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MONDO TUTTE LE NOTIZIE: Netanyahu, vittoria inimmaginabile Amnesty, nel 2018 esecuzioni diminuite

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Ultimo aggiornamento 10 Aprile, 2019, 03:12:46 di Maurizio Barra

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Netanyahu, vittoria inimmaginabile

Amnesty, nel 2018 esecuzioni diminuite

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DELLE 03:12 DI MERCOLEDì 10 APRILE 2019

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TEL AVIV

– ”Sono molto emozionato.
Questa è la notte di una vittoria immensa. Sia ringraziato il Cielo che siamo giunti a tanto”: con queste parole il premier Benyamin Netanyahu ha esordito nel proprio intervento fra i sostenitori del Likud riuniti a Tel Aviv. ”La nostra è stata una vittoria che non si poteva nemmeno immaginare”, ha aggiunto il premier che era accompagnato dalla moglie Sarah. ”Il popolo di Israele mi ha confermato la fiducia per la quinta volta”. Pochi minuti prima che il premier prendesse la parola, due reti televisive hanno pubblicato separatamente le proprie proiezioni di voto giungendo alla stessa conclusione: il Likud dovrebbe ottenere 35 seggi (sui 120 della Knesset), mentre il partito Blu-Bianco di Benny Gantz 34. Netanyahu ha detto ai suoi sostenitori di aver già avviato i contatti con gli alleati tradizionali del Likud per dar vita ad un nuovo governo di destra.

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Il 2018 ha segnato un calo di quasi un terzo nel numero di esecuzioni capitali, arrivando così al più basso da decenni: da almeno 993 nel 2017 ad almeno 690 nell’anno scorso. E’ la buona notizia che arriva dal rapporto globale annuale sulla pena di morte di Amnesty International. Ma purtroppo resta l’unica. Il rapporto prende in esame le esecuzioni in tutto il mondo con l’eccezione della Cina, dove si ritiene siano state migliaia ma il dato rimane un segreto di Stato. Il gigante asiatico resta pertanto al primo posto della lugubre classifica, seguito da Iran (almeno 253), Arabia Saudita (149), Vietnam (85) e Iraq (almeno 52). In Iran l’uso della pena di morte resta elevato, ma le esecuzioni sono comunque diminuite “di uno sbalorditivo 50%”, dopo la modifica alla legislazione contro la droga. E una significativa riduzione è stata registrata anche in Iraq, Pakistan e Somalia. Alla fine del 2018, 142 stati avevano abolito la pena di morte per legge o nella prassi. Di questi, 106 erano abolizionisti totali.         [print-me title=”STAMPA”]

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