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Ultimo aggiornamento 31 Marzo, 2019, 16:00:48 di Maurizio Barra

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Brasile: appello, sì celebrazione golpe
Ieri giudice aveva proibito cerimonia per ricorrenza

31 marzo 2019 12:02

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Si può fare la celebrazione, voluta dal presidente Jair Bolsonaro e prevista per oggi, del colpo di stato che 55 anni fa diede inizio alla dittatura militare in Brasile (1964-86): una giudice d’appello ha ribaltato, a poche ore di distanza, la sentenza di un giudice federale che ieri l’aveva proibita, perché “incompatibile con il processo di ricostruzione democratica”.
La giudice d’appello, invece, ha avallato la tesi del governo nazionalista di Bolsonaro, secondo cui la democrazia brasiliana è abbastanza forte da comprendere “il pluralismo delle idee”. Secondo la giudice d’appello Maria do Carmo Cardoso, commemorare il golpe, che pure diede inizio a un regime antidemocratico, non vuol dire riscrivere la storia o nascondere la verità: “Non vedo alcuna violazione dei diritti umani”, visto che simili manifestazioni hanno avuto luogo negli anni passati, seppure nel chiuso delle caserme, “senza conseguenze negative”. La decisione di Bolsonaro ha sollevato un’ondata di rabbia e polemiche.

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Turchia: scontro tra militanti, 2 morti
Islamista Sp, ‘aggrediti da familiari candidati Akp di Erdogan’

ISTANBUL31 marzo 201913:17

– Almeno due persone sono rimaste uccise in Turchia a seguito di uno scontro tra gruppi politici rivali nella provincia orientale di Malatya durante il voto per le amministrative. Lo riporta l’agenzia statale Anadolu. Secondo quanto denuncia il leader dell’islamista Sp, Temel Karamollaoglu, le vittime sono militanti del suo partito – presenti ai seggi come rappresentanti di lista – e ad attaccarle sarebbe stato un familiare di un candidato dell’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan. All’origine dell’aggressione, secondo il Sp, ci sarebbe stata una disputa sulla segretezza delle schede, che i suoi militanti volevano garantire. Scontri tra gruppi rivali si registrano anche a Diyabakir e Mardin, nel sud-est a maggioranza curda, con altri 5 feriti. Non è raro che il voto in queste aree della Turchia sia accompagnato da episodi simili, spesso frutto di ostilità tra clan locali.

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Gruppo islamico li ha accusati di essere spie

31 marzo 201914:18

– NAIROBI

– Quattro uomini accusati di essere spie per le agenzie di intelligence di Gran Bretagna, Gibuti e Somalia sono stati giustiziati in pubblico dagli estremisti islamici al Shabaab. Lo ha annunciato lo stesso gruppo integralista sulla sua radio ‘Andalus’ precisando che l’esecuzione è stata eseguita da un plotone in una piazza di Kamsuma, una città nella regione del Basso Giuba, in Somalia.
Il portavoce del gruppo ha detto che la recente ondata di attacchi contro hotel della capitale Mogadiscio è parte di una strategia contro agenti dell’intelligence somala e altri funzionari governativi che si trovavano negli alberghi.
“Non attacchiamo ogni hotel a Mogadiscio, ma quelli attaccati dai Mujaheddin avevano obiettivi specifici”, ha detto Sheikh Ali Mohamud Rage alla radio dei ribelli.

‘May dovrà accettare una Brexit soft’Gauke:Se Parlamento vota per unione doganale non potrà ignorarla

31 marzo 201915:01

– Se il parlamento britannico voterà “a larga maggioranza” per una Brexit ‘soft’ e per la permanenza della Gran Bretagna nell’unione doganale europea la premier Theresa May non potrà che accettarlo. Lo sostiene il ministro della Giustizia David Gauke alla vigilia di una settimana cruciale per il Regno Unito che il 12 aprile deve lasciare l’Unione europea. “Se i deputati voteranno a valanga contro il divorzio senza accordo e favore di una Brexit più soft non credo sia fattibile ignorare questa posizione”, ha detto il ministro parlando con la Bbc. “A quel punto credo che lei (May, ndr) dovrà prendere in seria considerazione la posizione” del parlamento, ha sottolineato. Gauke ha anche dichiarato che se il governo dovesse decidere di lasciare l’Unione europea senza accordo lui si dimetterebbe “ma May ha detto chiaramente che non è una cosa che farebbe”.
Turchia: urne chiuse nell’estSi vota ancora un’ora nell’ovest, spoglio sarà immediato

ISTANBUL31 marzo 201915:15

– Urne chiuse nell’est della Turchia per le elezioni amministrative, che si svolgono in tutto il Paese. Il voto per scegliere sindaci, consiglieri comunali e altre figure di amministratori locali si è concluso alle 16 locali (le 15 in Italia) in 32 province orientali, mentre i seggi chiuderanno alle 17 nel resto del territorio nazionale. Lo spoglio inizierà subito dopo la fine delle operazioni di voto, a partire dalle schede per i sindaci. Un divieto di pubblicazione dei dati è previsto fino alle 21 locali, ma potrebbe essere revocato in anticipo dal Consiglio elettorale supremo (Ysk), come avvenuto regolarmente in passato.
Ucraina: Zelensky, già 1.800 reclami’Molte riguardano violazioni organizzative’

MOSCA31 marzo 201915:19

– La ‘hotline’ del quartier generale del candidato presidenziale Vladimir Zelensky in Ucraina ha ricevuto quasi 2.000 denunce di irregolarità da parte degli elettori. Lo ha detto Alexander Kornienko, coordinatore del quartier generale per il lavoro con le regioni, in una conferenza stampa. “Sono già stati ricevuti 1.800 reclami, molti dei quali riguardano violazioni organizzative”, ha affermato. Secondo Kornienko, tra le violazioni segnalate dagli elettori vi è il trasporto organizzato di persone ai seggi elettorali e individui sconosciuti con liste di voto al di fuori di alcuni seggi elettorali. “Registriamo queste violazioni e, naturalmente, le useremo per la difesa legale, se necessario”, ha affermato. Lo riportano le agenzie.          [print-me title=”STAMPA”]

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