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DALLE 10:17 ALLE 12:54
DI LUNEDì 03 DICEMBRE 2018
SOMMARIO
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La Cina dice basta alle nozze sfarzose
Pechino pensa a introdurre un format più semplice e tradizionale
7mila migranti fermati a confini TurchiaIn una settimana. Ankara, arrestati 153 trafficanti
Gilet gialli: 72% sostiene movimentoMa no violenze. Oggi il premier riceve leader della protesta
Siria: scontri tra Isis-curdi nell’estLo riferiscono fonti sul terreno
Principe bin Salman visita la GiordaniaUltima tappa del suo tour regionale
Manovra: Moavero, Usa al fianco Italia’Negoziato essenziale, cerchiamo risultato positivo’
Turchia: terrorismo, oltre 1000 arrestiIn 7 giorni. Accusati di legami con Pkk curdo rete di Gulen
Appello Avramopoulos per Patto migrantiAppello su Welt, rivedano posizione su Global Compact
Brisbane, arrestati dopo ore di assedioDue uomini armati barricati in un edificio vicino a un ospedale
Cane Sully veglia davanti bara G.W.BushFoto cane guida postata sui social commuove il mondo
Bahrein: record di donne in ParlamentoSono sei su 40, fino al 2006 non ce n’era nemmeno una
Stoltenberg condanna Mosca sull’UcrainaIl capo della Nato: ‘Invitiamo alla calma e alla moderazione’
Amb. Usa: la manovra è significativaE cita Trump, ‘Conte sta lavorando duro per l’economia
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La Cina dice basta alle nozze sfarzose e agli scherzi pericolosi ai danni dei futuri sposi durante le feste alla vigilia del fatidico ‘sì’: Pechino, riporta la Bbc online, sta cercando di porre un freno a una crescente tendenza tra le coppie del Paese a organizzare matrimoni sontuosi, accompagnati – il giorno prima – da scherzi spesso violenti o con forti risvolti sessuali fatti ai promessi sposi dai loro amici.
Secondo le autorità, i matrimoni odierni sono troppo stravaganti e vanno contro i valori cinesi e socialisti. E i tradizionali rituali di ‘iniziazione’ a cui le coppie vengono sottoposte spesso sfuggono di mano.
In risposta a questi eccessi, Pechino sta pensando di standardizzare le cerimonie di nozze, introducendo un format più semplice e tradizionale. Le cerimonie di nozze, secondo il governo, dovrebbero “integrare i valori socialisti e la cultura tradizionale cinese” per combattere “tendenze sociali negative e valori sbagliati”.
– ISTANBUL
– Le autorità in Turchia hanno fermato nell’ultima settimana 6.866 persone che tentavano di attraversare le frontiere con l’Unione europea o di entrare nel Paese senza regolari documenti. Di queste, 256 sono quelle intercettate in mare. Lo rende noto il ministero dell’Interno, secondo cui nello stesso periodo sono stati anche arrestati 153 sospetti trafficanti di esseri umani.
Dal contestato accordo con Bruxelles del marzo 2016, il numero di migranti e rifugiati che dalla Turchia raggiungono ogni giorno l’Ue, soprattutto la Grecia, si è ridotto notevolmente.
– PARIGI
– E’ il 72% dei francesi a sostenere ancora il movimento dei gilet gialli dopo il terzo sabato di manifestazioni, secondo un sondaggio Harris Interactiv per la radio francese RTL e per la tv M6.
La cifra è simile a quella registrata alla prima giornata di mobilitazione il 17 novembre. Tuttavia, più di 8 intervistati su 10 disapprovano il ricorso alla violenza. Per il 90%, il governo non è mostrato all’altezza.
Oggi, intanto, il primo ministro Edouard Philippe – come chiesto ieri da Emmanuel Macron – riceve nel corso di tutta la giornata i leader o delegazioni dei partiti presenti in Parlamento e i portavoce dei gilet gialli che ieri, con una tribuna su Le Journal du Dimanche, si sono detti disponibili al dialogo.
– BEIRUT
– Intensi scontri armati sono in corso stamani nell’est della Siria al confine con l’Iraq tra forze curdo-siriane sostenute dagli Usa e miliziani dell’Isis arroccati nel distretto di Hajin, sul fiume Eufrate. Lo riferiscono fonti sul terreno e media di stampa panarabi.
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Il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, si recherà in Giordania come ultima tappa del suo tour regionale. Lo riporta Al Jazeera.
A novembre il principe saudita ha intrapreso un tour nel mondo arabo, recandosi in visita ufficiale in Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Tunisia e Algeria, con una deviazione in Argentina per partecipare al G20.
– “Penso che quanto abbiamo sentito dall’ambasciatore americano è chiaro: gli Stati Uniti sono al nostro fianco perchè siamo per loro un partner che considerano importante e di conseguenza quando la nostra economia va meglio questo giova all’insieme del rapporto anche con gli Stati Uniti come all’insieme del rapporto con gli altri Paesi dell’Unione europea”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi commentando le parole sulla manovra italiana dell’ambasciatore Lewis Eisenberg.
“Le notizie – ha aggiunto a margine di un evento all’Aspen Institute – le dobbiamo aspettare dal ministro Tria che oggi è a Bruxelles. Per noi – ha ribadito – il negoziato è essenziale. Si tratta di un negoziato fisiologico” fondato sulle regole Ue.
“Siamo esattamente in questa fase – ha concluso – e cerchiamo di arrivare a un risultato positivo nell’interesse del Paese”.
– ISTANBUL
– Continuano con cadenza quotidiana gli arresti di massa in Turchia con accuse di terrorismo. Nell’ultima settimana, sono 1.163 le persone finite in manette in operazioni condotte in tutto il Paese. La gran parte è sospettata di sostegno al Pkk curdo (598) o di legami con la rete di Fethullah Gulen, che Ankara ritiene responsabile del tentativo di colpo di stato del 15 luglio 2016. Tra i detenuti ci sono anche 17 presunti affiliati all’Isis e 10 a gruppi illegali di estrema sinistra. Lo fa sapere il ministero dell’Interno.
La scorsa estate, il governo turco ha ulteriormente inasprito la normativa antiterrorismo, con un provvedimento che secondo le opposizioni rende di fatto “permanente” lo stato d’emergenza post-golpe, formalmente revocato a luglio dopo due anni in cui sono state arrestate decine di migliaia di persone.
– BERLINO
– Il commissario dell’Ue Dimitris Avramopoulos chiede ai Paesi europei che hanno respinto il Global compact di ripensarci: “chiedo a tutti i paesi colpiti dal fenomeno, nell’Ue, di rivedere il loro rifiuto del patto dei migranti dell’Onu, e sostenerlo”, afferma alla Welt. “Chi respinge il patto dei migranti non ha studiato abbastanza”, per Avramopoulos. “Si tratta di creare una nuova piattaforma per una collaborazione multilaterale. Nessun Paese può farcela da solo”.
– BRISBANE
– Paura questa mattina a Brisbane, in Australia, dove due uomini armati, ricercati per furto, si sono barricati in un edificio per sfuggire alla polizia. I due sono stati arrestati dopo sei ore di assedio da parte degli agenti, durante le quali la zona, il centrale quartiere di Auchenflower dove ha sede anche uno dei principali ospedali cittadini, è rimasta paralizzata, con strade chiuse, traffico deviato e ospedale in allerta. Lo riferisce il sito del Courier mail. Tutto è cominciato verso le 11 ora locale, quando alcuni agenti, accompagnati da una squadra speciale, hanno bussato alla porta di un appartamento del Chasely apartment Hotel a Coronation Drive. I due uomini che si trovavano all’interno, rispettivamente 33 e 39 anni, erano ricercati per una serie di furti avvenuti nella zona sud di Brisbane. Quando hanno visto gli agenti, hanno fatto fuoco attraverso la porta e si sono barricati all’interno dell’appartamento. La polizia ha tentato di negoziare con i malviventi ma inutilmente.
– WASHINGTON
– Non ha voluto allontanarsi dal suo padrone il cane Sully dell’ex presidente George H.W. Bush, ritratto accovacciato fedelmente davanti alla sua bara coperta dalla bandiera americana. La foto, postata sui social dal portavoce Jim McGrath, è diventata subito virale, commuovendo l’America e non solo. “Missione compiuta. #Remembering41”, la scritta sopra la foto dell’amato Labrador del presidente, seguita dalla notizia del decesso. Bush aveva ‘adottato’ Sully nel giugno scorso ricevendolo in dono dall’organizzazione nonprofit America’s VetDogs. Il presidente soffriva di una forma di morbo di Parkinson e il cane lo assisteva aprendo le porte, prendendo gli oggetti e aiutandolo in varie attività. Sully tornerà all’associazione, che ha sede a New York, dove trascorrerà le feste di fine anno, prima di essere trasferito al programma addestramento cani del Centro medico militare nazionale di Water Reed.
– Un numero record di donne sono state elette in Bahrein, raddoppiando la presenza femminile nel Parlamento del Paese. Lo riporta Al Jazeera.
“Le elezioni del 2018 sono storiche per il Bahrein” ha dichiarato Mohammed Al Sayed, portavoce dell’organizzazione Cittadini per il Bahrein. “Certamente avremo più donne in parlamento e ciò è fonte di orgoglio per tutti i bahreiniti poichè crediamo nell’uguaglianza e nell’importante ruolo che hanno le donne bahreinite nella società e nella politica” ha aggiunto. Sei donne sono state elette su 40 membri del Consiglio dei Rappresentanti del Bahrein: numeri contenuti, ma in crescita costante. Alle elezioni del 2002 si presentarono 31 candidate, ma nessuna donna fu eletta. Nel 2006 fu eletta la prima donna, Lateefa Al Gaood, nel 2014 altre tre donne e alle elezioni di domenica sei donne in tutto, segnando così un trend in crescita.
“Non ci sono giustificazioni per un simile uso della forza. Invitiamo a esercitare calma e moderazione”. Lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, alla vigilia della ministeriale Nato a Bruxelles, parlando del sequestro delle navi ucraine nello stretto di Kerch da parte di Mosca. “La Russia – ha sottolineato Stoltenberg – deve rilasciare le navi ed i marinai ucraini, assicurare libertà di navigazione e un accesso non ostacolato ai porti” nel Mar d’Azov.
– “Il processo sul budget intrapreso” dal governo “è significativo per l’Italia, per l’Ue e per il mondo”. Lo ha detto l’ambasciatore Usa a Roma, Lewis Eisenberg partecipando allo Us Italy Dialogue organizzato dall’Aspen.
Eisenberg, seduto affianco al ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, ha citato quindi un tweed del presidente Trump secondo il quale ‘Conte sta lavorando duro per l’economia e avrà successo. “Io aggiungo che non c’è mai stato un momento migliore per comprare Made in Usa e Made in Italy”. [print-me title=”STAMPA”]