CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
DALLE 17:27 ALLE 23:07
DI MERCOLEDì 09 GENNAIO 2019
CRONACA TUTTE LE NOTIZIE
Cambiò ditta e bruciano auto,2 arrestati
Inchiesta Cc per stalking e incendio doloso a danni ex impiegata
SIENA09 gennaio 201917:27
– Telefonate anonime, minacce, intimidazioni e l’incendio delle auto della sua famiglia perché ‘colpevole’ di essere andata a lavorare in una ditta concorrente nel settore dei rifiuti, lo smaltimento spurghi. Lo hanno accertato i carabinieri di Poggibonsi (Siena) che poi hanno eseguito due misure, una di custodia in carcere e l’altra ai domiciliari, rispettivamente nei confronti di un 51enne e di un 38enne accusati di atti persecutori e incendio. Il 38enne è un dipendente della ditta lasciata dall’impiegata finita nel mirino, l’altro è un amico dell’uomo ai domiciliari. Un terzo indagato, con le stesse accuse, è il titolare della ditta ma per lui il gip ha respinto una richiesta di applicazione di misura.
Le indagini sono partite da un incendio dell’11 gennaio 2018 che distrusse le vetture di famiglia e un capannone della donna perseguitata la quale per 10 anni aveva lavorato per la stessa ditta di autospurghi ma poi nell’ottobre 2017 era stata assunta dalla ditta concorrente.
Incendio stabile migranti, nessun feritoIn un ex albergo nel trevigiano, rogo subito spento da pompieri
TREVISO09 gennaio 201917:27
– Un incendio, dovuto a cause accidentali, si è sviluppato oggi all’interno di un ex albergo di Vittorio Veneto (Treviso) utilizzato per l’alloggio di richiedenti asilo, e gestito da una cooperativa. Nessuno è rimasto ferito. Le persone che vivono nello stabile, una sessantina, sono state fatte uscire in attesa di verifiche sull’agibilità dell’edificio. Il rogo è stato spento in breve tempo dai vigili del fuoco. Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, si sarebbero sprigionate all’effetto di una condotta di aria calda al contatto con materiale sintetico, forse coperte o materassi.
Paura a Crotone, spari ad auto e negozioIn pieno giorno vicino stazione bus affollata di studenti
CROTONE09 gennaio 201917:27
– Attimi di paura nella tarda mattinata a Crotone. Quindici colpi di arma da fuoco, otto di pistola e sette di fucile, sono stati sparati da persone non identificate contro alcune auto in sosta e l’esterno di un esercizio commerciale. Non ci sono stati feriti. La zona in cui sono stati sparati i colpi d’arma da fuoco si trova nelle vicinanze dell’autostazione dei bus, dove si trovavano molti studenti appena usciti da scuola, alcuni dei quali si sono rifugiati in una pasticceria.
A sparare sono state due persone scese da un’auto guidata da una terza.
La polizia di Stato sta cercando di ricostruire l’esatta dinamica di quanto é accaduto. Tra le ipotesi che vengono prese in considerazione c’é quella di un agguato contro qualcuno non andato a segno perché la vittima predestinata é riuscita a fuggire.
Vicenza: stretta su abusivi e mendicantiSindaco Rucco fa applicare decreto sicurezza
VICENZA09 gennaio 201917:28
– Linea dura dell’amministrazione comunale di Vicenza contro i parcheggiatori abusivi e i mendicanti in città. Su input del sindaco Francesco Rucco, che ha posto il tema sicurezza e decoro cittadino in testa alle priorità della giunta, la polizia locale ha attivato una serie di controlli anche attraverso una pattuglia ‘antidegrado’. Negli ultimi giorni sono state bloccate e identificate cinque persone, tra cui cittadino nigeriano di 36 anni che faceva il parcheggiatore abusivo vicino all’ospedale San Bortolo: come previsto dal Decreto Sicurezza gli è stato intimato l’allontanamento e il suo nome verrà comunicato al Questore per l’emissione del foglio di via dalla città. I vigili urbani hanno sanzionato e invitato ad allontanarsi dal capoluogo berico altre quattro persone, per accattonaggio in centro storico: si tratta di tre cittadini romeni, tra i quali una donna, e un nigeriano 21enne.
Comitato Stato-Mafia in AntimafiaGiarrusso,processo coinvolge alta sfera politica, serve coraggio
09 gennaio 201917:29
– Il Comitato sulla Trattativa Stato Mafia della Commissione parlamentare antimafia, che inizierà a breve i suoi lavori, “partirà dall’analisi del lavoro fatto dalla procura di Palermo e dalla Corte di Assise che ha giudicato il primo grado. C’e’ una vasta mole di materiale che necessita un approfondimento e una riflessione da parte della politica”. A dirlo è il senatore M5S Mario Michele Giarrusso che guiderà molto probabilmente il nuovo Comitato.
“E’ un processo che coinvolge la sfera alta e decisionale della politica, un processo di cui non si ha il coraggio di affrontare tutti i risvolti. Noi dobbiamo avere il coraggio di parlarne, dobbiamo affrontare di petto la questione e affrontarla sotto tutti gli aspetti”.
Aggredì Abramovic,fermato nudo a FirenzeTentava di entrare in sede mostra della celebre artista serba
FIRENZE09 gennaio 201917:46
– Il cittadino ceco di 51 anni che nel settembre 2018 aggredì l’artista Marina Abramovic in Palazzo Strozzi a Firenze oggi pomeriggio è stato bloccato di nuovo nello stesso luogo mentre, denudandosi, tentava di salire le scale per raggiungere la mostra della celebre artista ospitata nello storico palazzo. Il personale lo ha riconosciuto e fermato, quindi lo ha consegnato alla polizia. Indossava una maschera di carta, che raffigurerebbe l’artista Maurizio Cattelan, e intorno al capo aveva una cornice. L’uomo è stato portato all’ospedale di Santa Maria Nuova per accertamenti. Per questo nuovo gesto rischia una sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro per atti osceni in luogo pubblico.
Volantini antisemiti contro Lazio e Napoli, indagini a RomaUn anno fa il caso degli adesivi con Anna Frank con maglia Roma
ROMA09 gennaio 201917:52
Sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine a Roma sulla distribuzioni di alcuni volantini antisemiti comparsi nella zona di Roma Nord. Il testo dei volantini appare in alcune foto sui social e recita: “Lazio Napoli Israele, stessi colori, stesse bandiere”. Un anno fa nella capitale il caso degli adesivi che ritraevano Anna Frank con al maglia della Roma. L’ipotesi è che i volantini, dal chiaro contenuto antisemita, siano la ‘risposta’ degli ultrà romanisti agli adesivi di un anno fa.
Tratta e prostituzione,arresti a 4 donneGip, tre vadano in carcere. Ragazze dalla Nigeria in Italia
FIRENZE09 gennaio 201918:33
– Il gip Gianluca Mancuso ha ordinato l’arresto per quattro nigeriane – tre in carcere, una incinta ai domiciliari – accusate a vario titolo di tratta di esseri umani e riduzione in schiavitù di giovani africane, anche minori, costrette a prostituirsi a Prato, Calenzano e Sesto Fiorentino.
E’ il risultato di un’inchiesta della Dda di Firenze, con indagini della squadra mobile di Prato, in cui sono stati ricostruiti i passaggi dall’Africa di almeno 12 ragazze, obbligate a lasciare i loro villaggi seguendo le vie dei trafficanti di esseri umani dal deserto, alla Libia e poi, via mare, in Italia. In carcere ci sono la maman, una nigeriana di 48 anni abitante a Pistoia, e una complice residente a Prato, 43, mentre per una ‘reclutatrice’, 48, residente a Castiglione del Lago (Perugia) ma ora in Inghilterra, c’è un mandato di cattura internazionale. Ai domiciliari a Pistoia la figlia 24enne della ‘maman’. La polizia inoltre cerca una madame ‘francese’ contatto Oltralpe dell’organizzazione.
Aquila nazista, “dissequestro cancelli”Istanza del proprietario al tribunale di Aosta
AOSTA09 gennaio 201918:40
– E’ stata presentata al tribunale di Aosta una richiesta di riesame contro il decreto che ha posto sotto sequestro due cancelli esterni di un immobile di via IV novembre a Saint-Vincent, perché raffiguranti – secondo la procura – l’aquila nazista e i triangoli usati sulle divise dei prigionieri nei campi di concentramento. I giudici devono ancora riunirsi per la decisione. L’istanza è della difesa del proprietario dell’immobile, Fabrizio Fournier, di 54 anni. Il provvedimento di sequestro probatorio, che secondo gli inquirenti è utile ai fini delle indagini, non impedisce l’uso dei cancelli. Propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa è il reato per il quale procede il pm Francesco Pizzato. Durante le perquisizioni del 4 gennaio, la Digos aveva trovato – coperta su un soffitto di un’area comune – una svastica in rilievo, oltre a scritti che gli investigatori ritengono di stampo nazista. Sulla vicenda aveva depositato un esposto la comunità ebraica.
Bimba morta su sci per trauma cervicaleProcura indaga per omicidio colposo, quattro gli indagati
TORINO09 gennaio 201919:02
– È morta per un trauma cervicale causato dall’urto contro una barriera frangivento, Camilla, 9 anni, caduta su una pista da sci a Sauze d’Oulx il 2 gennaio. A confermarlo è stata l’autopsia eseguita oggi dal medico legale Paola Rapetti.
Sulla morte della piccola, che era in vacanza con il padre in Piemonte, la Procura di Torino ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e ha iscritto nel registro degli indagati quattro dirigenti e tecnici della Sestrieres Spa, la società che gestisce gli impianti della Via Lattea.
La pista ‘Imbuto’, dove è accaduto l’incidente, e altre tre sono state messe sotto sequestro dai carabinieri.
A duecento metri di distanza dal luogo in cui è morta la piccola Camilla, l’anno scorso aveva perso la vita Giovanni Bonaventura, ingegnere di 31 anni che aveva perso il controllo degli sci e si era schiantato contro una barriera.
Uccide la moglie e si suicida a BolognaLi ha trovati la sorella di lui. E’ intervenuta la Polizia
BOLOGNA09 gennaio 201919:09
– Un uomo di 80 anni ha ucciso con un colpo di fucile la moglie 74enne gravemente malata, poi si è tolto la vita con la stessa arma. L’omicidio-suicidio è avvenuto nel primo pomeriggio in via della Secchia, zona Saffi a Bologna.
A scoprirlo è stata la sorella dell’uomo, che abita nella stessa casa. Dopo avere pranzato con i due parenti ha sentito il rumore di due colpi provenire dalla stanza da letto. E’ andata a controllare e ha trovato marito e moglie nel letto, ormai senza vita. Sul posto è intervenuta la Polizia.
A fine novembre, una vicenda analoga era successa in via Montefiorino, a poche centinaia di metri di distanza: un uomo di 93 anni aveva ucciso la moglie 91enne poi si era suicidato buttandosi dalla finestra.
Cuore dipinto su marciapiede FirenzeNardella ad autore ‘Per favore rifletti’
FIRENZE09 gennaio 201919:49
– “Caro ragazzo o ragazza che, mosso da un irrefrenabile impeto amoroso, hai voluto lasciare un segno indelebile di questa tua emozione, rifletti per favore”. Lo ha scritto il sindaco di Firenze Dario Nardella, su instagram, postando la foto di un cuore rosso disegnato con lo spray al centro di un marciapiede in piazza dei Ciompi. “Pensa che la nuova piazza dei Ciompi – ha continuato Nardella rivolgendosi a colui che ha realizzato il cuore – è anche tua, come di tutti i fiorentini. Pensa che per ripavimentarla in pietra ci sono voluti soldi, anche tuoi probabilmente, come di tutti i cittadini, tempo e sacrifici. Pensa che a casa tua sul pavimento del salotto o sulla parete della cucina forse non lo avresti fatto. E infine pensa che ora toccherà a qualcun altro spendere tempo e risorse per cancellarlo”. “Ci sono tanti modi – ha concluso – per manifestare l’amore verso qualcuno e qualcosa con un bel cuore. Certo non questo. Chi ritiene di saper amare deve anche dimostrare di saper rispettare”.
Morto in casa in fiamme,vegliato da caniTragedia nel Sannio, nell’incendio morto anche uno degli animali
BENEVENTO09 gennaio 201920:05
– Viveva da solo, l’uomo di 61 anni, trovato morto all’interno di un’abitazione andata in fiamme ad Amorosi, nel Sannio. Nella casa, al momento della tragedia, c’erano quattro cagnolini. Uno è morto nell’incendio mentre gli altri tre erano accanto alla salma del loro padrone. Sulle cause che hanno scatenato l’incendio indagano gli uomini del commissariato di Polizia di Telese Terme e i vigili del fuoco. Le indagini, inoltre, dovranno stabilire se il decesso sia avvenuto per un malore che l’uomo ha avuto prima che divampasse l’incendio o per asfissia, a causa del fumo che ha invaso l’ambiente.
Una mamma,Sfera ha preso in giro ragazzi’Evita di postare foto da idiota, hai sei morti sulla coscienza’
SENIGALLIA (ANCONA)09 gennaio 201920:40
– “Tu e i tuoi collaboratori imparate a non giocare con i sogni dei ragazzini che, pur avendo pagato, sono stati presi in giro e sono morti nell’attesa che tu arrivassi”. E’ lo sfogo amarissimo diretto a Sfera Ebbasta, di Donatella Magagnini, mamma di una delle vittime della calca all’uscita della Lanterna azzurra, Daniele Pongetti, morto a 16 anni, insieme ad altri quattro ragazzini e ad una donna di 39 anni, madre di quattro figli. La donna si è rivolta al trapper con un post sul gruppo Fb Giustizia per le vittime della Lanterna azzurra, esortandolo a evitare “di postare foto da idiota con il tuo ‘pacco’… Ricordati che il regalo più grande te lo sei fatto portandoti sulla tua coscienza sei morti”.
“Premetto che la mia considerazione per Sfera è meno di zero – ha scritto Donatella Magagnini – ma comincia a farmi inc…are. Si è fatto vivo solo dopo molti giorni dalla tragedia, per salvarsi la faccia si è tatuato le stelline e mi ha fatto arrivare una sua lettera privata dove diceva che lui era molto provato e pronto a mettersi a disposizione per qualsiasi cosa. Dopo poco ha pubblicato la stessa lettera sui social naturalmente ricordando le date dei concerti così come se niente fosse accaduto. Ecco caro Sfera colgo l’occasione per risponderti sui social, è più cool. Se davvero eri così addolorato e colpito dell’accaduto, io al tuo posto, se è vero che stavi arrivando alla Lanterna, sarei venuto a verificare sul posto a vedere che era successo. A te non riesco nemmeno a considerarti, ma ce l’ho a morte con i tuoi collaboratori, i tuoi manager, la tua casa discografica… Penso che sia il loro lavoro preoccuparsi di organizzare al meglio i tuoi concerti o djset… Verificare i locali dove devi cantare. Eh sì – insiste – perché la tua fama è mondiale e non puoi cantare in ex magazzini. Ciao Gionata, in bocca al lupo per la tua carriera da grande artista”.La Procura di Ancona intende ascoltare Sfera Ebbasta nell’ambito dell’inchiesta per la tragedia della discoteca, che vede nove persone indagate (più un minorenne), mentre sono in corso controlli sul numero di biglietti venduti e sul quello delle persone presenti nel locale.
A pranzo da Riina, ‘le colpe dei padri non ricadano sui figli’Il ritratto del boss nel ristorante aperto dalla figlia a Parigi
PARIGI09 gennaio 201921:26
“Le colpe dei padri non possono ricadere sui figli”: parola di Rosario, il giovane chef del ristorante ‘Corleone by Lucia Riina’, la trentanovenne ultimogenita del boss di Cosa Nostra Totò, trasferitasi lo scorso autunno a Parigi per cominciare – come ha scritto lei stessa su Facebook – una “vita nuova” con la famiglia: il marito Vincenzo Bellomo e la figlia, che ha poco più di due anni. Un locale piccolo, da appena una trentina di posti, ma estremamente accogliente ed elegante, tutto arredato sui toni del verde, a cominciare dall’insegna nuova di zecca. Alle 13.30 il caposala pugliese è indaffaratissimo ad accogliere i clienti.
Lungo le pareti, diversi quadri firmati dalla ‘padrona di casa’, tra cui un ritratto con la bimba in fasce, diversi stemmi di Corleone con un cuore al centro nonché un ritratto stilizzato di papà Totò e della madre. “Mi rendo conto che possa essere scioccante per alcuni, se sciocca sono pronto a rimuoverlo subito”, dice Robert Fratellini, il proprietario nonché iniziatore del progetto. Due anni fa, l’ultimo discendente dell’omonima famiglia – storica dinastia fiorentina che portò il circo in Francia, la medaglia al merito di Emanuele III controfirmata da Mussolini è appesa su una parete del ristorante – scoprì sul web la vicenda e i quadri di Lucia Riina. Appassionatosi ai suoi lavori, la contattò subito per acquistarne alcuni. E’ l’inizio di un’amicizia, fino alla confidenza che la vita a Corleone cominciava a diventare difficile, “con il rifiuto del bonus bebè e altri problemi a trovare una casa in affitto”. Da qui la proposta di Fratellini di trasferirsi insieme alla famiglia a Parigi e creare un locale a suo nome in cui avrebbe potuto continuare a dipingere in un atelier messo a sua disposizione nel sottoscala. “Non c’è nessuna volontà di lucrare sul suo pesante cognome o sulle azioni del padre”, assicura l’imprenditore francese, già proprietario di night club e locali nella Ville Lumière. “Il nostro unico obiettivo – aggiunge – è una cucina di alta qualità e un posto carino dove accogliere i clienti”. Per garantire la sua buona fede, cita l’esempio degli Usa, Chicago o New York, “dove ci sono tanti locali intestati ad Al Capone o i Soprano.
Se abbiamo messo la menzione ‘by Lucia Riina’ all’ingresso è solo per valorizzarla come pittrice ed artista. Capisco che in Italia quel cognome abbia un altro impatto, solo oggi mi hanno telefonato cinquanta giornalisti… Ma certo non metteremo la foto del padre con le candele intorno e la statuetta della Vergine”. Fratellini smentisce con forza che la famiglia sia voluta fuggire alla cosiddetta ‘tassa Riina’ per i discendenti dei mafiosi. “Ma quali valigioni carichi di soldi… Qui non c’è neanche un cent riciclato. Vincenzo e Lucia sono due persone perbene, vivono modestamente come miei dipendenti, hanno uno stipendio modesto e risiedono insieme alla figlia in un piccolo appartamento ammobiliato che ho messo a loro disposizione vicino al ristorante”. Il locale è intestato alla società per azioni Luvitopace con un capitale sociale di mille euro e il cui presidente è Pierre Duthilleul. I prezzi non sono esattamente a buon mercato, con gli Spaghetti al pomodoro di San Marzano e la Burrata e le Orecchiette alla Corleonese (Specialità della Casa) a 18 euro.
“E’ un ristorante abbastanza caro – riconosce lo chef Rosario – non può venire chiunque, a noi non interessa la massa. Noi vogliamo lavorare bene, con poche persone ma con grande attenzione al prodotto. Le mozzarelle, i salumi, i formaggi ci arrivano direttamente dalla Campania, il prosciutto crudo e altri salumi ce li rifornisce il numero uno in tutta Parigi. E’ un’atmosfera molto familiare, di estrema qualità”. Non le impressiona lavorare al fianco della figlia di Totò Riina? “Assolutamente no – risponde sorridendo lo chef -. Avendo avuto modo di conoscerla, posso dirvi che è una persona squisita. Lei e suo marito. Anche se porta lo stesso cognome, un figlio non può pagare per gli sbagli del padre”. Per ora, la figlia del boss preferisce non esprimersi, ma lo farà prossimamente, in un’intervista al quotidiano Le Parisien.
Nel ristorante di cui si è fatta ‘madrina’ anche la moquette è decorata con lo stemma della Trinacria. Mentre la musica di sottofondo ha poco a che vedere con l’immaginario del Padrino – con pezzi a ripetizione di Franco Battiato, Fabrizio De André o Rino Gaetano. [print-me title=”STAMPA”]