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DALLE 10:44 ALLE 19:08

DI SABATO 01 DICEMBRE 2018

SOMMARIO

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Calcio: Zamparini “ho ceduto il Palermo per 10 euro”
Accordo siglato ieri, acquirente è una società londinese

Ghirelli, auricolari per arbitri Serie C”Innovazione sarà un valido supporto a direzione di gara”

Spalletti, padre Lautaro? danno a Inter”Ora è tutto a posto,lui non ha bisogno della difesa di nessuno”

Spalletti, Roma-Inter non sarà decisiva’Nostro percorso roseo finora, ma non vogliamo accontentarci’

Mazzarri, stop giusto torno più carico”Dopo malore serviva check-up, qui per il bene del Torino”

Torino: Mazzarri,squadra era preoccupataUnione e coinvolgimento umano spero ci rendano più forti

Spalletti, Nainggolan?Infortuni capitano’Serve più tranquillità nel gestirlo, lui è molto dispiaciuto’

Spalletti, Totti? Lo saluterò volentieri’Non ho letto il libro, ma ci saranno precisazioni da fare’

Milan, da oggi Ivan Gazidis nuovo adEx manager dell’Arsenal da oggi è ufficialmente in carica

Mazzarri vuole cambiare marcia al TorinoIl tecnico “troppi gol in avvio, non possiamo permettercelo”

Premier all’italiana, Sarri-Ranieri il derby è doppio Chelsea-Fulham sfida in panchina, riflettori a Stamford Bridge

Nicola si aspetta crescita col SassuoloIl tecnico dell’Udinese manda ancora Lasagna in panchina

De Zerbi, mai accettato imposizioniEx tecnico Foggia, tutti sapevano che non ero ricattabile

De Zerbi, coscienza pulita ma non basta”Contesto tutto, mai accettato imposizion. Non mi piace finire in un tritacarne del genere”

Serie A: Roma Inter, “Voglio una Roma col sangue agli occhi”Spalletti: “Padre Lautaro? Crea danno anche alla squadra”

Gattuso, Gazidis quando parla affascina”Uomo di esperienza, può essere valore aggiunto per la società”

Gattuso, ci fu possibilità CR7 al Milan’Normale che Fabregas mi piace ma non c’è nulla di concreto’

Cagliari: Pavoletti ok per FrosinoneMaran sprona i suoi, “voglio una gara di personalità”

Inzaghi, col Chievo serve la vera LazioTecnico: “Ko con Apollon? Spiace ma con la testa già a Verona”

Libertadores: il River non vuole MadridClub: “rifiutiamo cambio sede, verrebbe meno par condicio”

Serie A: Spal-Empoli 2-2Pareggio inutile per la classifica delle due squadre

Gattuso, infortuni ma Milan ricompattatoDobbiamo fare più punti possibile e superare turno Europa League

Genoa: Juric, settimana di gare decisive’Conto su Piatek, è cresciuto. Il Torino è ostico e forte’ –

Valverde, strano Pallone Oro senza Messi
Tecnico Barcellona, sono sorpreso come chiunque altro

Premier: 3-1 al Bournemouth,City allungaSquadra di Guardiola sempre leader, domani giornata di derby

Bundesliga: Dortmund avanti tuttaGialloneri allungano sul Moenchengladbach. Bayern ok – Scritte-choc prima di Fiorentina-Juve
Fuori dallo stadio contro Scirea e vittime Heysel. Poi rimosse FIORENTINA-JUVE 0-1 al termine del primo tempo vantaggio Bianconero al 31 con Bentancur

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L’ARTICOLO

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Il Palermo Calcio è stato “ceduto al prezzo simbolico di 10 euro” a una società londinese. Lo rende noto Maurizio Zamparini, che ieri sera ha firmato la vendita davanti a un notaio “pensando solo al futuro della società e al tifo palermitano” e “con un nodo in gola”. Ceduta anche la società Mepal, proprietaria del marchio, con “impegno al pagamento a saldo del credito residuo del Palermo di 22,8 milioni di euro” che, spiega Zamparini “entreranno nelle casse sociali per una garanzia serena di gestione economica”.
– Anche gli arbitri della Serie C saranno dotati di auricolari. Lo ha annunciato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, al termine del confronto con gli arbitri e i club svoltosi a Riccione, dove sono emerse “innovazioni che rappresentano una svolta e un segnale tangibile”. La Lega Pro, dunque, doterà gli arbitri di auricolari, come per i fischietti della Serie A e B, si tratta di “strumenti innovativi per la stessa Lega, che li equipara alle categorie superiori e che saranno un valido supporto al loro lavoro”.
Ghirelli ha ringraziato il designatore, Danilo Giannoccaro, e i 73 arbitri che dirigono le partite sui campi di C, tra i quali una donna, Maria Marotta di Sapri. “Abbiamo evidenziato il lavoro meticoloso di una squadra di valore come quella della CAN PRO e dei suoi arbitri – ha aggiunto Ghirelli – che si avvale anche dell’apporto di 157 assistenti arbitrali e 58 osservatori”.
– MILANO

– “Facendo queste dichiarazioni e tentando di attaccare me, il papà di Lautaro attacca anche l’Inter e crea problemi allo stesso giocatore. Danneggia la sua immagine e può danneggiare il rapporto coi compagni”. Così Luciano Spalletti su Martinez senior, che su twitter lo aveva attaccato per non aver impiegato il giocatore col Tottenham.
“Per diventare un top player bisogna gestire te stesso ma anche chi ti sta intorno. Il ragazzo non ha bisogno della difesa di nessuno, è forte in campo e fuori. Ora e tutto a posto”.
– “La gara con la Roma non sarà decisiva nemmeno per escludere dalla corsa Champions una diretta avversaria, nulla è decisivo nel nostro campionato. Ci sono insidie e squadre fortissime”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, alla vigilia della gara coi giallorossi. “Leggo che provate a metterci pressione, ma quando sono arrivato eravamo a 30 punti dalla Roma – ha proseguito -.
Se ora siamo quelli che debbono vincere assolutamente questa partita ce lo prendiamo questo complimento perché è segno che abbiamo fatta tanta strada”. Il tecnico nerazzurro promuove finora la stagione della squadra: “Siamo facendo quello che dovevamo fare, siamo dentro il più roseo percorso immaginabile – le parole di Spalletti -. Siamo ancora dentro la possibilità di qualificarci in Champions in un girone tra i più duri e per ora abbiamo una classifica abbastanza importante in campionato. Non vogliamo accontentarci”, ha concluso.
“Ho avuto l’impressione che tanta gente mi vuole bene più di quanto me ne voglia io, perché non mi sono mai curato”. Così Walter Mazzarri, che torna domani in panchina dopo il malore che lo ha costretto a qualche giorno di stop. “Il mio mestiere è fatto di scelte, questa volta ho ‘subito’ io quelle di presidente e medico – spiega -: hanno fatto bene a fermarmi, perché avevo bisogno di un check-up completo. Ora sono tornato e sono più carico di prima per fare il bene del Toro”.
– TORINO

– “I miei ragazzi erano più preoccupati di me, ho visto una unione e un coinvolgimento umano importante”. Walter Mazzarri ringrazia così i giocatori del suo Torino, che torna a dirigere domani dalla panchina, contro il Genoa, dopo lo stop per il malore accusato la scorsa settimana.
“Spero che questa unione – aggiunge il tecnico granata – ci aiuti ad essere più forti di qui alla fine della stagione…”.
– “Nainggolan ha avuto un infortunio in ritiro e quando succede si creano complicazioni nel lavoro da fare. Poi ha avuto un paio di fastidi che possono assomigliare a ricadute. Sono cose che possono succedere”. Il tecnico dell’Inter commenta così la condizione di Radja Nainggolan, dopo i problemi fisici nell’ultima settimana. “Bisogna casomai trattarla con tranquillità e prendere tempistiche più comode – prosegue il tecnico alla vigilia della gara con la Roma -. È dispiaciuto perché sa che non ha dato il suo contributo e vorrebbe metterlo a disposizione dei compagni. Vrsaljko? È a disposizione per domani”.
– MILANO

– “Totti? Se lo trovo lo saluto volentieri. Purtroppo non ho avuto tempo di leggere il libro. Ho letto le cose che riportate soprattutto voi giornalisti, secondo me ci sono delle precisazioni da fare ma si faranno con calma”.
Lo ha detto il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti, intervistato da Sky alla vigilia della gara con la Roma. “Ho ho vissuto sette anni lì, ci sono moltissimi amici che magari non verranno allo stadio a festeggiarmi, però rimangono buonissimi rapporti con tantissime persone – ha proseguito -. Nella mia gestione, anche sbagliando, ho sempre tentato di fare il bene della Roma”.
– L’esperienza di Ivan Gazidis come amministratore delegato del Milan è cominciata in mattinata con la visita a Milanello, dove la squadra è in ritiro alla vigilia della sfida con il Parma. Reduce da nove anni alla guida dell’Arsenal, il manager sudafricano è impegnato già da settimane a studiare le strategie per la sua nuova squadra, e da oggi ricopre il ruolo di ad con il compito di guidare le attività del Milan sui versanti sportivo, finanziario e commerciale, come annunciato il 18 settembre nel comunicato di investitura. L’incarico sarà ratificato mercoledì dall’assemblea dei soci del club rossonero.
– TORINO

– Per il Torino “è arrivato il momento di cambiare marcia, di raccogliere quanto produce”. E domani contro il Genoa, squadra “con giocatori rapidi simile al Parma” che ha sconfitto i granata nell’ultima partita casalinga, occorre fare il salto di qualità che fino ad ora è mancato.
“Quando giochiamo in casa vogliamo spaccare il mondo e spesso otteniamo il contrario – spiega Walter Mazzarri – Avremmo meritato diversi punti in più, solo con Parma e Napoli abbiamo meritato di perdere”.
Per risolvere il problema, il tecnico granata, che torna in panchina dopo il malore e il successivo stop, ha deciso di cambiare qualcosa nell’avvicinamento alla gara. “Il discorso pre-partita lo farò negli spogliatoi, non in hotel, per non far scemare la carica – annuncia – e cambieremo il riscaldamento e la strada per cercare la concentrazione. Abbiamo concesso troppi gol in avvio di partita, non possiamo permettercelo”.
Un derby nel derby, due squadre di Londra, allenate da due tecnici italiani: Claudio Ranieri sfida Maurizio Sarri allo Stamford Bridge, dove all’inizio del millennio aveva fatto il suo esordio in Premier League. Il tecnico romano ha allenato i Blues per quasi quattro anni, il primo allenatore dell’era Abramovich. Da allora ha affrontato il Chelsea in altre occasioni, l’ultima sulla panchina del Leicester che proprio a Londra aveva festeggiato il titolo dei miracoli. Uno stadio di care memorie.”Quando affronto una mia ex squadra non è mai una partita normale per me, il Chelsea mi ha aperto le porte del calcio inglese – il ricordo di Ranieri -. I tifosi mi vogliono bene e me lo hanno dimostrato anche l’ultima volta che ci sono venuto”. Settimana scorsa Ranieri ha riallacciato i rapporti con la Premier League, guidando alla vittoria il Fulham contro il Southampton. Un esordio fortunato, per rincorrere una salvezza che resta tutta in salita. “Quando affronti una squadra della qualità del Chelsea devi essere molto attento. Ma stiamo lavorando molto bene e sono certo che sarà un bel derby”, ha aggiunto Ranieri, ricordando un aneddoto risalente a qualche mese fa. “Quando ero senza squadra, ho chiesto a Maurizio di poter assistere ai suoi allenamenti a Cobham – ha ricordato il tecnico romano -. E’ stato molto gentile ed ospitale. Ma quanto ho visto, purtroppo non ci basterà per battere il Chelsea, dovremo giocare una partita super”.La stima tra i due tecnici è sincera e reciproca, come ha avuto modo di confermare lo stesso Sarri, in cerca di riscatto dopo il brutto passo falso nell’ultima giornata (sconfitta sul campo del Tottenham). “Quando allenava la Fiorentina gli ho parlato per la prima volta – dice -. All’epoca io ero in Serie D, per me era più facile perché ero guidavo una piccola squadra di Firenze, l’Antella, che si allenava vicino al centro sportivo della Fiorentina. Ho assistito a molti allenamenti di Ranieri, ma non penso che si possa ricordare di me a quei tempi”. E’ bastata una sconfitta (un solo punto nelle ultime due uscite) perché il Chelsea non solo perdesse terreno dalla vetta (il Manchester City è scappato a +7), ma anche scivolasse in quarta posizione, a +1 dall’Arsenal. In settimana i Blues hanno vinto in Europa League (4-0 contro il Paok Salonicco), e domenica è atteso il ritorno dal primo minuto di Eden Hazard. Nei 26 precedenti tra le due squadre il Chelsea ha perso una sola volta, ed è imbattuto da 16 gare contro i Cottagers. Numeri che non illudono Sarri: “Le squadre di Claudio sono sempre molto solide e ben organizzate. Soprattutto in difesa, sanno difendersi con ordine. E spesso sono molto pericolose in contropiede, come nel caso del Leicester, ma non solo”.

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UDINE

– “Ogni partita rappresenta un motivo di ulteriore crescita: sono fiducioso rispetto all’applicazione che ho visto in settimana e che ci aiuterà molto domani. Abbiamo lavorato duramente e aggiunto qualche ulteriore concetto rispetto all’esordio con la Roma”. Lo ha detto l’allenatore dell’Udinese, Davide Nicola, nella conferenza stampa alla vigilia della trasferta di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Nicola non esclude, con il trascorrere delle settimane, una coesistenza in attacco tra Lasagna, che partirà ancora dalla panchina, e Pussetto, con De Paul come rifinitore. “Tutto è possibile – ha affermato il tecnico – e il mio compito è quello di far coesistere i giocatori più determinanti per favorire ulteriore imprevedibilità tattica”.
– “Contesto fermamente le sommarie valutazioni riguardanti la mia persona e la mia professionalità in merito alle indagini della Dda che hanno determinato i provvedimenti del Gip di Bari, coinvolgendo anche il Foggia per il tesseramento di due calciatori”. Così l’ex tecnico rossonero, ora al Sassuolo, Roberto De Zerbi, in una nota affidata al suo avvocato, Eduardo Chiacchio. “Mai accettato imposizioni, neppure dai dirigenti delle società in cui ho militato. A Foggia tutti sapevano che non ero influenzabile o ricattabile”. “Uno dei due calciatori non l’ho mai allenato, l’altro fu aggregato con altri ragazzi della Juniores nelle ultime gare del campionato. La stagione successiva non lo ritenni idoneo per la prima squadra”, prosegue De Zerbi. “Mi sono limitato a fare l’allenatore e non avevo poteri su calciatori che la società voleva tesserare per mandarli in altre squadre. Mi dispiace che venga tirato in ballo il mio nome per dare maggiore risalto a notizie di cronaca, lontanissime dal mio operato”. “Io tengo molto al cognome che porto, per rispetto alla mia famiglia e alla società per cui lavoro. Già una volta mi hanno messo in mezzo e ne sono uscito pulito senza se e senza ma, e senza patteggiare, prima con una squalifica di tre mesi e poi con un proscioglimento totale. Anche questa volta ho la coscienza pulita, ma avere la coscienza pulita non mi basta, e non mi piace finire in un tritacarne del genere”. Lo ha detto il tecnico del Sassuolo, Roberto De Zerbi, in conferenza stampa. “Chi mi conosce, e a Foggia mi conoscono, sa che non sono manovrabile e non sono mai stato manovrato da nessuno. Dei due giocatori di cui si parla uno non lo conosco, l’altro giocava nella Juniores ed è stato aggregato per arrivare a 20 in allenamento, che è il numero di giocatori di movimento che mi servono quando alleno, e ha giocato 9′ l’ultima partita, che vincevamo 3-0, e l’anno dopo è andato in prestito”, ha aggiunto l’allenatore neroverde. “Vorrei dire altre cose, ma è giusto che aspetti, e mi dà fastidio essere messo in mezzo: spero di essere ascoltato presto dalla Procura. Se qualcuno si è piegato ai voleri altrui non so, so che io non c’entro. A Foggia ho fatto l’allenatore, ho portato 30.000 persone in uno stadio dove andavano in 3mila, e poi sono stato mandato via perché tra me e la società c’era una visione diversa su tutto. Spero di chiarire la mia posizione il prima possibile, e di essere ascoltato in Procura, poi ognuno chiarirà la propria posizione in merito”.
De Zerbi :”contesto tutto, mai accettato imposizioni” – Contesto fermamente le sommarie valutazioni riguardanti la mia persona e la mia professionalità in merito alle indagini della Dda che hanno determinato i provvedimenti del Gip di Bari, coinvolgendo anche il Foggia per il tesseramento di due calciatori”. Così l’ex tecnico rossonero, ora al Sassuolo, Roberto De Zerbi, in una nota affidata al suo legale, Eduardo Chiacchio. “Mai accettato imposizioni da nessuno, neppure dai dirigenti delle società in cui ho militato. A Foggia tutti sapevano che non ero influenzabile o ricattabile”. “Devo precisare che uno dei due non è stato mai da me allenato, mentre l’altro fu aggregato congiuntamente ad altri ragazzi della squadra Juniores nelle ultime gare del campionato. Nella stagione successiva non fu da me ritenuto idoneo per la prima squadra”, prosegue De Zerbi nelle parole affidate al suo legale. “Mi sono limitato a fare l’allenatore e non avevo poteri su calciatori che la società voleva tesserare per poi mandarli in prestito in altre squadre – afferma ancora il tecnico – Mi dispiace che venga tirato in ballo il mio nome per dare maggiore risalto a notizie di cronaca, lontanissime dal mio operato e dal mio modus operandi”.

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Una squadra composta da “uomini forti col sangue agli occhi”. Eusebio Di Francesco vuole questo dalla Roma impegnata domani sera all’Olimpico con l’Inter dell’ex Spalletti. “Portare a casa una vittoria sarebbe determinante. Quattro punti dalla zona Champions non sono tanti ma possono diventare tantissimi se non cambiamo marcia – ammette il tecnico giallorosso alla vigilia -. Lo so che c’è grande delusione e capisco l’amarezza, siamo in debito coi tifosi ma abbiamo bisogno del loro grande sostegno”. Al supporto proveniente dagli spalti dovrà però corrispondere l’impegno sul campo. “Ora abbiamo bisogno veramente di uomini forti. Mentalmente dobbiamo uscire fuori da questo momento visto che alle prime difficoltà tornano le nostre lacune – ricorda l’allenatore abruzzese -. Certo, magari ci vuole anche un pizzico di fortuna cosa che veramente non sta mai accadendo ma sta a noi far girare la ruota. Dobbiamo dimenticare gli errori e giocare con grande determinazione. La squadra deve dare tutto”. Anche perché davanti troverà un avversario che finora “ha dimostrato di essere più forte di noi in campionato”.
Spalletti, sfida non sarà decisiva – “La gara con la Roma non sarà decisiva nemmeno per escludere dalla corsa Champions una diretta avversaria, nulla è decisivo nel nostro campionato. Ci sono insidie e squadre fortissime”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter, Luciano Spalletti, nella conferenza stampa alla vigilia della gara coi giallorossi. “Leggo che provate a metterci pressione, ma quando sono arrivato eravamo a 30 punti dalla Roma – ha proseguito -. Se ora siamo quelli che debbono vincere assolutamente questa partita ce lo prendiamo questo complimento perché è segno che abbiamo fatta tanta strada”. Il tecnico nerazzurro promuove finora la stagione della squadra: “Siamo facendo quello che dovevamo fare, siamo dentro il più roseo percorso immaginabile – le parole di Spalletti -. Siamo ancora dentro la possibilità di qualificarci in Champions in un girone tra i più duri e per ora abbiamo una classifica abbastanza importante in campionato. Non vogliamo accontentarci”, ha concluso.
“Totti? Se lo trovo lo saluto volentieri. Purtroppo non ho avuto tempo di leggere il libro. Ho letto le cose che riportate soprattutto voi giornalisti, secondo me ci sono delle precisazioni da fare ma si faranno con calma”. Lo ha detto il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti, intervistato da Sky alla vigilia della gara con la Roma. “Ho ho vissuto sette anni lì, ci sono moltissimi amici che magari non verranno allo stadio a festeggiarmi, però rimangono buonissimi rapporti con tantissime persone – ha proseguito -. Nella mia gestione, anche sbagliando, ho sempre tentato di fare il bene della Roma”.
– “Facendo queste dichiarazioni e tentando di attaccare me, il papà di Lautaro attacca anche l’Inter e crea problemi allo stesso giocatore. Danneggia la sua immagine e può danneggiare il rapporto coi compagni”. Così Luciano Spalletti su Martinez senior, che su twitter lo aveva attaccato per non aver impiegato il giocatore col Tottenham. “Per diventare un top player bisogna gestire te stesso ma anche chi ti sta intorno. Il ragazzo non ha bisogno della difesa di nessuno, è forte in campo e fuori. Ora e tutto a posto”.

– CARNAGO (VARESE)

– Ivan Gazidis è uno che “quando parla affascina”. Rino Gattuso descrive così il nuovo amministratore delegato del Milan, che nel suo primo giorno operativo ha fatto visita alla squadra a Milanello, alla vigilia della partita con il Parma. “Gazidis è un uomo di calcio, per tanti anni ha rappresentato l’Arsenal, facendo buone cose a livello di risultati sportivi ed economici – ha sottolineato l’allenatore rossonero -. Abbiamo pranzato insieme a Paolo Maldini e Leonardo, ha visto l’allenamento. Quando parla affascina, lo ascolto volentieri. Si vede che è un uomo di esperienza e può essere un valore aggiunto per questa società”.
“Se Mirabelli lo ha detto, lo sapevo anche io. C’è stata la possibilità, è tutto vero. Poi ci sono di mezzo tante cose”. Rino Gattuso conferma così che il Milan, l’estate scorsa prima del cambio di proprietà, ha valutato la possibilità di ingaggiare Cristiano Ronaldo, di cui ha parlato anche l’ex ds Massimiliano Mirabelli. L’allenatore rossonero non ha aggiunto altri dettagli su quella trattativa, né si è sbottonato sugli obiettivi di mercato per gennaio.
“Fabregas? E’ normale che mi piaccia, come Modric, Kanté e tutti i grandi, ma sono domande per Leonardo e Maldini – ha tagliato corto in conferenza stampa alla vigilia della partita con il Parma -. Parlo di queste cose con loro solo quando si possono fare all’80-90%. Stanno uscendo tanti nomi, mi piace Fabregas, ma non c’è nulla di concreto, ne potete stare tranquilli”.
Pavoletti recupera. E Maran ha un’arma in più per la trasferta di domani a Frosinone. Il bomber, uscito a inizio ripresa nella sfida di lunedì col Torino, era regolarmente in campo per rifinitura e partitella.
Ed è tra i convocati: tutto lascia pensare che possa essere schierato nell’undici iniziale. Ci sono anche Padoin e Faragò, assenti coi granata. Mentre mancano gli infortunati Castro e Lykogiannis. “Per la partita di domani non dobbiamo avere timori se non quello di non portare sul campo il nostro calcio – ha spiegato il tecnico nella conferenza stampa della vigilia – Lunedì per vari motivi in alcuni frangenti non ci siamo riusciti. Vogliamo metterci nelle condizioni di sviluppare il nostro gioco, fatto di coraggio, esuberanza e sana sfacciataggine”.
– “Perdere non fa mai piacere ma lo avevo messo in preventivo perché, dopo aver conquistato la qualificazione con due turni d’anticipo, siamo andati a Cipro con un lavoro diverso nelle gambe e con la testa già a Verona dove ci aspetta una partita molto complicata. Servirà la vera Lazio per battere il Chievo”. Simone Inzaghi parla così alla vigilia della trasferta dei biancocelesti sul campo della formazione guidata da Di Carlo. L’impegno col l’Apollon Limassol, aggiunge Inzaghi a Formello, “aveva poco da dire, all’Europa League torneremo a pensare a febbraio, ora dobbiamo dedicarci al campionato”. “Il prossimo un turno pro-Lazio? Lo sapremo domani, noi dobbiamo vincere – ricorda il tecnico -.
Sono fiducioso, ma temo il Chievo perché ho visto la gara del San Paolo e ha pareggiato col Napoli con merito giocando con un grandissimo spirito. Dobbiamo sapere che ci concederanno pochi spazio, sarà una gara piena di insidie”.
Il River Plate non ci sta e insiste nel non voler disputare la finale di ritorno di Coppa Libertadores domenica 9 allo stadio Santiago Bernabeu di Madrid, come deciso dalla Conmebol, l’equivalente dell’Uefa sudamericana. In un comunicato ufficiale diffuso oggi, il club dei ‘Los Millonarios’ contesta di non poter giocare il match contro il Boca Juniors nel suo stadio, il ‘Monumental’, considerando “incomprensibile” che la città di Buenos Aires, che questa settimana sta ospitando la riunione del G20, non riesca ad organizzare in sicurezza il “Superclasico” del calcio argentino. Il River non si ritiene responsabile di quanto accaduto sabato scorso e sostiene che giocare all’estero la partita significa “snaturare la competizione che deve disputarsi in Sudamerica”.

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FERRARA

– Spal e Empoli hanno pareggiato 2-2 (1-2) nell’anticipo della 14/a giornata della serie A. Un risultato che non aiuta la classifica delle due squadre, con gli estensi che salgono a 14 punti e l’Empoli a 13. La Spal era andata in vantaggio al 5′ con Kurtic ma ha poi subito la rimonta dei toscani, con Caputo al 24′ e Krunic al 43′. Nella ripresa, nonostante l’espulsione di Cionek al 4′, la squadra di casa è giunta al pareggio al 21′ ancora con Kurtic, sempre di testa

– Alle prese con l’emergenza infortuni e sette partite da affrontare a dicembre, Rino Gattuso affronta questo mese chiave con un obiettivo. “Bisogna fare meno danni possibile, riuscire a fare più punti possibile e passare il turno di Europa League, poi vedremo – ha chiarito l’allenatore del Milan alla vigilia della sfida con il Parma -. Per questo penso partita dopo partita. Poi si vedrà dove arriveremo prima della sosta. “E’ vero che abbiamo subito tanti infortuni – ha proseguito – ma il gruppo si è ricompattato, i ragazzi che stanno facendo qualcosa in più. Con l’emergenza difensiva la squadra fa una corsa in più, ci mette una pezza in più e dobbiamo continuare con questo spirito”.
– GENOVA

– Torino, Entella e Spal. Settimana di fuoco per il Genoa a cui manca la vittoria da due mesi. “Tre partite per me decisive. L’ho detto ai ragazzi. Abbiamo fatto tanti passi in avanti in molte cose. Ora bisogna fare punti e passare il turno di Coppa per dare senso alla crescita che noi vediamo. E’ una settimana straimportante per noi”. Lo ha detto il tecnico del Genoa, Ivan Juric, che domani contro il Torino sarà squalificato. Al suo posto Murgita che Juric ha voluto accanto nella conferenza pre gara. “Emozionato? Mi emozionavo da giocatore, ora solo un pochino, ma ho la consapevolezza di vivere una situazione particolare”, ha detto Murgita. Torino è squadra ostica. “Sono fisicamente devastanti – ha sottolineato Juric – e giocano molto su questa caratteristica. E’ un Toro che cresce di anno in anno, ha una rosa forte e punta in alto”.
Juric e Murgita puntano su Piatek che ha ritrovato il gol al derby. “Mai avuto dubbi su di lui – dice Juric – e non l’avevo visto bloccato, anzi è cresciuto”.

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Non vedere il nome di Leo Messi nella terna dei candidati al pallone d’Oro ha “sorpreso” e non poco Ernesto Valverde, suo allenatore al Barca. “Sono sorpreso come chiunque”, ha ammesso l’allenatore della squadra catalana oggi in conferenza stampa, “perché, ad esempio, Messi è stato il migliore giocatore della prima, seconda e quinta giornata di Champions, mentre nella terza e quarta giornata non ha giocato perchè infortunato. E non lo diciamo noi, ma lo ha detto l’Uefa – ha aggiunto Valverde – Ci congratuliamo con i prescelti (Modric, Varane, Mbappè, ndr) poi tutti sono liberi di pensare ciò che vogliono ma lo trovo un po’ strano, questo sì”, ha confessato Valverde. Il Pallone d’Oro, assegnato dalla rivista francese “France Football”, verrà consegnato lunedì prossimo in una serata di gala a Parigi.
– Il Manchester City allunga nella classifica della Premier League, nell’attesa che scendano in campo il Liverpool, il Tottenham e il Chelsea. La squadra di Pep Guardiola, nell’anticipo della 14/a giornata, ha superato in casa per 3-1 il Bournemouth: ha aperto le marcature Bernardo Silva al 16′, Wilson ha firmato il momentaneo pareggio al 44′.
Nella ripresa Sterling ha realizzato il 2-1 al 12′ e Gundogan ha chiuso i conti al 34′, su assist di Sane. Il City sale a 38 punti, il Liverpool è a 33, il Tottenham a 30 e il Chelsea a 28.
Domani spicca il derby italiano fra Sarri e Ranieri, rispettivamente alle guide di due squadre londinesi che, alle 13, s’incroceranno a Stamford Bridge. Altro derbyssimo, quello delle 15,05, fra Arsenal e Tottenham, alle 17,15 altra stracittadina fra Liverpool ed Everton.
– Continua la marcia trionfale del Borussia Dortmund che, nella 13/a giornata della Bundesliga, piega anche anche la resistenza del Friburgo, battuto per 2-0. Di Reus al 40′ del primo tempo su rigore e del solito Paco Alcacer al 46′ della ripresa le reti del successo per la squadra allenata da Lucien Favre. Con questo successo i gialloneri salgono in classifica a quota 33, vale a dire a +7 sul Borussia Moenchengladbach (26), che giocherà domani alle 15,30 sul campo del Lipsia. Oggi c’è stato spazio anche per il successo in trasferta del Bayern Monaco che si è imposto per 2-1 a Brema, contro il Werder, grazie alla doppietta di Gnabry fra il 20′ del primo tempo e il 5′ della ripresa, inframezzata dal gol di Osako al 33′ del primo tempo.

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FIRENZE

– “Heysel -39, Scirea brucia all’inferno”. E’ la scritta-choc apparsa fuori dalla zona del prefiltraggio dello stadio Franchi, prima di Fiorentina-Juventus. La scritta è stata fatta subito cancellare e il club viola ha preso le distanze. Dura la posizione del vicepresidente bianconero Pavel Nedved: “Difficile commentare scritte così, quando il nostro capitano omaggia quello della Fiorentina e loro oltraggiano la memoria del nostro”, ha detto a Sky, riferendosi al mazzo di fiori deposto da Chiellini sotto la Fiesole in ricordo di Astori. – FIORENTINA-JUVENTUS 0-1 alla fine del primo tempo: rete di Rodrigo Bentancur al minuto 31      [print-me title=”STAMPA”]