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ALLE 00:07 DI MARTEDì 29 GENNAIO 2019

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Il 30% italiani non ha mai limitato accesso a dati
Eurostat, sopra media Ue del 28%, francesi i più virtuosi

28 gennaio 201914:03

Nel 2018, il 75% delle persone di età compresa tra i 16 e i 74 anni nell’Unione europea ha usato uno smartphone per scopi privati. Tuttavia, il 28% quando ha utilizzato o installato un’app non ha mai limitato o rifiutato l’accesso ai suoi dati personali. E’ quanto emerge dagli ultimi dati Eurostat per il 2018. L’Italia è al 30%, poco sopra la media Ue; la Francia è il paese dove i cittadini si proteggono di più in Europa, alla Repubblica Ceca il record negativo.Secondo Eurostat, il 7% dei possessori di smartphone nell’Ue non sa che è possibile limitare o rifiutare l’accesso ai propri dati personali quando si utilizza o installa un’applicazione sul proprio dispositivo. Meno della metà (43%) degli utilizzatori dei telefoni ha riferito di avere un sistema di sicurezza installato automaticamente o fornito dal sistema operativo. Un ulteriore 15% ha sottoscritto un sistema di sicurezza o ne ha usato uno installato da qualcun altro.Infine, due terzi degli utenti di smartphone nella Repubblica Ceca (67%) non ha mai limitato o rifiutato l’accesso alle app ai propri dati personali; sono seguiti da Bulgaria (49%), Cipro e Regno Unito (entrambi al 43%). Al contrario, solo il 10% degli utenti di smartphone in Francia non ha mai limitato o rifiutato l’accesso alle app, seguito da Germania (16%), Paesi Bassi e Lussemburgo (entrambi il 17%). L’Italia è al 30%.

Facebook, nuovi strumenti per le elezioni EuropeePiù trasparenza e contrasto a interferenze esterne in elezioni

28 gennaio 201919:18

Contrastare le interferenze esterne nei processi elettorali nell’Unione europea: è lo scopo dei ‘nuovi strumenti’ che Facebook lancerà nel mese di marzo in vista delle elezioni europee, per cercare di dare una risposta alle preoccupazioni espresse soprattutto dalla Commissione europea dopo il caso Cambridge Analytica.”A fine marzo lanceremo dei nuovi tool per aiutare a evitare l’interferenza esterna nelle prossime elezioni e per rendere più trasparenti le inserzioni politiche su Facebook”, ha scritto oggi in un post la responsabile del gruppo per le elezioni in Europa, Anika Geisel.Saranno inoltre rese accessibili molte più informazioni alle persone sulle inserzioni politiche. A dare l’annuncio oggi a Bruxelles il responsabile per gli affari globali di Facebook, Nick Clegg, che si trova nella capitale belga per un giro d’incontri in Commissione europea. Clegg ha precisato tra l’altro che chi vorrà pubblicare le inserzioni politiche su Facebook dovrà prima essere autorizzato dal gruppo per farlo.La responsabile del gruppo per le elezioni in Europa, Anika Geisel, ha chiarito inoltre che “per pubblicare annunci politici o relativi a tematiche di rilievo e molto dibattute legate alle elezioni del Parlamento Europeo, gli inserzionisti dovranno confermare la loro identità e includere informazioni aggiuntive su chi sia il responsabile dei loro annunci”.Gli strumenti che verranno lanciati a marzo riguarderanno non solo gli annunci delle campagne politiche, ma anche gli annunci relativi a “temi di interesse pubblico”, ossia “che non menzionano un candidato o un partito, ma che riguardano tematiche molto discusse e di rilievo”.”Continua a migliorare” anche “il nostro lavoro per combattere le notizie false”, in parallelo al programma di fact checking, che “stiamo continuando ad ampliare” e che attualmente copre contenuti in 16 lingue. “Per coordinare meglio le nostre attività nelle ultime settimane prima” delle elezioni Ue, “basandoci sul lavoro svolto nei mesi scorsi – ha annunciato quindi Geisel – abbiamo in programma l’apertura di nuovi centri operativi specializzati” per “l’integrità delle elezioni”, compreso uno a Dublino.

Google, arriva conferenza sviluppatori

28 gennaio 201918:20

La Google I/O, cioè la conferenza annuale degli sviluppatori di Big G, si terrà a Mountain View, in California, dal 7 al 9 maggio. Le date sono state scovate da un utente di Twitter, Till Kottmann, all’interno di un codice, partendo dal rompicapo sulla I/O twittato da Google.L’appuntamento, dedicato al software, avrà al centro la prossima versione del sistema operativo per dispositivi mobili, Android 10 Q, che secondo alcune indiscrezioni porterà diverse novità. Se la versione attuale, Android Pie, supporta il notch di moda sugli smartphone, consentendo di ospitare informazioni e icone ai suoi lati, Android Q dovrebbe strizzare l’occhio ai telefoni pieghevoli che arriveranno sugli scaffali nel 2019.Dovrebbe cioè consentire alle app di adattarsi in tempo reale alle dimensioni del display, che variano se il dispositivo è aperto o chiuso. La decima versione di Android dovrebbe poi fare largo uso del “dark mode”, che attutisce l’impatto dello schermo sugli occhi.Ci si aspetta che tutte le app precaricate supporteranno il “dark mode” nativamente. C’è inoltre attesa per nuove emoji, per un blocco delle chiamate avanzato, e per un’interfaccia che consenta di usare i tablet come fossero Pc. Android Q, infine, potrebbe avere un supporto nativo per il riconoscimento facciale, simile al Face ID di Apple.         [print-me title=”STAMPA”]