’1,4% e scende sotto i 19 mila punti (18.850 punti). Ad appesantire il listino sono le banche con Mps e Banco Bpm sospese in asta di volatilità con un calo teorico del 5%.
– Borse europee deboli con gli investitori alla finestra in attesa di vedere gli sviluppi delle tensioni geopolitiche e le decisioni della Fed. Sui listini del Vecchio continente pesano anche le vicende interne italiane dopo la lettera della commissione europea che boccia la manovra. Sul fronte valutario l’euro è in calo sul dollaro a 1,1450 a Londra.
Piazza Affari (-1,5%) è la peggiore in Europa appesantita dalle perdite delle banche. In calo anche Madrid (-0,7%), Parigi (-0,3%) e Parigi (0,2%). In controtendenza Londra (-0,2%), alle prese con il tema dell’accordo con l’Europa sulla Brexit.
In Europa andamento negativo per il comparto finanziario (-0,8%) dove, oltre alla situazione pesante delle banche italiane, sono in forte calo Caixa bank (-3,4%), Banco Bilbao (-2%), Credit Agricole (-2,8%), Bnp Paribas (-1,7%). In calo le Tlc (-0,5%) con Telia (-5%), Iliad (-0,8%) e Orange (-0,2%).
– Piazza Affari (-1%) lima le perdite con il listino principale appesantito dal calo delle banche. Lo spread tra Btp e Bund è a quota 335 punti base con il rendimento del decennale italiano al 3,75%. Marciano in positivo gli energetici, con il prezzo del petrolio debole.
In profondo rosso Mps (-5,8%) e Carige (-5,6%) e Ubi (-5%).
Male anche Banco Bpm (-4,5%), Unicredit (-3,6%) e Intesa (-2,2%). Vendite su Tim (-4%), Pirelli (-3,9%) e Fca (-3,6%).
In cima al listino Saipem (+1,3%), Eni (+0,6%), Snam (+0,3%) e Tenaris (+0,2%).

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“L’ulteriore crescita dello spread peggiora le prospettive degli equilibri dei conti pubblici e complica le attività produttive tutte e gli investimenti delle famiglie e delle imprese”. Lo afferma il presidente Abi Antonio Patuelli in una dichiarazione dove auspica “un più costruttivo confronto fra Autorità italiane ed europee per superare questo clima dannoso all’economia”. “Non si può rimanere indifferenti di fronte alla ulteriore crescita dello spread e non ci si deve abituare a ciò che spingerebbe l’Italia indietro rispetto alla ripresa” ha aggiunto.
– A Piazza Affari (-1,6%) crolla l’intero comparto delle banche. Sin da stamane la Borsa di Milano appare nervosa dopo la lettera dell’Europa al governo italiano sulla manovra finanziaria. Tensioni anche sui titoli di Stato con lo spread tra Btp e Bund a 335 punti base ed il rendimento del decennale italiano al 3,75%.
Sotto pressione Mps, Carige, Ubi e Banco Bpm che cedono oltre il 5%. Andamento negativo anche per Unicredit (-4,5%), Banca Generali (-3,5%), Bper (-3%) e Intesa (-2,7%). Seduta in rosso per Leonardo (-4,7%), Prysmian (-4,3%) e Fca (-4%). Giù Tim (-3,5%) e Mediaset (-0,6%).
In rialzo Saipem (+1%), Ferrari (+0,6%), Recordati (+0,4%) ed Eni ed Enel (+0,2%).
TRIESTE

– Il 2019 sarà un anno record per l’industria crocieristica italiana: si prevedono quasi 12 milioni di passeggeri “movimentati” (imbarchi, sbarchi, transiti), per l’esattezza 11,85 milioni, pari a un +6,8% rispetto al 2018. È la previsione contenuta nell’ultimo Rapporto Italian Cruise Watch, presentato oggi a Trieste da Francesco di Cesare – presidente di Risposte Turismo – in occasione dell’8/o apertura Italian Cruise Day. Il dato è frutto della proiezione effettuata sulle previsioni di 34 porti crocieristici italiani.
Anche nel 2019 Civitavecchia si confermerà il porto leader della crocieristica nazionale con 2,56 milioni di passeggeri movimentati (+4,5% sulle stime di chiusura 2018), davanti a Venezia (1,49 milioni di passeggeri previsti) e Genova (1,35 milioni, +32% grazie all’arrivo di nuove unità di Msc e al ritorno di Costa Crociere). Quarto Napoli con 1,23 milioni (+12,6%), quinto e Savona, dove sono in corso importanti lavori di miglioramento delle infrastrutture (885 mila passeggeri, -1,3%).
– Le Borse europee peggiorano a metà mattinata con i futures di Wall Street in positivo che fanno ben sperare dopo la chiusura in forte calo di ieri. Occhi puntati sull’Italia, dopo la lettera di richiamo sulla manovra, con Piazza Affari (-1,3%) che lima le perdite ma resta maglia nera in Europa. Gli investitori guardano con particolare interesse anche alle decisioni della Fed ed alle tensioni geopolitiche. In calo l’euro sul dollaro a 1,1460 a Londra. Lo spread tra Btp e Bund, dopo la fiammata a 340 punti, scende a quota 331 con il rendimento del decennale italiano al 3,71%.
L’indice d’area stoxx 600 cede lo 0,4%. In rosso Parigi e Madrid (-0,8%) e Francoforte (-0,4%). Nel Vecchio continente soffrono i finanziari (-1%) e le Tlc (-0,4%) mentre è in rialzo il comparto energetico (-0,6%).
A Piazza Affari in profondo calo le banche. In rosso Ubi, Mps e Banco Bpm che cedono oltre il 5%. Pesanti Unicredit (-4%), Bper e Carige (-3%), Intesa (-2%).
– Il colosso giapponese delle infrastrutture Ihi è ancora interessato ad Astaldi e nei giorni scorsi ci sono stati contatti tra i giapponesi e il vertice del general contractor romano che ha appena ricevuto il via libera dal Tribunale a presentare una proposta di concordato in continuità aziendale. Il direttore di Ihi Infrastructure Systems Koichi Tokuda, ha detto al Sole 24 Ore, di aver incontrato Paolo Astaldi e col presidente Tamotsu Saito ha confermato che “i colloqui continuano”. Ihi avrebbe dovuto rilevare il 18% della società romana all’esito dell’aumento di capitale da 300 milioni parte del piano di rafforzamento da 2 miliardi presentato al mercato nei mesi scorsi. Piano saltato poi per effetto dei ritardi della vendita della concessione sul Terzo Ponte sul Bosforo. Nel frattempo le trattative su questo fronte proseguono e la società romana resta confidente di concludere la cessione entro fine anno. Il titolo è nervoso in Borsa: in ribasso in mattinata ora guadagna lo 0,7% a 0,57 euro.
– La Borsa di Milano (-0,6%) prosegue in territorio negativo ma riduce le perdite con le banche che, pur limando il calo, restano pesanti. Migliora l’andamento delle altre Borse europee che guardano alle tensioni italiane con la commissione Ue sulla manovra ed in attesa di Wall Street dove i futures sono in positivo. Si riduce la tensione sui titoli di stato con lo spread tra Btp e Bund che si riduce a quota 327 punti con il rendimento del decennale italiano al 3,7%. In calo l’euro sul dollaro a 1,1469 a Londra.
A Piazza Affari in forte calo Mps (+5,5%), Ubi (-5%), Banco Bpm (-4,5%), Bper e Unicredit (-3%) e Intesa (-1,2%). Giù anche Fca (-3%) e Tim (-2,3%). Positivi i titoli energetici con Saipem (+1,3%), Tenaris (+1%) ed Eni (+0,8%).
– “L’efficacia delle politiche di bilancio nel sostenere l’economia dipenderà anche dal mantenimento della fiducia dei risparmiatori e degli investitori nei confronti del percorso di risanamento delle finanze pubbliche”. E’ quanto afferma la Banca d’Italia nel bollettino economico secondo cui “La manovra determinerebbe, nelle valutazioni ufficiali, un significativo stimolo all’economia” e “l’effettiva intensità di questi effetti dipenderà dal disegno, dalla tempistica e dalle modalità di attuazione delle misure. E intanto rallenta l’economia italiana. Secondo le stime della Banca d’Italia, il Pil nel terzo trimestre “sarebbe cresciuto in termini congiunturali dello 0,1%, rallentando rispetto ai tre mesi precedenti”. In primavera il Pil è salito dello 0,2% in termini congiunturali.
– Gli investitori esteri riducono l’esposizione sui titoli italiani, soprattutto titoli di Stato.
Lo afferma la Banca d’Italia secondo cui nei primi 8 mesi “hanno ridotto i titoli italiani di 42,8 miliardi”, “soprattutto i titoli pubblici (24,9 miliardi) e le obbligazioni bancarie (12,4). Gli acquisti di titoli pubblici a gennaio-aprile (41,7 miliardi) sono stati più che compensati dalle vendite registrate a maggio e giugno (57,9 miliardi nei due mesi), a causa delle tensioni sui mercati. In luglio e agosto gli investitori esteri hanno venduto titoli sovrani per 8,7 miliardi.
– Il fatturato estero delle società di ingegneria, architettura e consulenza italiane è in crescita del 15% nel 2018 dopo l’incremento del 22% dello scorso anno. Sono le stime del Rapporto estero Oice-Confindustria, elaborato con il Cer-Centro Europa Ricerche e presentato all’agenzia Ice. Al di fuori dell’Italia (dove si concentra il 60,2% degli ordini per valore nel 2018), l’Asia è il principale mercato di attività (con il 24,8% degli ordini) seguito dall’Unione Europea (3,9%).
Il rapporto si basa su un campione di 143 aziende (un terzo delle associate Oice) delle quali 58 sono attive sui mercati esteri. In particolare operano oltre confine la totalità delle imprese con più di 250 dipendenti e il 28% delle aziende con meno di dieci dipendenti. I principali settori dove lavorano sono l’energia (con il 29% degli ordini per valore nel 2018), i trasporti (25%) e le costruzioni (19%).
– NEW YORK

– Petrolio in rialzo a New York, dove le quotazioni salgono dello 0,92% a 69,82 dollari al barile.
– NEW YORK

– Apertura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,25% a 25.452,98 punti, il Nasdaq avanza dello 0,64% a 7.532,57 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,32% a 2.777,86 punti.
– CAPRI (Napoli)

– Con il “conto salato” di una manovra che conta su una crescita “per nulla” scontata, avverte il leader dei Giovani di Confindustria Alessio Rossi dal tradizionale convegno di Capri, più che la procedura Ue il rischio è che “a punirci ancora più duramente siano i mercati”.
“Allora vogliamo essere noi giovani ad aprire una procedura di infrazione nei confronti del Governo per eccesso di cambiali in bianco – dice -. Non vogliamo rischiare un vero e proprio declassamento del rating generazionale: il nostro futuro rischia di diventare un titolo junk. Spazzatura”.”Vorremmo consigliarlo a tutti: basta con le sceneggiate delle manine misteriose, fanno ridere, anzi, quando coinvolgono le più alte istituzioni della Repubblica, fanno piangere”. “Chi ha la responsabilità di governare il Paese se la assuma pienamente, senza la caccia ai capri espiatori. Altrimenti, con le mistificazioni della realtà, anche le istituzioni diventano bolle speculative”.
– L’accelerazione di Wall street ha fatto migliorare anche le Borse del Vecchio continente: Madrid e Londra salgono di mezzo punto percentuale, Milano continua a ondeggiare sulla parità, Francoforte e Parigi perdono poche frazioni di punto appesantite dai titoli dell’auto dopo i profit warning di Michelin e Daimler, con vendite che restano anche sulle compagnie aeree.
Sui mercati il movimento più evidente resta comunque quello dei titoli di Stato italiani, sui quali nel pomeriggio è arrivata una consistente corrente di acquisti, con il Btp a 10 anni che vede una riduzione dei suoi rendimenti di quasi dieci punti base e lo spread con la Germania a quota 316.

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BERGAMO

– Il settore bancario ha bisogno di un quadro regolatorio certo e stabile e non deve essere visto dalla politica “come una banda di ladri”. Lo ha detto Victor Massiah, ceo di Ubi Banca, in conferenza stampa.
“Non è il ruolo delle singole banche andare a influenzare politiche del governo” ha detto Massiah. “Come settore uno chiede delle regole del gioco che durino un certo numero di anni e non che “continuino a modificarsi su più fronti”.
Ma alla politica il sistema bancario chiede anche di essere considerato “come uno degli attori che, se vanno bene, portano crescita e ricchezza e non come una banda di ladri. Le banche sono fondamentali, sono una componente essenziale delle comunità”.

– MILANO

– Seduta marginalmente negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,04% a 19.080 punti.
Alitalia e i sindacati hanno iniziato il confronto sulla nuova procedura di cassa integrazione straordinaria, per rinnovare quella in scadenza il 31 ottobre.
L’incontro, che si è svolto al ministero del Lavoro, è partito dai numeri chiesti dall’azienda, per un totale di 1.570 dipendenti (100 comandanti, 100 piloti, 420 naviganti di cabina e 950 dipendenti di terra), che i sindacati hanno chiesto di abbassare. La proroga è chiesta per altri 5 mesi, fino al 23 marzo 2019. Il confronto proseguirà con incontri tecnici in azienda, per valutare in tavoli separati i nuovi numeri della cassa integrazione: per queste riunioni sono stati indicati i giorni 25 e 26 ottobre. Un nuovo incontro al ministero del Lavoro, probabilmente per chiudere, è già convocato per il 29 ottobre.
– Mercati azionari del Vecchio continente senza una direzione precisa: Londra ha concluso in rialzo dello 0,3%, mentre Parigi ha perso lo 0,6% e Francoforte lo 0,3%.
– BERGAMO

– Ubi Banca, passa al sistema monistico, con un solo consiglio di amministrazione, al posto di quello duale e diventa “tra le banche più moderne, con una governance pronta ad affrontare i mari tempestosi che ci aspettano” alla luce dell’attuale contesto politico e finanziario. Lo ha detto il presidente del consiglio di sorveglianza, Andrea Moltrasio al termine dell’assemblea che ha approvato il cambio di statuto. L’adozione del monistico porta Ubi “verso un consiglio molto professionalizzato, molto orientato ad allineare gli interessi del management a quelli degli azionisti. Si tratta di una rivoluzione culturale di grande spessore”, ha proseguito Moltrasio, mentre l’amministratore delegato Victor Massiah è preoccupato per l’aumento dello spread tra Btp e Bund tedeschi perché “più gli investitori istituzionali hanno timore ad investire nel Paese più il funding diventa complesso”. “Non è un tema caldo” invece, a suo dire, quello delle fusioni tra banche, compresa quella possibile con Mps.
– Ultima seduta di settimana sull’altalena per Piazza Affari, che comunque conclude in tenuta grazie al chiaro calo della tensione sui titoli di Stato italiani e alla contrazione dello spread: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,04% a 19.080 punti, l’Ftse All share in calo dello 0,14% a quota 21.045.
Deboli in genere le banche, ma con perdite contenute nel corso della giornata: Mps ha ceduto il 4,9% a 1,59 euro, Banca Generali il 3,7%, ma Unicredit è scesa meno di un punto percentuale (-0,9%) e Intesa ha concluso in terreno marginalmente positivo (+0,2%). Un discorso a parte per Mediobanca, salita del 3% finale a 7,87 euro dopo che Blackrock è tornata sopra il 5% di piazzetta Cuccia. Bene anche Poste (+2,4%) e Saipem (+1,9% dopo il contratto in Thailandia), positiva Enel (+1,5%) con Atlantia (+1,2%), male Prysmian che ha perso il 3,5% e Tim, in calo finale del 3,1%. Scivolone del 5% per Pirelli dopo il ‘profit warning’ di Michelin, debutto in crescita dello 0,6% per Piovan a 8,35 euro.
– Lo spread fra Btp e Bund chiude in netto calo a 301,6 punti base contro i 327 della chiusura di ieri e dopo la fiammata di questa mattina fino a quota 340, un livello che non si vedeva da marzo 2013. Il rendimento del titolo a 10 anni del Tesoro ripiega fin sotto la soglia del 3,5% al 3,47%.   [print-me title=”STAMPA”]

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