Aggiornamenti, Android, Notizie, Tecnologia, Ultim'ora

TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE

Tempo di lettura: 6 minuti

TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE

DALLE 09:20 DI MERCOLEDì 09 GENNAIO 2019

ALLE 00:50 DI GIOVEDì 10 GENNAIO 2019

TECNOLOGIA TUTTE LE NOTIZIE

Al Ces i pc portatili che sfidano Apple
Huawei e Asus insidiano i MacBook per leggerezza e potenza

09 gennaio 201909:20

Al Consumer Electronics Show (Ces) di Las Vegas, la più importante fiera dell’elettronica di consumo, si mettono in mostra alcuni dei portatili pronti a sfidare i MacBook di Apple. Da Asus a Huawei, passando per Samsung e Lenovo, i pc puntano su leggerezza e potenza per conquistare il mercato nel 2019.L’insidia al MacBook Air della Mela arriva dal MateBook 13 di Huawei, che rispetto al rivale mostra dimensioni lievemente meno ingombranti. Sottile, con scocca in alluminio, ha uno spessore di 15 millimetri e un peso di 1,27 kg. La batteria promette un’autonomia di 10 ore, con la ricarica veloce che concede 2 ore e mezza con 15 minuti di collegamento alla rete elettrica. Il pc arriva in due versioni da 13 pollici, con processori intel di ultima generazione e memorie generose, a prezzi più competitivi di quelli Apple. Contro il MacBook Pro di va invece lo Studio Book S di Asus, una workstation con schermo da 17 pollici contenuto in uno chassis dalle dimensioni di un 15 pollici. Ha processore Intel, Ram e memoria configurabili fino a numeri molto elevati.Particolarità, il tastierino numerico touch. Il prezzo, non ancora noto, sarà presumibilmente alto.Tra gli altri portatili visti al Ces c’è la doppia offerta di Samsung: il Notebook 9 Pro, potente ed elegante con corpo in alluminio e 14 ore di autonomia dichiarata, e il più economico Notebook Flash. Doppia proposta anche da Lenovo: il ThinkPad X1 Carbon, con scocca in fibra di carbonio, e il ThinkPad X1 Yoga, con telaio in alluminio. Entrambi performanti e abbastanza costosi, hanno schermo da 14 pollici e processori Intel di ultima generazione.
Ces: Italia 25ma al mondo in innovazione, fuori dal GothaEstonia guida classifica Cta 2019, poi Svizzera e Finlandia

09 gennaio 201914:29

Italia fuori dal vertice mondiale dell’innovazione, ma comunque un ‘leader’ nel settore con la sua 25ma posizione sui 61 Paesi osservati. Sono i risultati, annunciati al Ces di Las Vegas, del sondaggio condotto dall’associazione di categoria Consumer Technology Association (Cta), che mettono per il 2019 l’Estonia sul gradino più alto del podio a livello mondiale, seguita da Svizzera e Finlandia.Subito sotto, Usa, Singapore e Regno Unito. Sono in tutto 16 i Paesi indicati dal Cta come i leader al mondo nel creare le migliori condizioni per l’innovazione, con criteri (e voti dalla A alla F) che vanno dalla libertà alla diversità di etnie presenti, dalla banda larga al capitale umano, dal ‘fisco amico’ fino agli investimenti in ricerca e sviluppo. I nuovi ingressi nella top 16 del 2019 sono Germania e Israele.L’Italia, classificata appunto fra gli ‘Innovation leader’, paga “la mancanza di diversità etnica”, un fisco sempre meno amico e, soprattutto, la mancanza di “unicorni” (le startup che hanno superato il miliardo di dollari di valore) e il bassissimo livello di ridesharing, “limitato a poche città a causa di rigide norme municipali”. Il nostro Paese incassa una ‘A’ per i veicoli a guida autonoma e una ‘A+’ per l’ambiente: se la qualità dell’aria è sotto gli standard dell’Oms, il 100% della popolazione ha accesso a fonti di acqua pulita e protetta.Capo missione Italia a Las Vegas, “siamo competitivi” “In linea generale, in alcune di queste classifiche l’Italia non risulta mai tra i primi 16, ma in realtà se guardiamo le tecnologie sviluppate nel nostro Paese e portate sul mercato notiamo che c’è un livello competitivo di generazione di nuova tecnologia”. È il commento di Fabrizio Rovatti, coorganizzatore della missione italiana al Ces 2019, alla classifica elaborata dalla Consumer Technology Association (Cta) dei 16 Paesi leader nel mondo per condizioni di sviluppare innovazione, resa nota all’inaugurazione stessa del Ces. Per Rovatti (Area Science Park) “proprio partendo da questo concetto, stiamo cercando di velocizzare l’ingresso sul mercato e la diffusione di queste nuove tecnologie cercando anche di farle conoscere all’estero”. In questo senso, “la presenza per il secondo anno di una missione Italia qui al Ces è emblematica. La partnership pubblico-privato sintetizzata in Tilt – organizzazione fondata dalla pubblica Area Science Park e la privata Teorema – sta tentando di rendere più efficace tutto questo. L’esposizione in una vetrina come il Cdr sta dimostrando l’interesse che le nostre imprese generano in mercati molto competitivi come quello statunitense”. Infine, cosa manca all’Italia? “Manca il sistema-Italia, velocità nel realizzare idee, velocità di esecuzione per diffondere nuove tecnologie e apertura ai mercati internazionali”.

Il proposito di Zuckerberg per il 2019Incontri con leader ed esperti sul futuro della tecnologia

09 gennaio 201916:35

Il proposito di Mark Zuckerberg per il 2019 è tenere una serie di incontri pubblici sul “futuro della tecnologia nella società”: parlerà e incontrerà “leader ed esperti in diversi campi”, assicurando il proprio impegno a dibattiti sul futuro, “su dove vogliamo andare”. Lo afferma Zuckerberg sulla propria pagina Facebook.Nei Capodanni passati il fondatore del social network si era prefisso di imparare il mandarino, correre almeno un miglio al giorno, costruire un maggiordomo elettronico di nome Jarvis per controllare la sua casa, e visitare tutti gli stati americani.Il nuovo proposito di Zuckerberg guarda a Facebook: “sono un ingegnere, e di solito costruisco le mie idee e mi auguro che queste riescano a parlare da sole. Ma vista l’importanza di quello che facciamo, questo non basta più”.Nel frattempo una inchiesta di Cnbc descrive il clima a Menlo Park. I dipendenti sono demoralizzati e fingono di essere contenti sempre e, soprattutto, di amare il ”culto” di Facebook. Il tutto per non compromettere le loro valutazioni. Alcuni ex dipendenti definiscono l’ambiente lavorativo di Facebook una ‘bolla’, con le decisioni prese dai manager e i dipendenti invitati a non mostrare nessuna contrarietà. A questo si aggiunge il pressing sui dipendenti affinchè si creino legami all’interno della società: ognuno riceve due volte l’anno una valutazione da quattro o cinque colleghi, con i quali è ‘invitato’ a stringere amicizia.

Twitter testa nuove funzioni per promuovere dibattiti saniTra le novità il messaggio di status e i tweet ‘rompighiaccio’

09 gennaio 201916:07

Twitter si prepara a testare pubblicamente alcune nuove funzioni che puntano a promuovere conversazioni sane, in un mondo – quello dei social – sempre più infestato da espressioni d’odio e bullismo. Nelle prossime settimane alcune migliaia di utenti, tra quelli che ne faranno richiesta, potranno iniziare a sperimentare le funzioni, in una fase che precede il lancio ufficiale.Lo ha dichiarato la compagnia in un’intervista al Ces, la fiera dell’elettronica di consumo in corso a Las Vegas. Tra le novità per promuovere interazioni positive, lo status e i tweet “per rompere il ghiaccio”.Il messaggio di status servirà a far sapere se si è online e disponibili, ma anche se si è in un’altra città o se si sta partecipando a una manifestazione, ad esempio. I tweet “rompighiaccio”, invece, sono messaggi che mirano a incentivare il dibattito su temi specifici, chiedendo alle persone cosa pensano su un determinato argomento, dall’ultima puntata di un telefilm ai programmi per il weekend.
Jeff Bezos divorzia dalla moglie MacKenziePatron Amazon, anche se in forma diversa, restiamo una famiglia

NEW YORK09 gennaio 201916:51

Jeff Bezos e sua moglie Mackenzie hanno deciso di divorziare. Lo annuncia Bezos. ”Abbiamo deciso di divorziare e continuare le nostre vite come amici. Ci riteniamo estremamente fortunati a esserci incontrati” afferma il patron di Amazon. ”Abbiamo avuto una vita meravigliosa come coppia sposata e abbiamo un grande futuro davanti a noi. Anche se l’etichetta e’ diversa, restiamo una famiglia”.Jeff Bezos potrebbe perdere il titolo di più ricco del mondo con il divorzio dalla moglie MacKenzie dopo 25 anni. MacKenzie Bezos è stata una delle prime dipendenti di Amazon: la coppia si è incontrata alla banca D.E. Shaw, prima che Bezos fondasse Amazon. MacKenzie è una scrittrice e in un’intervista a Vogue del 2013 aveva parlato delle differenze fra lei e Bezos: personalità in contrasto che si completano, aveva detto.

Apple assume ex dipendente Facebook per squadra privacySandy Parakilas, lasciò nel 2012 per critica su dati personali

09 gennaio 201916:53

Apple assume un ex dipendente di Facebook per la sua squadra addetta alla privacy. Sandy Parakilas ha lasciato Facebook nel 2012 dopo aver avvertito il management dell’azienda sulle conseguenze potenzialmente dannose delle politiche sulla condivisione dei dati della società. Un avvertimento caduto nel vuoto e che ha trasformato Parakilas in una delle voci piu’ critiche di Facebook. La sua assunzione mostra la volontà di Apple di differenziarsi dalle rivali della Silicon Valley sulla privacy.

Riconoscimento facciale si può aggirareTest su 110 dispositivi, più inespugnabili quelli di fascia alta

09 gennaio 201913:16

Il riconoscimento facciale, portato in auge dall’iPhone X e poi adottato da tanti altri dispositivi che serve allo sblocco del telefono ma anche ai i pagamenti ‘mobile’, può essere aggirato facilmente, almeno sui modelli di fascia bassa. E’ il risultato di un test condotto dall’organizzazione olandese The Dutch Consumentbond e riportato dal sito Android Authority: ha provato questa funzionalità su 110 dispositivi, su trentina di questi lo sblocco poteva essere fatto addirittura con una foto del proprietario.

Il test ha considerato un po’ tutte le marche, piccole e grandi: il risultato è che nei modelli più economici il test è andato a buon fine, cioè il riconoscimento facciale si poteva aggirare. Nei modelli più costosi è risultato più inespugnabile: negli iPhone di Apple, nei Samsung Galaxy Note 9, Galaxy S9 e S9 Plus, nei Huawei Mate 20, Mate 20 Lite e Mate 20 Pro, ma anche OnePlus 5T e 6, Oppo Find X e Honor 10, 7, 8 e 10. Tra i più vulnerabili, secondo il test, l’HTC U11 Plus, Huawei P20 Pro, la serie Sony Xperia XZ2.L’ELENCO COMPLETO LO TROVATE CLICCANDO QUI         [print-me title=”STAMPA”]