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Ultimo aggiornamento 13 Dicembre, 2018, 10:55:13 di Maurizio Barra

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DALLE 20:54 DI MARTEDì 11 DICEMBRE 2018

ALLE 10:55 DI GIOVEDì 13 DICEMBRE 2018

SOMMARIO

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Borsa Tokyo apre in rialzo (+0,97%)
Nikkei in recupero dopo indicazioni colloqui Cina-Usa

Trump, ‘errore se Fed alza i tassi’Intervista a Reuters, serve flessibilità con battaglia commercio

Borsa Shanghai apre invariataIn rialzo Shenzhen, a +0,37%

Petrolio: in rialzo a 52,35 dollariBrent a 60,01 dollari

Amazon:in Italia 2.000 posti lavoro 2018Crescita del 50% sul 2017. Ora lavoratori Italiano sono 5.500

Borsa: Asia brinda, Tokyo +2,15%Futures in rialzo, in arrivo produzione Ue e deficit Usa

Oro: in rialzo a 1.244 dollari l’onciaGuadagna lo 0,1%

Cambi: euro in rialzo a 1,1328 dollariYen a 128,41

Spread Btp-Bund in ribasso a 283 puntiRendimento al 3,07%

Borsa: Milano apre in rialzo (+0,41%)Indice Ftse Mib a quota 18.672 punti

Borsa:Europa apre in rialzo,Parigi +0,5%Positive anche Londra (+0,44%) e Francoforte (+0,48%)

Borsa: Milano positiva (+0,8%) bene TimCalo Spread favorisce Poste e Intesa, bene A2a

Manovra, Ue: ‘Ci sono buoni progressi’. Conte: ‘Ok reddito e pensioni’. Spread a 266 punti, minimi da settembreMoscovici gela Italia: ‘Non paragonabili alla Francia’

Istat: occupati in calo nel terzo trimestre. Boom dei contratti a termine(-0,2%), su anno +147.000, tasso occupazione stabile al 58,7%

Borsa: Europa, cauto rialzo,Milano +0,6%Sterlina scivola sui minimi dopo rinvio voto Westminster

Borsa: Milano accelera (+0,9%) con EnelSpread stabile a 283 punti, rallenta Tim, pesano Carige e Ovs

Moda: fatturato +2,8%, stime incerteCapasa, su previsioni pesano le incertezze geopolitiche

Fisco: il 17 saldo Imu Tasi, 10,2 mldEsborso medio 2018 1.070 euro con punte di 2.000 euro

In asta Bot a 1 anno tassi giù a 0,37%Assegnati 5,5 miliardi di titoli

Borsa: Europa migliora, Milano +0,9%Spread in calo a 281 punti, occhi puntati su Brexit e Fed

Borsa: Milano +1%, bene Enel e MediasetSpread in calo a 281 punti, tiene Tim, pesa Carige, risale Ovs

Fisco: Uil, a Roma Imu-Tasi più caraTra le città capoluogo in 2018. Asti la più economica

Fca,se ecotassa costretti rivedere pianoAzienda, misure impattano su mercato. Salta Consiglio Piemonte

Spread crolla a 272 su voci deficit a 2%Dai 283 dell’apertura. Tasso sotto 3%, prima volta da settembre

Manovra: spread Btp -Bund crolla a 272, minimo da ottobre. Piazza Affari sale dell’1,91% Il differenziale ai minimi da ottobre grazie al disgelo tra Roma e Bruxelles

Borsa: Europa su di giri, Milano +1,7%Futures in rialzo, nel pomeriggio Westminster vota fiducia a May

Europe Energy triplica e guarda a BorsaNata da iniziativa personale, già arrivata a 120 dipendenti

Borsa: Wall Street apre positivaS&P 500 sale dell’1,15%

Borsa:Europa rialzo con Ny, Milano +1,8%Spread resta stabile, in luce finanziari e industriali

Ex Ilva:Emiliano,bene AM su meno carbone’A brevissimo a Taranto per tracciare una precisa road map’

Pubblicità: raccolta ottobre +0,8%Cala tv nel mese, soffrono ancora quotidiani e periodici

Borsa: Milano chiude a +1,91%Ftse Mib a 18.945 punti

Borsa: Europa positiva, Parigi +2,15%Francoforte +1,38%, Londra +1,08%

Appendino, Fca continui confrontoForfait a consiglio aperto di domani su settore segnale negativo

Di Maio, soluzione ecotassa senza chocVicepremier, convinto poter fare bene in lotta inquinamento

Borsa: Milano positiva su attese deficitCorsa di Prysmian, miste le banche, spread scende a 272 punti

Borsa Tokyo, apertura in rialzo (+0,72%)Cambi: yen si rafforza su dollaro ed euro

Borsa di Shanghai apre a +0,19%In rialzo anche Shenzhen, a +0,19%

Petrolio: resta sotto 52 dollariBrent a 60,44 dollari.Su timori insufficienti tagli produzione

Oro: poco mosso a 1.244 dollari l’onciaSui mercati asiatici

Cambi: euro in rialzo a 1,1377 dollariYen a 129,02

Spread Btp-Bund in ribasso a 266 puntiRendimento scende al 2,94%

Ottimismo su Usa-Cina spinge Borse AsiaTokyo +0,99%, Shenzhen +1,1%, Shanghai +1,2% e Hong Kong +1,1%

Borsa: Milano apre in rialzo dello 0,78%L’indice Ftse Mib torna sopra i 19 mila punti

Borsa: Europa apre in crescitaFrancoforte +0,45%, Parigi +0,35% e Milano +0,78%

Borsa: Milano migliore in Europa (+1,3%) con dialogo UeSpread in calo (266 punti). Bene le banche, sale Fca, piatta Tim

Dialogo con Ue spinge Borsa Milano (+1%)Spread in calo (266 punti). Bene le banche, sale Fca, piatta Tim

Moscovici,su deficit ancora non ci siamoGiusta direzione, ma servono ancora altri passi da entrambi –

Borsa: Europa sale con dialogo Usa-Cina
Milano in testa (+1%). Bene Parigi (+0,1%) e Francoforte (+0,1%)

Italtherm: fatturato sale 2018 a 33mlnNel 2018 vendute 65mila caldaie, organico triplicato in 6 anni

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TOKYO

– Le indicazioni di un possibile nuovo accordo commerciale sull’abbassamento delle tariffe per le importazioni di auto statunitensi in Cina, sostengono la Borsa di Tokyo, positiva in apertura, malgrado l’ampia volatilità registrata a Wall Street. Il Nikkei tenta un recupero dai minimi in 18 mesi registrato ieri, con un guadagno dello 0,97%, a quota 21.352,51, aggiungendo 200 punti. Sul mercato dei cambi lo yen è poco variato sul dollaro a 113,30, e sull’euro a 128,30.
– NEW YORK

– “La Fed sarebbe pazza ad aumentare i tassi di interesse: farlo la settimana prossima sarebbe un errore”. Lo afferma il presidente americano, Donald Trump, in un’intervista alla Reuters, sottolineando di aver bisogno di una flessibilità dei tassi nell’ambito della battaglia commerciale.
– PECHINO

– Le Borse cinesi aprono la seduta poco mosse dopo gli ultimi sviluppi sul caso Huawei: l’indice Composite di Shanghai, nelle prime battute, è fermo a 2.594,06 punti, mentre quello di Shenzhen è a quota 1.348,92 (+0,37%).
Nella notte, la corte di Vancouver ha concesso a Meng Wanzhou, direttore finanziario del colosso delle tlc cinese, la libertà su cauzione, pari a 7,5 milioni di dollari. La figlia del fondatore di Huawei, arrestata il primo dicembre in Canada su richiesta Usa per le accuse di violazione delle sanzioni americane all’Iran, dovrà restare nell’area di Vancouver, consegnare il passaporto e indossare un dispositivo gps, oltre che farsi carico dei costi per la sua sicurezza.
– Quotazioni del petrolio in netto rialzo sui dati della riduzione delle scorte in Usa e grazie all’allentarsi della tensione tra Usa e Cina. Sul mercato after hour di New York i contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio guadagnano 70 centesimi e passano di mano a 52,35 dollari al barile.Il Brent guadagna 63 centesimi a 60,83 dollari al barile

– Amazon ha creato oltre 2.000 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato in Italia nel 2018. Ad annunciarlo lo stesso colosso dell’ecommerce che sottolinea come gli occupati siano cresciuti più del 50% solo nel 2018: dai 3.500 dipendenti del 2017 agli oltre 5.500 di oggi.
Quest’anno Amazon ha investito oltre 800 milioni di euro in Italia per un totale di oltre 1,6 miliardi di euro dal lancio nel 2010.
L’azienda ha superato il numero di assunzioni programmate annunciato a luglio che prevedeva 1.700 nuovi posti di lavoro entro la fine dell’anno. Oggi Amazon conta più di 5.500 dipendenti a tempo indeterminato in tutta Italia.
I 2.000 nuovi assunti sono dislocati in diverse aree del paese, da Milano a Passo Corese (RI), da Vercelli a Castel San Giovanni (PC) e Cagliari. Si tratta, ricorda Amazon di posti di lavoro per persone con ogni tipo di esperienza, istruzione e livelli di competenza, dagli ingegneri e sviluppatori di software alle posizioni di livello base.
– I negoziati tra Usa e Cina sui dazi hanno spinto le borse di Asia e Pacifico dopo la prima concessione di Pechino sull’importazione di auto, mentre procede su binari paralleli la trattativa sul caso Huawei, il cui direttore finanziario Meng Wanzhou, figlia del fondatore Ren Zhengfei, è stata arrestata in Canada per violazione delle sanzioni Usa all’Iran. Tokyo è balzata del 2,15%, seguita da Seul (+1,44%), Sidney (+1,39%) e Taiwan (+1,13%). Brillante anche Hong Kong (+1,66%), ancora aperta insieme a Shanghai (+0,33%) e Mumbai (+1%). Positivi i futures sull’Europa e su Wall Street in vista della produzione industriale dell’Ue e, dagli Usa, delle richieste di mutui, dell’inflazione, della variazione dei salari e del deficit pubblico mensile. Il taglio della tassa sull’importazione di auto americane dal 40 al 15% insieme al calo dello yen sul dollaro ha spinto Yamaha (+4,18%), Kubota (+3,16%), Suzuky (+2,97%) e Toyota (+2,22%). In luce anche Sony (+3,59%), Panasonic (+3,19%) e Olympus (+3,16%).
– Quotazioni dell’oro in rialzo sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata guadagna lo 0,1% e passa di mano a 1.244 dollari l’oncia.
– L’euro è in lieve rialzo alle prime battute sui mercati a 1,1328 dollari da quota 1,1326 di ieri dopo la chiusura di Wall Street. Contro lo yen la moneta unica vale 128,41.
– Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 283 punti contro i 289 della chiusura di ieri sera. Il rendimento del titolo decennale italiano è al 3,07%.
– Avvio di seduta positivo per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,41% a 18.672 punti.
– Apertura in rialzo per le principali borse europee. Parigi sale dello 0,58% a 4.834 punti, Londra dello 0,44% a 6.836 punti e Francoforte dello 0,48%.
– Piazza Affari si conferma positiva (+Ftse Mib +0,8%) nella prima mezz’ora di scambi, sostenuta da A2a (+2%) e Tim (+1,9%), dopo la mossa annunciata da Vivendi, che intende chiedere la testa dei 5 consiglieri espressione del fondo Elliott. Il calo dello spread tra Btp e Bund a 283 punti favorisce Poste (+1,74%) e Intesa (+1,57%), mentre le dimissioni del direttore finanziario di Ferragamo Ugo Giorcelli penalizzano il titolo (-4,45%) dopo uno stop al ribasso iniziale. Il nome del successore si conoscerà dopo la riunione del Cda in programma per domani. Tra i titoli a minor capitalizzazione si segnala il nuovo calo di Ovs (-1,5%), in attesa dei conti trimestrali previsti oggi a borsa chiusa, mentre il primo accordo sui dazi tra Usa e Cina riguardante il taglio delle tasse sulle auto americane importate nel celeste Impero non impedisce le vendite su Ferrari (-0,96%). Tiene Fca (+0,09%), sale Tod’s (+0,6%), nonostante il taglio della raccomandazione a ‘hold’ da parte di Deutsche Bank.
nno via a piedi, alla spicciolata, al termine della cena, intorno alla mezzanotte. Sorrisi tesi e un silenzio per loro inusuale, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini lasciano il ristorante del centro di Roma qualche secondo prima del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. E Salvini, il cappellino della protezione civile calcato sulla testa, rinvia al premier ogni domanda: “Parla Conte…”. Non solo la trattativa con Bruxelles prosegue ancora, ma le modifiche alla manovra per far scendere il deficit dal 2,4% al 2,04% sono da mettere nero su bianco. Perciò Conte, accompagnato dai cronisti nel tragitto dal ristorante fino a Palazzo Chigi, distilla poche parole. E sui tempi per una eventuale intesa risponde soltanto “vediamo”. A cena Conte – che è tornato a Roma proprio per proseguire il lavoro nel governo sulla manovra – aggiorna Di Maio, Salvini, Riccardo Fraccaro e Giancarlo Giorgetti, sul tavolo di confronto del pomeriggio con Jean Claude Juncker. “Non sono previste” questa mattina nuove riunioni a Palazzo Chigi, risponde Conte a chi lo interpella. E a Bruxelles, aggiunge, tornerà nel pomeriggio “per il Consiglio europeo”, non per altro. Ma la partita non è affatto chiusa. Di Maio, intanto, non rompe il silenzio che ha tenuto dopo l’annuncio di Conte sul taglio del deficit. E Salvini, tornato a casa, si concede un selfie sui social con un messaggio ai suoi follower: “Un buon caffè e notte serena amici, vi voglio bene”. Nessun accenno ad altro. La cena “è andata bene”, assicura il premier. Clima tranquillo? “Sì certo”, risponde. Prossimo passaggio? “Ci riposiamo un po’…”. Ma su come proseguirà il lavoro per cambiare la legge di bilancio e provare a evitare la procedura d’infrazione, non aggiunge molto di più. Ai vertici di M5s e Lega ci sarebbe più di un timore su come saranno reperite le risorse per far calare il deficit, a partire dai tagli su quota 100 e reddito di cittadinanza. E ora sarà corsa contro il tempo per portare le modifiche in Parlamento e approvare la legge di bilancio prima di Natale: “Confidiamo di riuscire, così facciamo delle feste più contenti…”, dichiara il premier. Ma l’intesa con Bruxelles non è chiusa, la partita è ancora lunga: eloquenti sono i silenzi.”Buoni progressi” nell’incontro Juncker-Conte: la Commissione ora “valuterà la proposta ricevuta questo pomeriggio” dall’Italia. Lo fa sapere un portavoce della Commissione precisando che il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.Da 2,4 scesi a 2,04. Reddito e quota 100 restano, ha spiegato il premier. “Confidiamo di portare a casa una soluzione positiva” con l’Ue. “Reddito di cittadinanza e quota 100 partiranno nei tempi previsti”. “Calerà il deficit strutturale” e la “crescita sarà superiore alle nostre attese”, ha detto ancora il presidente del Consiglio al termine dell’incontro con Juncker. “La nostra proposta ci consente di dire che non tradiamo la fiducia degli italiani e che rispettiamo gli impegni presi con le misure che hanno maggiore impatto” come “quota 100 e reddito di cittadinanza”. Soddisfatto dell’incontro Conte-Juncker il ministro del Tesoro, Giovanni Tria.Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri sera ai minimi da fine settembre. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,94%.

Nel terzo trimestre del 2018 gli occupati diminuiscono di 52.000 (-0,2%) unità rispetto al trimestre precedente ma aumentano di 147.000 unità (+0,6%) rispetto al terzo trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat nel report sul mercato del lavoro, sottolineando che il tasso di occupazione resta stabile al 58,7%.   Diminuiscono soprattutto i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (-0,7% sul trimestre precedente e -1,5%, pari a un calo di 222.000 unità, rispetto al terzo trimestre 2017). Gli occupati sono 23.255.000. Il tasso di disoccupazione nel terzo trimestre cala al 10,2% con una riduzione di 0,5 punti rispetto al trimestre precedente e una riduzione di 1,2 punti rispetto allo stesso trimestre del 2017. Lo rileva l’Istat sulla base dei dati destagionalizzati sottolineando che è aumentato il tasso di inattività (al 34,5%, +0,4 punti). I disoccupati sono 2.653.000 con una riduzione sia congiunturale (-5,1%) sia tendenziale (-12,1%, pari a un calo di 332.000 unità).
Nel terzo trimestre del 2018 gli occupati a termine erano 3.112.000, il valore più alto dal 1992. Si è registrato un aumento del 2,4% (+74.000, dato destagionalizzato) rispetto al trimestre precedente e del 10,9% rispetto al terzo trimestre del 2017.

– L’entusiasmo per il primo accordo sui dazi tra Usa e Cina è ormai alle spalle per le principali borse europee, in preda all’incertezza dopo il rinvio del voto sulla Brexit a Westminster. Con la sterlina sui minimi da 20 mesi Londra sale dello 0,4%, doppiata da Parigi (+0,9%), mentre Milano e Madrid guadagnano lo 0,6% e Francoforte lo 0,5%, in attesa del dato sulla produzione industriale dell’Ue prevista in rialzo (+0,1%) in ottobre dopo il calo dello 0,3% del mese precedente. Positivi i futures Usa in vista di una serie di dati dai mutui all’indice dei prezzi alla variazione dei salari, per chiudere poi, in serata, con il deficit pubblico di novembre, previsto in rialzo a 199 miliardi di dollari contro i 100 di ottobre. Gli occhi degli investitori, in realtà, sono già orientati sul Comitato Federale della Fed di mercoledì prossimo 19 dicembre, con l’ultimo rialzo dello 0,25% sui tassi.
– Piazza Affari accelera (Ftse Mib +1%) dopo il dato Istat sull’occupazione ed il rialzo della produzione industriale di ottobre nell’Ue. In luce le utility Enel (+2,56%) e A2a (+1,52%) in linea con i rivali europei, mentre riduce il rialzo Tim (+0,78%) dopo un balzo all’indomani dell’annuncio di Vivendi, pronta a chiedere la testa dei 5 consiglieri in quota Elliott. Sprint di Banca Generali (+2,4%), dopo la raccolta di novembre, più cauta Generali (+0,7%), il cui Cda si riunisce oggi. Stabile sopra i 283 punti lo spread tra Btp e Bund, con rialzi per Poste (+1,28%) e Intesa (+1,1%). Pesa Ferragamo (-5,6%) dopo le dimissioni del direttore finanziario Ugo Giorcelli, il cui successore verrà reso noto domani dopo il Cda. Pesanti Carige (-5,56%), Safilo (-5%) e Ovs (-2,78%), in attesa, quest’ultima, della trimestrale diffusa a borsa chiusa.
– La Moda italiana chiuderà il 2018 con un fatturato in crescita del 2,8% a 66,6 miliardi di euro.
Considerando gioielleria, cosmesi e occhialeria si sfioreranno i 90 miliardi (+2,3%). Ma il “peggioramento dei giudizi sulla consistenza del portafogli ordini delle imprese della moda registrato a dicembre fa prevedere un inizio 2019 particolarmente incerto”. Emerge dai dati diffusi dalla Camera nazionale della moda alla presentazione di Milano Moda Uomo. A pesare sono le incertezze geopolitiche, per il presidente della Camera nazionale della Moda, Carlo Capasa. “Per un’industria che esporta anche l’80% di quello che produce sono alla base del problema. Ci auguriamo che si risolvano, ma c’è la Brexit, gli Usa che minacciano dazi e Parigi a ferro e fuoco…”. Si parla però “sempre di crescite positive” ma anche se “con un rallentamento”.

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Entro il 17 dicembre bisognerà versare il saldo Imu-Tasi: 10,2 miliardi di euro per un conto complessivo a fine 2018 di 20,4 miliardi di euro. L’operazione, secondo i calcoli effettuati dal Servizio Politiche Territoriali della Uil, interesserà 25 milioni di proprietari di immobili (il 41% del totale sono lavoratori dipendenti e pensionati).
Nei capoluoghi di provincia per una seconda casa l’esborso medio annuo, spiega Ivana Veronese, segretaria Confederale Uil sarà di 1.070 euro (535 euro per il saldo) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.
L’Imu-Tasi sulle prime case cosiddette di lusso costerá mediamente 2.610 euro, con punte di oltre 6 mila euro.
Circa 3,5 milioni di proprietari di prima casa pagheranno l’Imu-Tasi sulle seconde pertinenze (garage, cantina) con un costo medio di 56 euro, con punte di 110 euro annui.
– Il Tesoro ha assegnato tutti i 5,5 miliardi di euro di Bot a un anno con tassi in deciso calo. Il rendimento è sceso allo 0,37% dallo 0,63% del collocamento di novembre. La domanda è risultata in calo a 1,62 volte l’importo offerto da 1,67 dell’asta precedente.
– Allungano il passo le borse europee a fine mattinata, sostenute dal rialzo della produzione industriale in ottobre (+0,2%) e dai futures su Wall Street.
Pesa l’incertezza sulla Brexit, dopo il rinvio del voto sull’accordo a Westminster, mentre c’è fiducia che al Comitato federale della Fed del prossimo 19 dicembre venga deciso l’ultimo di una serie di rialzi dei tassi prima di un periodo di tregua. Parigi (+1,6%) è la migliore seguita da Londra (+1,15%), Francoforte e Milano (+0,9% entrambe) davanti a Madrid (+0,6%).
In arrivo dagli Usa i mutui, l’indice dei prezzi, a variazione dei salari e, in serata, il deficit pubblico di novembre, previsto in rialzo a 199 miliardi di dollari contro i 100 di ottobre. La riduzione dei dazi sulle importazioni di auto americane in Cina favorisce i titoli del settore, a partire da Peugeot (+2,87%), vicina al sorpasso in Francia su Renault (+1%). Bene Porsche (+2,4%), Bmw (+1,54%) ed Fca (+1,3%), debole Ferrari (-1%).
– Piazza Affari conferma il rialzo a metà seduta (Ftse Mib +1%), spinta da Enel (+2,7%), in linea con le rivali europee, Mediaset (+2,26%) e Italgas (+2%). Acquisti anche su Moncler (+1,87%) e, con lo spread tra Btp e Bund in calo a 281,7 punti, su Poste (+1,71%) e Intesa (+1,43%). Si mantiene in rialzo Tim (+1,1%) dopo il balzo in apertura all’indomani dell’annuncio di Vivendi, pronta a chiedere la testa dei 5 consiglieri in quota Elliott. Bene Banca Generali (+1,54%) dopo la raccolta di novembre, cauto invece il Leone (+0,3%), che riunisce oggi il Cda. Sotto pressione Ferragamo (-6,6%) dopo le dimissioni del direttore finanziario Ugo Giorcelli, sul tavolo del Cda di domani. Pesa Carige (-5,56%), gira in positivo invece Ovs (+0,6%), in attesa della trimestrale a borsa chiusa. Contrastate Fca (+1,3%) e Ferrari (-0,7%), sprint di Tod’s (+2%) a dispetto del taglio della raccomandazione a ‘hold’ da parte di Deutsche Bank.
n una media di 2.064 euro è Roma la città capoluogo dove l’Imu-Tasi costa di più. E’ quanto risulta dallo studio annuale effettuato dal Servizio politiche territoriali della Uil in vista del saldo dovuto entro il 17 dicembre. A Milano, invece, si pagheranno 2.040 euro medi; a Bologna 2.038 euro; a Genova 1.775 euro; a Torino 1.745 euro.
I valori più “contenuti”, invece, ad Asti con un costo medio di 580 euro; a Gorizia con 582 euro; a Catanzaro con 659 euro; a Crotone con 672 euro; a Sondrio con 674 euro.
Il saldo Imu-Tasi che verrà versato ammonterà a 10,2 miliardi di euro per un conto complessivo a fine 2018 di 20,4 miliardi di euro. L’operazione interesserà 25 milioni di proprietari di immobili (il 41% del totale sono lavoratori dipendenti e pensionati). Nei capoluoghi di provincia per una seconda casa l’esborso medio annuo, spiega Ivana Veronese, segretaria Confederale Uil sarà di 1.070 euro (535 euro per il saldo) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città.

Entro il 17 dicembre bisognerà versare il saldo Imu-Tasi: 10,2 miliardi di euro per un conto complessivo a fine 2018 di 20,4 miliardi di euro. L’operazione, secondo i calcoli effettuati dal Servizio Politiche Territoriali della Uil, interesserà 25 milioni di proprietari di immobili (il 41% del totale sono lavoratori dipendenti e pensionati). Nei capoluoghi di provincia per una seconda casa l’esborso medio annuo, spiega Ivana Veronese, segretaria Confederale Uil sarà di 1.070 euro (535 euro per il saldo) con punte di oltre 2 mila euro nelle grandi città. L’Imu-Tasi sulle prime case cosiddette di lusso costerá mediamente 2.610 euro, con punte di oltre 6 mila euro. Circa 3,5 milioni di proprietari di prima casa pagheranno l’Imu-Tasi sulle seconde pertinenze (garage, cantina) con un costo medio di 56 euro, con punte di 110 euro annui. In Italia sono 480 i comuni che applicano la maggiorazione tasi sulle seconde case (fino a un massimo dello 0,8 per mille) di cui 18 città capoluogo.
“Il sistema di bonus-malus inciderà significativamente sulla dinamica del mercato, in una fase di transizione del settore estremamente delicata, modificando le assunzioni alla base del nostro piano industriale”. Così il responsabile delle attività europee di Fca, Pietro Gorlier, nella lettera al Consiglio regionale del Piemonte. “Se tale intervento fosse confermato fin dal 2019 – aggiunge – si renderà necessario un esame approfondito dell’impatto della manovra e un relativo aggiornamento del piano”.
Nella lettera, il manager spiega la decisione di non partecipare al consiglio regionale e comunale aperto, previsto per domani, sul settore. L’assemblea è stata poi rinviata.
“Negli ultimi giorni lo scenario è stato significativamente modificato da interventi sul mercato dell’auto in discussione all’interno della legge di Bilancio, che a nostro avviso alternano l’intero quadro d’azione all’interno del quale il piano per l’Italia era stato delineato”, spiega Gorlier.
– Il Cda di Falck Renewables ha rivisto al rialzo il piano industriale al 2021, con il 2018 che “ha superato aspettative e guidance” con stime di un margine operativo lordo consolidato di 184 milioni (+2,2% rispetto alla guidance comunicata con i risultati dei primi 9 mesi) e un risultato netto di gruppo consolidato a 34 milioni.
La posizione finanziaria netta consolidata (incluso il fair value dei derivati) è “sotto controllo”, si legge in una nota del gruppo, a 555 milioni (-7,5% rispetto alle stime), con revisione al rialzo dei target al 2021 per capacità installata (+4%), Ebitda dei servizi (+55%) e utile netto di gruppo (+33%) rispetto al piano precedente. Il capitale destinato all”asset development’ e ai servizi viene quasi raddoppiato nel periodo 2018-2021, mentre il 77% continua a essere impiegato per la crescita degli attivi di bilancio. Definita la politica dei dividendi fino al 2021, con una cedola di 6,3 centesimi per il 2018, in aumento dell’8,6% rispetto al precedente target.
– Precipita lo spread tra il Btp e il Bund raccogliendo le voci di mercato che indicano come l’ipotesi più probabile quella che l’Italia proponga a Bruxelles un obiettivo di deficit al 2% nel 2019. Voci che non vengono smentite in ambienti di governo. Il differenziale cala a 272 punti base dai 283 dell’apertura mentre il tasso scende per la prima volta da settembre sotto il 3% al 2,96%.
Lo spread tra Btp e Bund chiude in netto calo a 272 punti base dai 289 della chiusura di ieri sera grazie al disgelo Roma-Bruxelles. E’ la prima volta da inizio ottobre che il differenziale si riporta su questi livelli e il rendimento del decennale del Tesoro è sceso sotto il 3%, al 2,99%, per la prima volta da settembre. E anche Piazza Affari archivia la seduta in forte rialzo con il Ftse Mib che sale dell’1,91% a 18.945 punti.

– Accelerano le borse europee sull’ipotesi che il Governo italiano metta sul piatto un deficit al 2% del Pil per strappare l’accordo con l’Ue sulla manovra.
Parigi (+1,9%) è in testa, seguita da Milano (+1,7%). Bene anche Londra (+1,3%), con il voto di fiducia di oggi pomeriggio sulla premier inglese Theresa May a Westminster, Francoforte (+1,2%) e Madrid (+1%). A correre sono soprattutto i titoli legati al debito pubblico italiano, da Poste (+3%) a Intesa (+2,8%) e Unicredit (+2,5%), ma anche gli istituti britannici Standard Chartered (+3,14%), Rbs (+2,9%) e Barclays (+2,44%). Bene Bnp Paribas (+2,52%) e Credit Agricole (+2,41%), debole invece Commerzbank (-0,8%). L’accordo tra Cina e Usa sui dazi alle importazioni di auto nel Celeste impero spinge da stamane gli automobilistici Peugeot (+3,76%), vicina al sorpasso in Francia su Renault (+2,32%). Acquisti anche su Porsche (+2,84%) ed Fca (+2%), debole Ferrari (-0,3%). Air-France Klm (+2%) brinda alla nomina del nuovo a.d

– Europe Energy, piccolo gruppo italiano del mercato europeo della vendita di energia elettrica e gas, punta a ricavi più che tripli entro il 2021 (fatturato retail da 72 a 304 milioni) e a configurarsi come una ‘smart european multiutility company’ anche attraverso accordi già firmati con Open Fiber e Vodafone, preparando il suo sbarco in Borsa tra circa un anno.
E’ quanto emerso nella presentazione del nuovo piano industriale del gruppo, nato da un’iniziativa personale del fondatore Matteo Ballarin e che ha raggiunto i 120 dipendenti. Nei prossimi tre anni il piano si prefigge di quadruplicare il numero dei punti di fornitura includendo i nuovi servizi, triplicare l’incidenza dell’estero nel settore retail, fornire servizi di connessione a 1Gbs e di fonia mobile. Il gruppo sponsorizzerà il Team Petronas Yamaha Sepang Racing in MotoGP proseguendo il rapporto con il pilota Franco Morbidelli ed è al debutto il rapporto con la Bergamo Basket 2014 di serie A2 attualmente al secondo posto in classifica.
– NEW YORK

– Apertura in territorio positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dell’1,04% a 24.626,77 punti, il Nasdaq avanza dell’1,33% a 7.124,28 punti mentre lo S%P 500 mette a segno un progresso dell’1,15% a 2.668,07 punti.
– Con l’apertura di Wall Street in positivo le Borse europee confermano il rialzo della prima parte di seduta con acquisti in particolare su finanziari e industriali. In testa resta Parigi (+2,14%), seguita da Milano (+1,8%) con lo spread tra btp e bund stabile a 273 punti base sulle voci di mercato che indicano come l’ipotesi più probabile quella che l’Italia proponga a Bruxelles un obiettivo di deficit al 2% nel 2019. Tra le altre Piazze Londra sale dell’1,1% sull’attesa del voto di fiducia di stasera sulla premier inglese Theresa May a Westminster. Francoforte sale invece dell’1,4% e Madrid dell’1,7 per cento. A Piazza Affari viaggiano spedite Poste (+3,48%), Mps (+3,4%), Intesa Sanpaolo (+3,39%), Prysmian (+4,34). Deboli Astaldi (-0,36%), Ferrari (-0,11%), Buzzi (-0,29%) e Ovs (+0,09%), quest’ultima in attesa dei conti e dopo lo scivolone della vigilia.
– BARI

– “Ci auguriamo che possa, a brevissimo, tenersi a Taranto un incontro tra Mittal e la Regione Puglia, per tracciare una precisa road map definitiva per la decarbonizzazione dello stabilimento tarantino”. Lo afferma il governatore pugliese Michele Emiliano con riferimento, si precisa in una nota della Regione, alle affermazioni fatte ieri dal gruppo Mittal sulla decarbonizzazione, nel corso del ‘media day’ annuale a Parigi.
“Dopo Confindustria nazionale, che con il recente ‘Libro verde’ sposa le tesi della Regione Puglia sullo sviluppo sostenibile – sottolinea Emiliano – anche Arcelor Mittal ha annunciato ieri a Parigi di puntare decisamente sulla decarbonizzazione per i suoi stabilimenti europei, anche in chiave concorrenziale, per qualificare, come sostengo da tempo, una industria europea ‘carbon free’, in grado di opporsi alle produzioni internazionali che si basano anche su un importante dumping ambientale dei produttori che non rispettano Cop 21”.

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Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di ottobre con un segno lievemente positivo, +0,8% (-1,4% senza search e social), portando il periodo cumulato del 2018 a +2,1% rispetto allo stesso periodo del 2017. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’andamento nel periodo gennaio-ottobre è sostanzialmente stabile (-0,2%). Secondo Alberto Dal Sasso di Nielsen “Se l’andamento degli ultimi due mesi dell’anno fosse in parità, la raccolta pubblicitaria per il 2018 chiuderebbe con una crescita del +1,7%, come avevamo previsto. Ad oggi non vediamo segnali che possano smentire queste previsioni”.
Riguardo ai singoli mezzi, la Tv a ottobre cala dell’ 1,7%, portando la variazione del periodo cumulato a +0,8%. I quotidiani, che nel singolo mese calano del 4,2%, consolidano il periodo gennaio-ottobre a -5,5%. Stesso andamento per i periodici, sia a ottobre che nel periodo cumulato, con cali rispettivamente del 7,5% e dell’8,7%.
– Piazza Affari archivia la seduta in forte rialzo con il Ftse Mib che sale dell’1,91% a 18.945 punti. A dare slancio al listino le voci di mercato che indicano come riguardo alla Manovra, l’ipotesi più probabile sia quella che l’Italia proponga a Bruxelles un obiettivo di deficit al 2% nel 2019.
– Seduta positiva per le Borse europee. Parigi chiude a +2,15% con il Cac-40 a 4.909 punti. Francoforte sale dell’1,38% con il Dax a 10.929 punti mentre Londra segna un +1,08% con il Ftse 100 a 6.880 punti.
– TORINO

– “Il forfait di Fca all’incontro di domani rappresenta un segnale negativo”. Così la sindaca Chiara Appendino, a margine dell’appuntamento di Torino 2030 dedicato alla città solidale e dei diritti, sulla decisione dell’azienda di non partecipare al Consiglio regionale e comunale sul settore auto, che è stato poi annullato. “Se il piano di investimenti presentato ai sindacati è solido – dice – Fca continui il confronto con il Governo e, una volta chiarite le perplessità, si riprogrammi l’appuntamento al più presto”.
– “Troveremo una soluzione e io sono convinto del fatto che possiamo fare bene nella lotta all’inquinamento, negli incentivi al’auto elettrica, ibrida e a metano, senza danneggiare o provocare choc nei piani industriali delle aziende”. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio interpellato sulla posizione di Fca che ha espresso il rischio di dover rivedere il piano con la norma sull’ecotassa così formulata.
Seduta su di giri per Milano (Ftse Mib +1,91% a 18.945 punti) con le voci di mercato che indicano come l’ipotesi più probabile sia quella che l’Italia, riguardo alla Manovra economica, proponga a Bruxelles un obiettivo di deficit al 2% nel 2019. Mentre lo spread tra btp e bund scende a 272 punti base con il rendimento del decennale al 2,99%. Tra i singoli titoli svetta Prysmian (+5%) mentre sono miste le banche con Intesa Sanpaolo che guadagna il 4,09% seguita da Mps (+3,7%) e Mediobanca (+3,3%). Male Carige che perde il 5,56%. Ben comprate poi Poste (+4,03%) e Generali (+4,01%). Terna viaggia sui nuovi massimi dell’anno (+0,84% a 5,05 euro). Fra i titoli sotto la lente Ferragamo lascia sul terreno il 7,32% con Kepler che ha abbassato la raccomandazione a ‘reduce’ e all’indomani delle dimissioni del direttore finanziario Ugo Giorcelli.
Astaldi perde l’1,54% in attesa della proposta di Salini affiancato da altri partner, anche finanziari.
– TOKYO

– La Borsa di Tokyo apre la seduta col segno più in scia alla tendenza positiva a Wall Street, sulle indicazioni di un alleggerimento delle tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti e il voto di fiducia vinto dalla premier britannica Theresa May.
Il Nikkei guadagna lo 0,72%, a quota 21.758,05, aggiungendo 155 punti. Sul mercato dei cambi lo yen va apprezzandosi sul dollaro a 113,20, e sull’euro a 128,80.
– PECHINO

– Le Borse cinesi aprono la seduta in leggero rialzo in scia ai guadagni di Wall Street, ai segnali di allentamento delle tensioni commerciali tra Cina e Usa e alla mozione di sfiducia superata dalla premier britannica Theresa May che potrà continuare a lavorare alla Brexit.
L’indice Composite di Shanghai sale nelle prime battute dello 0,19%, a 2.607,14 punti, mentre quello di Shenzhen avanza dello 0,19%, a quota 1.348,54.
– Quotazioni del petrolio in lieve rialzo ma ancora sotto la soglia dei 52 dollari al barile sull’onda dei timori che i tagli alla produzione previsti da Opec plus non siano sufficienti.Sul mercato after hour di New York i contratti sul greggio Wti con scadenza a gennaio guadagnano 18 centesimi e passano di mano a 51,55 dollari al barile.Il Brent guadagna 29 centesimi a 60,44 dollari al barile

Quotazioni dell’oro stabili sui mercati asiatici. Il lingotto con consegna immediata passa di mano a 1.244 dollari l’oncia.
– L’euro è in lieve rialzo alle prime battute sui mercati a 1,1377 dollari da quota 1,1370 di ieri dopo la chiusura di Wall Street. Contro lo yen la moneta unica vale 129,02.
– Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri sera ai minimi da fine settembre. Il rendimento del titolo decennale italiano scende al 2,94%.
– Le Borse asiatiche continuano sull’onda positiva innescata dal ‘disgelo’ fra Stati Uniti e Cina in tema di dazi, alimentato dal segnale lanciato da Pechino con gli acquisti di soia statunitense. Un clima che ieri ha permesso anche a Wall Street di chiudere in crescita. Tokyo è salita dello 0,99%. Sul mercato dei cambi lo yen si stabilizza sul dollaro a 113,40, e sull’euro a 128,90. In salute anche le Piazze cinesi, con Shenzhen che ha guadagnato l’1,1% e Shanghai l’1,2%. Sulla stessa scia Hong Kong, che sale dell’1,1%. Bene pure Seul (+0,6%), Sidney (+0,15) e Mumbai (+0,69%). I futures indicano aperture in crescita per i mercati europei, spinti anche dalla bocciatura della mozione di sfiducia contro la premier britannica Theresa May, che le consente di proseguire nei negoziati sulla Brexit. Pure per Wall Street le previsioni sono positive. Fra i dati attesi in giornata, l’indice dei prezzi al consumo in Francia a novembre e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti.
– MILANO

– Apertura in rialzo per Piazza Affari, con l’indice Ftse Mib che è tornato sopra quota 19 mila punti (19.094), avviando gli scambi in crescita dello 0,78%.
– Aperture in crescita per le Borse europee. Dopo la bocciatura della mozione di sfiducia contro la premier Theresa May, Londra ha avviato le contrattazioni in rialzo dello 0,38% a 6.900 punti. Bene anche Milano (+0,78% a 19.094 punti), con l’avvicinamento fra governo e Ue sulla manovra. Parigi ha aperto con un guadagno dello 0,35% a quota 4.926 punti. Positiva anche Francoforte (+0,45% a 10.978 punti).
– Primi scambi in crescita per Piazza Affari, che sale dell’1,3% ed è la migliore di un’Europa in rialzo. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto in calo a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri, ai minimi da fine settembre. A spingere il listino milanese è il dialogo fra governo e Ue sulla manovra, con l’obiettivo di un deficit al 2.04%. Volano le banche, con Mps che sale de 3,5%, Intesa del 3,4%, Unicredit del 3,2%, Ubi del 3%, Bper del 2,4%, Banco Bpm del 2%, piatta Carige. In rosso Moncler (-1%) e Saipem (-0,6%).
Sale anche Fca (+1,3%), piatta Tim. Fuori dal lisino principale crolla Ovs (-15%) dopo i conti, vola Astaldi (+11%) in attesa della proposta di Salini.

– Primi scambi in crescita per Piazza Affari, che sale dell’1,3% ed è la migliore di un’Europa in rialzo. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto in calo a 266 punti contro i 272 della chiusura di ieri, ai minimi da fine settembre. A spingere il listino milanese è il dialogo fra governo e Ue sulla manovra, con l’obiettivo di un deficit al 2.04%. Volano le banche, con Mps che sale de 3,5%, Intesa del 3,4%, Unicredit del 3,2%, Ubi del 3%, Bper del 2,4%, Banco Bpm del 2%, piatta Carige. In rosso Moncler (-1%) e Saipem (-0,6%).
Sale anche Fca (+1,3%), piatta Tim. Fuori dal lisino principale crolla Ovs (-15%) dopo i conti, vola Astaldi (+11%) in attesa della proposta di Salini.
– L’Italia dovrebbe compiere ulteriori sforzi per il Bilancio 2019. Così il commissario Ue Pierre Moscovici commenta l’annuncio da parte del governo italiano di un deficit al 2,04% per il prossimo anno.
“È un passo nella giusta direzione, ma ancora non ci siamo, ci sono ancora dei passi da fare, forse da entrambe le parti”.

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Borse europee salgono, in scia a quelle asiatiche e alla chiusura positiva di Wall Street. I mercati mondiali sono spinti dal dialogo fra Stati Uniti e Cina in tema di dazi. Fra i listini del Vecchio continente, quello italiano cresce di più (+1%), grazie al dialogo fra governo e Ue sulla manovra, con l’Italia che punta a un deficit al 2,04%, contro il 2,4% iniziale. Sale anche Londra (+0,14%), dopo la bocciatura della mozione di sfiducia contro la premier Theresa May, che le consente di proseguire nei negoziati sulla Brexit.
Malgrado le proteste dei gilet gialli, Parigi segna un rialzo dello 0,14%. Bene anche Francoforte (+0,16%) e Madrid (+0,8%).
– BOLOGNA

– È di oltre 33 milioni di euro, con un aumento del 35% rispetto al 2017 e di cui la metà nell’export, il fatturato di Italtherm, una delle aziende leader nel settore del riscaldamento autonomo e centralizzato, con sede a Pontenure (Piacenza) nata sei anni fa dopo la chiusura della storica Hermann.
“Nel 2018 Italtherm – spiega l’azienda – ha toccato quota 65mila caldaie vendute. Inoltre, dal 2012 al 2018 l’organico è più che triplicato, passando da 30 a 100 dipendenti. Nell’ultimo anno la crescita del personale è stata del 25%. Italtherm ha anche aperto altre cinque posizioni in area tecnica; cerchiamo ingegneri elettronici e termotecnici per lo sviluppo di nuovi prodotti legati alle energie rinnovabili”. “Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti – affermano Paolo Mazzoni, fondatore dell’azienda, e Pietro Giannotta, direttore commerciale – investiamo nella ricerca. Ci siamo rimboccati le maniche puntando su prodotti innovativi”.       [print-me title=”STAMPA”]

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