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DALLE 08:48 ALLE 23:21 DI DOMENICA 21 APRILE 2019
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Sri Lanka: esplosioni, almeno 138 morti
I feriti sono oltre 402
21 aprile 2019 08:48
– E’ salito ad almeno 138 morti e oltre 402 feriti il bilancio delle esplosioni simultanee che hanno colpito oggi chiese e hotel dello Sri Lanka: lo riporta il quotidiano del Paese, Daily News, che parla di oltre 402 feriti.
Sri Lanka: morti a 156, 35 stranieriOltre 500 feriti, unità di crisi Farnesina al lavoro
21 aprile 201910:17
– E’ salito ad almeno 156 morti e oltre 500 feriti il bilancio delle esplosioni simultanee che hanno colpito oggi chiese e hotel dello Sri Lanka: lo riporta il quotidiano degli Emirati Khaleej Times. Tra le vittime ci sono anche 35 stranieri. “L’Unità di crisi della Farnesina è al lavoro per effettuare verifiche”, si apprende da fonti del ministero degli Esteri. Intanto il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha invitato la popolazione alla calma e a collaborare con le autorità nelle indagini sugli attentati. Il premier Ranil Wickremesinghe ha convocato un consiglio dei ministri di emergenza ed ha “condannato con forza” gli attacchi, un “tentativo ben coordinato di creare morti, caos e anarchia”, sottolinea il ministro delle Finanze del Paese, Mangala Samaraweera.
Sri Lanka: bilancio sale a 185 mortiMinistro Difesa, identificati tutti i responsabili
21 aprile 201912:05
– Il bilancio degli attentati che hanno scosso oggi lo Sri Lanka è salito a 185 morti: lo riporta il quotidiano cinese China Daily.
Da parte sua, il ministro della Difesa Ruwan Wijewardene ha detto che tutti i responsabili degli attacchi “sono stati identificati” e verranno arrestati “il prima possibile”.
Wijewardene ha parlato di atti di “terrorismo” compiuti da estremisti religiosi. Lo riporta il Guardian.
Sri Lanka: Juncker, orrore e tristezzaSteinmeier, ‘stordito e inorridito’, Kurz ‘scosso e preoccupato’
21 aprile 201912:07
– Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha detto di avere appreso la notizia degli attentati in Sri Lanka “con orrore e tristezza”, e simili reazioni sono state espresse da altri leader europei.
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier si è detto, in un messaggio inviato al presidente dello Sri Lanka Maithripala Sirisena, “stordito e inorridito” dai “vili attacchi terroristici”.
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha scritto su twitter di essere “profondamente scosso e preoccupato” per “gli odiosi attacchi terroristici”.
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Sri Lanka: polizia, morti salgono a 207
I feriti sono almeno 450
21 aprile 201914:51
– Ha superato quota 200 il bilancio dei morti degli attacchi nello Sri Lanka: la polizia del Paese ha aggiornato il totale registrato finora ad almeno 207, affermando che i feriti sono almeno 450 rispetto agli oltre 500 citati in precedenza da altre fonti. Lo riporta il Guardian.
La polizia ha inoltre pubblicato il numero dei morti e dei feriti ripartito per i vari ospedali del Paese.
Nel National Hospital risultano 66 morti e circa 260 feriti, nel Negombo Hospital i morti sono 104 ed i feriti circa 100, nel Kalubowila Hospital si contano due morti e sei feriti, nel Batti Hospital 28 morti e 51 feriti e nel Ragama Hospital sette morti e 32 feriti.
Libia: chiuso e riaperto scalo Tripoli’Per ragioni di sicurezza aerea’
IL CAIRO21 aprile 201914:57
– L’aeroporto internazionale di Mitiga, a Tripoli, ha riaperto questa mattina dopo una breve chiusura disposta ieri sera “per ragioni di sicurezza aerea”. Sulla sua pagina Facebook, le autorità dello scalo smentiscono che sia stato bombardato limitandosi ad annunciarne oggi la riapertura. Di norma l’aeroporto di Mitiga, in parte civile e in parte militare, ha aerei in partenza e arrivo anche di notte, fino alle 8 del mattino.
Ucraina: 18% l’affluenza alle 11.00Più alta del primo turno
MOSCA21 aprile 201914:47
– L’affluenza alle urne alle elezioni presidenziali in Ucraina ha raggiunto il 18,13% alle 11 del mattino. Lo ha detto la Commissione elettorale centrale. La più alta partecipazione elettorale è stata osservata nella regione meridionale di Zaporozhye (24,62%), mentre i dati più bassi sono stati registrati nella regione sudoccidentale di Zakarpatye (8,64%).
L’affluenza alle urne nel ballottaggio è superiore a quella del primo turno del 31 marzo, quando i dati delle 11.00 erano pari al 16,65%. Lo riporta Interfax.
Ucraina: exit-poll, Zelensky vince con il 73,2%Secondo i primi dati, Zelensky avanti con il 73,2% dei favori. ‘Abbiamo unito il Paese’, ha detto
MOSCA21 aprile 201922:02
Vladimir Zelensky ha raccolto il 73,2% dei favori degli ucraini contro il 25,3% del presidente in carica Petro Poroshenko, secondo l’exit-poll nazionale, pubblicato dai media ucraini. I dati sono riferiti alle 18:00. E Poroshenko ha ammesso la sconfitta nei confronti dello sfidante. “Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma voglio sottolineare che non abbandonerò la politica”, ha detto. In Ucraina dalle 8 della mattina si è votato per eleggere il nuovo presidente. Oltre 30 milioni di persone – 325 mila delle quali hanno cambiato il seggio di registrazione rispetto al primo turno – gli aventi diritto al voto. L’affluenza alle urne alle elezioni presidenziali ha raggiunto il 18,13% alle 11 del mattino, secondo la Commissione elettorale centrale. La più alta partecipazione elettorale è stata osservata nella regione meridionale di Zaporozhye (24,62%), mentre i dati più bassi sono stati registrati nella regione sudoccidentale di Zakarpatye (8,64%). L’affluenza alle urne nel ballottaggio è superiore a quella del primo turno del 31 marzo, quando i dati delle 11.00 erano pari al 16,65%. Vladimir Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d’immetterla nell’urna. Il candidato alla presidenza, dato come favorito, accortosi della gaffe ha scherzato con i reporter: “Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla…”. Ma ormai era troppo tardi. Nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell’ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). “Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti”, ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. “Nuovo presidente, nuove regole”, ha scritto. “Tutti – ha aggiunto – devono rispettare la legge”. Il papa, nel messaggio ‘Urbi et Orbi’, ha auspicato che “in questa Pasqua trovi conforto la popolazione delle regioni orientali dell’Ucraina, che continua a soffrire per il conflitto ancora in corso. Il Signore incoraggi le iniziative umanitarie e quelle volte a perseguire una pace duratura”.
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Onu, 32.100 gli sfollati a Tripoli
Oms, 227 morti e 1.128 feriti da inizio ostilità
TUNISI21 aprile 201915:37
– E’ salito a 32.100 il numero degli sfollati dall’inizio degli scontri armati a Tripoli e dintorni.
Lo scrive l’Ufficio Onu per gli Affari umanitari (Ocha) in un ‘aggiornamento flash’, precisando che scontri armati e bombardamenti indiscriminati continuano ad interessare diverse zone della capitale, tra cui Abuselim, AlHadba, Khallet Ferjan a sud e Ain Zara, Souq al-Juma’a e Tajoura, a est di Tripoli. Il numero delle vittime a Tripoli, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità in Libia, è salito a 227, 1.128 i feriti.
Libia, raid aerei Haftar a TripoliConta vittime a 227, 1.128 i feriti, 32.100 gli sfollati
TUNISI21 aprile 201915:39
La scorsa notte l’aviazione del generale Khalifa Haftar ha compiuto raid aerei su Tripoli, secondo il Libya Observer, secondo cui non vi sarebbero comunque state vittime. Ieri le forze fedeli al governo di accordo nazionale hanno lanciato una controffensiva a sud e a est di Tripoli accerchiando, secondo fonti militari, le forze dell’uomo forte della Cirenaica nelle aree di Wadi Rabie, a una trentina di chilometri a est di Tripoli, e Suani Beni Adem, a circa 25 chilometri a sud ovest della capitale. Intanto, il numero degli sfollati è salito a 32.100. Il bilancio dei morti, secondo l’Oms, è di 227, 1.128 i feriti.
Sri Lanka: morta anche nota chef, selfie prima dell’esplosione Figlia aveva postato foto della colazione di Pasqua in hotel
21 aprile 201915:39
Un selfie prima dell’esplosione, prima di morire nel giorno di Pasqua. Shantha Mayadunne, una chef molto famosa in Sri Lanka, è una delle vittime degli attentati a Colombo. La donna è ritratta in una foto pubblicata dalla figlia Nisanga sulla sua pagina Facebook poco prima dell’esplosione all’hotel Shangri La. Shanta è a tavola con la sua famiglia, i figli e il marito. “Easter breakfast with family” (Colazione di Pasqua con la famiglia), scrive Nisanga postando lo scatto. Shantha Mayadunne era molto famosa anche per programmi Tv ed era la beniamina della comunità cingalese all’estero. Nell’attentato è morta anche la figlia Nisanga.
Shantha Mayadunne, 30 anni nel campo dell’arte culinaria, è entrata nella storia dello Sri Lanka per essere stata la prima chef ad ospitare un
programma di cucina in diretta tv. La chef, che ha vinto numerosi premi statali, ha pubblicato due libri di cucina ‘Rasa Bojun’ nel 2001 e ‘Rasa Bojun 2′ nel 2005 e ha viaggiato molto per perfezionare la sua arte. Shantha Mayadunne era molto seguita dalle tante comunità cingalesi nel mondo anche grazie alle sue ricette “veloci e facili”, come lei stessa le definiva.
New Mexico, Fbi arresta leader miliziaCrescono gruppi paramilitari contro migranti centroamericani
WASHINGTON21 aprile 201915:39
– L’Fbi ha arrestato il leader di United Constitutional Patriots, una milizia di destra che deteneva famiglie di migranti sotto la minaccia delle armi vicino al confine col Messico. Si tratta di Larry Mitchell Hopkins, che operava sotto l’alias di Johnny Horton e che e’ stato accusato come un recidivo in possesso di armi.
Lo ha reso noto l’attorney general del New Mexico Hector Banderas, sottolineando che l’arresto “indica chiaramente che il ruolo della legge deve essere nelle mani di forze dell’ordine addestrate, non di vigilanti armati”. L’intervento dell’Fbi arriva nel pieno delle polemiche per la crescente presenza di gruppi paramilitari lungo il confine sud che prendono di mira i migranti centroamericani, un fenomeno che rievoca la creazione da parte del Ku Klux Klan delle sue pattuglie di confine negli anni Settanta.
Macedonia Nord: al voto per presidenteTre i candidati, in vantaggio Pendarovski.Probabile ballottaggio
21 aprile 201915:42
Nella Macedonia del nord si vota oggi per le presidenziali, prima elezione dopo l’entrata in vigore dell’accordo con la Grecia sul nuove nome del Paese ex jugoslavo. Aperte alle 7, le urne chiuderanno alle 19 (l’ora è la stessa dell’Italia) e i primi risultati parziali si conosceranno in tarda serata. I candidati sono tre e se, come sembra probabile, nessuno dovesse ottenere al primo turno la maggioranza del 50% più un voto, si andrà al ballottaggio fra i primi due il 5 maggio. Stando agli ultimi sondaggi, in leggero vantaggio è il candidato governativo Stevo Pendarovski, accreditato di circa il 27% dei consensi, rispetto al 23% di Gordana Siljanovska-Davkova, la rappresentante dell’opposizione conservatrice. All’11% è dato Blerim Reka, candidato di etnia albanese. Il mandato del presidente in carica, il conservatore Georgji Ivanov, scade il 12 maggio. Non poteva più candidarsi dopo due incarichi quinquennali. Il voto odierno è monitorato da osservatori dell’Osce e di alcune organizzazioni locali.
Israele: trattative Likud per governoIl primo interlocutore Israel Beitenu di Lieberman
21 aprile 201914:49
– TEL AVIV
– Il Likud ha avviato oggi le trattative con alcune liste parlamentari nell’intento di dar vita ad una nuova coalizione di governo, guidata da Benyamin Netanyahu, che rispecchi i rapporti di forza emersi dalle elezioni del 9 aprile nelle quali il ‘blocco delle destre’ ha raccolto 65 dei 120 seggi della Knesset.
Il Likud è uscito rafforzato dalle elezioni con 35 seggi, cinque in più rispetto alle politiche precedenti. Il primo partito contattato oggi è stato Israel Beitenu, dell’ex ministro della difesa Avigdor Lieberman, che in questa legislatura avrà 5 deputati. Netanyahu ha a disposizione un mese e mezzo per comporre un governo di coalizione con almeno 61 seggi.
Re Bahrein ridà la cittadinanza a 551Una mossa a sorpresa senza fornire spiegazioni
DUBAI21 aprile 201917:21
– Il re del Bahrain, Hamad bin Isa Al Khalifa, ha restituito la cittadinanza a 551 persone che ne erano state private da tribunali dello stato arabo del Golfo.
Nel decreto reale, giunto a sorpresa ed annunciato dalla Bahrain News Agency, non è fornita alcuna spiegazione della decisione del sovrano Hamad bin Isa Al Khalifa.
Per effetto di una rivolta nel 2011, il Bahrain ha revocato la cittadinanza a quasi mille suoi cittadini. Martedì scorso un tribunale del Regno, in un processo di massa, ha revocato la cittadinanza a 138 persone con accuse di terrorismo. Una mossa criticata dalle Nazioni Unite.
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L’Isis rivendica l’attacco ieri a Kabul
Nell’attentato sono morte 7 persone
KABUL21 aprile 201917:22
– L’affiliato afghano dell’Isis ha rivendicato l’attacco kamikaze compiuto ieri a Kabul presso la sede del ministero dell’informazione dell’Afghanistan costato la vita a 7 persone e nel quale almeno 8 civili sono rimasti feriti. In un comunicato il gruppo terrorista attribuisce la responsabilità dell’attacco a quattro suoi membri ” votati al martirio” L’Isis ha effettuato diversi attacchi in Afghanistan negli ultimi anni, principalmente contro la minoranza sciita del Paese.
Marocco:protesta per leader anti-povertàLa capitale Rabat invasa dai sostenitori di ‘Hirak-Rif’
RABAT21 aprile 201917:24
– Migliaia di marocchini hanno invaso le strade di Rabat per protestare contro le pesanti condanne detentive inflitte a Nasser Zefzakil, leader del movimento anti-povertà ‘Hirak Rif’, e a dozzine di altri attivisti.
“La gente vuole che i detenuti vengano rilasciati” e “Lunga vita al Rif” hanno gridato a squarciagola i manifestanti sorvegliati a vista dalle forze di sicurezza marocchine.
Nel giugno del 2018 Zefzafi è stato condannato alla massima pena di 20 anni di carcere per minacce alla sicurezza dello stato. In questo mese un tribunale d’appello ha confermato la pena e quella di altri attivisti.
Rif è la problematica regione nel nord del Marocco, dove il movimento Hirak è nato nel 2016 dopo la morte di un pescivendolo locale, Mohcine Fikri, schiacciato a morte da un camion della spazzatura nella città di Al-Hoceima mentre cercava di proteggere il suo pesce che era stato confiscato dalla polizia. Il movimento chiede sviluppo e creazione di posti di lavoro per la regione.
Zelensky mostra scheda voto, multatoGaffe del candidato alla presidenza dell’Ucraina
MOSCA21 aprile 201917:26
– Vladimir Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d’immetterla nell’urna. Il candidato alla presidenza, dato come favorito, accortosi della gaffe ha scherzato con i reporter: “Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla…”. Ma ormai era troppo tardi.
Nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell’ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). “Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti”, ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. “Nuovo presidente, nuove regole”, ha scritto. “Tutti – ha aggiunto – devono rispettare la legge”.
Sri Lanka: turista italiana, coprifuoco fino alle 6La testimonianza: ora bloccati in albergo, vogliamo andare via
21 aprile 201918:50
“Siamo chiusi in albergo per il coprifuoco che ci sarà fino alle 6 di domattina. Poi, una volta cessato, ci allontaneremo al più presto da Colombo. Siamo spaventati”. E’ la testimonianza di Giusi Bortone, medico originario di Camerota (Salerno) ma residente a Parma, atterrata stamani a Colombo per una vacanza in compagnia del fidanzato.”Siamo arrivati alle 10 – dice al telefono – e mentre stavamo ritirando i bagagli un ragazzo ci ha informato delle esplosioni. Poi abbiamo visto le immagini dei tg in aeroporto”.”Siamo partiti da Milano – racconta la dottoressa
– e quando siamo arrivati all’aeroporto di Colombo non si respirava aria di terrore, eravamo tutti tranquilli. Però le immagini che abbiamo iniziato a vedere sono state a dir poco terrificanti. E solo allora – prosegue nel suo racconto – abbiamo capito la gravità della situazione. Una volta arrivati in albergo, non siamo praticamente più usciti. Dal tg hanno annunciato un coprifuoco dalle 18 alle 6 di domani e quindi rimarremo qui”. “Domani – prosegue – secondo il nostro programma di viaggio, volevamo prendere un treno panoramico per scendere a Sud, per ora abbiamo solo pensato di allontanarci da Colombo il più presto possibile ma con un autista privato. Ci ha anche contattato la Farnesina per avvisarci delle esplosioni, fornendoci un numero da contattare in caso di emergenza. Per il momento – conclude la sua testimonianza Giusi Bortone – rimaniamo bloccati qui. Domani si vedrà”.
Ucraina: exit-poll, Zelensky vince con il 73,2%Il presidente in carica Poroshenko avrebbe raccolto il 25,3%
MOSCA21 aprile 201919:12
– Vladimir Zelensky ha raccolto il 73,2% dei favori degli ucraini contro il 25,3% del presidente in carica Petro Poroshenko. Lo sostiene l’exit-poll nazionale, pubblicato dai media ucraini. I dati sono riferiti alle 18:00.
Un secondo exit-poll, con i numeri aggiornali alla chiusura dei seggi, verrà diffuso alle 22:00 ore locali.
Ucraina: Poroshenko ammette sconfittaPresidente, ‘accetto scelta elettori ma non lascerò la politica’
MOSCA21 aprile 201920:59
– Il presidente ucraino in carica Petro Poroshenko ha ammesso la sconfitta nei confronti dello sfidante Vladimir Zelensky. “Il mese prossimo lascerò la mia carica, questa è la scelta degli ucraini: accetto questa decisione ma voglio sottolineare che non abbandonerò la politica”, ha detto. Lo riporta Interfax.
Sri Lanka: polizia,arrestati 13 sospettiSequestrato veicolo utilizzato per trasportare attentatori
COLOMBO21 aprile 201921:07
– La polizia dello Sri Lanka ha arrestato tredici persone in relazione agli attentati di oggi che hanno provocato oltre 200 morti. Lo ha annunciato il portavoce Ruwan Gunasekara in un comunicato precisando che è nelle mani della polizia anche un veicolo che sarebbe stato usato per trasportare i sospettati nella capitale Colombo.
Sudan: sospesi colloqui con i militariOrganizzatori proteste chiedono governo civile, nessuna risposta
KHARTOUM21 aprile 201921:42
– Gli organizzatori delle proteste in Sudan, che hanno portato alla destituzione del presidente Omar al Bashir, hanno sospeso i colloqui con il Consiglio militare che ha preso la guida del Paese in quanto non ha risposto alle richieste di immediato trasferimento dei poteri a un governo civile.
Secondo Mohammed al-Amin Abdel Aziz, portavoce dell’Associazione dei professionisti sudanesi (Spa) che ha avuto un ruolo chiave nelle manifestazioni, il comitato politico del Consiglio militare è troppo vicino ad al Bashir, che ora si trova in carcere a Khartoum. L’Associazione ha lanciato un appello per nuove proteste.
Cile: rubati oggetti personali AllendeLadri portano via da museo tessera partito socialista e orologio
SANTIAGO DEL CILE21 aprile 201923:02
– Sconosciuti hanno preso d’assalto il ‘Museo de la Solidaridad Salvador Allende’ (Mssa) di Santiago del Cile portando via oggetti personali del defunto presidente cileno e due quadri del pittore Hugo Rivera Scott.
Secondo quanto ha reso noto oggi un portavoce della Fondazione che gestisce il Museo, l’attacco è avvenuto ieri mattina nel quartiere República quando la banda ha disattivato il sistema di sicurezza, rotto alcune vetrine e portato via dal Palazzo Heiremans oggetti di grande valore.
Fra queste, la tessera originale di adesione nel 1933 di Allende al Partito socialista, l’inseparabile orologio svizzero Jaeger-LeCoultre e il camice azzurro da medico.
Non soddisfatti del bottino hanno deciso di portare via anche due quadri del pittore Hugo Rivera Scott esposti in un’ala del Museo nell’ambito di una mostra temporanea.
Sri Lanka: Papa, dolore violenza crudeleIl messaggio del pontefice al termine celebrazioni di Pasqua
CITTA’ DEL VATICANO21 aprile 201912:26
– “Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati che, proprio oggi, giorno di Pasqua, hanno portato lutto e dolore in alcune chiese e altri luoghi di ritrovo dello Sri Lanka. Desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza. Affido al Signore quanti sono tragicamente scomparsi e prego per i feriti e tutti coloro che soffrono a causa di questo drammatico evento”. Così il Papa nel messaggio di Pasqua.
Sri Lanka: gli attacchi a cristiani in tutto il mondoDall’Egitto al Pakistan, le stragi degli ultimi anni
21 aprile 201917:29
Dal Pakistan all’Egitto, dal Kenya alle Filippine, le stragi contro i cristiani si ripetono da anni in tutto il mondo, soprattutto nelle aree in cui sono minoranza. Gli attacchi avvengono proprio durante le feste, come Pasqua, in cui le chiese sono particolarmente affollate. Ecco una cronologia degli eventi più delittuosi degli ultimi anni. – 15 febbraio 2015, LIBIA. Un gruppo di cristiani copti, che si trovavano in Libia per motivi di lavoro, viene catturato e ucciso da militanti dell’Isis. Il video dell’esecuzione fece il giro del mondo.
– 2 aprile 2015, KENYA. Nell’università di Garissa un gruppo di estremisti islamici fa strage di studenti cristiani. Per riconoscerli chiedeva loro di recitare la professione di fede del Corano. Nell’eccidio rimasero uccisi 148 giovani.
– 4 marzo 2016, YEMEN. Un gruppo di jihadisti irrompe in una casa delle suore di Madre Teresa uccidendo brutalmente quattro Missionarie della Carità che assistevano disabili e persone anziane – 28 marzo 2016, PAKISTAN. Era Pasqua e nel parco divertimenti al centro della città di Lahore, al nord del Paese, i cristiani stavano festeggiando insieme. Un kamikaze si fece esplodere vicino ad una giostra. Una settantina i morti dei quali circa una trentina di bambini.
– 9 aprile 2017, EGITTO. Era la Domenica delle Palme quando due kamikaze si fecero esplodere, quasi contemporaneamente, in due chiese copte, ad Alessandria e a Tanta. Decine i morti e molti feriti. Ad Alessandria stava celebrando la funzione il capo dei Copti ortodossi, Papa Tawadros, che solo per un caso uscì indenne dalla strage.
– 27 gennaio 2018, FILIPPINE. Attacco durante la messa nella cattedrale di Jolo. Restano uccisi 23 cristiani.
– 12 maggio 2018, INDONESIA. Tre attacchi contemporanei di kamikaze in tre differenti chiese cristiane. Gli attentatori erano tutti membri di una stessa famiglia.
– 11 dicembre 2018, BRASILE. A Campinas un uomo entra in chiesa dove si stava celebrando la messa e comincia a sparare all’impazzata. Quattro i fedeli che restano uccisi.
– 5 febbraio 2019, NIGERIA. Gli estremisti di Boko Haram attaccano il seminario di Maiduguri. Diversi i morti.
Testimoni degli attacchi in Sri Lanka ai parenti in Italia: “C’è fumo, abbiamo paura”
21 aprile 201915:21
“I nostri parenti e i nostri amici di Colombo hanno tanta paura dal quando ci sono state le esplosioni. Nessuno vuole più uscire. Chi abita vicino alle chiese ha visto tanto fumo”. A parlare è Meba, una cingalese della comunità romana che stamani ha contattato per telefono parenti che si trovano a Colombo. “Adesso è difficilissimo prendere la linea, non riusciamo più a chiamare”, ha aggiunto. [print-me title=”STAMPA”]