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Ultimo aggiornamento 2 Marzo, 2019, 16:29:52 di Maurizio Barra

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DALLE 11:21 ALLE 16:29 DI SABATO 02 MARZO 2019

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Esplosione oleodotto Nigeria,50 dispersi
La deflagrazione ha causato una calca di massa

WARRI02 marzo 2019 11:21

– Oltre 50 persone risultano disperse dopo l’esplosione di un oleodotto nel sud della Nigeria. Lo riferiscono le autorità locali.
L’esplosione è avvenuta ieri, causando una calca nella zona di Nembe, nello Stato di Bayelsa.
L’oleodotto è in comproprietà tra Agip, Oando e la Shell.
Siria: forze filo-Usa avanti su 2 frontiNell’assalto finale ai jihadisti dell’Isis

BARGHUZ (SIRIA)02 marzo 201912:03

– Le forze filo-Usa curdo-arabe stanno avanzando su due fronti nell’assalto finale ai jihadisti dell’Isis asserragliati nell’ultimo bastione del gruppo terroristico in Siria. Sul posto sono in corso “feroci combattimenti”, riferisce un portavoce, con i cecchini jihadisti che tentano di fermare l’avanzata, già rallentata dalle trappole anti-uomo di cui è cosparso il terreno.
Incidente in decollo a Stansted,8 feritiStop a partenze da scalo Londra per qualche ora ieri sera

02 marzo 201912:09

– Una “enorme esplosione” è stata segnalata da passeggeri di un volo in partenza ieri sera dall’aeroporto londinese di Stansted per Vienna, il decollo è stato interrotto e l’incidente ha provocato la sospensione delle partenze dallo scalo nell’Essex per circa tre ore. Otto le persone ferite, riferiscono i media britannici. In un comunicato diffuso dalle autorità aeroportuali si precisa che si sospetta un problema al motore del velivolo e che tutti i passeggeri sono stati evacuati in sicurezza.

Pakistan, uccisi due nostri soldatiE sale a 6 bilancio dei civili morti in scambi colpi con India

SRINAGAR02 marzo 201912:13

– Il Pakistan denuncia l’uccisione di due suoi soldati nel corso di un conflitto a fuoco con le forze indiane nei pressi della linea di controllo nel Kashmir conteso. I due militari “sono stati uccisi nelle ultime 24 ore”, recita un comunicato dell’Esercito secondo il quale “ci sono vittime anche tra le file indiane”. Il bilancio dei civili uccisi nelle aree sotto controllo di India e Pakistan è salito a 6.
Usa 2020: Sanders torna a BrooklynIl candidato dem sceglie le ‘origini’ per la sua seconda sfida

NEW YORK02 marzo 201915:08

– Il senatore del Vermont Bernie Sanders torna a Brooklyn, il quartiere di New York dov’è nato, per lanciare la sua seconda campagna per la corsa alla Casa Bianca. Sanders, senatore indipendente che scese in campo per le primarie democratiche nel 2016, apre oggi con un evento al Brooklyn College la campagna per la sua seconda sfida in vista delle presidenziali Usa del 2020, prediligendo quindi come punto di partenza le sue ‘origini’ invece del Vermont che ha rappresentato in Senato per circa due decenni. Dopo Brooklyn, Sanders si recherà a Selma, in Alabama, dove sarà fra i politici presenti per commemorare l’anniversario degli scontri nel 1965.
Terrà invece il suo secondo evento elettorale a Chicago, dove frequentò l’università e prese parte alle manifestazioni dell’epoca per i diritti civili.
Gilet gialli, corteo da Champs-ElyseesAlcune migliaia. Polizia scorta manifestanti

PARIGI02 marzo 201915:11

– Sono alcune migliaia i gilet gialli che hanno cominciato per il 16/o sabato consecutivo a discendere gli Champs-Elysees e a dirigersi verso Denfert-Rochereau, a sud di Parigi.
La polizia, che in parte precede e in parte segue i manifestanti, ha deciso di bloccare la circolazione delle auto sul percorso del corteo dopo le 12:30. Blindate invece dal mattino le strade che, dagli Champs-Elysees, conducono al palazzo dell’Eliseo e ai più importanti ministeri. Un enorme muro metallico semovente è stato alzato per bloccare ogni accesso a place de la Concorde.
Manifestazioni sono in corso anche a Marsiglia, Nizza, Montpellier, Strasburgo, Nantes, Bordeaux, Tolosa. A Lille l’appello a manifestare è stato rivolto anche ai gilet gialli dei paesi vicini, Belgio, Inghilterra, Lussemburgo, Olanda e Germania.

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Croazia: giornalisti in piazza
Denunciate azioni legali, pressioni, minacce contro media

02 marzo 201915:22

– ZAGABRIA

– Centinaia di giornalisti croati hanno manifestato oggi a Zagabria per chiedere piena libertà dei media e per denunciare le crescenti pressioni sulla stampa da parte delle autorità, attraverso soprattutto denunce e azioni giudiziarie. Con lo slogan ‘Avete sequestrato i media – noi non rinunceremo al giornalismo’, i dimostranti – riferisce la stampa locale – hanno attraversato in corteo il centro della capitale, annunciando l’intenzione di consegnare al governo un documento con le loro richieste. Secondo l’Associazione croata dei giornalisti (Hnd), sono oltre 1.160 le azioni civili intentate ai danni dei rappresentanti dell’informazione, che si dicono al tempo stesso sempre più soggetti a censure, pressioni e minacce da parte delle autorità. “Ma il governo sembra ignorare tutto ciò”, ha detto Hrvoje Zovko, leader dell’Associazione.

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Pakistan, Russia ha offerto mediazione
Anche Arabia Saudita e Cina in campo per allentare tensioni

SRINAGAR (INDIA)02 marzo 201915:28

– La Russia ha offerto la propria mediazione per allentare la tensione tra India e Pakistan. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri di Islamabad, Shah Mahmood Qureshi, aggiungendo che il suo governo è pronto ad accettare l’offerta di Mosca. “Vogliamo pace, abbiamo già detto che la guerra non è la soluzione ai problemi”, ha detto in conferenza stampa, nel giorno in cui ci sono stati scambi di colpi di artiglieria tra le due forze armate lungo il confine, costati la vita a sei civili e a due militari pakistani. Il ministro ha anche reso noto che un alto diplomatico saudita visiterà presto il Pakistan e l’India per tentare una mediazione. E anche la Cina dovrebbe inviare nei due paesi un suo emissario.

Malaysia: trovati 34 RohingyaDonne e bambini, in una spiaggia, abbandonati da trafficanti

BANGKOK02 marzo 201915:35

– Oltre trenta donne e bambini Rohingya sono stati ritrovati ieri lungo una spiaggia nel nord della Malaysia, dove si sospetta siano stati abbandonati in mare dai trafficanti. Lo hanno riferito le autorità di Kuala Lumpur.
Il gruppo di 34 persone, tra cui nove bambini, era affamato e ricoperto di fango vicino al villaggio di Kuala Sungai Baru, nello stato di Perlis. La polizia li ha trovati su segnalazione di alcuni residenti, che hanno aiutato parte del gruppo a raggiungere la riva.
Si crede che il gruppo sia arrivato dalla Thailandia, dove era stato inizialmente portato dai trafficanti in seguito alla fuga dal Bangladesh. La Malaysia è la destinazione preferita dei profughi Rohingya che si affidano alle onde nella speranza di fuggire dalla Birmania, dove sono perseguitati, o dai campi profughi in Bangladesh che dal 2017 ospitano oltre 700 mila persone in fuga dall’offensiva delle forze armate birmane contro la minoranza.

Diamanti in zone guerra 1% del mercatoNel 2003 era il 15%. Onu rinnova impegno per Kimberley Process

02 marzo 201915:37

– Sempre meno ‘diamanti di sangue’ e sempre più ‘diamanti di pace’. E’ questo il successo ottenuto dal Kimberley Process, l’accordo di certificazione che contrasta la vendita di diamanti provenienti da zone di guerra e garantisce che i profitti del commercio delle pietre preziose non vengano usati per finanziare conflitti civili. Dal 2003 ad oggi la percentuale di ‘diamanti della guerra’ nel mercato mondiale è passata dal 15% all’1%. Il Kimberley Process in molti Paesi ha fatto la differenza tra la vita e la morte, tra la guerra e la pace. L’Onu, nel corso di una riunione dell’Assemblea generale, ha voluto riaffermare il suo fermo e costante appoggio all’accordo, messo a punto con lo sforzo congiunto dei governi di numerosi paesi, di multinazionali produttrici di diamanti, e della società civile.

Strasburgo, profanata stele sinagogaRicorda l’incendio appiccato nel 1940 dai nazisti

PARIGI02 marzo 201916:14

– La stele commemorativa dell’antica sinagoga nel centro di Strasburgo è stata profanata questa notte. Lo ha annunciato il Comune della città nell’est della Francia.
Il monumento commemorativo dell’incendio appiccato dai nazisti il 30 settembre 1940 all’antica sinagoga è stato buttato giù dal piedistallo. Un passante, attorno alle 9, ha segnalato il danno e le forze dell’ordine sono giunte sul posto. Aperta un’inchiesta.

Cina contro estradizione Lady Huawei, grave incidentePechino attacca ‘insistenza’ Canada dopo ok min.Giustizia a iter

PECHINO02 marzo 201913:04

La Cina “si oppone con forza all’ insistenza del Canada di procedere con la cosiddetta estradizione di Meng Wanzhou e ha presentato protesta formale”. In una nota, il ministero degli Esteri risponde alla mossa del Ministero della Giustizia canadese che ieri ha dato l’ok perché proceda l’iter di estradizione in Usa di Meng, direttrice finanziaria di Huawei accusata di aver eluso le sanzioni americane all’Iran.”E’ un grave incidente politico. Sollecitiamo ancora gli Usa a ritirare la richiesta di estradizione e chiediamo al Canada il suo rilascio immediato”.n una nota, il ministero della Giustizia canadese ha precisato ieri che i funzionari competenti avevano condotto una “accurata e diligente revisione delle prove” e determinato che vi erano sufficienti elementi per presentare il caso dinanzi a un giudice per l’estradizione.Meng tornerà in tribunale il 6 marzo per un esame nel merito della vicenda. Se le prove saranno considerate congrue ci sarà l’estradizione su cui il ministro della Giustizia si troverà ad avere l’ultima parola.Il giudice William Ehrcke della Corte Suprema della British Columbia autorizzò il rilascio di Lady Huawei, dopo l’arresto del primo dicembre a Vancouver su richiesta Usa, grazie alla cauzione di 7,5 milioni di dollari. Su Meng e Huawei pendono più di una ventina di contestazioni formulate dal dipartimento di Giustizia Usa a gennaio. Ren Zhengfei, fondatore di Huawei e padre di Meng, ha nelle ultimissime (e pur sempre rare) interviste ha inasprito i toni sul caso, definendo il 20 febbraio ai microfoni della Cbs l’arresto della manager come “motivato politicamente”.         [print-me title=”STAMPA”]

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