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DI LUNEDì 17 DICEMBRE 2018

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Trovato morto a New York il fondatore di Vine
Colin Kroll aveva 34 anni, overdose da stupefacenti

17 dicembre 201811:20

Colin Kroll, cofondatore di due app di grande successo e popolarità come Vine e HQ Trivia, e’ stato trovato morto nel suo appartamento di Soho, a Manhattan. Aveva 34 anni e la causa del decesso, secondo i primi accertamenti, sarebbe un’overdose da stupefacenti. Kroll era infatti nel suo letto attorno al quale la polizia ha rinvenuto alcuni strumenti utilizzati per assumere eroina e cocaina. A dare l’allarme e’ stata una telefonata della fidanzata di Kroll che non lo sentiva da ore.La carriera di Kroll, iniziata nel 2007 a Yahoo!, e’ stata sempre tormentata a causa dei suoi eccessi e del suo carattere difficile. Nel 2014 fu licenziato da Twitter con l’accusa di essere “un cattivo manager”, dopo che il social network aveva acquistato la sua Vine, un’applicazione che permetteva di creare mini-video della durata di sei secondi, i cosiddetti ‘vines’. L’accusa principale che gli fu mossa arrivo’ da alcune donne che lamentarono comportamenti molesti di Kroll, anche se nessuna arrivo’ mai a denunciarlo. Nel 2015 fu nominato Ceo di HQ Trivia, un app molto popolare tra i giovanissimi con la quale ogni giorno e’ possibile vincere denaro se si risponde esattamente ad una serie di 12 domande di difficolta’ crescente.Al massimo della sua popolarita’ HQ Trivia contava 2 milioni di giocatori con un valore di mercato che si aggirava sui 100 milioni di dollari. Ultimamente pero’ l’app, dopo il successo iniziale, continuava a perdere audience: se nel gennaio di quest’anno era nella top ten dei giochi piu’ scaricati sull’iPhone, si posiziona adesso tra il 250mo e il 500mo posto.Kroll inoltre era negli ultimi tempi alle prese con un dipendente che lo aveva denunciato per “uno stile manageriale aggressivo”.
Scagionati i cellulari, non causano tumoriStudio australiano, tassi stabili dal 1982

SYDNEY17 dicembre 201812:39

I telefonini non causano il tumore al cervello. A scagionare i dispositivi sempre più diffusi e potenti una nuova analisi su 16.800 casi di cancro cerebrale in Australia registrati a partire dall’inizio degli anni 1980. Lo studio, guidato dall’Australian Radiation and Nuclear Safety Agency (Arpansa) e pubblicato sulla rivista BMJ Open, esclude ogni legame fra la rapida diffusione della telefonia mobile e l’incidenza dei tumori al cervello.”I tassi di tumori cerebrali sono rimasti piuttosto stabili nei decenni e non sono aumentati tipi specifici di tumori cerebrali”, scrive il responsabile della ricerca, l’esperto di radiologia Ken Karipidis dell’Arpansa. Lo studio, finanziato dal governativo National Health and Medical Research Council, conferma che l’incidenza di cancro al cervello, dopo gli aggiustamenti per l’età dei pazienti, è rimasta stabile tra il 1982 e il 2013. Nell’ analizzare i 16.800 pazienti australiani fra i 20 e i 59 anni, i ricercatori hanno tenuto conto del tipo e posizione del tumore.E’ stato identificato un aumento nei casi di glioblastoma, il sottotipo più comune, fra il 1993 e il 2002, ma si ritiene che ciò sia dovuto a miglioramenti diagnostici grazie alla tecnologia MRI. “Non vi sono stati aumenti in alcun tipo di tumore, inclusi il glioma e il glioblastoma, durante il periodo di sostanziale uso dei cellulari dal 2003 al 2013”, scrive Karipidis. “Non vi è stato aumento di gliomi del lobo temporale, che è la posizione più esposta, durante il periodo di uso sostanziale di telefoni mobili”, precisa. I cellulari stanno diventando sempre più potenti e le reti si sono evolute negli ultimi cinque anni, ma secondo lo studioso i risultati dello studio rimangono di grande rilevanza perché la quantità di radiazioni emesse dai telefoni cellulari rimane circa la stessa.L’esposizione più forte è stata alcuni anni fa con i telefoni analogici, perché non vi erano in giro molte antenne di telefonia mobile”. Le reti di quinta generazione (5G) che si stanno estendendo in molti paesi, promettendo maggiori velocità, non devono quindi essere causa di preoccupazione, sottolinea lo studioso.
Iacovone (EY), blockchain può avere impatto per PA”Grande regalo” del bitcoin, utile anche per certificare filiera

17 dicembre 201812:36

“La blockchain può avere un impatto enorme, può essere un grande beneficio per la pubblica amministrazione; anche nei passaggi da un’amministrazione ad un’altra avere uno strumento che li certifica può essere molto importante”.

Così

l’amministratore delegato di EY Italia, Donato Iacovone, ha commentato il crescente ricorso alla tecnologia blockchain nel nostro Paese, anche se al momento “molto è ancora legato alle iniziative dei privati”.La blockchain, spiega Iacovone, è “un grande regalo” che ci ha portato il bitcoin, che “sembrava una grande rivoluzione, ma l’elevata incertezza e la mancanza di sicurezza lo hanno confinato in un angolo”. Ma, a prescindere dagli alti e bassi che caratterizzano l’andamento della criptovaluta, la blockchain è ormai diffusa e, ad esempio nel mercato italiano, può servire per la certificazione della filiera produttiva. “Nel vino ci chiedono la certificazione per il mercato cinese, che non si fida più dei prodotti che vengono venduti come italiani”, sottolinea.
Videogioco per bimbi oncologiciCreato da start up italiana, approda a Regina Margherita Torino

TORINO17 dicembre 201812:53

– La tecnologia digitale aiuta i bambini malati di cancro ad affrontare meglio la terapia e l’ospedalizzazione. Si chiama Tommi il videogame sviluppato da una start up italiana, la Softcare Studios. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Dear Onlus, sbarca all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Aiuterà i piccoli pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica, diretto da Franca Fagioli, a ridurre stress, ansia e dolore.
Il videogioco consente ai bambini di immergersi in uno scenario digitale distraendosi dall’ambiente ospedaliero, rilassandoli e calmandoli. Un’alternativa sicura e non invasiva per ridurre l’uso di farmaci sedativi o antidolorifici impiegati di solito durante le procedure mediche.
In Tommi i bimbi si trovano in un ambiente di fantasia, coinvolti in diverse attività. La loro memoria, per esempio, viene messa alla prova per trovare esserini magici che appaiono e scompaiono, oppure con la bacchetta magica devono colorare un drago volante. Sfide pensate per mettere alla prova il bambino, testando le sue abilità che possono essere di interesse anche per il decorso della terapia. –

Huawei Nova 4, schermo forato e 48 mp
Primo smartphone cinese ad adottare l’alternativa al ‘notch’

17 dicembre 201813:36

17 DIC – Huawei ha svelato il Nova 4, il primo smartphone dell’azienda cinese ad arrivare sul mercato con due caratteristiche nuove: lo schermo con un forellino nella parte alta dello schermo, in corrispondenza della fotocamera anteriore, e un sensore da 48 megapixel nel comparto fotografico posteriore.
Presentato in Cina, il Nova 4 ha un buchino nell’angolo in alto a sinistra dello schermo, dove si trova la fotocamera da selfie da 25 megapixel. Il foro, che elimina la necessità del ‘notch’ lanciato da Apple nel 2017 con iPhone X, non è un’esclusiva di Huawei: la coreana Samsung ha battuto sul tempo la rivale cinese svelando, la settimana scorsa, il Galaxy A8s.
Altra peculiarità del Nova 4 è il sensore principale posteriore da 48 megapixel, coadiuvato da un grandangolare da 16 mp e da un terzo sensore da 2 mp. Lo smartphone di fascia media anticipa quindi l’Honor View 20, telefono del brand “giovane” di Huawei che sarà svelato a Parigi il 22 gennaio, e avrà schermo forato e fotocamera da 48 megapixel.
Il Nova 4 si presenta con un display ampio, da 6,4 pollici, 8 GB d Ram e 128 GB di memoria interna, batteria da 3.750 mAh a ricarica veloce e processore Kirin 970. Il sistema operativo è Android 9.0 Pie. In Cina sarà disponibile dal 27 dicembre a 3.399 yuan (435 euro).
Natale: 7 utenti su 10 acquistano regali contraffattiIndagine su 2600 consumatori Usa, Francia, Gb, Germania e Italia

17 dicembre 201813:49

Sette utenti su 10 acquistano regali di Natale contraffatti, inconsapevolmente. Lo dice una indagine della società MarkMonitor condotta su 2600 consumatori di Usa, Regno Unito, Germania, Francia e Italia. Un consumatore su tre (il 30%) – spiega la ricerca – ha inavvertitamente acquistato un prodotto falso e il 68% di questi prodotti contraffatti sono stati comprati come regali di Natale.Dall’indagine emerge come è sempre presente la paura delle frodi online. Il 45% dei consumatori infatti teme di acquistare prodotti falsi come regalo di Natale, il 46% è preoccupato di utilizzare la propria carta di credito online e il 53% non acquista tramite i social media. Infine, i risultati della ricerca mostrano come, nonostante non tutti gli acquisti di Natale vengano fatti online, i consumatori spendono la maggior parte del loro denaro sui marketplace (il 37%), cioè spazi online dove avvengono scambi commerciali, e sui siti ufficiali dei marchi (il 17%). Mentre il 38% spende la maggior parte del proprio budget dei regali di Natale nei negozi fisici.”I consumatori stanno diventando più accorti nel loro comportamento d’acquisto online ma non è ancora abbastanza. Sono tuttora vittime dei contraffattori, vengono ingannati e indotti a comprare prodotti falsi. E’ di fondamentale importanza che i marchi facciano tutto il possibile per proteggerli, non solo a Natale ma durante tutto l’anno”, spiega Chrissie Jamieson, Vice Presidente Marketing di MarkMonitor.  –

Google cresce a Ny, investe un miliardo di dollari
E’ sfida con Amazon

NEW YORK17 dicembre 201813:56

Google cresce a New York. Mountain View ampliera’ la sua presenza nella Grande Mela con un campus da un miliardo di dollari nel West Village.i tratta della seconda mossa di Google per crescere a New York nel 2018: lo scorso marzo la societa’ aveva annunciato l’acquisizione per 2,4 miliardi di dollari dell’edificio dove si trova il Chelsea Market.”New York continua a essere una grande risorsa di talenti. Questo e’ quello che ci ha portato a New York nel 2000 e che ci fa restare” afferma il chief financial officer di Google, Ruth Porat. Google a New York compete con Amazon che ha scelto la citta’ per la sua seconda sede.

 

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