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DI LUNEDì 28 GENNAIO 2019

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Giovani e informazione, 95% fruisce quotidianamente del web
Indagine Demopolis, il 60% è sempre connesso ad Internet

PALERMO28 gennaio 201909:32

– Il 95% degli under 30 fruisce quotidianamente del web. E il 60% è di fatto sempre connesso ad Internet. È il dato di partenza che emerge dall’indagine sui giovani e l’informazione, realizzata dall’Istituto Demopolis per l’ordine dei giornalisti, in occasione del Premio Francese, nel quarantennale dell’uccisione del cronista del Giornale di Sicilia. L’indagine ha analizzato le variabili che orientano la dieta informativa dei giovani italiani tra i 18 e i 29 anni, focalizzando gli strumenti impiegati nel vissuto quotidiano per l’informazione e le aree tematiche di maggiore interesse per le nuove generazioni. I risultati sono stati presentati a Palermo dal direttore di Demopolis Pietro Vento. “La centralità delle Rete – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – incide in modo significativo sulle modalità di informazione delle nuove generazioni: il 75% entra in contatto con l’attualità attraverso siti web, portali e testate online.

Considerato il contesto, i telegiornali, nazionali e locali, e i programmi d’informazione in tv tengono le loro posizioni: li segue il 66% degli under 30. Ed è un dato che in Sicilia cresce rispetto alla media nazionale. Sempre più centrale appare poi il ruolo di Facebook, Youtube e dei principali Social Network, vero e proprio incrocio di tutte le informazioni”. Il trend 2009-2019, disegnato dall’Istituto Demopolis, racconta numericamente un cambio d’epoca: la fruizione dei TG e dei programmi d’informazione passa in 10 anni dal 76 al 66%, quella dei siti di informazione online dal 31 al 75%; cresce di quasi 50 punti, dal 15% al 63%, l’utilizzo dei social quale strumento di informazione.

È invece sempre più residuale, tra gli under 30, il peso della carta stampata: in pochi acquistano un giornale in edicola, anche se i quotidiani continuano ad essere letti, online, in tempo reale. Degli organi di stampa, a quasi i 2/3 dei giovani intervistati, non piace “la faziosità dell’informazione politica”; il 56% stigmatizza “la superficialità di molte notizie”. “I media tradizionali – spiega Maria Sabrina Titone, ricercatrice di Demopolis – sono comunque percepiti dagli under 30 come più affidabili rispetto ai Social Network”.
E’ il Data Privacy Day, sensibilizzare gli utenti sulla sicurezza Istituita da Ue nel 2006 e poi adottata da tutto il mondo

gennaio 201909:51

– Oggi è il Data Privacy Day, giornata del 28 gennaio istituita dall’Ue nel 2006, e poi adottata in tutto il mondo per sensibilizzare gli utenti sulla protezione delle proprie informazioni personali online. Sempre più a rischio per l’aumentare del cybercrime ma anche della scarsa attenzione delle persone alla propria sicurezza digitale. Non è un caso che da anni in cima alla classifica delle password più usate online c’è ancora l’inossidabile ‘123456’.

Secondo dati forniti dalla Commissione Ue nei giorni scorsi, sono quasi 100mila i ricorsi presentati dai cittadini dopo l’entrata in vigore del Gdpr, il nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati approvato a fine maggio 2018. Visto che i dati sono il petrolio dei nostri tempi, la società di sicurezza Sophos ha stilato una classifica degli errori più comuni che vengono commessi e che mettono a rischio la vita digitale degli utenti. Come ad esempio, riutilizzare le password, lasciare la webcam sempre accesa, non aggiornare i software, consentire alle app di dare accesso completo al proprio dispositivo.
Ictp Trieste centro eccellenza UnescoPer i big data e l’internet delle cose

28 gennaio 201911:14

– Il Centro Internazionale di Fisica Teorica Abdus Salam-ICTP di Trieste è stato nominato centro di eccellenza internazionale per i big data e l’internet delle cose dall’Itu (International Telecommunication Unit), agenzia dell’Unesco specializzata nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Nell’ambito delle iniziative della Itu Academy, il centro triestino offrirà nei prossimi anni corsi, seminari e workshop sulle possibili applicazioni dell’internet delle cose e dei big data per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dalle Nazioni Unite. Attraverso l’unità T/ICT4D specializzata sulle telecomunicazioni, il centro triestino ha organizzato numerose attività formative, soprattutto sull’utilizzo di tecnologie wireless d’avanguardia per favorire lo sviluppo di reti accademiche in diversi paesi emergenti sparsi nel mondo. Tra i cinque centri di eccellenza Itu nel mondo, l’istituto triestino, scelto come rappresentante europeo, manterrà una forte attenzione ai bisogni dei partecipanti provenienti dai paesi in via di sviluppo. “L’Ictp e l’Itu condividono la stessa visione – afferma Marco Zennaro, ricercatore dell’unità T/ICT4D -: fornire sostegno allo sviluppo di capacità per l’utilizzo di tecnologie avanzate rilevanti in paesi meno avanzati”.         [print-me title=”STAMPA”]