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DI SABATO 15 SETTEMBRE 2018

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Disordini Val Susa, denunciati 76 No Tav
Tensioni lo scorso weekend durante il ‘campeggio’ di Chiomonte

Sondaggio, coalizione M5S-Lega sfiora 60% consensiDemos&Pi per Repubblica, 54% approva politiche su migranti

Salvini contro Anm, la difesa è sempre legittima’Da sindacato magistrati invasione di campo? Io tiro dritto’

Zingaretti, congresso prima di europeeGovernatore Lazio, c’è un dibattito legittimo

Giorgetti: Draghi? Giudicate dai fattiQuindi se ne dovrebbero fare meno possibile. Giudicate i fatti

Colle, libertà stampa è base democraziaNon sia oggetto di insidie per fiaccarne autonomia

Tajani, linguaggio Moscovici non consonoNon deve aggredire od offendere un Paese membro

Sindaco Pesaro va a cena ‘in famiglia’Confronto informale sui temi della città

Europee, Bonino: ‘+Europa diventa soggetto politico’La radicale: ‘Ho paura del nazionalismo perfetto’

Pd: Orfini, sciogliamolo e rifondiamoloMi rivolgo a tutti, partito com’è oggi non funziona. Rai, Foa: ‘Nessuna norma vieta di riproporre la mia candidatura’
Settimana importante per la partita della presidenza. Berlusconi-Salvini si vedranno ad Arcore

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TORINO

– Danneggiamento, resistenza aggravata, oltraggio, inottemperanza ai provvedimenti dell’Autorità: sono i reati contestati dalla Questura di Torino per le tensioni in Valle di Susa, durante il cosiddetto campeggio No Tav, del 7 e 8 settembre. Denunciati 76 manifestanti, tra cui numerosi esponenti del centro sociale torinese Askatasuna già sottoposti a un avviso orale del Questore.
I primi incidente la sera del 7 settembre, quando un centinaio di manifestanti ha appiccato un fuoco al varco 1 del cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, e hanno cercato di tagliare la rete metallica. Ne è seguito un lancio di razzi, bombe carte e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni e idranti.
Il giorno successivo, durante un corteo, i manifestanti hanno cercato di nuovo di danneggiare la rete metallica, sul sentiero Gallo-Romano. I manifestanti sono stati identificati dagli agenti della Digos e ora le posizioni di alcuni sono al vaglio della Divisione anticrimine.
La coalizione di governo M5S-Lega sfiora il 60% dei consensi. E, in particolare, il Carroccio va oltre il 30%, mentre i Cinquestelle al 29,4% perdono tre punti rispetto alle elezioni di marzo. Sul tema dei migranti, le politiche del governo sono approvate dal 54% degli italiani.
Sono i risultati di un sondaggio Demos&Pi per Repubblica, pubblicato oggi in prima pagina.
Secondo la rilevazione, il Pd scende ancora, attestandosi al 17,3, rispetto al 18,7% delle Politiche. Mentre Forza Italia oggi è “ridotta” all’8,7% (al 14% il 4 marzo). Il premier Giuseppe Conte è il leader più apprezzato, il 61% degli italiani intervistati da Demos gli dà un voto positivo; è appena sopra a Matteo Salvini, che raggiunge il 60%. Ultimo per popolarità è Matteo Renzi, al 23%, sotto Silvio Berlusconi e Maurizio Martina (entrambi al 29%).
Per quanto riguarda le politiche migratorie, sulle quali la maggioranza (il 54%) degli intervistati è “molto o abbastanza d’accordo”, il consenso è elevato in particolare tra gli elettori della Lega (85%), ma anche tra quelli M5S (75%). I potenziali elettori di Forza Italia sono in maggioranza favorevoli (63%), al contrario quelli del Pd, bocciano quasi all’unanimità le mosse dell’esecutivo (80% i contrari).
“Il sindacato dei magistrati (Anm) oggi ha attaccato le proposte di legge della Lega sulla legittima difesa perché inutili e rischiose. Invasione di campo? Tutto normale? Io tiro dritto, la difesa è sempre legittima”, ha scritto su Twitter il ministro Matteo Salvini replicando alle critiche espresse al ddl sulla legittima difesa dal presidente dell’Anm, Francesco Minisci. “Dopo alterne vicende il ministro dell’Interno ha dichiarato che non c’è nessun golpe giudiziario e che rispetta il lavoro di tutti. Ecco, auspichiamo che questo sia l’inizio di un nuovo corso, l’inizio di una nuova fase perché noi non intendiamo alimentare lo scontro e la polemica”: così il presidente dell’Anm, Francesco Minisci, parlando al parlamentino dell’associazione, è tornato sullo scontro, le scorse settimane, col ministro Salvini, aggiungendo che “interverremo ogni volta che vi saranno tentativi di una lesione delle nostre prerogative costituzionali”. “Confidiamo nel fatto che tutti, soprattutto coloro che svolgono incarichi istituzionali”, ha aggiunto, “rispettino il lavoro della magistratura, senza tentare di delegittimarla”, ora “vogliamo voltare pagina, vogliamo solo affrontare i temi concreti” e “auspichiamo che i toni si abbassino e che si stemperi la polemica, perché in caso contrario sarebbe un ritorno al passato che non fa bene a nessuno”.E da Milano in mattinata Salvini ha detto che potrebbe incontrare domani Silvio Berlusconi.Poi su Macron: “Non so se Macron sarà ancora al suo posto da qui a maggio, perché mi sembra che sia ai minimi storici di popolarità quindi più che prendersela con Salvini dovrebbe prendersela con se stesso”, ha detto il vicepremier rispondendo a una tv francese su ‘come si riforma l’Europa’. “Lo faranno 500 milioni di europei col voto del prossimo maggio” ha aggiunto Salvini.Salvini ha commentato poi gli ultimi sondaggi che danno la Lega primo partito: “Non guardo i sondaggi, non vivo a pane e sondaggi”, ha risposto. “Sono contento dell’affetto che gli italiani ci stanno dimostrando, più mi indagano e più mi attaccano e più mi danno forza”.”Stiamo lavorando giorno e notte, la settimana prossima metteremo i numeri nelle tabelline”, ha detto poi Salvini interpellato sulla manovra sottolineando che “prima viene la crescita e poi vengono i vincoli”. La manovra “deve far crescere questo paese, fare andare in pensione chi ne ha diritto, aprire il mondo del lavoro a ragazzi che altrimenti scappano, ridurre le tasse a milioni di italiani, tagliare la burocrazia e rottamare le cartelle di Equitalia. Questo non tutto e subito, ciascuno di questi passaggi dovrà essere nella manovra, rispettando ovviamente quello che altri si aspettano da noi però prima viene la crescita poi vengono i vincoli” ha detto Salvini. Sulla questione migranti, il ministro dell’Interno ha spiegato che “stiamo lavorando sul flusso in arrivo dalla Tunisia. Martedì avrò un incontro a Roma, perché lì non c’è guerra, non c’è carestia e non si capisce perché barchini o barconi devono partire dalla Tunisia e arrivare in Italia”. Alla domanda su quando partiranno i voli charter per i rimpatri, Salvini ha risposto: “Ci stiamo lavorando e stiamo lavorando anche per cambiare accordi che altri ci hanno lasciato che non sono assolutamente soddisfacenti. I voli charter già partono per la Tunisia settimanalmente, l’importante è che ne partano di più e con più gente a bordo”.

– Il congresso del Partito democratico “si è detto che si farà prima delle Europee e sarà prima delle Europee. La cosa importante è cominciare a parlare con gli italiani di nuovo, per dire che si può cambiare, che c’è una speranza da ricostruire, che abbiamo capito che le sconfitte vanno prese sul serio, e cambiare”. Lo dice Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e candidato alla segreteria Pd, in collegamento da Fiuggi, su SkyTg24. Rispetto alla candidatura di Graziano Delrio alla segreteria, per Zingaretti “c’è un dibattito legittimo”. In ogni caso, osserva, “bisogna fare opposizione, ma soprattutto ricostruire un’alternativa che oggi ancora non c’è”.
– SPRESIANO (TREVISO)

– “Le dichiarazioni sono dichiarazioni, i fatti sono fatti. Io lavoro e ragiono sempre sui fatti e non sulle dichiarazioni. Però mi rendo conto che sui mercati finanziari, particolarmente quelli che vivono di speculazioni, vivono, lavorano e speculano sulle dichiarazioni”.
Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti rispondendo sulle affermazioni del presidente Bce Draghi circa il Governo. “Quindi – aggiunge – se ne devono fare meno possibile, magari meditate, ma giudicateci dai fatti, non da quello che si legge”.
– “L’incondizionata libertà di stampa costituisce elemento portante e fondamentale della democrazia e non può essere oggetto di insidie volte a fiaccarne la piena autonomia e a ridurre il ruolo del giornalismo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio all’Amministratore delegato della Società Editrice Sud Spa, Pasquale Morgante.
– POTENZA

– “A me non piace quello che ha detto Moscovici: quello non è un linguaggio consono a un commissario europeo, non deve aggredire o offendere un Paese membro, qui non ci sono dittatori. Il nostro è un Paese democratico”. Lo ha detto il Presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, a Potenza per gli Stati generali di FI in Basilicata.
– PESARO

– Dalle passeggiate per i quartieri (“A spasso con il sindaco”) alla ginnastica con i cittadini (“A smaltire con il sindaco”), al sindaco di Pesaro Matteo Ricci (Pd) piace “l’innovazione nel modo di fare politica”. Così lancia con un video su Facebook un terzo format, ovvero “Un sindaco in famiglia”, ripresa delle cene nelle case dei pesaresi già sperimentate quando era presidente della Provincia. “Spesso e volentieri ci si riempie la bocca con la parola partecipazione – dice Ricci -. Ma se ci crediamo davvero dobbiamo provare a innovare, cercando strade nuove. E’ quello che abbiamo fatto in questi anni, dalle camminate alla ginnastica. Iniziative che hanno coinvolto tanta gente”. Il via a ottobre e novembre “insieme ai pesaresi che vorranno invitarmi a cena”. Ricci porterà le paste, “o magari un buon vino del territorio”. Sarà un’occasione informale per “discutere della città, del cambiamento in atto, delle cose fatte. Ma anche di quello che resta da fare, le criticità e dei nodi da sciogliere”.
“Fiera di aver dato il mio nome alla lista, ora diventiamo soggetto politico ed è naturale e serio che si chiami semplicemente +Europa. Continuerò ad esserci come prima, come militante, a partire da quella che banalmente si chiama iscrizione. Mi sono iscritta versando 5mila euro”. Lo ha detto Emma Bonino intervenendo all’evento +Europa2019 per il lancio della campagna per le europee di +Europa. “In questi mesi mi hanno contattata in molti. Esiste un fermento sulla nostra proposta. Non stiamo dicendo Europa e basta, ma Più Europa: questa Europa non è quella che avremmo voluto ma solo difendendola potremo migliorarla. Ho paura del nazionalismo perfetto. Preferisco un’Europa imperfetta su cui si possa lavorare”.”Vogliamo fare di +Europa – ha detto il coordinatore di +Europa Benedetto Della Vedova – una piattaforma aperta. Aperta a tutti gli europeisti che amano il diritto, i diritti e la libertà. E sanno che oggi in Europa l’Unione fa la forza. La forza di ciascuno di noi. A questo, ad aprire e ad allargare, serviranno questi mesi prima del primo Congresso. A creare le condizioni per un successo alle elezioni europee di maggio. Che saranno decisive per l’Europa e l’Italia”. “Noi dobbiamo contribuire a creare una rete che condivida una comune piattaforma sull’Europa, superando di slancio l’ipocrisia delle famiglie politiche europee divise all’interno. E dovremo, noi, con umiltà e senso della misura, lavorare perché i liberali dell’alde con En Marche, Ciudadanos in Spagna ed altri, magari tra i verdi, stringano una alleanza, non generica, ma “federalista”; e che formino nel prossimo Parlamento europeo un gruppo determinato e coeso su obiettivi comuni di riforma democratica e federalista”.

“Stracciamo lo statuto del Pd, sciogliamolo e rifondiamolo. Non serve cambiare nome. Mettiamo insieme un pezzo di paese che non condivide le politiche di questo governo: dobbiamo costruire una risposta dopo la sconfitta che sia all’altezza della sfida. Il partito com’è oggi non funziona. Mi rivolgo a tutti, basta questa distinzione con la società civile, decidiamo insieme la linea politica e la leadership”. Così Matteo Orfini, presidente del Pd, alla sesta edizione della festa di Left Wing.Il presidente Dem ha anche riservato una stoccata al Zingaretti: “Le sue parole sui notabili del Pd – ha detto – sono apprezzabili. Però nella sua regione ha candidato Bruno Astorre, che come campione anti notabilato non mi sembra credibilissimo”. Il presidente della Regione Lazio, ospite della festa dell’Udc a Fiuggi è intanto tornato a chiedere a gran voce che il congresso del partito si tenga prima delle elezioni europee: “Si è detto che si farà prima e sarà prima. La cosa importante – aggiunge – è cominciare a parlare con gli italiani di nuovo, per dire che si può cambiare, che c’è una speranza da ricostruire, che abbiamo capito che le sconfitte vanno prese sul serio, e cambiare”. Per Zingaretti il partito “deve fare opposizione e ricostruire un’alternativa che oggi ancora non c’è”. Tra i sostenitori della convocazione nel più breve tempo possibile del partito c’è anche Francesco Boccia: “Ci sono solo macerie – ammette il deputato Dem – che piaccia o no questa è la condizione in cui siamo nel Pd e nel centrosinistra. Chi prova a negarlo o è in malafede o pensa ancora di salvarsi facendo il figurante”. Per Boccia “Serve andare oltre il renzismo. Abbiamo bisogno – spiega – di una discussione forte e netta nei circoli e nelle piazze. E poi potremo riprenderci i nostri elettori che hanno ancora tanta voglia di votare un grande partito riformista. Ben vengano più candidati e soprattutto nuovi iscritti. Ma niente scherzi o rinvii sul congresso: va fatto immediatamente. Il congresso va chiuso assolutamente prima delle Europee e serve a rimettersi in cammino tutti insieme”. Lorenzo Guerini invece evita polemiche e ci tiene a ribadire che “il segretario che sarà eletto sarà il segretario del mio partito. L’esponente Dem non nasconde però le difficoltà del momento: “La traversata nel deserto è lunga, è un lavoro culturale, sociale, parlamentare”. Tutte proposte comunque non proprio in linea con quella di Carlo Calenda che, all’indomani della disfatta elettorale per i Dem, propose di superare il partito dando vita ad un “fronte repubblicano”.
Alla vigilia di una settimana complessa ma forse decisiva per la partita Rai torna a parlare Marcello Foa e riguardo alla legittimità della riproposizione della candidatura alla presidenza sostiene che “ci sono molte rassicurazioni di giuristi di alto livello; secondo tanti giuristi non c’è nessuna norma che lo vieti, e dunque, con il quadro che si va delineando per il secondo voto della Vigilanza, tutto indica che la situazione sia perfettamente in regola”. Foa ha anche sottolineato come nella vicenda, “al momento, c’è stato uno stop che non è da considerarsi una bocciatura, perché non è stato raggiunto il quorum dei votanti al primo turno”. Il consigliere Rai ha proseguito dicendo che “il fatto che la Vigilanza rivoti e ristabilisca le condizioni senz’altro è un ulteriore elemento di rassicurazione”. “Dunque – ha concluso -, non c’è alcun rischio che le cose non siano in regola”.Intanto dopo la telefonata dei giorni scorsi, Silvio Berlusconi e Matteo Salvini torneranno ad incontrarsi a circa un mese di distanza. Complice la partita del Milan, domani sera il segretario della Lega e il Cavaliere si vedranno per discutere non tanto delle questioni più imminenti come il nodo sulla presidenza della Rai, ma, nelle intenzioni del leader di FI, la riunione dovrebbe servire anche a rinsaldare l’ alleanza di centrodestra che, con la Lega al governo insieme al M5S, è perennemente messa in discussione. Gli argomenti non mancano, così come la necessità di fare chiarezza in vista delle elezioni regionali e di quelle europee: vero banco di prova per ‘pesare’ la forza di ciascun partito. Un primo riavvicinamento tra Lega e FI si era già avuto con il voto del Parlamento europeo sulle sanzioni ad Orban. Sia gli azzurri, sia il Carroccio infatti hanno votato contro a differenza del M5S che invece si è schierato a favore. Ed è proprio sulla ritrovata sintonia che il Cavaliere farà perno per sottolineare a Salvini che non avrebbe senso rompere il centrodestra in vista degli appuntamenti elettorali.Le candidature alle regionali d’altronde potrebbero essere una delle contropartite che Berlusconi potrebbe chiedere all’alleato in cambio del via libera a Marcello Foa alla presidenza della Rai. I voti di FI sono determinanti in Commissione di Vigilanza convocata la prossima settimana e nonostante il rischio di una pioggia di ricorsi (come messo in chiaro dal Pd) Salvini non sembra intenzionato a cambiare cavallo.   [print-me title=”STAMPA”]

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DI VENERDì 14 SETTEMBRE 2018

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Ok Camera a Milleproroghe,torna a Senato
285 sì, 106 contrari e 4 astenuti

Mattarella ricorda don Pino PuglisiNon si torna indietro rispetto a ciò che ha lasciato

Conte, no polemiche su periferieAlcuni progetti neppure iniziati, sono premier di tutti sindaci

Conte, rafforziamo Centri per impiegoEvitiamo finalità meramente assistenziali

Tajani,governo tra crescita e assistenza’Mi auguro che manovra permetta al’Italia di crescere’

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Con 285 voti a favore, 106 contrari e quattro astenuti, l’Aula della Camera approva il decreto legge milleproroghe. Il testo, su cui ieri il governo aveva incassato a Montecitorio la sua prima fiducia, ora torna al Senato, che ne ha già calendarizzato l’esame per il prossimo 16 settembre.
Vista la ristrettezza dei tempi è probabile che anche a Palazzo Madama il governo ricorra alla questione di fiducia.
– “La Repubblica riconosce in Puglisi il martire civile, morto per quei valori di solidarietà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto dei diritti inviolabili della persona, che costituiscono il nucleo vitale della Costituzione Repubblicana e il motore del nostro modello sociale”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in un comunicato ricorda Don Pino Puglisi, assassinato la sera del 15 settembre 1993, giorno del suo cinquantaseiesimo compleanno.
“Oggi è giorno di memoria e di impegno. Con questo spirito desidero unirmi a quanti oggi celebreranno e onoreranno il ricordo di Pino Puglisi: non si tornerà indietro rispetto a ciò che ci ha lasciato. E’ un impegno comune che riguarda tutte le istituzioni repubblicane e, al tempo stesso, ciascun cittadino e ogni componente della società”.
– TRIESTE

– “Cercheremo di valutare attraverso un monitoraggio attento in che stato erano i progetti” relativi alle periferie: “non tutti erano in fase avanzata, alcuni non erano neppure partiti. Quindi non facciamo polemiche fini a se stesse, se vogliamo lavorare veramente per le periferie”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferendosi all’emendamento sui finanziamenti alle periferie nel decreto Milleproroghe, durante il suo intervento al 51/mo Incontro nazionale di Studi delle Acli.
E in merito alle polemiche sollevate dai sindaci, Conte ha ricordato: “Io sono il presidente del Consiglio dello Stato italiano, il presidente del Governo ma dello Stato italiano: per me i sindaci sono tutti uguali, che siano gialli, verdi, blu”.
– TRIESTE

– “Stiamo lavorando per rafforzare i centri per l’impiego e su questo so che la vostra sensibilità è notevole. In questi giorni siamo in piena fase di studio del meccanismo per potenziare i centri”, quindi “non vi sto chiedendo una collaborazione per l’anno prossimo, ma se un vostro delegato può portare il frutto della vostra proposta e mettersi in contatto con la cabina di regia” che è già al lavoro. E’ l’invito che il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha rivolto alle Acli, in occasione del 51/mo Incontro nazionale di Studi dell’associazione.
Con i centri per l’impiego, ha osservato Conte, “possiamo evitare la finalità meramente assistenziale e usare uno strumento di cittadinanza effettivo per recuperare al circuito lavorativo le persone”.
– RAVENNA

– Il Paese, “purtroppo ha una situazione economica che non è tra le migliori: vedremo cosa accadrà con la manovra economica. Mi auguro che sia una manovra che permetta all’Italia di crescere, che permetta di aiutare le imprese. Se la manovra sarà flat tax, reddito di cittadinanza e abolizione della Fornero, è una manovra impossibile a farsi, si rischia di non pagare gli stipendi agli statali. Bisogna assolutamente che il Governo decida che linea seguire: quella della crescita o quella dell’assistenzialismo di Stato”. Lo ha detto, a margine di un incontro su Dante e Europa a Ravenna, il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani.
“Il problema – ha argomentato – non è Bruxelles, il problema sono i mercati, le fiducia che ci sarà nel nostro Paese. Già sono scappati in tanti, abbiamo superato abbondantemente i 70 miliardi di euro e non vorrei che si continuasse a scappare”.   [print-me title=”STAMPA”]

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DI VENERDì 14 SETTEMBRE 2018

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Conte, Orlando sbaglia a disertare
Primo cittadino Palermo non accoglie premier in polemica

Renzi, opposizione c’èStanotte nostri deputati da soli a lottare contro legge vaccini

Mattarella, collaborazione con GermaniaRegole comuni Ue su migranti. Incontro a Riga con Steinmeier

Casellati,scuola primo bersaglio in 1938Fare i conti seriamente con la storia è un obbligo morale

Camera, silenzio in Aula per vittimeDeputati in piedi per applauso unanime

Migranti: ‘merde alors’,diverbio Salvini-ministro Lussemburgo Asselborn, occupatevi dei vostri soldi per i vostri figli

Lezzi, tour Meridione per spesa RegioniAlcune in difficoltà, Sardegna non a rischio disimpegno

Manovra verso 28-30 miliardi, Lega ed M5s puntano a 8 a testaPer fisco ma senza Irpef, pensioni e reddito. A Iva altri 12 mld

Governo: Conte, serve Codice disabilitàPremier a Trieste, ad annunci seguano fatti

Mattarella, idiosincrasia nazionalismoNon c’è movimento che può mettere in discussione valori Ue

Mattarella: ‘Non mercanteggiare su bilancio Ue”Italia è contributore attivo dell’Unione’. Il presidente della Repubblica a Riga: ‘Sono anziano, ho una innata idiosincrasia per i nazionalismi’

Disse ‘Lega razzista’, Kyenge a processoLa querelò Salvini, prima udienza per europarlamentare Pd

Conte, non possiamo accogliere tuttiUscire da logica emergenziale che fa male a tutti

Vaccini: Taverna (M5S), smetto di occuparmene, no a obbligo – VIDEO”Meglio informazione e consapevolezza, mio figlio è vaccinato. Il mio impegno sul tema finisce con il mio disegno di legge nella scorsa legislatura”

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PALERMO

– “Se il sindaco ritiene questo e non accoglie il suo presidente faccia pure. Ma bisogna essere corretti però, ieri sera lavorando fino a tarda notte ho incontrato una ventina di sindaci dell’Anci e non ricordo il volto del sindaco Orlando”. Così il premier Giuseppe Conte ai cronisti rispondendo ad una domanda sull’assenza del sindaco Leoluca Orlando nella scuola “Puglisi” a Brancaccio in polemica con i tagli ai fondi nazionali per le periferie.
– “A chi dice ‘manca l’opposizione’ chiedo di guardare le immagini di Montecitorio stanotte. I nostri deputati, da soli, in aula, a lottare contro la legge vergognosa sui vaccini. Grazie ragazzi!”. Lo scrive Matteo Renzi, ex segretario Pd, in un tweet in cui commenta l’ostruzionismo Dem sul decreto Milleproroghe. “Oggi vincono i cialtroni – aggiunge Renzi – ma la scienza tornerà presto a prevalere sull’ignoranza”.
– RIGA

– “Piena collaborazione” tra Italia e Germania e “convergenza sulla opportunità di orientare le politiche della Ue verso la ripresa economica, l’occupazione, i giovani”. E’ quanto è emerso da un colloquio tra il presidente Sergio Mattarella e il presidente Frank-Walter Steinmeier svoltosi oggi a Riga. I due presidenti sottolineano che “la creazione di comuni regole Ue, anche sull’immigrazione, sia vantaggioso per l’Italia e la Germania”. Mattarella ha accolto l’invito di Steinmeier di una visita a Berlino.
– “Fare i conti, seriamente, con la storia, è un obbligo morale. Lo è per ogni individuo, lo è, a maggior ragione, per i rappresentanti delle istituzioni di questo Paese”. Lo ha detto il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, alla presentazione del volume “Razza e inGiustizia. Gli avvocati e i magistrati al tempo delle leggi antiebraiche” a Palazzo Madama, in Sala Koch. “Il dialogo con i giovani è il primo e più importante dei nostri doveri. Dobbiamo coinvolgerli, offrire loro gli strumenti culturali necessari per conoscere, approfondire, comprendere – ha proseguito -. Abbiamo il compito di lavorare in costante collaborazione e confronto con il mondo della scuola, forse la più delicata e cruciale istituzione di ogni Paese”.
“La scuola – ha aggiunto Casellati – che per prima si vide violata dal decreto del 1938, che aprì la strada alle inaccettabili leggi razziali”.
– L’Aula della Camera ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del crollo del ponte Morandi a Genova, avvenuto un mese addietro. Tutti i deputati in piedi hanno partecipato ad un applauso unanime.
Diverbio, con imprecazione, tra Matteo Salvini e il ministro degli Esteri del Lussemburgo Jean Asselborn al vertice di Vienna durante l’intervento del vicepremier leghista. Alla frase pronunciata da Salvini durante il suo intervento, “non abbiamo l’esigenza di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più”, il collega lussemburghese ha sbottato per poi commentare con l’imprecazione “merde alors” (una sorta di “diamine”) e dicendo: “Occupatevi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli”.

“Ho sentito da qualche collega dire che c’è bisogno di immigrazione perché la popolazione europea invecchia, io ho una prospettiva completamente diversa – aveva detto Salvini nel suo intervento -. Io penso di essere al governo per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare i giovani europei che per motivi economici oggi non fanno più figli. Magari in Lussemburgo c’è questa esigenza, in Italia invece abbiamo l’esigenza di aiutare i nostri figli a fare degli altri figli e non ad avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più. Siamo assolutamente disponibili a dialogare con tutti”. A questo punto il ministro degli Esteri del Lussemburgo ha interrotto Salvini dicendo: “io sono il ministro del Lussemburgo e controllo le mie finanze e voi in Italia dovete occuparvi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli, merde alors”. Ma Salvini ha replicato: “Rispondo pacatamente al suo punto di vista che non è il mio. Se in Lussemburgo avete bisogno di nuova immigrazione, in Italia preferisco aiutare gli italiani a tornare a fare figli”.

– CAGLIARI

– “Sto facendo un tour nelle regioni del Meridione, in alcune ci sono delle difficoltà sulla spesa, ma io non entrerò nel merito dei progetti siamo qui per accelerare la spesa dei fondi e dare contributi sulla semplificazione, poi il resto dei progetti fa altri percorsi”.
Lo ha dichiarato la ministra per il Sud, Barbara Lezzi, a Cagliari per un vertice con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, per verificare lo stato della spendita dei fondi comunitari per la programmazione 2014-2020, con scadenza a fine 2018.
Quanto alla Sardegna, “non esiste il rischio di un disimpegno sull’utilizzo dei fondi europei entro il 31 dicembre”.
La prima manovra del governo Lega-M5S potrebbe arrivare a valere circa 28-30 miliardi, dei quali 12,4 necessari per sminare le clausole sull’Iva e altri 16 miliardi (non i 10 circolati nelle scorse settimane) per l’attuazione delle misure chiave per i due partiti di maggioranza.Secondo quanto riferito da fonti al lavoro sul dossier, con la sua dote da 8 miliardi la Lega punterebbe a finanziare il pacchetto fisco (senza intervento sull’Irpef) e le pensioni, il M5S l’avvio del reddito di cittadinanza, compresa la pensione di cittadinanza. I leghisti, secondo quanto viene riferito, punterebbero a dedicare la loro dote quasi interamente alle pensioni, visto che le risorse per il pacchetto fisco verranno in gran parte dalla rimodulazione di incentivi esistenti alle imprese. E’ ancora in corso la stima delle risorse necessarie per introdurre ‘quota 100’ con 62 anni di età, accompagnata da quota 41 e mezzo di contributi senza limiti anagrafici, e molto dipenderà dai paletti che saranno (o meno) introdotti – ad esempio se nel calcolo si potranno comprendere o meno, e in quale entità, gli eventuali anni di contributi figurativi.Lo staff della Lega che è al lavoro su questo capitolo della manovra avrebbe individuato, per le coperture, almeno 2,4 miliardi recuperabili nel sistema previdenziale, attraverso meccanismi che vengono definiti “accorgimenti tecnici”. Sull’altro fronte, quello del reddito di cittadinanza, sono al lavoro invece i 5 Stelle che dovrebbero concentrare su questa misura simbolo tutti gli 8 miliardi a disposizione (cifra molto vicina ai 10 richiesti nelle ultime settimane).Il nuovo aiuto contro la povertà, come ha spiegato il viceministro all’Economia Laura Castelli in una intervista, partirà da un lato con le pensioni di cittadinanza, le minime da portare a 780 euro. Anche in questo caso si sta ancora studiando la platea di riferimento, e quindi i costi. Il reddito vero e proprio sarebbe invece anticipato dalla riforma dei centri per l’impiego (si punta all’utilizzo dei fondi europei) che impegnerà i primi “3-4 mesi” dell’anno. Il nuovo strumento potrebbe quindi diventare operativo già a maggio e potrebbe contare intanto sulle risorse residue del Rei, il reddito di inclusione introdotto dai governi Renzi-Gentiloni, che per il 2019 ha già a disposizione quasi 2,6 miliardi.
– TRIESTE

– “Dobbiamo varare un codice per le disabilità e la manifestazione di oggi va proprio in questa direzione”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte al Castello di Miramare in occasione della firma della Manifestazione di intenti per garantire la Accessibilità internazionale al Parco e al castello di Miramare, accessibili a qualunque portatore di disabilità. Il primo ministro ha poi letto l’Art.26 sui diritti fondamentali dell’Unione europea.
“Questo di oggi è un primo passo cui seguirà il Codice; che i fatti assecondino gli annunci e le promesse”.
L’iniziativa è stata promossa dal sottosegretario alle Disabilità, Vincenzo Toccano, che lo stesso premier ha definito “infaticabile”. Con loro, alla firma c’era anche il Governatore Fvg, Massimiliano Fedriga.
– “Io sono avanti negli anni, sono nato durante i bombardamenti e, forse per questo, mi è rimasta un’innata diffidenza, e un’innata idiosincrasia verso qualunque pericolo di nazionalismo e di guerre” per cui “occorre riflettere su questo perché corriamo il rischio che riproporre dentro l’Unione un clima che non è soltanto concorrenziale ma è di contrapposizione, che poi diventa contrasto, poi diventa ostilità, diventa non sappiamo cosa”. Lo dice il presidente Sergio Mattarella parlando a Riga al vertice del “Gruppo Arraiolos”.
Quella di “mettere in comune il futuro degli europei” è “una ragione, storicamente, per il futuro, così vasta – aggiunge – se si raffronta con il passato, che non c’è movimento che possa mettere in discussione questo valore storico”.
“L’Italia è un contributore attivo dell’Unione. Ma mi sono sempre rifiutato di considerare questi rapporti sul piano del dare e avere, anche perché i benefici dell’integrazione non sono quasi mai monetizzabili interamente. Non è attraverso il calcolo contabile che si definisce il vantaggio che l’Unione assicura a tutti i suoi componenti”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella da Riga. “Il rischio è quello di mettersi a mercanteggiare fra di noi, fra i nostri Paesi, sui rapporti contabili”.

L’europarlamentare del Pd Cecile Kyenge è a giudizio davanti al tribunale di Piacenza per diffamazione, dopo una querela presentata dal segretario della Lega, e attuale vicepremier, Matteo Salvini.
Il fatto risale al 2014 quando Kyenge, durante una festa dell’Unità nel Parmense, accusò la Lega di essere razzista riferendosi a una polemica legata alla foto pubblicata su Facebook da Fabio Rainieri, all’epoca segretario della Lega Nord dell’Emilia. Nell’immagine l’attuale europarlamentare veniva paragonata a un orango. Matteo Salvini, in qualità di segretario della Lega, la querelò per diffamazione. In tribunale a Piacenza si è aperto il processo con la prima udienza. “Ho deciso di rinunciare alla mia immunità parlamentare perché penso che i politici debbano assumersi le proprie responsabilità”, ha detto Kyenge poco prima di entrare in aula.
– TRIESTE

– “Con l’accoglienza indiscriminata non possiamo risolvere il problema” dell’immigrazione, “perché noi possiamo assicurare il soccorso, ma non possiamo offrire l’accoglienza indiscriminata”. Lo afferma il premier Giuseppe Conte, durante il 51/mo Incontro nazionale di Studi delle Acli.
“Chi ha diritto deve poter processare domanda” di asilo – sottolinea – “ma in una prospettiva di gestione dei flussi, chi viene deve potersi integrare”. “Bisogna uscire dalla logica emergenziale” e affrontare il tema “in modo strutturale, la logica emergenziale fa male a tutti”, conclude.
– “Il mio impegno sul tema del vaccini può considerarsi concluso con la presentazione del mio disegno di legge nella scorsa legislatura”. Lo annuncia la vicepresidente del Senato Paola Taverna in un video su Facebook, ricordando la sua battaglia contro la legge Lorenzin e sottolineando che “il Movimento 5 stelle ha sempre sostenuto le vaccinazioni per prevenire ed eradicare alcune patologie gravissime”.   Taverna ha aggiunto: “Da più un mese sono oggetto di attacchi da più parti per essermi fatta portavoce della posizione del M5S sui vaccini. Nel rispetto del mio ruolo e dell’istituzione che rappresento e del Movimento, ho aspettato. Ma ora è arrivato il tempo di fare chiarezza”. E prosegue: “È indispensabile raggiungere la copertura vaccinale ottimale ma non facendo leva sull’obbligo ma sull’informazione e sulla consapevolezza. Io ho avuto l’opportunità di informarmi, di scegliere e ho scelto di vaccinare mio figlio”.

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DI GIOVEDì 13 SETTEMBRE 2018

SOMMARIO

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Pd: Martina, battaglia anche nel Paese
Da governo approssimazione pericolosa

Kurz a Bolzano per campagna SvpDomani comizio con il cancelliere austriaco

Milleproroghe: Camera riprende esame dlInizio votazione dalle 12.40

Manovra:Giorgetti, non tradiamo elettoriReddito cittadinanza, flat tax e Fornero sono in Dna governo

Divorzio: Martina, ritirare ddl PillonIl 30 settembre saremo in piazza a Roma anche per questo

Milleproroghe: Pd, battaglia in SenatoDiscussione generale a Palazzo Madama da mercoledì prossimo

Milleproroghe: Camera approva fiduciaDopo voto finale a Montecitorio testo passa al Senato

Bancarotta Ste, 5 anni e mezzo a VerdiniCinque anni per ex deputato Massimo Parisi

Diciotti: 42 migranti pronti a costituirsi parte civile. Salvini: ‘Medaglie’Presenteranno anche denuncia per detenzione illegittima a bordo

Di Maio, veto a bilancio Ue restaLa discussione per ora ci vede molto preoccupati

Di Maio, non siamo dei MussoliniDa alcuni commissari atteggiamenti insopportabili

Di Maio, in Cdm dl terremoti e GenovaAl vaglio anche Cig cessazione, norma Bekaert

Di Maio, fiducioso su TriaQuestione non è deficit ma obiettivo tenere conti in ordine

Conte,io premier per caso,attento MarchePresidente Consiglio, qui per la terza volta

Mattarella, aggressioni web disastroseAggressioni informatiche disastrose per elezioni,banche e sanità

Terremoto: Conte, lavoro per ricostruirePremier a San Severino, anche immobili non in perfetta regola

Sanità: Toti (Regioni), dato ok su nomina direttore Aifa

Salvini in copertina su Time, “il nuovo volto d’Europa”All’interno una lunga intervista al vicepremier: “Spirito Ue tradito, cambiare le dinamiche”

CasaPound a Trieste per Grande GuerraIl 3 novembre. Organizzatori attendono migliaia di persone

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L’ARTICOLO

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“Dare battaglia nelle aule parlamentari, al Senato come ieri alla Camera, e costruire dall’opposizione l’alternativa” è la strada che traccia il segretario Pd Maurizio Martina conversando con i cronisti prima di entrare all’assemblea dei senatori dem a Palazzo Madama.
Martina ha parlato di “approssimazione pericolosa” del governo che “rischia di far fare al Paese giganteschi passi indietro”

– BOLZANO

– Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, è atteso domani a Bolzano. Il leader dei popolari Övp interviene nel pomeriggio durante l’avvio della campagna elettorale della Svp in vista delle provinciali del 21 ottobre.
“Il cancelliere sottolineerà l’importanza di rapporti stabili in tempi incerti e assicurerà anche per il futuro l’impegno dell’Austria per l’Alto Adige”, informa il partito.
L’appuntamento, riservato a iscritti e simpatizzanti della Svp, è alle ore 17.00 alla Stahlbau Pichler, azienda leader per la lavorazione di acciaio.
L’intervento di Kurz viene contestato dalla coordinatrice regionale di Forza Italia, Michaela Biancofiore, che lo definisce “totalmente inopportuno”. “Non si è mai visto che un il cancelliere di uno stato estero viene a fare campagna elettorale in Alto Adige. Siamo ai livelli di Chávez e Castro”, ha detto la deputata.
– L’Aula della Camera si accinge ad esaminare la questione di fiducia posta dal governo al dl Milleproroghe, che dovrebbe essere votata dalle 12.40, come previsto dalla Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
– “Sicuramente reddito di cittadinanza, flat tax e Fornero fanno parte del Dna di questo governo, non parlarne significherebbe tradire il mandato degli elettori. Ma lo faremo con responsabilità e in modo franco e schietto”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti che sulle risorse necessarie per attuare le riforme spiega che saranno “ragionevolmente e presumibilmente” suddivise tra i diversi capitoli di spesa.
– “La proposta Pillon non va discussa, va ritirata. Perché é punitiva e retrograda nei confronti delle donne e tratta i minori come pacchi postali. Le sue parole su aborto e unioni civili sono raccapriccianti. Il 30 settembre saremo in piazza a Roma anche per questo. Non si torna indietro”. Lo scrive su facebook Maurizio Martina, segretario del Pd.
– Replicare l’ostruzionismo o forme di opposizione “robuste” e ben visibili all’esterno anche al Senato, dopo la performance di ieri alla Camera, quando il decreto Milleproroghe tornerà a Palazzo Madama nei prossimi giorni. È la linea maggioritaria che sta emergendo all’assemblea dei senatori Pd in corso al Senato, secondo quanto si apprende, linea sostenuta dal capogruppo Andrea Marcucci. In parziale dissenso l’intervento del senatore Luigi Zanda, capogruppo nella scorsa legislatura, che vorrebbe evitare tattiche ostruzionistiche. La discussione generale sul dl Milleproroghe inizierà nell’Aula di Palazzo Madama nel pomeriggio di mercoledì prossimo mentre tra giovedì e venerdì è previsto il voto finale.
– La Camera dice sì alla fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe con 329 voti a favore, 220 contrari e quattro astenuti. Il testo, che deve ancora ottenere il via libera finale di Montecitorio, dovrà poi passare in terza lettura al Senato.
– FIRENZE

– Denis Verdini è stato condannato per bancarotta fraudolenta della Società Toscana di edizioni (Ste) a 5 anni e mezzo. Il tribunale di Firenze ha poi condannato a 5 anni anche l’ex deputato Massimo Parisi. Per entrambi, i giudici hanno anche deciso l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Tre anni ciascuno per gli altri 3 imputati nel processo, tutti amministratori della Ste che pubblicava ‘Il Giornale della Toscana’. Il pm Luca Turco aveva chiesto 3 anni per Verdini e 2 anni per Parisi.
Quarantadue migranti che erano a bordo della nave Diciotti sono pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo. A renderlo noto i rappresentanti di Baobab Experience in una conferenza stampa a Roma. “I migranti hanno presentato delega ai legali che collaborano con Baobab per valutare se ci sono gli estremi per costituirsi parte civile al processo penale e per una denuncia civile per detenzione illegittima a bordo della nave” ha spiegato Giovanna Cavallo, Responsabile del Team Legale Baobab Experience.”42 presunti profughi pronti a denunciarmi. Per me sono altre 42 medaglie! La pacchia è finita, prima gli italiani!” è la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini, commentando la notizia dei 42 migranti che erano a bordo della nave Diciotti pronti a costituirsi parte civile in un eventuale processo.”I dati aggiornati a questa mattina sull’immigrazione ci dicono che l’anno scorso di questi tempi ne erano sbarcati già più di 100mila, quest’anno che abbiamo fatto capire che la musica è cambiata, siamo fermi a 20mila, 80 mila persone in meno da mantenere in giro per la Puglia e per l’Italia”, ha detto il ministro dell’Interno a Bari.Ieri botta e risposta sui temi di giustizia e politica tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il vicepremier Matteo Salvini.

– “La nostra posizione sulla programmazione del bilancio europeo per ora non cambia”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio spiegando ai giornalisti di aver ribadito il concetto nel corso dell’incontro con il commissario Ue al Bilancio Gunther Oettinger. “La discussione sul prossimo bilancio per ora ci vede molto preoccupati”, sottolinea.
– “L’atteggiamento da parte di alcuni commissari europei è inaccettabile, veramente insopportabile.
Dall’alto della loro Commissione europea si permettono di dire che in Italia coi sono tanti piccoli Mussolini, non si devono permettere!”. Lo ha detto Luigi Di Maio commentando le dichiarazioni di Moscovici.
– Al Consiglio dei ministri di oggi il governo presenterà il “decreto urgenze” per dare risposte ai cittadini di Ischia “che dopo un anno avranno il loro primo decreto” per affrontare le conseguenze del sisma, per dare risposte al terremoto del Centro Italia. Lo ha annunciato il vicepremier Luigi Di Maio che aggiunge: ci saranno anche “le norme per far ricostruire a Genova il ponte ad un’azienda di Stato” e ci sarà la Cassa integrazione per cessazione che si chiamerà norma Bekaert.
– “Non faccio ultimatum perché sono fiducioso”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio interpellato dai cronisti sul presunto ultimatum che sarebbe partito in queste ore nei confronti del ministro dell’Economia Giovanni Tria. “Il tema per noi non è il livello di deficit ma soddisfare delle promesse che abbiamo fatto. Sicuramente il nostro obiettivo è mantenere i conti in ordine”, sottolinea.
– SAN SEVERINO MARCHE (MACERATA)

– “Io sono premier per caso, da poco tempo, ma già sono nelle Marche per la terza volta. Significa che sono piuttosto attento a questa vostra bella terra”. Lo ha detto il presidente del consiglio Giuseppe Conte all’inaugurazione della nuova scuola primaria provvisoria post sisma di San Severino Marche. Conte ha vistato Arquata del Tronto (Ascoli Piceno) poco dopo l’incarico a Palazzo Chigi e di nuovo nella notte del 24 agosto, secondo anniversario del terremoto del centro Italia. Quella di oggi è la sua prima visita nella parte maceratese del cratere sismico.
– RIGA

– “Gli Stati hanno l’obbligo di difendere i loro concittadini dagli attacchi virtuali”. Lo ha sottolineato il presidente Mattarella parlando di cybersecurity dalla Lettonia. “Sappiamo che – ha aggiunto – le conseguenze di attacchi informatici possono essere disastrose: sui sistemi informatici pubblici, sulle banche, sui sistemi elettorali, sui sistemi sociali e sanitari. E la possibilità che grandi gruppi criminali, o anche Stati con atteggiamento ostile, possa provocare questi danni disastrosi è davvero allarmante per tutti”.
– SAN SEVERINO MARCHE (MACERATA)

– “Lavorerò per questo, te lo prometto”. Ha risposto così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla domanda di uno studente della scuola elementare Tacchi Venturi, inaugurata oggi a San Severino Marche, che chiedeva se le case distrutte dal terremoto potranno essere tutte ricostruite. Conte ha fatto un parallelo con Ischia dove “c’è un problema perché molte delle case distrutte erano abusive”. “Stiamo cercando di fare in modo – ha spiegato – di creare un percorso per consentire anche la ricostruzione di case non perfettamente in regola, ovviamente cercando di distinguere quello che si può fare da quello che non si può fare. Cerchiamo – ha concluso – di fare anche questo”.
– “Oggi abbiamo dato il parere favorevole sull’Aifa e abbiamo approvato e dato l’intesa sul progetto di riparto per l’edilizia pubblica mandato dal Mit. Tra l’altro devo ringraziare le Regioni che si sono autotassate nel riparto per un contributo di solidarietà alla Regione Liguria per il 2% delle loro dotazioni, fatto che mi sembra decisamente un buon segnale”. Lo ha annunciato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni e governatore della Ligura, Giovanni Toti, al termine della riunione straordinaria di oggi. “Sulla nomina del direttore generale di Aifa (Luca Li Bassi, ndr) il parere della Conferenza delle Regioni è favorevole – ha spiegato ancora – abbiamo chiesto al governo di rispettare i tempi e le procedure con con un po’ di rigore. Abbiamo quindi richiamato alla cortesia istituzionale di lasciare il tempo alle Regioni di approfondire ed esprimersi con contezza: è passata una settimana, abbiamo acquisito il curriculum ed espresso il parere favorevole. Invece sulla nomina del presidente dell’Aifa ci sarà un’intesa che discuteremo con il governo”, ha concluso Toti.

“Il nuovo volto dell’Europa”: così titola l’ultimo numero di Time che dedica la copertina a Matteo Salvini, definendolo “lo zar dell’immigrazione in Italia che sta portando la missione di disfare la Ue”. All’interno una lunga intervista al vicepremier.Salvini al Time: “Spirito Ue tradito, cambiare le dinamiche” – “Stiamo lavorando per recuperare lo spirito europeo che è stato tradito da coloro che guidano questa unione”. Lo afferma Matteo Salvini in un’intervista rilasciata al magazine statunitense Time che gli ha dedicato la copertina.
“E’ chiaro che devo cambiare le dinamiche europee”. La corrispondente del Time a Roma Vivienne Walt parla di Salvini come dell’uomo “piu’ temuto in Europa”, “il capitano che sta scuotendo l’establishment europeo e che minaccia di rovesciare un sistema politico che e’ stato travolto dall’ondata populista degli ultimi tre anni”. Walt afferma quindi come il mantra ripetuto da Salvini nei suoi comizi sia “Italians First”, uno slogan che riecheggia l’America First di Donald Trump.

– TRIESTE

– Si terrà il 3 novembre prossimo a Trieste un corteo nazionale di CasaPound in ricordo della fine della Grande Guerra. Lo conferma all’ANSA Nicola Di Bortolo, coordinatore regionale Fvg di CasaPound. “Trieste – spiega – ci pare una delle città che più ha lottato per l’italianità e per questo l’abbiamo scelta”. Si prevedono, aggiunge Di Bortolo, “migliaia di manifestanti. Più di quanti aderirono al corteo di Gorizia, organizzato nel 2015 in occasione dell’entrata in guerra dell’Italia”. “Si tratta – conclude – di una manifestazione legale. Non prevediamo nessun problema in città”.
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