PERU: AUMENTANO DONNE SCOMPARSE
Aggiornamenti, Notizie, Politica, Ultim'ora

CODICE ROSSO: TUTTO CIò CHE C’è DA SAPERE

Tempo di lettura: 3 minuti

Ultimo aggiornamento 14 Luglio, 2019, 18:40:17 di Maurizio Barra

CODICE ROSSO

IL CODICE ROSSO DAL 22 LUGLIO IN AULA AL SENATO. TUTTO CIò CHE C’è DA SAPERE

AGGIORNAMENTO IN “POLITICA” DELLE 18:40 DI DOMENICA 14 LUGLIO 2019

CODICE ROSSO

Il disegno di legge sul cosiddetto Codice rosso, a cui la commissione Giustizia del Senato ha dato il via libera il 9 luglio, dovrebbe approdare in Aula al Senato la settimana del 22 luglio. Lo ha deciso in questi giorni la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. Secondo il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, il provvedimento sarà approvato entro il mese.
Gli uomini che hanno ricevuto un ordine di allontanamento e un divieto di avvicinamento alla donna che li ha denunciati, dovranno indossare il braccialetto elettronico, affinché le forze dell’ordine lo possano monitorare, se viola la disposizione si aggrava la misura cautelare e si rischia una pena fino a due anni.
Estese anche le norme del codice antimafia per i reati di maltrattamento: è prevista infatti anche la sorveglianza speciale e l’obbligo di dimora in un altro comune per l’uomo violento.

Ecco cosa prevede il codice rosso approvato dalla CameraStretta su violenza e stalking. C’è norma su revenge porn

Come succede nei pronto soccorso per indicare le emergenze piu’ gravi, anche la violenza sulle donne avra’ ora una “corsia preferenziale” per combatterla, con indagini piu’ veloci. Scatteranno, inoltre, pene piu’ pesanti in casi di violenza sessuale e stalking e vengono introdotti i reati di revenge porn e sfregi al viso oltre allo stop ai matrimoni forzati. Sono le principali novita’ previste dal disegno di legge che modifica il codice di procedura penale sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere varato dalla Camera con 380 si’ e 92 astenuti. Chiamato per sintesi ‘Codice rosso’, il provvedimento e’ stato proposto dal governo. Il provvedimento approda in Aula al Senato dal 22 luglio, dopo aver ricevuto il via libera della commissione Giustizia.DENUNCE E INDAGINI – La polizia giudiziaria dovra’ comunicare al magistrato le notizie di reato di maltrattamenti, violenza sessuale, atti persecutori e lesioni aggravate avvenute in famiglia o tra conviventi. E la vittima dovra’ essere sentita dal pm entro 3 giorni dall’iscrizione della notizia di reato.VIOLENZA SESSUALE – Le pene salgono a 6-12 anni rispetto a oggi, quando la reclusione minima e’ di 5 anni e quella massima di 10. La violenza diventa aggravata in caso di atti sessuali con minori di 14 anni a cui e’ stato promesso o dato denaro o qualsiasi altra cosa utile.STALKING – La reclusione passa dai 6 mesi-5 anni com’e’ oggi, al range del minimo di un anno al massimo di 6 anni e sei mesi.BOTTE IN FAMIGLIA – Per maltrattamenti contro familiari o conviventi, la reclusione passa dagli attuali 2-6 anni a 3-7 anni; la pena e’ aumentata fino alla meta’ se il fatto avviene in presenza o ai danni di un minore, di una donna in gravidanza, di un disabile oppure se l’aggressione e’ armata.SFREGI – Il codice penale si arricchisce di un articolo sui casi di aggressione a una persona, con lesioni permanenti al viso fino a deformarne l’aspetto. Il responsabile e’ punito con la reclusione da otto a quattordici anni. Se lo sfregio provoca la morte della vittima, scatta l’ergastolo. E per i condannati sara’ piu’ difficile ottenere benefici come il lavoro fuori dal carcere, i permessi premio e le misure alternative.STOP ALLE NOZZE FORZATE – Introdotto grazie a un emendamento di Mara Carfagna, punisce chi induce un altro a sposarsi (anche con unione civile) usando violenza, minacce o approfittando di un’inferiorita’ psico-fisica o per precetti religiosi. La pena va da uno a cinque anni, sale a 2-6 anni se coinvolge un minorenne ed e’ aggravata della meta’ se danneggia chi non ha compiuto 14 anni al momento del fatto.STOP AL REVENGE PORN – Chiunque invii, consegni, ceda, pubblichi o diffonda foto o video di organi sessuali o a contenuto sessualmente esplicito di una persona senza il suo consenso, rischia da uno a sei anni di carcere e una multa da 5000 a 15.000 euro. La stessa pena si applica a chi, avendo ricevuto o acquisito le immagini, le invia, consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso dell’interessato per danneggiarlo. La pena viene aumentata se l’autore della vendetta e’ il coniuge (anche separato o divorziato), un ex o se i fatti sono avvenuti con strumenti informatici.

La Tua opinione è importante! Vota questo articolo, grazie!
No votes yet.
Please wait...

Vuoi scrivere, commentare ed interagire? Sei nel posto giusto!

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.