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EL SALVADOR: A BUKELE LE PRESIDENZIALI

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EL SALVADOR: A BUKELE LE PRESIDENZIALI

AGGIORNAMENTO DELLE 05:19

DI LUNEDì 04 FEBBRAIO 2019

EL SALVADOR: A BUKELE LE PRESIDENZIALI

El Salvador: Bukele vince presidenziali
Al 1/o turno. Suo successo mette fine al bipartitismo nel Paese

SAN SALVADOR

– Rispettando le previsioni dei sondaggi Nayib Bukele, ex sindaco della capitale e leader del partito di destra Gana, si è proclamato presidente di El Salvador, avendo vinto le elezioni con oltre il 53% dei voti. La sua vittoria, sottolineano gli osservatori, mette fine ad un bipartitismo che governava il Paese da 30 anni.
“Il mio successo – sono state le sue prime parole – chiude in Salvador il dopoguerra”.
Con il 90% delle schede scrutinate, ha reso noto il Tribunale supremo elettorale (Tse), Bukele ha ottenuto 1,23 milioni di voti, ossia il 53,73%, ed ha quasi 22 punti di vantaggio su Carlos Calleja, candidato del partito di destra Arena.
Molto più distante, con il 13,8% delle preferenze si è piazzato Hugo Martínez, candidato del partito Fronte Farabundo Martì per la liberazione nazionale (Fmln), attualmente al governo con il presidente Salvador Sánchez Cerén.         [print-me title=”STAMPA”]

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DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE 2018

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Salvador, 10 anni a ex presidente Saca
Per peculato e riciclaggio di denaro, è il primo caso

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SAN SALVADOR

– Un tribunale di El Salvador ha condannato l’ex presidente della repubblica Elías Antonio Saca a dieci anni di carcere per i reati di peculato e di riciclaggio di denaro e di attivi.
Saca, che ha accettato di confessare i suoi reati in cambio di una riduzione della pena, è il primo presidente della repubblica salvadoregno ad essere condannato per corruzione. Nel corso del processo, l’ex capo dello Stato ha ammesso che durante gli anni in cui è stato alla guida del Paese (2004-2009) ha stornato fondi dal capitolo delle spese riservate presidenziali a conti personali e di aver pagato prezzi superiori al normale in alcuni contratti, evadendo i controlli degli organi statali.
L’avere ammesso di avere sottratto allo Stato 301 milioni di dollari, di cui si è impegnato a restituire una parte non resa pubblicamente nota, ha fatto sì che la pubblica accusa chiedesse per lui una condanna a dieci anni, invece dei 30 previsti dalla legge.   [print-me title=”STAMPA”]