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DALLE 14:43 ALLE 23:02

DI DOMENICA 14 OTTOBRE 2018

SOMMARIO

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Maker Faire, futuro robotica è al servizio dell’uomo
Colleghi lavoro, badanti o indossabili, robot sempre più tra noi

Maker Faire, robot avatar alter ego uomoImpiegato ad Amatrice, ha mani soffici sviluppate come protesi

Maker Faire 2018, Oltre 100.000 presenzeGli organizzatori “un successo che porta Roma verso il futuro”

Robotica diventa estensione chirurgoIn attesa brevetto mano miniaturizzata per interventi precisione

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Robot colleghi di lavoro o indossabili per riacquistare abilità perdute, calciatori o assistenti di anziani. I robot sono ormai “con noi, in noi e intorno a noi”, recita il titolo di una delle conferenze della giornata conclusiva della sesta edizione della Maker Faire Roma – The European Edition, in corso presso la Fiera di Roma. L’incontro, organizzato da Bruno Siciliano, responsabile dell’area robotica della Maker Faire, ha descritto i molteplici ambiti di applicazione della robotica come espressione di sviluppo al servizio del genere umano.
“Bisogna uscire dai confini della tecnologia, al di là degli aspetti tecnologici, infatti, la robotica è importante dal punto di vista sociale”, ha spiegato

Siciliano. Per l’esperto, i robot stanno diventando sempre più al servizio dell’uomo e non bisogna averne timore. “I robot saranno sempre più accettati, come già avviene in Giappone dove sono molto utilizzati per l’assistenza agli anziani”, ha detto Siciliano.
“Un giorno saranno così diffusi che non ci faremo più caso, come succede oggi con i telefonini o i personal computer”, ha aggiunto. Ma per Siciliano c’è un ulteriore passo in avanti da compiere nella robotica. “Il nostro sogno – ha aggiunto – è arrivare a macchine in grado di sviluppare sentimenti. Macchine talmente intelligenti – ha concluso Siciliano – che in futuro saranno in grado di scegliere, per simpatia, con quale robot o essere umano relazionarsi. Proprio come succede a ciascuno di noi nella vita quotidiana”.
Un robot avatar comandato a distanza, che si comporta come un alter ego dell’uomo per esplorare territori pericolosi, come i luoghi colpiti da terremoti. Si chiama ‘Ego’ ed è un prototipo già sperimentato ad Amatrice.
Sviluppato dal Centro E. Piaggio dell’Università di Pisa e dall’Istituto Italiano di Tecnologia (Iit), è una delle attrazioni della sezione robotica della sesta edizione della Maker Faire Roma – The European Edition, che si conclude oggi alla Fiera di Roma.
“Ego è un robot telecomandato da un operatore che, grazie a un visore, riesce a vedere attraverso gli occhi del robot, e con dei joystick a pilotarne a distanza l’apertura e chiusura delle mani”, ha spiegato

Manolo Garabini, uno dei ricercatori del Centro Piaggio che lo ha sviluppato. Il robot è già stato impiegato ad Amatrice “per valutare in sicurezza i danni agli edifici”, ha aggiunto Garabini. Il robot non è ancora in commercio, ma lo stesso gruppo ha anche perfezionato alcune sue parti, come le mani, “esempi di robot soffici flessibili che si adattano agli oggetti da afferrare”, ha spiegato Garabini. La mano robotica, battezzata Pisa Iit Soft Hand “pesa 500 grammi e sarà commercializzata come protesi dallo spin off del Centro Piaggio e dell’Iit Qb Robotics”, ha aggiunto il ricercatore. “Fino a qualche anno fa i robot erano confinati in gabbie nelle fabbriche. Oggi – ha concluso – stiamo invece imparando ad abituarci a robot soffici con movimenti sempre più naturali”.

– Si chiude con oltre 100.000 presenze la sesta edizione della Maker Faire Roma, The European – Edition, la fiera dell’artigianato digitale. Lo ha annunciato Massimiliano Colella, direttore generale di Innova Camera, l’Azienda speciale della Camera di Commercio di Roma che organizza la manifestazione, presente l’assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio Gian Paolo Manzella. “Non abbiamo ancora cifre esatte, perché il pubblico sta ancora affollando i cancelli, ma siamo già molto soddisfatti”, ha spiegato Colella. Per Manzella, “ogni anno la Maker Faire ci porta verso il futuro. La manifestazione non può più essere considerata un episodio, ma una realtà ormai consolidata. Un’iniziativa – ha aggiunto – che rappresenta un esempio di come fare viaggiare insieme creatività umana e mondo della tecnologia”. Sono stati più di mille i progetti presenti nell’edizione 2018 della Maker Faire, arrivati da 61 nazioni. Sette i padiglioni, per un’estensione di 100.000 metri quadri, aperti a tutti: dalle scuole alle università, dalle imprese al grande pubblico.
– La robotica diventa un’estensione del braccio del chirurgo, grazie alla mano miniaturizzata Musha (Multifunctional smart hand). Sviluppata dal centro Icaros dell’Università di Napoli Federico II, è stata presentata alla sesta edizione della Maker Faire Roma – The European Edition, la fiera dell’artigianato digitale che si conclude oggi alla Fiera di Roma dopo tre giorni di incontri e convegni. “Musha renderà gli interventi più precisi, aiutando ad esempio il chirurgo a capire la consistenza e le dimensioni di un tumore”, ha spiegato

Fanny Ficuciello, responsabile ricerca del centro Icaros. Per la ricercatrice, “questa mano robotica, grazie ai suoi cinque motori che la rendono molto elastica, potrà ad esempio sollevare parti del tessuto anatomico che ostacolano la visuale del chirurgo. Inoltre – ha aggiunto con i suoi sensori darà al chirurgo la sensazione del tatto”.
Il prototipo è già in fase di brevettazione. “Per il momento non è stata ancora sperimentata sui pazienti, abbiamo fatto dei test di simulazione in laboratorio. Ma – ha concluso – abbiamo già riscontrato un grande entusiasmo tra i chirurghi ai quali l’abbiamo mostrata”.   [print-me title=”STAMPA”]