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ECONOMIA: TUTTE LE NOTIZIE

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DALLE 07:48 DI GIOVEDì 06 SETTEMBRE 2018

ALLE 12:26 DI VENERDì 07 SETTEMBRE 2018 SOMMARIO

Petrolio in calo a 68,56 dollari
Brent scende a 77,17 dollari

Oro, in lieve calo a 1.196 dollariPerde lo 0,3%

Borsa: Tokyo, chiude in ribasso -0,41%Cambi: yen più forte su dollaro dopo terremoto Hokkaido

Cambi: euro debole a 1,1628 dollariYen a 129,52

Spread sale a 269,7 punti,tasso sopra 3%In apertura di seduta

Borsa: Asia in calo, Tokyo -0,4%Hong Kong – 1,2%, Shanghai -0,4% con timori su dazi

Borsa Milano apre in calo,Ftse Mib-0,09%Indice di riferimento a quota 20.562

Borsa: Europa apre in calo, Parigi -0,1%Francoforte -0,37%, Londra -0,25%

Ilva: Fiom, accordo fatto ora referendumEra quello che avevamo chiesto, siamo fiduciosi

Borsa: Milano +0,1%, in luce Enel, TimRitracciano le banche, vendite su Saipem

Borsa: Europa cauta, Milano sale a +0,7%Spread torna in tensione, in luce a Piazza Affari Enel, Tim

Borsa: Europa tenta rialzo, Milano +0,3%Su sfondo tensioni dazi Usa-Cina,Spread vicino quota 270 punti – STAI LEGGENDO: ECONOMIA: TUTTE LE NOTIZIE –

Wall Street apre in rialzo, Dj +0,04%S&P 500 sale dello 0,02%, Nasdaq +0,08%

Atlantia: accelera in Borsa (+6%)Castellucci incontra investitori in Borsa a Milano

Ilva: Lanindi, revocato sciopero 11/9A seguito di accordo

Borsa: Milano ondeggia su paritàFrenata verso chiusura di seduta, sempre forti Enel e Atlantia

E-Bike, in crescita produzione e venditeA Eicma 2018 intera sezione dedicata a bici elettriche

Borsa Milano chiude in calo, -0,27%Indice dei titoli principali di Piazza Affari a 20.527 punti

Borsa Europa chiude debole, Londra -0,9%In calo anche Francoforte e Parigi

Borsa: Milano fiacca, bene AtlantiaBene Enel, positiva Tim, scivola Saras dopo collocamento Moratti

Spread Btp chiude a 270 punti baseTesoro, incremento per motivi tecnici

Commercialisti, è caos su scadenze IvaAnc, norma indica obbligo 30 settembre, Agenzia Entrate il 17

Bitcoin:in 8 mesi bruciato 184mld valoreMercato criptovaluta vale 110 mld, a gennaio ne valeva 294

Ilva:Emiliano,no ok Piano senza garanzie’Taranto sappia che non farò passo indietro per nessun motivo’ – STAI LEGGENDO: ECONOMIA: TUTTE LE NOTIZIE –

Petrolio: chiude in calo a Ny a 67,7Quotazioni perdono l’1,37%

Manovra: nove-dieci miliardi per reddito di cittadinanza. Flat tax progressivaNuovi dettagli sul provvedimento dopo il vertice a palazzo Chigi con Tria e Conte

Mattel lancia una divisione filmLa società delle Barbie guarda a Hollywood per il rilancio

Borsa: Tokyo, apertura in ribassoCambi: yen si rivaluta su dollaro ed euro

Petrolio in rialzo a 67,83 dollariBrent sale a 76,52 dollari

Oro torna sopra 1.200 dollari l’onciaGuadagna lo 0,1%

Borsa: Tokyo, chiude in ribasso,-0,80%Indice Nikkei segna sesta seduta consecutiva negativa

Cambi: euro in lieve rialzo a 1,1638 dlrYen a 128,77

Spread apre in lieve calo a 268 puntiTasso al 3,04%

Borsa: Asia, peggiore settimana da marzoMarginalmente positivi i futures sull’avvio dei listini europei

Borsa: Milano apre in rialzo, +0,15%In aumento anche l’indice Ftse All share, +0,18%

Borsa Europa apre incerta, Londra piattaPoco variate anche Francoforte e Parigi

Borsa: Milano tiene con Tim, giù PirelliTranquilla Exor dopo i conti, ancora acquisti sulla Juventus

Commercio: in calo vendite a luglioIstat, in volume spesa -0,2% mese, -1,8% anno

Borsa: Europa incerta, Milano frenaIn Piazza Affari positiva Tim, ancora debole Astaldi

Commercio: a luglio volano vendite online, +13,6% annoDati Istat. Vendite al dettaglio -0,1%, -0,6% su base annualeMoavero apre i lavori del Forum Ambrosetti
A Villa D’Este presenti, tra gli altri, l’ex premier Gentiloni e l’ex ministro PadoanCina saluta Deutsche Bank, Hna in uscita
Detiene oltre l’8% del capitale. Titolo scivola in Borsa (-1%)

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L’ARTICOLO

Quotazioni del petrolio in lieve calo sul mercato after hour di New York con i contratti sul greggio Wti con scadenza ad ottobre che cedono 16 centesimi a 68,56 dollari al barile. In calo di 10 centesimi anche il Brent a 77,17 dollari.
-Quotazioni dell’oro in lieve calo sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,3% a 1.196 dollari l’oncia.
– TOKYO

– La Borsa di Tokyo termina gli scambi col segno meno per la quinta seduta consecutiva, con gli investitori che guardano all’ultimo disastro naturale sull’arcipelago dopo il tifone, con il terremoto che ha scosso l’Hokkaido durante la notte. Il Nikkei cede lo 0,41% a quota 22.487,94, perdendo 92 punti. Sui mercati valutari lo yen torna ad essere considerato una valuta rifugio, apprezzandosi sul dollaro a un livello di 111,30.
– Euro debole in avvio di giornata sui mercati internazionali: la moneta unica europea passa di mano a 1,1628 contro il dollaro ancora in lieve calo rispetto ai valori di ieri sera alla chiusura di Wall street (1,1631). Sullo yen l’euro passa di mano a 129,52.
– Apertura in netto rialzo per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 269,7 punti contro i 254 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano torna sopra il 3% al 3,04%.
– Ancora una seduta in calo per le Borse in Asia. Tokyo perde lo 0,4%, Hong Kong l’1,2% e Shanghai lo 0,4% sui timori di una crescita più debole conseguenza dei problemi dei mercati emergenti. A pesare anche i disastri naturali in Giappone con un terremoto nella sua isola più settentrionale, che ha messo fuori uso l’elettricità e aggiunto problemi ai trasporti dopo il tifone all’inizio di questa settimana. Il crollo delle azioni tecnologiche statunitensi durante la notte, ha aumentato la diffidenza sui listini.
Restano infine i timori per l’inasprirsi della guerra commerciale tra Usa e Cina.
– La Borsa di Milano apre poco sotto la parità. L’indice Ftse Mib cede lo 0,09% a quota 20.562,55 in apertura.
– Apertura in negativo per le Borse europee. Londra cede lo 0,25% con il Ftse 100 a 7.367 punti.
Parigi perde uno 0,1% con il Cac 40 a 5.254 punti mentre Francoforte lascia sul terreno lo 0,37% con il Dax 11.985 punti.
Sull’Ilva “l’accordo è fatto e per noi per essere valido deve essere approvato dai lavoratori con il referendum”. Così la segretaria generale della Fiom, Francesca Re David. “Gli assunti sono tutti, si parte da 10.700 che è molto vicino al numero di lavoratori che oggi sono dentro e c’è l’impegno di assumere tutti gli altri fino al 2023 senza nessuna penalizzazione su salario e diritti, era quello che avevamo chiesto”, sull’esito delle assemblee dei lavoratori “siamo fiduciosi”, ha aggiunto.
– Piazza Affari, dopo un avvio stentato, prova a prendere coraggio e viaggia sopra la parità con il Ftse Mib che guadagna lo 0,1% a 20.642 punti. A dare smalto al listino è il buon passo di Enel (+2,24%) premiata dagli analisti, ultimo in ordine di tempo il buy di Goldman.
Sale poi Tim (+1,66%) mentre si riaccende la tensione tra i soci di riferimento con Vivendi che attacca il fondo Elliott definendone fallimentare la gestione. Acquisti poi su Fineco (+0,92%) e Moncler (+0,89%). Ritracciano le banche che nelle ultime sedute hanno recuperato più di altri titoli con gli investitori rassicurati dai piani di spesa del governo. Vendite in particolare su Banco Bpm (-1,72%) e Ubi (-1,18%). E fuori dal paniere su Carige (-1,1%) mentre lo scontro tra Malacalza e Mincione si fa più aspro in vista dell’assemblea del 20 settembre. Tra gli altri titoli da registrare le prese di beneficio su Saipem (-2,11%).
– Borse europee caute in scia al calo delle Piazze asiatiche mentre restano i timori per l’inasprirsi della guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,17%. Tra le singole Piazze è piatta Londra (+0,01%) mentre Parigi segna un +0,2%. Sulla parità Francoforte (-0,01%). Passo più definito per Milano (Ftse Mib +0,7% a 20.726 punti) con gli acquisti che proseguono su Enel (+22%) che beneficia di ben 22 ‘buy’ e Tim (+1,93%) con Vivendi che riaccende le tensioni e accusa Elliott di una gestione disastrosa. Bene anche Atlantia (+1,77%) con l’equal weight di Morgan Stanley che indica un prezzo obiettivo a 22 euro (attualmente 17 euro). Mentre Gilberto Benetton al Corsera dice che il disastro del ponte Morandi sarà un monito indelebile.
Intanto rialza la testa lo spread a 266 punti con il rendimento del decennale italiano che torna al 3%. Sul fronte dei cambi euro resta debole a 1,1640 dollari.
– Le Borse europee, dopo un avvio debole, cercano la strada del rialzo. A metà giornata l’indice Stoxx 600 guadagna lo 0,15% favorito dagli acquisti su energia e industriali. Positive Francoforte (+0,31%), Parigi (+0,42%), Londra (+0,08%), così come Milano che lima però a +0,3% con il Ftse Mib a 20.645 punti. Il termometro del mercati resta orientato sui timori legati sulla guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti. L’euro è debole sul dollaro e viaggia a 1,16 sul biglietto verde. Anche lo spread non cambia verso con il differenziale tra btp e bund a 269 punti base e il rendimento del decennale italiano stabile al 3%. A Piazza Affari i titoli sotto la lente restano Enel (+1,56%) che beneficia di diverse raccomandazioni di ‘buy’, l’ultima di Goldman. Tiene anche Tim (+1,08%) mentre sale la tensione tra i soci di riferimento con Vivendi che giudica la gestione di Elliott fallimentare.
– NEW YORK

– Apertura in territorio leggermente positivo per Wall Street. Il Dow Jones sale dello 0,04% a 25.991,61 punti, il Nasdaq avanza dello 0,08% a 8.001,12 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,02% a 2.888,86 punti.
– Nuova corrente di acquisti su Atlantia in Borsa, dove risale dall’avvio della seduta: il titolo, che dal crollo del Ponte Morandi ha ceduto il 26%, è stato nuovamente bloccato in asta di volatilità, per rientrare in aumento del 6% a 18,2 euro, tra scambi comunque non eccezionali.
In mattinata il premier Giuseppe Conte ha usato parole caute sulla revoca della concessione e sulla nazionalizzazione della concessionaria, mentre in giornata l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia e di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha incontrato gli investitori in appuntamenti ‘one to one’ a Milano all’Italian infrastructure day di Borsa Italiana.
Dopo l’accordo sull’Ilva siglato al ministero dello Sviluppo economico, I sindacati hanno revocato lo sciopero che era stato proclamato per martedì 11 settembre dalle sigle dei metalmeccanici Fim Fiom Uilm e dal’Usb. Lo ha detto il segretario confederale della Cgil, Maurizio Landini, uscendo dal Mise e riferendo che è già partita la circolare alle strutture per la revoca dello sciopero.
– Piazza Affari si avvicina alla chiusura della seduta tagliando i guadagni del pomeriggio: l’indice Ftse Mib cede lo 0,1%, con Saipem che cede il 3,3% e Pirelli il 2,7%.
Mentre frenano anche le altre Borse europee insieme a Wall Street, a Milano è in calo di due punti percentuali Stm, mentre Luxottica perde l’1,5% e Fca un punto. Positive Tim (+1%), Enel che guadagna due punti dopo il ‘buy’ di Goldman Sachs e Atlantia sempre in forte recupero (+5,5%).
– La produzione di bici elettriche è cresciuta nel 2017 del 48% e un balzo altrettanto importante lo ha fatto registrare tutta la filiera in termini di componentistica, progettazione, design e brevetti.
“Il mercato – ha spiegato Andrea Dell’Orto, presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori sta facendo registrare una fortissima crescita: solo l’anno scorso sono state vendute in Italia quasi 150mila e-bike, pari a un più 19% rispetto al 2016 e anche i numeri di quest’anno sono molto positivi”.
Dell’Orto ha poi anticipato che all’edizione 2018 di Eicma, l’Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori in programma nei padiglioni di Fiera Milano Rho dal 6 all’11 novembre sarà presente un’intera area dedicata all’E-Bike per scoprire, testare ed entrare in contatto con tutte le novità che riguardano l’universo delle biciclette elettriche.
– Seduta lievemente negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,27% a 20.527 punti.
– Mercati azionari del Vecchio continente incerti per tutta la seduta, fino a una chiusura debole: Londra ha ceduto lo 0,9% finale, Francoforte lo 0,7%, Parigi lo 0,3%.
– Finale di seduta con qualche vendita per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,27% a 20.527 punti, l’Ftse All share in ribasso dello 0,24% a quota 22.763.
La Borsa di Milano, come gli altri listini europei, ha frenato nell’ultima ora di scambi guardando anche a Wall street e alle forti vendite sui gruppi dell’hi tech. Nel paniere principale di Piazza Affari, primi tentativi di ripresa per Atalantia, cresciuta del 5,5% finale a 18,1 euro dopo aver perso dal crollo del ponte Morandi oltre un quarto del proprio valore.
Bene anche Enel, salita del 2% dopo il ‘buy’ da parte degli analisti di Goldman Sachs, e Tim, che è risalita dell’1,1% a 0,52 euro. Deboli Luxottica, Mps e Pirelli, scesi di oltre due punti percentuali, scivolone del 3,3% per Saipem dopo la progressiva crescita degli ultimi mesi (da maggio il titolo ha guadagnato circa il 40%). Carige ha ceduto oltre il 4%, in calo del 13% finale Saras dopo che la famiglia Moratti ha completato il collocamento del 10% del capitale.
– Lo spread tra Btp e Bund chiude a 270 punti base, col tasso sul decennale al 3%.
Il Tesoro sottolinea che l’incremento di oggi rispetto alla chiusura di ieri (254 punti) è dovuto prevalentemente a ragioni tecniche in quanto è cambiato il Btp decennale preso a riferimento per lo spread.
Il ‘vecchio’ titolo uscito dai calcoli dello spread era il Btp 2% con scadenza 1 febbraio 2028, quello che lo ha sostituito è invece un Btp 2,8% con scadenza 1 dicembre 2028, spiega il Tesoro.
– Una “sgradevole condizione di incertezza” in cui “si trovano i commercialisti riguardo all’invio delle comunicazioni delle liquidazioni periodiche Iva del secondo trimestre 2018”, perché se la norma, “per effetto della legge di Bilancio 2018, fissa al 30 settembre la scadenza dell’adempimento (con slittamento al primo ottobre in quanto festivo)”, lo scadenzario ufficiale l’Agenzia delle Entrate “indica quale termine per questo adempimento il 17 settembre, e sembra sia intenzione dell’Amministrazione Finanziaria confermare tale scadenza, attestandosi su una posizione interpretativa di dubbia legittimità”. E’ la denuncia del presidente dell’Anc (Associazione nazionale commercialisti) Marco Cuchel. Il sindacato dei professionisti, si legge in una nota, ha pertanto deciso di rivolgersi al ministro dell’Economia e al direttore dell’Agenzia delle Entrate per rinnovare la richiesta di “un intervento urgente, che faccia chiarezza sulla corretta scadenza” dell’obbligo fiscale.
– NEW YORK

– Il Bitcoin ha bruciato 184 miliardi di dollari di valore di mercato da gennaio, mostrando la crescente incertezza degli investitori sul futuro della valuta digitale. Il mercato del Bitcoin vale ora 110 miliardi di dollari, dopo aver raggiunto il picco di 294 miliardi di dollari il 6 gennaio 2018. L’ondata di vendite che ha sperimentato e’ legata alla mancanza di regolamentazione e ai timori di frode degli investitori.
– BARI

– “Senza garanzie sulla salute dei miei concittadini io non darò mai il mio assenso al piano ambientale.
Taranto deve sapere che il presidente della Regione non farà un passo indietro per nessun motivo”. Lo ha detto il governatore pugliese, Michele Emiliano, con riferimento alla questione Ilva.
“Il governo – ha proseguito – aveva due alternative: o l’Ilva si chiudeva, e a quel punto noi avevamo chiesto garanzie per l’occupazione delle 20mila persone”, ma “siccome abbiamo capito che il governo ha deciso di lasciarla aperta, rimane che noi abbiamo chiesto come garanzia al governo la decarbonizzazione, quindi la non ricostruzione di Afo5 a carbone e la sostituzione di Afo5 con due forni elettrici a gas o idrogeno”. Emiliano ha spiegato che “se questa condizione verrà rispettata” potremo dire “che le ragioni della salute sono accettabili”. Ma “se qualcuno pensa di lasciare il mondo come sta”, ha concluso, “sia io che Di Maio avevamo detto che il piano ambientale era deludente, e direi insufficiente”.
– NEW YORK

– Il petrolio chiude in calo a New York, dove le quotazioni perdono l’1,37% a 67,77 dollari al barile.
Almeno dieci miliardi per partire, dal prossimo maggio-giugno, con il reddito di cittadinanza e Flat tax progressiva fino alla riduzione a due aliquote. Il vertice di maggioranza convocato a Palazzo Chigi dal premier Giuseppe Conte sulla manovra trova uno schema di accordo che, almeno al momento, sembra soddisfare Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che potranno partire così dal 2019 con le loro misure “bandiera”.E’ il vertice decisivo quello che vede riuniti Conte, Giancarlo Giorgetti e il titolare del Mef Giovanni Tria a Palazzo Chigi. L’obiettivo di M5S e Lega è allargare le maglie dei conti, dopo che, in queste ore, Salvini e Di Maio hanno scelto di abbassare i toni con l’Ue.E al tavolo, a Palazzo Chigi, siedono anche il responsabile agli Affari Ue Paolo Savona e la viceministra al Tesoro Laura Castelli. Due presenze che, raccontano fonti di governo, si rilevano decisive: il primo nel “convincere” il titolare del Mef ad aumentare gli stanziamenti per reddito di cittadinanza e flat tax, la seconda nel portare al tavolo uno schema già pronta della misura “principe” della narrazione pentastellata.Mancano, invece, Di Maio e Salvini. Ma i loro plenipotenziari arrivano al vertice sulla manovra con un obiettivo: non recedere da reddito di cittadinanza e flat tax, misure sulle quali M5S e Lega si sono giocati tanto con i propri elettorati. E alla fine, fonti vicine al premier si dicono soddisfatti; dai tre miliardi iniziali che Tria aveva previsto per il reddito di cittadinanza si passa ai 9-10 sui quali si conclude il vertice. Con un escamotage: partire da subito con la pensione di cittadinanza, metter in campo sin dall’inizio del 2019 la riforma dei centri per l’impiego e passare, da metà anno, all’applicazione del reddito di cittadinanza.Per sei mesi, nel 2019, i dieci miliardi bastano, spiegano fonti di governo sottolineando come, nel 2020, la misurà resterà e l’obiettivo è finanziarla per intero, con i 17 miliardi previsti. Anche la flat tax, da gennaio, partirà con un primo step. L’obiettivo è una sua applicazione progressiva, riducendo gradualmente l’entità delle aliquote e arrivando, non l’anno prossimo, alle due aliquote previste nel contratto di governo. Allo studio del governo, inoltre, la riforma pensionistica “quota 100″: metterla in campo, tuttavia, non sarà facile vista l’attenzione particolare dell’Europa sul cambio del sistema pensionistico. Ma, sul superamento della Fornero, difficilmente la Lega recederà dalle sue intenzioni.

– NEW YORK

– Mattel guarda a Hollywood a caccia del rilancio. La societa’ che produce le Barbie lancia la sua divisione per la realizzazione di film nel tentativo di imitare il successo delle rivali che si sono riposizionate come gruppi per l’intrattenimento.
Un obiettivo che punta a centrare con l’assunzione di Robbie Brenner, la produttrice di film nominata all’Oscar.
”Generazioni di bambini nel mondo sono cresciuti con con un profondo legame con i marchi e i personaggi di Mattel. Ci sono molte storie da raccontare e immaginazioni da catturare” afferma Brenner.
La decisione di Mattel e’ l’ultimo segnale di come i produttori di giocattoli cercano di adattarsi all’era digitale dopo che le vendite online ne hanno mandato in crisi il modello di business.
– TOKYO

– La Borsa di Tokyo avvia gli scambi in negativo nell’ultimo giorno della settimana, in prospettiva all’inasprimento dei dazi commerciali tra Stati Uniti e Cina, e anche con il Giappone, come lasciato intendere dal presidente Usa Donald Trump nel corso di un’intervista al Wall Street Journal. Il Nikkei cede lo 0,61% a quota 22.351,54, perdendo 197 punti. Sui mercati valutari lo yen si apprezza sul dollaro a un livello di 110,40 e sull’euro a 128,40.
– Quotazioni del petrolio in lieve rialzo sul mercato after hour di New York con i contratti sul greggio Wti con scadenza ad ottobre che recuperano 6 centesimi a 67,83 dollari al barile. Il Brent èpassa di mano a 76,52 dollari.
-Quotazioni dell’oro in lieve recupero sui mercati asiatici: il lingotto con consegna immediata guadagna uno 0,1% e torna sopra i 1.200 dollari a 1.201 dollari l’oncia.
– TOKYO

– La Borsa di Tokyo termina l’ultima seduta della settimana in negativo, seguendo la correzione del listino tecnologico del Nasdaq, e sulle aspettative di nuovi dazi Usa, che potrebbero riguardare anche le merci giapponesi, come ha anticipato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump al giornale Wsj. Il Nikkei cede lo 0,80%, con una perdita di 180 punti; si tratta del sesto calo consecutivo. Sui mercati valutari lo yen si apprezza sul dollaro, a un livello di 110,60 e sull’euro a 128,60.
– Euro poco mosso in avvio di giornata sui mercati internazionali: la moneta unica europea passa di mano a 1,1638 contro il dollaro in rialzo rispetto ai valori di ieri sera alla chiusura di Wall street (1,1624). Sullo yen l’euro passa di mano a 128,77.
– Apertura in lieve calo per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 268 punti contro i 270 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è del 3,04%.
– Un venerdì ancora debole per i mercati azionari asiatici e dell’area del Pacifico, che chiudono la peggiore settimana da marzo sui timori per i mercati emergenti e le difficoltà dei titoli tecnologici.
Tokyo ha concluso in calo dello 0,8%, con Seul e Sidney che hanno ceduto lo 0,2%. Debole nel finale anche Hong Kong (-0,3%), attorno alla parità le Borse cinesi, in ribasso di mezzo punto percentuale Singapore.
Marginalmente positivi i futures sull’avvio dei listini europei.
– MILANO

– Avvio positivo per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dello 0,15%, l’Ftse It All-Share un aumento dello 0,18%.
– Mercati azionari del Vecchio continente in marginale rialzo in avvio di giornata: Londra e Francoforte hanno aperto in rialzo dello 0,04%, mentre Parigi segna un aumento dello 0,17%.
– Primi scambi in territorio lievemente positivo per Piazza Affari, che di qualche frazione appare la Borsa europea migliore in avvio: l’indice Ftse Mib sale dello 0,1% con Tim che prova a confermare il rimbalzo di ieri e sale di un punto percentuale recuperando quota 0,53 euro.
Poco meglio fanno Moncler (+1,5%) e Carige (+1,1%) mentre rimane debole Pirelli, che l’1%. Tranquilla Exor dopo i conti (-0,4%) mentre tra i titoli a minore capitalizzazione sempre acquisti sulla Juventus, che sale di oltre due punti correggendo ancora il suo massimo storico. In calo dell’1% Saras dopo lo scivolone di ieri.
– A luglio 2018 le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,1% in valore rispetto a giugno (-0,2% in volume) mentre si riducono dello 0,6% rispetto a luglio 2017 (-1,8% in volume). Lo rileva l’Istat spiegando che la lieve riduzione mensile “è dovuta al calo delle vendite dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% in valore e -0,4% in volume), mentre sono in leggera crescita quelle di beni alimentari (+0,2% in valore e +0,1% in volume)”. Su base annua Le vendite di beni non alimentari registrano un calo dell’1% in valore e dell’1,5% in volume.
– Mercati azionari del Vecchio continente fiacchi nelle prime battute dell’ultima seduta della settimana: Londra e Milano cedono lo 0,2% dopo una partenza marginalmente positiva, mentre Francoforte e Parigi si muovono attorno alla parità, con gli operatori che sembrano attendere la diffusione nel primo pomeriggio dei dati macroeconomici dagli Stati Uniti.
In Piazza Affari, che osserva anche il calo delle tensione sui titoli di Stato italiani con lo spread Btp-Bund a 264 punti, Pirelli scende del 2% ed Exor è peggiorata rispetto all’avvio segnando un calo dell’1,6%. Qualche vendita dopo il rimbalzo di ieri anche su Atlantia, che ora cede l’1,6% a 17,8 euro.
Positiva invece Tim, in rialzo dell’1,3% mentre scivola Astaldi, in calo di quasi il 4%.
Mentre il commercio tradizionale arranca cresce in modo sostenuto quello elettronico. Per le vendite on line – si legge nel comunicato Istat – a luglio 2018 si registra un +13,6% su luglio 2017 mentre il commercio tradizionale segna un -0,6% complessivo delle vendite in valore e un -1,8% in volume. “A livello tendenziale il valore delle vendite al dettaglio registra un lieve calo per la grande distribuzione (-0,1%) e una diminuzione più consistente per le imprese operanti su piccole superfici ( 1,5%). In sostenuta crescita, invece, il commercio elettronico (+13,6%)”.

A luglio 2018 le vendite al dettaglio diminuiscono dello 0,1% in valore rispetto a giugno (-0,2% in volume) mentre si riducono dello 0,6% rispetto a luglio 2017 (-1,8% in volume). Lo rileva l’Istat spiegando che la lieve riduzione mensile “è dovuta al calo delle vendite dei beni non alimentari (rispettivamente -0,3% in valore e -0,4% in volume), mentre sono in leggera crescita quelle di beni alimentari (+0,2% in valore e +0,1% in volume)”. Su base annua Le vendite di beni non alimentari registrano un calo dell’1% in valore e dell’1,5% in volume.

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero ha aperto i lavori del Forum Ambrosetti a Cernobbio. Il primo incontro, in corso a porte chiuse, è dedicato al tema delle sfide globali future e gli impatti sull’economia. In sala sono presenti, tra gli altri, l’ex premier Paolo Gentiloni e l’ex ministro dell’economia Pier Carlo Padoan. A Villa D’Este sono giunti anche numerosi esponenti della comunità finanziaria che partecipano agli incontri. conglomerato industriale cinese Hna, primo azionista di Deutsche Bank, ha deciso di vendere la sua quota nel gruppo bancario tedesco, alle prese con una complessa ristrutturazione e reduce da tre bilanci in rosso.
Hna, riporta l’agenzia Bloomberg confermando le indiscrezioni di Dow Jones, ha iniziato il processo di vendita su imput del governo che chiede al conglomerato di focalizzarsi sul business del trasporto aereo e sulle attività ad esso collegate. Non è ancora chiaro come e in quale arco di tempo Hna venderà la quota, superiore all’8% dei diritti di voto di Deutsche Bank, controllata attraverso una serie di derivati.
In Borsa il titolo, che è arrivato a perdere fino al 2,2%, cede lo l’1% a 9,66 euro, pesando su tutto il settore: l’indice di settore Dj Stoxx, che aveva aperto in rialzo dello 0,2%, cede lo 0,6%.   [print-me title=”STAMPA”]