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ECONOMIA
Di Maio: “Manovra bis? Non serve, possiamo evitarla”
Il vicepremier ad un evento della Coldiretti: “Agenzie di rating non diano giudizi politici”
24 febbraio 2019 13:16
Il vicepremier e ministro del Lavoro e dello sviluppo Luigi Di Maio smentisce le voci di un possibile intervento correttivo di bilancio: “No”, non serve una manovra bis. “Come ha detto il Presidente del Consiglio dei Ministri abbiamo messo già a riserva 2 miliardi di euro”, precisa a margine dell’evento ‘Etichetta day’ di Coldiretti. “I nostri obiettivi di crescita e sviluppo economico ci consentono di evitare una manovra bis”. “Adesso dobbiamo decidere insieme di chi fidarci nei prossimi mesi, se delle agenzie di rating o del premier – ha detto ancora il vicepremier M5S -. Io mi fido del presidente del consiglio. Le agenzie di rating in tutti questi anni hanno fatto il loro lavoro sul rating ma non esprimano giudizi politici perche’ il Governo e’ saldo, va avanti e non ci sara’ nessuna sorpresa dopo le eleziono europee”. Secondo Di Maio, “il reddito di cittadinanza e quota 100 siano state introdotte per affrontare gli effetti della crisi di tutti questi anni. La domanda interna che cala in Italia – ha affermato – è legata proprio a questo, che le fasce della popolazione a volte non riescono più a comprare da mangiare e questo colpisce anche le filiere. Allo stesso tempo però non voglio raccontare il reddito di cittadinanza e quota 100 come la panacea di tutti i mali per uscire dalla crisi”. “Per uscire dalla crisi ci sono 5 miliardi di investimenti che abbiamo messo nella legge di bilancio e ci consentiranno di aprire nuovi cantieri, di dare nuovo lavoro alle persone, c’è il miliardo di euro per le start up italiane e c’e la semplificazione. Il modo per far uscire l’Italia dalla crisi è attuare prima possibile i decreti approvati in Cdm”, ha aggiunto.
Huawei rivoluziona lo smartphone, lancia il pieghevole MateXSi apre ‘a falco’ ed è il 5G. Ceo Yu, è il più veloce al mondo
BARCELLONA24 febbraio 201916:12
– Al Mobile World Congress di Barcellona, Huawei lancia la rivoluzione dello smartphone. Il colosso cinese abbraccia la nuova forma del pieghevole con il Mate X, un dispositivo che si apre a falco: i due schermi sulla parte anteriore e posteriore si uniscono per ampliare la superficie a disposizione di lavoro e intrattenimento. In più è 5G, cioè compatibile con le nuove reti cellulari in fase di sviluppo.
Il dispositivo non sacrifica le dimensioni e l’usabilità dello smartphone: ha uno schermo primario da 6,6 pollici e uno secondario da 6,4 pollici, che si aprono con un meccanismo fatto da un centinaio di componenti, per dare una superficie quasi quadrata da 8 pollici e uno spessore, da chiuso, di appena 11 millimetri contro i 17 mm di altri prodotti. L’innovazione è elevata, così come il prezzo: arriverà nel quarto trimestre a 2.300 euro.
Huawei è reduce da un 2018 complesso per il boicottaggio Usa nelle apparecchiature di tlc, ma fortunato per quanto riguarda gli smartphone. In mercato globale stagnante, la compagnia di Shenzhen ha messo a segno un +30% nelle vendite, consolidando il terzo posto mondiale dietro Samsung e a un’incollatura da Apple.
A differenza delle conterranee Oppo e Xiaomi, che puntano sull’alleanza con l’americana Qualcomm, Huawei ha sviluppato in casa le sue componenti. Lo evidenzia con soddisfazione Richard Yu, Ceo di Huawei Business Group, parlando il modem 5G Balong 5000, “il più veloce al mondo”, che sul mate X si abbina al processore Kirin 980 con intelligenza artificiale.
Oltre al pieghevole, Yu svela il MateBook X Pro, portatile top di gamma con un corpo unico in metallo, sottilissimo e in competizione diretta con il MacBook Pro di Apple.
Borsa: Tokyo, apertura in rialzoOttimismo su negoziati commercio Cina-Usa
TOKYO25 febbraio 201901:44
– Si apre col segno più la prima seduta della settimana per la Borsa di Tokyo, quando prevale l’ottimismo degli investitori sul raggiungimento di un’intesa sul commercio tra le delegazioni di Cina e Usa oltre il limite temporale dell’1 marzo, come segnalato in una serie di tweets dal presidente americano Donald Trump. Il Nikkei guadagna lo 0,62% a quota 21.558,66, aggiungendo 133 punti. Sul mercato dei cambi lo yen è stabile sul dollaro a un valore di 110,70 e a 125,60 sull’euro.
Borsa, Shanghai apre a +1,22%In rialzo anche Shenzhen, a +1,48%
PECHINO25 febbraio 201903:21
– Le Borse cinesi aprono gli scambi in territorio positivo, sulle attese di una un svolta positiva del dialogo sul commercio tra Usa e Cina.
L’indice Composite di Shanghai sale nelle prime battute dell’1,22% a 2.838,39 punti, mentre quello di Shenzhen guadagna l’1,48% a 1.499,04.
Borsa, Shanghai accelera a +3,32%Ottimismo Trump su svolta commercio con Cina, Shenzhen a +4,08%
PECHINO25 febbraio 201905:53
– Le Borse cinesi accelerano sull’ottimismo espresso dal presidente americano Donald Trump sul negoziato commerciale con la Cina: l’indice Composite di Shanghai segna alla pausa di metà seduta un rialzo del 3,32%, a 2.897,35 punti, mentre quello di Shenzhen balza del 4,08%, a 1.537,54.
Il tycoon ha chiarito che estenderà la scadenza dell’1 marzo per l’aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’ e ha parlato di “sostanziali progressi” con Pechino confermando la volontà di un vertice col presidente Xi Jinping a Mar-a-Lago, in Florida.
A Tokyo Borsa chiude in rialzo, +0,48%Nikkei ai massimi livelli in 2 mesi e mezzo
TOKYO25 febbraio 201907:44
– La prima seduta della settimana termina in positivo per la Borsa di Tokyo, spinta dall’ottimismo degli investitori circa il raggiungimento di un’intesa sul commercio internazionale tra le delegazioni di Cina e Usa.
L’indice Nikkei si assesta sui massimi di inizio anno, con un guadagno dello 0,48% a quota 21.528,23, aggiungendo 102 punti.
Sul mercato dei cambi lo yen si mantiene stabile sul dollaro a un valore di 110,60, e a 125,50 sull’euro.
Borsa:Shanghai chiude a +5,60% con TrumpCina, con Usa raggiunti ‘sostanziali progressi’
25 febbraio 201908:40
– Le Borse cinesi chiudono in rally per l’ottimismo del presidente Usa Donald Trump sul negoziato commerciale con la Cina: l’indice Composite di Shanghai vola del 5,60% (passo più ampio da luglio 2015), a 2.961,28 punti mentre quello di Shenzhen balza del 5,42% (a 1.557,27) e torna positivo da inizio anno. Il tycoon estenderà la scadenza del 1 marzo per l’aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’ parlando di “sostanziali progressi” (lo ha fatto anche la delegazione cinese) confermando la volontà di un vertice con Xi Jinping a Mar-a-Lago.
Cina e Usa hanno raggiunto “sostanziali progressi” nel negoziato sul commercio, al termine del settimo round di colloqui e “continueranno il loro lavoro”: la delegazione di Pechino ha spiegato, secondo l’agenzia Nuova Cina, che passi in avanti sono stati fatti su “trasferimento di tecnologia, protezione dei diritti della proprietà intellettuale, barriere non tariffarie, industria dei servizi, agricoltura e tassi di cambio”.
Creval: poteri a Lovaglio, via SelvettiPresidente diventa anche amministratore delegato
25 febbraio 201908:41
– Il presidente del Credito valtellinese Luigi Lovaglio diventa anche amministratore delegato e direttore generale della banca e l’a.d. Mauro Selvetti lascia. Lo rende noto un comunicato del Creval.
Il Cda ha affidato a Lovaglio “la definizione del nuovo piano industriale triennale” che sarà presentato entro il primo semestre dell’anno, mentre Selvetti “ha dato la propria disponibilità, su richiesta espressa della banca di discontinuità, a rimettere le cariche”, spiega la nota.
Borse cinesi corrono, le altre piatteLeggermente positivi i futures sull’avvio dei mercati europei
25 febbraio 201908:46
– Prima giornata di settimana spumeggiante per le Borse cinesi, grazie all’ottimismo sui negoziati commerciali con gli Stati Uniti, mentre gli altri mercati si sono mantenuti sostanzialmente stabili con una lieve intonazione positiva. L’indice Composite di Shanghai ha chiuso in aumento del 5,60% (il rialzo maggiore dal luglio 2015) mentre quello di Shenzhen è salito del 5,42%. Cruciale l’estensione, peraltro attesa dai mercati, oltre il 1 marzo della limite per l’aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’ importati dagli Usa. Sugli altri listini dell’area, Hong Kong in chiusura sale di mezzo punto percentuale, Tokyo ha chiuso in aumento dello 0,48%, piatta Seul, in crescita dello 0,3% Sidney.
Leggermente positivi i futures sull’avvio dei mercati europei.-
Borsa Milano apre in rialzo, +0,82%
In aumento anche l’indice Ftse All share, +0,86%
MILANO25 febbraio 201909:05
– Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,82%, l’Ftse It All-Share un aumento dello 0,86%.
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