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DALLE 21:45 DI DOMENICA 25 NOVEMBRE 2018
ALLE 08:43 DI LUNEDì 26 NOVEMBRE 2018
SOMMARIO
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Migranti: Usa chiudono confine Messico
Sale tensione dopo tentato assalto migranti carovana
Migranti: Usa, rispettare la leggeNielsen, ‘non esiteremo a chiudere il confine’
Riapre confine Usa-Messico a TijuanaEra stato chiuso dopo che a centinaia avevano tentato ingresso
Bermúdez omaggia Fidel a 2 anni da morte’Lottò, trionfò e riscattò la dignità del Paese’
Kiev chiede legge marziale per Mar NeroMosca conferma sequestro 3 navi ucraine Mar Nero. Scontri a Kiev
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NEW YORK
– “Non tollereremo questo tipo di mancato rispetto della legge e non esiteremo a chiudere i porti di ingresso per motivi di sicurezza”. Lo afferma il segretario alla sicurezza nazionale, Kirstjen Nielsen, riferendosi alle tensioni al confine fra Stati Uniti e Messico.
“Migranti hanno cercato di superare la barriera al confine e di colpire gli agenti tirando oggetti”, ricostruisce Nielsen.
–
NEW YORK
– Sale la tensione al confine fra Stati Uniti e Messico. Le autorita’ americane hanno chiuso tutti gli ingressi di veicoli e pedoni a San Ysidro, porto di entrata fra Tijuana e San Diego. La chiusura del confine e’ stata decisa – secondo quanto riportano alcuni media americani – dopo che centinaia di migranti hanno cercato di prendere l’assalto e forzare l’ingresso negli Stati Uniti. Gli agenti statunitensi hanno reagito lanciando gas lacrimogeni.
– NEW YORK
– Riaperto il confine fra Stati Uniti e Messico, nell’area fra Tijuana e San Diego. Lo.
annunciano le autorità americane. Il confine, al porto di ingresso di San Ysidro, era stato chiuso dopo che centinaia di migranti avevano cercato di entrare negli Stati Uniti.
– L’AVANA
– A due anni dalla morte, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha reso omaggio ieri attraverso il suo account in Twitter a Fidel Castro Ruz, leader storico della rivoluzione, “che lui guidò, per cui lottò, trionfò e attraverso cui riscattò la dignità del Paese e forgiò un’opera emancipatrice che non ha paragoni”.
Il capo dello Stato ha aggiunto che Fidel “ha affrontato con decisione l’imperialismo, è cresciuto con il suo popolo, e per molteplici ragioni sarà sempre fra di noi”. Infine Díaz-Canel Bermúdez ha sottolineato che Castro ha collocato Cuba in un posto prestigioso nel mondo per il suo contributo allo sviluppo umano e sociale. “Ci ha mostrato – ha concluso – che un mondo migliore è possibile e per questo, con convinzione, lottiamo”.
Nato il 13 agosto del 1926, quello che fu da molti conosciuto come il ‘lider maximo’, morì il 25 novembre 2016, alle 22,29 ora locale per cause mai ufficialmente specificate.
Il Consiglio nazionale ucraino di sicurezza e difesa si è riunito d’urgenza in piena notte a Kiev, con il presidente Petro Poroshenko, per chiedere al Parlamento di dichiarare la legge marziale, dopo l’incidente sullo stretto di Kerch, fra Mar Nero e Mar d’Azov. Le forze armate russe hanno confermato l’incidente di ieri, in cui sono stati sparati colpi di cannone, sono stati feriti alcuni marinai ucraini e anche il sequestro di tre navi ucraine da parte della Russia: si tratta di due unità militari cannoniere e un rimorchiatore.
Durante la notte è scoppiata la protesta a Kiev e alcune auto sono state incendiate davanti all’ambasciata russa.
Poroshenko, ha precisato che la legge marziale non significa “una dichiarazione di guerra”. “L’Ucraina non ha in programma di fare la guerra a nessuno”, ha assicurato il presidente, definendo l’incidente di ieri “non provocato e folle”. Il ministero della difesa ha però reso noto di aver diramato l’ordine di mettere le forze armate in stato di allerta operativa.Russia e Ucraina da ieri si stanno scambiando accuse di aver provocato la crisi, nella quale sono stati sparati dei colpi, che hanno provocato il ferimento di alcuni marinai ucraini, è stato speronato un rimorchiatore ucraino che stava trainando due unità militari della Marina di Kiev attraverso lo stretto di Kerch, che divide il Mar Nero dal Mare di Azov, e la penisola di Crimea a est dal terriyorio continentale della Federazione russa. Una violazione delle acque territoriali russe, secondo Mosca; un’aggressione non provocata secondo Kiev, che afferma di aver avvertito preventivamente la Russia del passaggio. Si tratta si una delle escalation più gravi fra i due Paesi vicini dopo l’annessione della Crimea alla Russia nel 2014. [print-me title=”STAMPA”]