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Ultimo aggiornamento 31 Gennaio, 2020, 13:41:20 di Maurizio Barra

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Vola il mercato degli smartphone 5G ma si teme per l’impatto coronavirus
Consegne a 19 mln di unità nel 2019, dominano Huawei e Samsung

30 gennaio 2020 08:44

– Il nascente mercato degli smartphone 5G ha chiuso il 2019 con risultati migliori delle attese e una forte concentrazione intorno a due aziende. Dei 18,7 milioni di dispositivi consegnati l’anno scorso, stando ai dati di Strategy Analytics, il 37% sono infatti a marchio Huawei, e il 36% a marchio Samsung. Per il 2020 gli analisti prevedono una crescita consistente, che però potrebbe subire l’impatto del coronavirus.

A trainare la domanda di telefoni 5G nel 2019 sono state la Cina e la Corea del Sud. “Altre regioni, come gli Stati Uniti e l’Europa, sono in ritardo rispetto all’Asia, ma prevediamo che colmino il divario entro la fine dell’anno”, spiega l’analista Ken Hyers. Tuttavia, evidenzia il collega Neil Mawston, “la recente epidemia di coronavirus sta limitando il commercio in alcune parti della Cina e questo potrebbe causare un rallentamento dell’offerta o della domanda di 5G in Asia o in tutto il mondo durante la prima metà del 2020”. “I player del settore dovrebbero prepararsi a vendite irregolari in alcuni mercati”.

Tornando alle aziende, l’anno scorso Huawei ha commercializzato 6,9 milioni di smartphone 5G – quasi tutti in Cina – grazie a modelli popolari come il Mate 20 X 5G and Mate 30 Pro 5G. Samsung, con device gettonati come il Note 10 5G e l’S10 5G, ha totalizzato 6,7 milioni di unità in una vasta gamma di paesi, dalla Corea del Sud al Regno Unito e agli Usa.

Al terzo posto in classifica c’è Vivo, che con 2 milioni di device 5G consegnati ha conquistato l’11% di market share, in prevalenza sul mercato cinese. Seguono Xiaomi con 1,2 milioni di unità, pari a una quota del 6,4%, e una forte presenza in Europa occidentale, e LG con 900mila unità, (4,8%), soprattutto in Corea del Sud e Nord America.

Zuckerberg, in arrivo pagamenti su WhatsApp’Su nostre app 2,9 mld utenti.Elezioni e privacy, servono regole’

30 gennaio 202013:23

WhatsApp Payments, il sistema per inviare denaro in chat “facile e veloce come l’invio di una foto” che è stato sperimentato su un milione di utenti indiani nel 2018, sarà “implementato in diversi Paesi nei prossimi sei mesi”. Lo ha detto Mark Zuckerberg nell’intervento per la presentazione dei risultati finanziari, poi postato su Facebook, in cui ha affrontato anche i temi della privacy e delle interferenze elettorali, ribadendo la richiesta di “regole chiare” per il settore.Il fondatore del colosso di Menlo Park ha affermato che nel mondo circa 2,9 miliardi di persone usano ogni mese Facebook, Instagram, WhatsApp o Messenger, e che 2,3 miliardi usano almeno uno di questi servizi ogni giorno. Accanto a questi numeri “ci sono oltre 140 milioni di piccole imprese che usano i nostri servizi per crescere”.In tema di elezioni, “siamo molto concentrati sull’integrità elettorale”, ha assicurato Zuckerberg, che si è detto “orgoglioso dei progressi fatti per prevenire le interferenze straniere”. Nel 2016, anno della vittoria di Donald Trump, “eravamo rimasti indietro, ma dopo aver lavorato per proteggere le elezioni in paesi di tutto il mondo, dall’Ue all’India, dal Messico al voto di metà mandato in Usa, pensiamo che i nostri sistemi siano ora più avanzati di qualsiasi altra azienda, e spesso avvisiamo le forze dell’ordine e l’intelligence in merito alle minacce che identifichiamo”.

Apple deve dare 837 milioni per violazione brevettiAltri 270 mln a carico di Broadcom, a favore di Caltech Pasadena

WASHINGTON30 gennaio 202013:24

Apple e Broadcom sono state condannate da una giuria di Los Angeles ad un risarcimento danni rispettivamente di 837 e 270 milioni di dollari a favore del California Institute of Technology, il celebre Caltech di Pasadena, per aver violato quattro brevetti depositati dall’università sulla trasmissione via wi-fi. L’istituto aveva intentato causa nel 2016 sostenendo che prodotti Apple come iPhone, iPad e Mac contenevano componenti elettronici prodotti da Broadcom, accusata a sua volta di aver rubato i brevetti. STAI LEGGENDO “TECNOLOGIA”

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Cyberbullismo peggiora depressione
Può essere virale e persistente, più dannoso di altre forme

30 gennaio 202012:51

– Il cyberbullismo peggiora i sintomi della depressione e del disturbo post traumatico da stress nei giovani. Emerge da uno studio dell’Università di Miami e pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry, ha coinvolto ragazzi che si trovavano già in cure all’interno di una clinica per la cura di disturbi mentali. Grazie a questo lavoro è emerso che i bambini con una storia di abusi alle spalle hanno avuto maggiori probabilità di essere vittime di cyberbullismo. Per questo gli studiosi pensano che durante le valutazioni di un trauma infantile si dovrebbero includere anche quelle legate a questo fenomeno tutto digitale. “Il cyberbullismo è probabilmente più dannoso di altre forme di bullismo a causa della sua portata”, dice Philip D. Harvey, docente di psichiatria all’Università di Miami e coautore dell’articolo, e “può essere virale e persistente”. I ricercatori hanno notato che gli adolescenti che sono stati vittime di bullismo in passato avevano un rischio maggiore di esserne nuovamente coinvolti. In generale, le vittime avevano una gravità significativamente più elevata del disturbo post-traumatico da stress, della depressione, della rabbia e della dissociazione fantastica rispetto a quelli che non erano vittime di bullismo. Genitori e adolescenti possono agire per evitare il fenomeno.
Come? “Non è difficile bloccare qualcuno su internet, che si tratti di messaggi di testo, Facebook, Twitter o dell’invio di immagini – spiega – Bisogna chiedersi perché le persone scelgono te per fare il prepotente. Se è qualcosa che stai postando, valutalo e apporta una modifica”.

Facebook delude e crolla. Tesla da record e volaIl titolo di Microsoft ai massimi di sempre

NEW YORK30 gennaio 202013:17

Tesla da record, paradosso Facebook. Questo il responso di una giornata di trimestrali Usa che ha visto anche Microsoft battere le previsioni. Il social media più popolare al mondo ha fatto registrare nell’ultimo trimestre del 2019 entrate superiori alle attese per 21,08 miliardi di dollari: un primato per Facebook, anche se si tratta dell’incremento piu’ basso di sempre, meno del 25% anno su anno. In pratica quello passato è stato il quarto trimestre di seguito che l’incremento delle entrate per Mark Zuckerberg è risultato inferiore al 30%.Numeri che deludono gli investitori, con il titolo di Facebook che crolla oltre il 7% nelle contrattazioni after hours a Wall Street. E non bastano le parole di ‘Zuck’ per frenare la caduta: “Un ottimo trimestre e un buon fine d’anno”, afferma. E non bastano nemmeno i dati positivi sugli utenti: quelli giornalieri sono aumentati a 1,66 miliardi, quelli mensili a 2,5 miliardi. Il gruppo – che ha nel suo pacchetto ha anche Instagram, WhatsApp e Messenger – ha anche annunciato un piano di riacquisto delle proprie azioni pari a 10 miliardi di dollari.Se Zuckerberg dunque ha di che riflettere, continua a sorridere Elon Musk, con Tesla che mette a segno un altro strepitoso trimestre, con un boom di entrate per 7,38 miliardi di dollari. Un risultato che nelle contrattazioni after hours a Wall Street fa volare il titolo di Tesla oltre l’11%. Niente male considerando che dopo i buoni risultati del terzo trimestre 2019 il valore delle azioni era già cresciuto del 120%. A spingere la società di Musk il record sul fronte delle consegne delle auto elettriche, che nell’ultimo trimestre è stato di 112 mila unità. E moltissime sono le speranze riposte in Model Y, il nuovo Suv crossover la cui produzione è già iniziata nello stabilimento californiano di Fremont. Senza contare le prospettive relative al mercato cinese, dove Tesla ha aperto l’impianto di Shanghai.Per Microsoft infine, l’ultimo trimestre ha significato entrate di poco inferiori ai 37 miliardi di dollari, al di sopra delle previsioni degli analisti. Il titolo nelle contrattazioni after hours e’ cresciuto del 3% toccando i massimi di sempre per il gruppo fondato da Bill Gates.

Parlamento Ue, regole entro 6 mesi per caricabatteria unicoOk a risoluzione da Eurocamera. Apple si oppone

30 gennaio 202018:58

Il Parlamento europeo ha invitato la Commissione europea a proporre una legislazione più stringente sul caricabatterie unico per i telefoni cellulari nell’Ue approvando oggi una risoluzione. Una richiesta alla quale Apple si oppone.Nel testo della risoluzione non legislativa, adottata oggi con 582 sì, 40 no, 37 astenuti, in cui si chiede l’introduzione obbligatoria di un caricabatteria comune a tutti i dispositivi mobili, si afferma come vi sia una “urgente necessità di un intervento normativo dell’Ue” per ridurre i rifiuti elettronici e dare ai consumatori la possibilità di effettuare scelte sostenibili.Secondo le stime, ogni anno a livello mondiale vengono prodotti 50 milioni di tonnellate di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, pari a 6 kg pro capite. In Europa, il totale dei rifiuti elettronici generati nel 2016 è stato di 12,3 milioni di tonnellate, pari a 16,6 kg in media per abitante.

Presidente Copasir, su 5G attenti a rischi per privacyVolpi, reti non devono diventare mezzo acquisire dati personali

30 gennaio 202013:23

“Nella competizione mondiale per il 5G dobbiamo stare attenti che le reti non diventino un mezzo per acquisire il bene immateriale che sono i dati e le profilature”.Lo dice Raffaele Volpi, presidente del Copasir a margine del convegno Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale, in corso a Roma in occasione della Giornata europea per la protezione dei dati personali. Tra i fattori di rischio correlati al 5G vanno annoverati anche “i rischi connessi alla fornitura di tecnologia da parte di aziende, quali quelle cinesi in un contesto di dirigismo anche economico che le obbliga a cooperare con il Governo fornendogli pezzi importanti del proprio patrimonio informativo con implicazioni da non sottovalutare sul piano della sicurezza nazionale”. Lo ha detto il presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, Antonello Soro, nel suo intervento al convegno Spazio cibernetico bene comune.

Facebook affonda a Wall Street e brucia 50 mld di dlr Il titolo e’ arrivato a perdere l’8%

30 gennaio 202018:55

Facebook affonda a Wall Street col titolo che e’ arrivato a perdere l’8% e bruciando oltre 50 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il gruppo di Mark Zuckerberg paga la delusione degli investitori per i conti dell’ultima trimestrale.Il social media più popolare al mondo ha fatto registrare nell’ultimo trimestre del 2019 entrate superiori alle attese per 21,08 miliardi di dollari: un primato per la società anche se si tratta dell’incremento piu’ basso di sempre, meno del 25% anno su anno. In pratica quello passato è stato il quarto trimestre di seguito che l’incremento delle entrate per Mark Zuckerberg è risultato inferiore al 30%. Numeri che deludono gli investitori.

iPhone re dei telefoni nel IV trimestreAnalisti, ‘cresce con iPhone 11, ma nel 2019 Apple è solo terza’

31 gennaio 202011:42

L’iPhone 11 che ha fatto volare i conti trimestrali di Apple fino a raggiungere utili record, ha permesso alla Mela anche di guadagnare il primo posto nella classifica delle consegne di smartphone del quarto trimestre 2019. Sebbene la compagnia di Cupertino non renda più noto il numero di iPhone messi in commercio, gli analisti di Strategy Analytics stimano che da ottobre a dicembre siano stati 70,7 milioni(+7%), una cifra che pone la società davanti a Samsung (68,8 milioni, -1%) e a Huawei (56 milioni, -7%). Nel complesso il mercato è rimasto invariato a quota 374,5 milioni di unità.

Guardando all’intero 2019, tuttavia, Samsung si conferma saldamente in testa alla classifica con 295,1 milioni di smartphone commercializzati, circa 4 milioni in più del 2018.

Huawei è seconda, scavalcando Apple con 240,5 milioni di unità, circa 35 milioni in più dell’anno precedente. La Mela è terza con 197,4 milioni di iPhone, 9 milioni in meno del 2018. Segno che il successo dell’iPhone 11 lanciato nel quarto trimestre non è riuscito a controbilanciare la flessione dei trimestri precedenti. Fuori dal podio Xiaomi, in aumento a 124,8 milioni di smartphone, e Oppo, in lieve calo a 115,1 milioni.

Nell’insieme il settore ha riportato una flessione dell’1% a quota 1,41 miliardi di dispositivi. La conferma del primo posto conquistato da Apple nel quarto trimestre arriva anche dagli analisti di Canalys, secondo cui Apple ha consegnato 78,4 milioni di iPhone (+9%), e da quelli di Counterpoint Research, che stimano in 72,9 milioni le consegne di melafonini (+11%).

Soro, cybercrime cresciuto del 17%Garante, per sicurezza cibernetica urge orizzonte sovranazionale

31 gennaio 202011:42

“Nel 2019 il cybercrime è cresciuto del 17% a livello mondiale rispetto alle cifre del 2018 e gli esperti hanno cacciato preoccupanti previsioni sui possibili rischi e sulle tendenze per il 2020 delineando uno scenario fatto di attacchi sempre più sofisticate”. Lo ha detto il presidente del Garante per la privacy Antonello Soro nel suo intervento al convegno Spazio cibernetico bene comune: protezione dei dati, sicurezza nazionale, in corso a Roma in occasione della Giornata europea per la protezione dei dati personali.

“Poiché le minacce sono globali – ha aggiunto – credo che l’obiettivo debba essere la complessiva assunzione di responsabilità pubblica rispetto a un interesse qual è la sicurezza cibernetica da cui dipende In primo luogo l’indipendenza dei Paesi e che deve sempre più declinarsi in chiave sovranazionale, proprio come è stato per la protezione dati”.

SpaceX lancia 60 satelliti per internetCon questa missione i satelliti Starlink sono in tutto 240

31 gennaio 202013:30

– Lanciati dalla SpaceX altri 60 satelliti della costellazione Starlink per l’internet globale.
sono stati portati in orbita da un razzo Falcon 9 partito dalla base di Cape Canaveral, in Florida. Il lancio è arrivato dopo una serie di rinvii dalla scorsa settimana dovuti alle condizioni meteo, soprattutto per la presenza di venti in quota.
E’ il quarto lancio dei satelliti Starlink, dopo quelli di maggio e novembre 2019 e gennaio 2020. Con questa missione la costellazione in orbita arriva a 240 satelliti. Questo rende SpaceX il proprietario della più grande flotta mondiale di satelliti commerciali. Il lancio fa parte del piano della compagnia di creare una costellazione di piccoli satelliti a banda larga, ciascuno del peso di circa 220 chilogrammi, che forniranno una copertura Internet globale. L’obiettivo del progetto è fornire agli utenti di tutto il mondo un accesso a Internet ad alta velocità poiché, attualmente, ci sono aree rurali o remote ‘off-line’ perché non raggiunte dalla connessione via cavo. Secondo l’azienda fondata da Elon Musk sono necessari 24 lanci per fornire un servizio globale a banda larga grazie alla costellazione Starlink. Ma la compagnia potrebbe cominciare a fornire il servizio su alcune regioni della Terra entro la fine dell’anno, una volta portati in orbita almeno 720 satelliti grazie a 12 lanci.
L’obiettivo dell’azienda è mettere in orbita complessivamente una flotta di 12.000 satelliti a banda larga e per farlo ha ottenuto il via libera della Commissione federale per le comunicazioni Usa.

Amazon entra nel club del trilioneUtili stracciano le previsioni, Bezos più ricco di 12 miliardi

31 gennaio 202013:32

– Un momento da ricordare per Jeff Bezos. Amazon ha presentato conti record stracciando ogni previsione. Supera così i mille miliardi di dollari in valore di mercato ed entra di prepotenza nel ‘club del trilione’, raggiungendo Apple, Google e Microsoft. Non solo: grazie al balzo in Borsa del titolo di Amazon Bezos, che possiede circa 57 milioni di azioni, vede aumentare il suo patrimonio personale di oltre 12 miliardi di dollari, rafforzando la sua posizione di uomo più ricco del mondo. I numeri dell’ultimo trimestre per il colosso del commercio online sono da capogiro e vanno a sommarsi alle ottime trimestrali presentate negli ultimi giorni da altri giganti della DSilicon Valley e della West Coast, come Apple, Tesla e Microsoft. Le entrate di Amazon sono ammontate a 87,44 miliardi di dollari tra vendite, servizi web e pubblicità, ed hanno generato utili per 3,3 miliardi di dollari, con un balzo dell’8% e contro le previsioni che indicavano 1,2-2,9 miliardi.
Un risultato notevole se si pensa che da luglio a settembre si era registrato un calo del 25% degli utili, e nonostante siano aumentati negli ultimi mesi di ben il 43% i costi di spedizione, pari a 12,9 miliardi, per rendere il servizio più veloce ed efficiente. Nel dettaglio a contribuire al boom di entrate non sono state solo le vendite sulla piattaforma online di Amazon, soprattutto nel periodo delle festività di fine anno. La pubblicità ha fatto incassare al gruppo di Seattle 4,8 miliardi di dollari, il 41% in più rispetto all’anno precedente. E poi il successo dei servizi web, dalla tv in streaming alla musica, che ha garantito l’entrata di 9,95 miliardi di dollari. E con il numero degli abbonati ad Amazon Prime salito a 150 milioni di persone in tutto il mondo. E Bezos può guardare al prossimo futuro ancora con ottimismo, con le previsioni sull’attuale trimestre che indicano entrate tra i 69 e i 73 miliardi di dollari.

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