ECONOMIA: TUTTE LE NOTIZIE
DALLE 03:19 ALLE 13:40
DI LUNEDì 10 SETTEMBRE 2018
SOMMARIO
ECONOMIA: TUTTE LE NOTIZIE
Giappone: Pil rivisto al rialzo, +0,7%
Accelerano gli investimenti aziendali dopo trimestrali record
Cambi: euro apre in lieve calo a 1,154Yen stabile a 110,95
Petrolio: Wti in rialzo a 68,09 dollariBrent avanza dello 0,52% a 77,23 dollari
Oro: in calo a 1194 dollari, -0,2%Metallo scende dello 0,2%
Borsa: Asia incerta, debole Cina su daziPiatti i futures sull’avvio dei listini finanziari europei
Spread Btp/Bund apre in calo a 262Dopo rassicurazioni governo. Rendimento decennale al 3%
Borsa: Milano apre
piatta, +0,01%In leggero aumento l’indice Ftse All share, +0,31%
Borsa Europa parte fiacca, Londra -0,07%Incerte anche Francoforte e Parigi
Borsa Milano tenta rialzo con bancheBene Mps, debole Fca, scivola ancora Astaldi
Borse Europa incerte, Milano la miglioreSi guarda a orientamenti Bce, in Piazza Affari bene Mediobanca
Borsa Milano +1,4% con spread e bancheNettamente migliore in Europa, corrono Mediobanca e Banco Bpm
Juventus al massimo storico in BorsaDa fine agosto +63%, positive anche Lazio e Roma
Bio-On: olio frittura per la bioplasticaSi aggiunge a prodotti di scarto già usati da società
Elliott, aperti a idee Vivendi per TimDispiaciuti per attacco, francesi vittime visione breve termine
Istat:sale spesa R&S 2016 a 23 mldImportante contributo imprese, cala spesa università
Borsa: Europa positiva, Milano +2%Ancora acquisti sulle banche, bene anche Leonardo e Tim
Commercio:in 2016 4,7mln lavoro domenica3,4 mln erano lavoratori dipendenti, 1,3 mln autonomi
Ilva:accordo sindacale, al via assembleeReferendum proseguirà fino a giovedì con due assemblee al giorno
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L’ARTICOLO
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TOKYO
– L’accelerazione degli investimenti aziendali sostengono il progresso del Pil giapponese, rivisto al rialzo dal governo nella seconda lettura.
La crescita a livello congiunturale nel periodo aprile-maggio è stata dello 0,7%, rispetto allo 0,5% dei dati preliminari, mentre su base annualizzata il rialzo è pari al 3% dall’1,9%: si tratta del ritmo più sostenuto in oltre due anni.
I risultati trimestrali a livelli record hanno incoraggiato le aziende a proseguire nella fase di incremento degli investimenti. La crescita delle spese in conto capitale è stata rivista al rialzo al 3,1% dal precedente 1,3%, trainata dal comparto dell’elettronica e dalle imprese del settore della chimica. I consumi privati – che contribuiscono a oltre la metà della formazione del Pil giapponese – rimangono immutati, segnando un incremento dello 0,7%. Invariata anche la crescita delle esportazioni, al +0,2%.
– Apertura di settimana in lieve calo per il dollaro che cede lo 0,1% a 1,1543 dollari. In Asia lo yen è stabile a 110,95 rispetto al biglietto verde.
– Avvio in rialzo per le quotazioni del petrolio. Il greggio Wti del Texas sale dello 0,5% a 68,09 dollari al barile mente il Brent cresce dello 0,52% a 77,23 dollari.
– Oro in calo sui mercati. I dati del mercato del lavoro Usa della scorsa settimana, che spingono la Federal Reserve Usa verso una ulteriore stretta monetaria, fanno perdere appeal alle quotazioni, viste come tradizionale bene rifugio. Il metallo con consegna immediata cede così lo 0,2% a 1194 dollari l’oncia.
– Mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico incerti nella prima giornata della settimana, con le Borse cinesi deboli soprattutto sui timori della guerra commerciale dei dazi innescata dagli Stati Uniti.
Tokyo ha chiuso in rialzo dello 0,3%, ma Shanghai cede nel finale un punto percentuale e Shenzhen l’1,5%. In evidente calo verso la conclusione degli scambi anche Hong Kong (-1,1%), mentre Seul si è mossa in leggera crescita in linea con Tokyo.
Piatta Sidney (-0,03% finale), così come i futures sull’avvio dei listini finanziari europei.
– Avvio di settimana in calo per lo spread Btp/Bund dopo che nel fine settimana i principali esponenti del governo: il presidente del consiglio Conte, il vicepremier Salvini e il ministro dell’economia Tria hanno ribadito più volte la linea prudente e equilibrata sui conti pubblici dell’esecutivo sia nella manovra che nei prossimi mesi.
Il differenziale con il titolo di stato tedesco segna così 262 punti contro i 264 della chiusura di venerdì. Il rendimento del decennale è pari al 3%.
– Avvio marginalmente positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,01%, l’Ftse It All-Share un aumento dello 0,31%.
– Prime battute senza una direzione precisa per i mercati azionari del Vecchio continente: Francoforte -0,08%, Londra cede lo 0,07%, Parigi lo 0,03%.
– Piazza Affari tenta di aprire la settimana in rialzo: dopo una partenza piatta, l’indice Ftse Mib sale dello 0,4% con qualche acquisto sulle banche soprattutto grazie al progressivo allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani.
Monte dei Paschi recupera infatti il 4% a 2,28 euro, Banco Bpm e Mediobanca salgono di due punti percentuali, mentre Intesa è in rialzo dell’1,5%, Unicredit dell’1,4% e Carige cresce dell’1,1%. Acquisti anche su Tim (+1,5% a 0,53 euro) nel giorno del Cda, piatta Generali, in calo di un punto e mezzo Stm e Fca.
Sempre molto debole Astaldi, che cede il 4% dopo il taglio del rating da parte di Fitch.
– Pochi movimenti sui mercati azionari europei in avvio di giornata: Londra e Parigi cedono lo 0,1%, Francoforte è piatta, mentre Milano (Ftse Mib +0,8%) è la Borsa più solida in partenza grazie al chiaro miglioramento dei bond italiani sui listini telematici, con il Btp a dieci anni che sta riducendo di circa 10 punti base il suo rendimento.
Gli operatori, che guardano anche alla riunione Bce di giovedì, stanno riposizionandosi con cautela sull’Italia, con buoni acquisti su Mps (+4%) e soprattutto Mediobanca, che cresce del 3,2% sfiorando i nove euro. Bene inoltre Banco Bpm (+3%), Bper e Ubi che salgono oltre i due punti percentuali. Deboli Fca (-1,5%) e Stm (-1,9% anche sul momento pesante a livello mondiale dei titoli hi tech). Astaldi prova a ridurre le perdite dell’avvio e ora cede poco meno di tre punti percentuali.
– Piazza Affari accelera ancora con il netto allentamento della tensione sui titoli di Stato italiani (spread con la Germania a 252 punti, Btp a 10 anni con rendimento sotto il 3%): l’indice Ftse Mib sale dell’1,4% con il settore del credito sugli scudi, facendo di Milano nettamente la migliore Borda europea della giornata.
Mediobanca è il migliore tra i titoli a elevata capitalizzazione di Piazza Affari e sale del 5% dopo lo stop in asta di volatilità. Molto bene anche il Banco Bpm (+5%), con Unicredit e Intesa che salgono oltre i tre punti percentuali.
Debole Stm, che perde l’1,2%.
– Prosegue la corsa della Juventus in Piazza Affari: il titolo ha aperto la settimana in rialzo del 5% a 1,48 euro, correggendo ancora il suo massimo storico. Per la società bianconera non è solo l’effetto Ronaldo: la crescita dal 22 agosto, quando il campione portoghese era già da tempo nella rosa juventina, è del 63%.
Il volo della Juventus anche in assenza del campionato fermo per la pausa della Nazionale traina al rialzo la Lazio (+3,5%) e la Roma, che sale di un punto percentuale e mezzo.
– Bio-on può aggiungere l’olio di frittura agli scarti che già utilizza per produrre la bioplastica. La scoperta della società quotata sull’Aim di Borsa Italiana permette che la fonte di carbonio che alimenta il processo produttivo della bioplastica sia di natura lipidica. L’olio esausto si aggiunge infatti alle ‘materie prime’ usate da Bio-on: melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, carboidrati in genere e glicerolo.
La novità “è il risultato di due anni di ricerche e permette di attingere alle enormi quantità di questo prodotto di scarto – spiega Marco Astorri, presidente e Ceo di Bio-on – soprattutto in mercati come quello del Nord America e dell’Asia, dove il consumo di cibi fritti è elevato e la quantità di olio esausto supera, secondo una nostra stima, il miliardo di litri al giorno. Un prodotto di scarto, che va smaltito con costi, anche ambientali elevati, diventa per noi una “materia prima” con cui alimentare i batteri che producono bioplastica PHAs”.
Il fondo Elliott critica la “visione di breve periodo” manifestata da Vivendi in occasione del suo attacco alla gestione di Tim ma tende anche la mano al socio francese, dichiarandosi disponibile ad accogliere con favore “nuove idee” in grado di rilanciare il gruppo e ridare fiato al titolo. “A Elliott rincresce che Vivendi abbia scelto di attaccare il management di Tim, il Consiglio di Amministrazione ed uno dei suoi consoci, anziché lavorare con spirito costruttivo verso una soluzione. Sembra che Vivendi sia caduta vittima di quella visione di breve termine che essa stessa aveva precedentemente criticato”, spiega il fondo americano in una nota.
Il gruppo francese, ricorda Elliott, “mantiene una significativa rappresentanza nel Consiglio. Se essa ora ritiene che ci sia bisogno di nuove idee, Elliott ben accoglierebbe il suo aiuto nella promozione di soluzioni volte alla creazione di valore presso il Consiglio di amministrazione”.
– Nel 2016 si stima che la spesa per Ricerca e Sviluppo sostenuta da imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni private non profit e università è salita a 23,2 miliardi di euro, con un rialzo del 4,6% rispetto al 2015. E’ quanto ha rilevato l’Istat precisando che l’incidenza percentuale sul Pil, pari all’1,38%, è in lieve crescita rispetto al 2015 quando si era attestata all’1,34%.
Alla spesa complessiva, precisa l’Istat, contribuiscono in particolare il settore delle imprese per il 60,8%, le università per il 24,2% e le istituzioni pubbliche per il 12,6%. Rispetto al 2015, inoltre, la spesa per R&S cresce del 9,3% per le imprese, resta stabile nelle istituzioni pubbliche, mentre flette nelle università (-1,0%) e, in misura ancora più marcata, nelle istituzioni private non profit (-18,6%).
– Avvicinandosi a metà giornata i mercati azionari del Vecchio continente si sono portati in terreno lievemente positivo (Londra e Francoforte +0,1%, Parigi +0,2%), ma Madrid (+0,6%) e soprattutto Milano (+2%) segnano rialzi maggiori grazie all’allentamento della tensione sui titoli di Stato di riferimento (spread Btp/Bund a 251 punti).
In una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo dagli Stati Uniti, in Piazza Affari prosegue la rimonta delle banche: Mediobanca sale del 7% a 9,28 euro, Mps del 6,7%, Intesa del 5%, Banco Bpm del 4,9%, Unicredit di quattro punti percentuali e mezzo. Negli altri settori, molto bene anche Leonardo (+4,8%) e Tim, che nel giorno del Cda cresce del 3,5% a 0,54 euro.
Piatte Atlantia (+0,5%) e Fca, che invece perde mezzo punto, in calo dell’1,9% Salvatore Ferragamo, del 3,2% Astaldi.
-VENEZIA
-4,7 mln italiani hanno lavorato di domenica nel 2016: 3,4 mln erano lavoratori dipendenti e 1,3 erano autonomi (artigiani,commercianti, esercenti, ambulanti, agricoltori).Se 1 lavoratore dipendente su 5 era impiegato alla domenica,i lavoratori autonomi hanno registrato una frequenza maggiore:quasi 1 su 4.Lo rileva la Cgia:il settore con più alta presenza al lavoro di domenica è quello degli alberghi/ristoranti: i 688.300 dipendenti coinvolti incidono sul totale degli occupati dipendenti del settore per il 68,3%. Poi: commercio (579.000 occupati,29,6% del totale),P.a (329.100 dipendenti, 25,9% totale),sanità (686.300, 23% totale) e trasporti (215.600, 22,7%). I territori dove il lavoro “domenicale” è più diffuso sono quelli a vocazione turistica/commerciale:ai primi posti Valle Aosta (29,5% di occupati alla domenica sul totale dipendenti presenti in regione), Sardegna (24,5%), Puglia (24%), Sicilia (23,7%) e Molise (23,6%).In coda Emilia R.(17,9%), Marche (17,4%) e Lombardia (16,9%). Media nazionale: 19,8%.
– TARANTO
– Sono cominciate questa mattina le assemblee nello stabilimento Ilva di Taranto nel corso delle quali i lavoratori sono chiamati ad esprimersi, con un sì o un no, sull’ipotesi di accordo con ArcelorMittal siglato dalle organizzazioni sindacali giovedì scorso al Mise. La prima assemblea, dalle 7 alle 8.30, si è svolta nella sala del Consiglio di fabbrica. Prima hanno preso la parola i rappresentanti sindacali per illustrare i punti cardine dell’accordo, poi è iniziata la votazione. La seconda assemblea si terrà nel refettorio Ima Ovest dalle 15 alle 16.30 con analoghe modalità e in giornata si conosceranno gli esiti dello spoglio. Il referendum proseguirà fino a giovedì con due assemblee al giorno promosse da Fim, Fiom, Uilm e Usb (l’intesa al Mise è stata sottoscritta anche dall’Ugl), seguite dalle votazioni. [print-me title=”STAMPA”]