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DILUNEDì 19 NOVEMBRE 2018
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Barriere mobile anti-migranti a Tijuana
Dopo la protesta degli abitanti contro la ‘carovana’
Ebrei Etiopia, ‘Israele ci abbandona’Dopo decisione Netanyahu limitare a 1.000 migranti ebrei etiopi
Arriva albero di Natale alla Casa BiancaTrump e Melania lo accolgono. Gara vinta da vivaio Nord Carolina
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L’ARTICOLO
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Gli Usa hanno chiuso per diverse ore il traffico verso nord al confine col Messico per installare una nuova barriera di sicurezza, il giorno dopo la protesta di centinaia di residenti della città messicana di Tijuana contro l’arrivo di migliaia di migranti centro americani. Gli Stati Uniti hanno chiuso anche uno dei due attraversamenti pedonali al varco di San Ysidro con una mossa che apparentemente sembra voler prevenire eventuali afflussi di massa attraverso la frontiera.
L’installazione della nuova barriera mobile con reti metalliche nella parte superiore rischia di complicare la vita ai messicani che usano il varco di San Ysidro, dove ogni giorno entrano circa 110 mila persone a bordo di 40 mila veicoli.
Lunghe code si sono formate a Tijuana, dove molte persone devono attraversare il confine per andare a lavorare in territorio americano. Questo inconveniente potrebbe aver alimentato la protesta contro i migranti.
Il presidente Usa, Donald Trump, rivolto alla carovana ha twittato “Go home!”: così Donald Trump. “Il sindaco di Tijuana, Messico, ha appena dichiarato che la città è mal preparata a gestire così tanti migranti, l’arretrato potrebbe durare 6 mesi”. Allo stesso modo, gli Usa sono mal preparati per questa invasione e non la tollereranno. Stanno causando crimini e grandi problemi in Messico”, ha scritto.
– ADDIS ABEBA
– Centinaia di ebrei etiopi sono scesi in piazza ad Addis Abeba per protestare contro la recente decisione del governo israeliano di ammetterne come migranti solo mille: decisione che divide le famiglie di chi è già migrato nello Stato ebraico e contraddice l’impegno israeliano del 2015 di accoglierli. Si stima che in Etiopia siano rimasti circa 8.000 ebrei Falascia. I dirigenti della comunità hanno oggi rivolto un appello agli ebrei etiopi che vivono in Israele a non votare per il Likud, promotore della stretta. “Faccio appello agli ebrei etiopi a pensarci due volte prima di votare il Likud, perché il premier espresso dal partito, Benyamin Netanyahu non sta tenendo fede alla parola data di aiutarci a emigrare in Israele”, ha detto all’Associated Press Neggousa Zemene Alemu, coordinatore della comunità ebraica per Addis Abeba e Gondar. Gli ebrei in Etiopia lamentano di vivere in povertà, di essere marginalizzati, mentre “Israele la tira per le lunghe invece di venire in nostro soccorso”.
– WASHINGTON
– La stagione festiva in Usa è partita oggi con l’arrivo alla Casa Bianca, in una carrozza tradizionale trainata da cavalli, dell’albero di Natale, accolto da Donald Trump e da Melania al portico nord. Quello di quest’anno, alto quasi sei metri, proviene dal vivaio ‘Mountain Top Fraser Fir’ di Newland, North Carolina, il cui titolare Larry Smith è stato nominato ‘grand champion’ nella competizione dell’associazione nazionale alberi di Natale, fornitrice ufficiale della residenza presidenziale dal 1966.
“Mi sento come se avessi vinto finalmente il super bowl (una della maxi lotterie americane, ndr )”, ha commentato Smith, al suo quinto tentativo di aggiudicarsi l’onore di fornire l’albero natalizio alla Casa Bianca. Una tradizione che risale al 1889, quando il presidente Benjamin Harrison mise un albero di Natale nella Yellow room, decorata con candele e giocattoli per i suoi nipoti. Dal 1912 l’albero continua ad essere esposto nella Blue Room. [print-me title=”STAMPA”]