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CRONACA TUTTE LE NOTIZIE

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Ultimo aggiornamento 11 Luglio, 2019, 17:37:09 di Maurizio Barra

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Circuì anziana, avvocatessa sospesa
Misura cautelare interdittiva e sequestro 587mila euro

BOLOGNA11 luglio 2019 06:14

– Si sarebbe approfittata di un’anziana donna, con problemi psichici: prima tentando di farsi nominare beneficiaria di polizze assicurative per circa 350.000 euro, poi ottenendo una donazione di 400.000,00 in suo favore e la nomina come unica erede e così, dopo la morte, avrebbe intascato altri 187.625 euro, derivanti dalla vendita di due immobili ereditati e da altre liquidità presenti nell’asse ereditario.
Di questo è accusata un’avvocatessa di 36 anni del foro di Bologna: ieri la squadra mobile ha eseguito nei suoi confronti una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercizio della professione, emessa dal Gip Sandro Pecorella e chiesta dal pm Silvia Baldi, per i reati di circonvenzione d’incapace, falso materiale e sostituzione di persona. Disposto anche il sequestro preventivo, a carico dell’indagata, sulle somme che si ritengono possano costituire il profitto del reato di circonvenzione d’incapace, per 587.625 euro.

Pescara, inizia la conta dei danniIl presidente della Regione incontra sindaci comuni interessati

PESCARA11 luglio 201909:09

– Passata a Pescara l’ondata di maltempo con la violenta grandinata di ieri che ha causato anche una ventina di feriti, e il nubifragio che ne è seguito, da oggi inizia la conta dei danni dopo gli allagamenti, i disagi alla viabilità, e il danneggiamento di tetti di case e auto. Questa mattina il presidente della Regione Marco Marsilio incontra i sindaci dei comuni colpiti dalla grandinata, fra cui i primi cittadini di Pescara Carlo Masci e di Francavilla al Mare (Chieti) Antonio Luciani.
All’ospedale di Pescara, dopo l’allagamento del piano terra, con lo stop per due ore degli interventi, la situazione è tornata alla normalità. Intanto questa mattina operai del Comune sono ancora ininterrottamente al lavoro, con il personale delle varie forze dell’ordine, sotto il coordinamento del Centro operativo comunale (Coc) rimasto aperto per tutta la notte.
L’emergenza allagamenti va rientrando, ma in alcune strade si fanno i conti con crepe e smottamenti. Alcune attività commerciali oggi non riapriranno.

Vino adulterato,11 arresti e 6 sequestriSotto accusa imprenditori vitivinicoli di Lecce e Brindisi

LECCE11 luglio 201909:44

– Undici arresti e sei aziende agricole poste sotto sequestro preventivo per vino adulterato.
E’ il bilancio dell’operazione ‘Ghost Wine’, scattata oggi con oltre 200 militari del Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli, di unità dell’Arma territoriale e circa 90 appartenenti all’Unità Centrale Investigativa dell’Icqrf (Ispettorato centrale repressione frodi). L’operazione, condotta dal Nas di Lecce e dall’Icqrf, è coordinata dalla Procura.
In molti casi, gli agricoltori arrestati sono imprenditori vitivinicoli delle province di Lecce e Brindisi, accusati di aver adulterato il vino per ottenere determinati standard e aumentare la produzione.
Nell’operazione sono stati sequestrati 30 milioni di litri di vino.

‘Falsi medici’, Gdf denuncia due cinesiA Firenze, sequestrati farmaci, anche scaduti e strumenti

FIRENZE11 luglio 201909:44

– Un ambulatorio abusivo è stato scoperto dalla guardia di finanza in un appartamento alla periferia di Firenze: a gestirlo sarebbero stati due cinesi che sono stati poi denunciati dalle fiamme gialle per esercizio abusivo della professione medica. Nell’ambulatorio trovati, spiega la Gdf in una nota, molti farmaci, anche scaduti, flebo, siringhe e attrezzature varie.
L’accertamento è scattato dopo che i finanzieri avevano notato un gruppo di cinesi vicino a un immobile situato in una traversa di via Pistoiese. Alcune delle persone mostravano “segni di medicazioni di varia natura”, cosa che ha insospettito i militari che hanno deciso di controllare l’abitazione trovandosi poi di fronte ai due denunciati, “vestiti di tutto punto da medico, intenti a prescrivere farmaci nonché a somministrare flebo a due connazionali mentre altre persone erano in attesa”.

Peculato sui ticket Unesco di RavennaCustodia in carcere per imprenditore, altri tre indagati

BOLOGNA11 luglio 201910:03

– La Guardia di Finanza di Ravenna ha arrestato con un’ordinanza di custodia cautelare in carcere un imprenditore originario di Roma per peculato in concorso con altre tre persone. Avrebbero commesso illeciti nella gestione dei servizi di biglietteria e bookshop di siti culturali della città: il Museo Nazionale, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe ed il Mausoleo di Teodorico, questi ultimi dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.
L’ordinanza, emessa dal Gip su richiesta della Procura Ravennate, è stata adottata sulla scorta delle indagini del nucleo di polizia economico-finanziaria delle Fiamme Gialle.

Scomparso nel Vibonese, un fermoE’ nipote presunto boss locale.

Vittima aveva avuto storia con ex

VIBO VALENTIA11 luglio 201910:14

– I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno fermato Antonio Prostamo, di 30 anni, ritenuto uno dei responsabili dell’omicidio di Francesco Domenico Vangeli avvenuto a ottobre scorso. Le indagini condotte dai militari del Nucleo operativo e radiomobile hanno portato all’esecuzione del provvedimento nei confronti di Antonio Prostamo, di 30 anni, nipote del presunto boss Nazzareno Prostamo in carcere per una condanna all’ergastolo.
Il delitto, secondo quanto emerso dalle indagini, sarebbe da collegare al fatto che la vittima avrebbe avuto una relazione sentimentale con l’ex di Vangeli quando i due si erano lasciati.
Francesco Domenico Vangeli era scomparso lo scorso 10 ottobre da Filandari il comune del Vibonese dove risiedeva e la sua auto era stata trovata bruciata nei pressi dello svincolo di Mileto dell’A2 Autostrada del Mediterraneo. Malgrado le ricerche il corpo di Vangeli non è ancora stato trovato.

A.Mittal:cade gru,Procura apre inchiestaOperaio disperso in mare, riprese le ricerche

TARANTO11 luglio 201910:33

– La Procura di Taranto ha aperto un fascicolo d’inchiesta sull’incidente avvenuto ieri sera al porto di Taranto dove una gru nel molo di ArcelorMittal si è spezzata trascinando in mare l’operaio che era al lavoro e che risulta disperso. Questa mattina le ricerche in mare sono riprese. Sul posto è giunto anche il procuratore Carlo Maria Capristo.

Caso Lega-fondi russi, la procura apre un’inchiesta. Conte: ‘Fiducia in Salvini’Il premier: ‘La magistratura faccia il suo corso’. Il Pd annuncia una proposta di legge per istituire una commissione d’inchiesta

11 luglio 201915:56

Si schiera con il leader del Carroccio Matteo Salvini il premier Giuseppe Conte nella vicenda dei fondi russi sulla quale la procura di Milano ha aperto un’inchiesta.

“Fiducia la invoco sempre: è fondamentale con i cittadini e nel governo. Salvini ha fatto dichiarazioni: ho fiducia nel ministro Salvini”, dice Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando della vicenda Savoini.”So che c’è un’inchiesta, la magistratura faccia il suo corso. Sapete come la penso: ad ognuno le proprie responsabilità: saranno fatte le opportune verifiche”.I capigruppo del Pd Delrio e Marcucci pannunciano una proposta di legge per istituire una commissione parlamentare di inchiesta sul caso. ‘Trasparenza’ chiede anche M5s. ‘Qualche fanfarone le sparava grosse e qualcuno in modo opportunistico per chissà quali fini ora approfitta del fanfarone per gettare discredito su Salvini’, replica il sottosegretario alla presidenza Giorgetti.Intanto è lite tra i senatori del Pd e il presidente del Senato Elisabetta Casellati all’inizio della seduta a Palazzo Madama, sulla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega. A dare il là al battibecco, un intervento del senatore Dem Alan Ferrari, vicepresidente del gruppo, che ha chiesto al presidente un chiarimento (“un definitivo ed essenziale chiarimento a tutela di questa Camera”) su tre interrogazioni presentate dal Pd tra febbraio e maggio sui legami tra persone vicine alla Lega e a Matteo Salvini e dirigenti russi legati al partito del presidente Putin e che non sono mai state pubblicate. Secondo Casellati la mancata pubblicazione è motivata dall’inammissibilità delle tre interrogazioni. Inoltre, ha osservato il presidente di Palazzo Madama, “il Senato non può essere il luogo del dibattito che riguarda pettegolezzi giornalistici. Qui non si discute liberamente di questioni che non hanno alcun fondamento probatorio, qui dobbiamo parlare di fatti che abbiano una giustificazione”, rigettando più volte l’accusa di non essere “un presidente di garanzia”.Bufera della Lega sui fondi, Salvini querela e scarica Savoini Un audio sul sito Usa BuzzFeed riporta in primo piano i rapporti della Lega con la Russia di Vladimir Putin e il sospetto di finanziamenti segreti da Mosca al partito di Matteo Salvini. Nella registrazione, il 18 ottobre del 2018 all’Hotel Metropol della capitale russa, Gianluca Savoini, leghista da decenni, presidente dell’associazione Lombardia-Russia, parla con alcuni russi di strategie sovraniste anti-Ue e di affari legati al petrolio. Secondo BuzzFeed, che non dice come ha avuto l’audio, si cerca un accordo per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega, ma non si sa se l’intesa sia mai andata in porto e se il partito abbia ricevuto i soldi.”Mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka dalla Russia”, commenta Salvini, annunciando querele. E scaricando plasticamente Savoini: Da segretario farò tutto quello che devo fare”, rilancia il leader della Lega rispondendo alle domande dei giornalisti che lo incalzavano sulla possibilità di agire legalmente anche contro il presidente dell’associazione Lombadia-Russia. Una posizione che lascia anche intendere – si ragiona in ambienti parlamentari – che Savoini avrebbe agito in proprio. Tanto da far dire successivamente al vicepremier: “Non ho mai chiesto alcunchè nè chiesto di chiedere alcunchè, nè avuto alcunchè”. Per questo motivo il ministro non intende presentarsi in Parlamento per riferire su questo tema. Il Pd chiede che riferisca alle Camere, M5S vuole trasparenza: “Noi non facciamo l’interesse di altri Paesi”.L’episodio risale ai giorni della visita di Salvini da vicepremier a Mosca per incontrare degli imprenditori. “In Russia mi sento a casa mia mentre in alcuni paesi europei no”, dichiara il 17 ottobre. Il 18, prima di ripartire per l’Italia, posta una foto su Twitter dall’aeroporto della metropoli. Intanto Savoini con altri due italiani, Luca e Francesco, il secondo forse un avvocato, secondo BuzzFeed, parla in una sala dello storico albergo con tre russi, a giudizio del sito di news vicini a esponenti di rilievo del Cremlino. Savoini dice in inglese “a maggio ci saranno le elezioni in Europa e vogliamo cambiarla. Una nuova Europa deve essere vicina alla Russia, perché vogliamo riprenderci la nostra sovranità”. E ancora: “Salvini è il primo che vuole cambiare l’Europa insieme ai nostri alleati”, come austriaci e ungheresi (un video rubato inguaiò il leader sovranista austriaco). Salvini viene descritto dai russi come “il Trump europeo”. Dalla geopolitica si passa agli affari e in brani audio non diffusi della conversazione si parlerebbe secondo BuzzFeed di una percentuale del 4% su una grossa fornitura di petrolio da una grande compagnia russa all’Eni, per stornare fondi per finanziare la Lega. L’Eni smentisce qualsiasi ruolo nel caso. L’audio scatena la polemica politica.”Soldi dalla Russia alla Lega contro l’Euro? Salvini chiarisca subito”, dice il leader Pd Nicola Zingaretti. I deputati dem espongono alla Camera cartelli con il 49 – i milioni che la Lega ha rateizzato – e il 65, i presunti milioni di dollari da Mosca. “L’Italia è un Paese autonomo e chi si candida a rappresentarla deve fare l’interesse dell’Italia, non di altri Paesi. Che questi si trovino a Est od Ovest fa poca differenza – si legge sulla pagina Fb del M5S -. Noi siamo liberi e lo resteremo”. Luigi Di Maio prima scherza – “meglio Putin che i petrolieri”, poi si fa serio: “Sempre più orgoglioso del M5s. Noi abbiamo sempre ricevuto risorse solo dalle donazioni volontarie”.  L’AUDIO ESCLLUSIVO TANTO DISCUSSO: ASCOLTA!

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Delitto Macchi: in aula imputato Binda
Iniziata udienza Milano. Oggi decisione su riapertura processo

MILANO11 luglio 201910:42

– E’ iniziato nell’aula della Corte d’Assise d’appello di Milano il processo di secondo grado a Stefano Binda, 51 anni, condannato nell’aprile 2018 dalla Corte d’Assise di Varese all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi, la studentessa trovata uccisa con 29 coltellate nel gennaio del 1987 in un bosco a Cittiglio, nel Varesotto.
In aula sono presenti l’imputato, occhiali neri e giacca grigia, che si è sempre detto innocente, e anche la madre e il fratello di Lidia, a fianco al loro legale Daniele Pizzi. Oggi la difesa, con gli avvocati Sergio Martelli e Patrizia Esposito, presenterà le sue richieste di riapertura del processo (nuove perizie e testimonianze) e poi i giudici (presidente Ivana Caputo) decideranno sulle istanze. Anche il sostituto pg Gemma Gualdi ha fatto appello perché, malgrado Binda sia stato condannato al massimo della pena, venga riconosciuta anche l’aggravante dei motivi abietti e futili, caduta in primo grado.

Appello Salvini,adottate cani Cara Mineo’Entro il 31 agosto bisogna trovare sistemazione per animali’

11 luglio 201910:48

– “Abbiamo bisogno di voi per uno dei tanti problemi che ci troviamo ad affrontare: 117 cani sono in questo momento gli ultimi ospiti del centro per migranti di Mineo (Ct) che abbiamo chiuso con grande risparmio di quattrini.
Entro il 31 agosto dobbiamo trovare una sistemazione per questi animali”. Così il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in un video postato su facebook.
“Siamo in contatto – ha spiegato Salvini – col sindaco. Mineo è un piccolo comune di 5mila abitanti ed evidentemente non può far fronte alla situazione e per questo abbiamo bisogno di voi, per contributi, affidi e adozioni. Mi piacerebbe che qualcuno possa prendere a cuore uno dei cani di Mineo con un contributo economico o, meglio, aprendo le porte di casa sua”.

Raid in campo nomadi:arresto agricoltoreAccusa tentato omicidio e incendio con aggravante odio razziale

BRESCIA11 luglio 201910:48

– Un agricoltore di 61 anni, bresciano, è stato arrestato con le accuse di tentato omicidio e incendio: reati aggravati dall’odio razziale. È ritenuto il responsabile di un raid punitivo in un campo nomadi tra Bedizzole e Lonato, nel bresciano, avvenuto il 2 gennaio scorso.
Ha prima dato fuoco a due roulotte nelle quali dormivano tre componenti di una famiglia sinti e poi esploso in direzione del capofamiglia un colpo di fucile senza però raggiungere l’uomo. L’agricoltore è stato arrestato su ordinanza di custodia cautelare ed è ora in carcere. Avrebbe agito perché stanco di subire furti nella sua tenuta agricola e considerava i nomadi autori dei colpi.

Ha colluttazione e muore durante liteVittima è cittadino romeno di 43 anni che ha battuto la testa

CORIGLIANO ROSSANO (COSENZA)11 luglio 201911:13

– Un uomo, V.C., 43 anni, romeno, è morto battendo la testa a terra in seguito ad una lite, scoppiata per futili motivi, con altri suoi connazionali. La lite tra romeni è avvenuta nella tarda serata di ieri in una casa rurale in contrada Boscarello nella frazione di Schiavonea a Corigliano Rossano. Tra la vittima ed un suo connazionale è nata una colluttazione, in seguito alla quale il 43enne è caduto battendo la testa. Il colpo è stato fatale e l’uomo è morto. Sul posto oltre all’ambulanza del 118 si sono recati i carabinieri della compagnia di Corigliano Calabro che hanno avviato le indagini per omicidio preterintenzionale.

Incendi lidi Catania, la conta dei danniLidi bruciati e boschetto devastato, bagnanti già in spiaggia

CATANIA11 luglio 201911:22

– Dopo la paura, la conta dei danni.
Alla Plaia di Catania, all’indomani del violento incendio che ha distrutto alcuni stabilimenti balneari e decine di auto e spinto i bagnanti in mare per la paura, è il giorno dei primi bilanci.
Ombrelloni, sdraio, cabine in legno distrutti dal fuoco. Alberi e altissime palme bruciati. Il boschetto della Plaia devastato.
Accanto un grosso impianto di distribuzione di carburanti sfiorato dall’incendio. E’ uno scenario da ‘the day after’ infernale quello di oggi alla Plaia di Catania nel quale si innesta quello da ‘ordinaria amministrazione’: centinaia di bagnanti che si apprestano ad affollare la spiaggia sabbiosa del litorale. Si guardano attorno, scattano foto e filmano con i cellulari e poi via verso il lido. Sulla spiaggia c’è già gente stesa al sole in una giornata che meteorologicamente si annuncia calda, ma non torrida come quella di ieri. E ci sono le prime persone in mare, ma questa volta per fare il bagno e non per sfuggire alle fiamme.

Centrale riciclaggio, sequestro 7 t rameScoperta nel Catanese dalla polfer, trovate ‘trecce’ delle Fs

CATANIA11 luglio 201911:25

– Circa 7.000 chilogrammi di rame rubato, per un valore commerciale di 32mila euro, sono stati sequestrati dalla polizia ferroviaria di Catania in un’area di contrada Torrevecchia a Grammichele, nel cui interno c’erano anche 22 carcasse di auto. In una zona adiacente sono stati trovati anche macchinari per sguainare e polverizzare le trecce di rame. L’attività era gestita un 45enne che è stato denunciato per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e ricettazione. L’area è stata sottoposta a sequestro penale.
Alcune ‘trecce’ di rame erano di quelle in uso alle ferrovie e alcuni spezzoni sono risultati compatibili con rame asportato, recentemente, sulla tratta ferroviaria Vizzini-Grammichele, mandando in tilt la circolazione ferroviaria nel sud-est della regione. La quantità di ‘oro rosso’ e l’organizzazione dell’impresa illegale fanno supporre agli investigatori che era una centrale della ricettazione di rame rubato nella Sicilia Orientale.

Maltempo: danni in Tribunale TarantoIn corso verifica danni provocata ieri da tromba d’aria

TARANTO11 luglio 201911:26

– “È momentaneamente interdetto l’accesso al pubblico nel Palazzo di giustizia” di Taranto “a causa dei danni causati sulle vetrate dalla violenta tromba d’aria verificatasi” ieri pomeriggio.
È quanto si legge in un avviso affisso all’ingresso del Tribunale di Taranto a firma del presidente facente funzioni Anna De Simone e del procuratore Carlo Capristo. La tromba d’aria di ieri, infatti, ha provocato la rottura di vetrate con caduta di vetri all’interno del palazzo. La chiusura temporanea dell’edificio per motivi di sicurezza, “fino a nuovo ordine” e decisa “viste le disposizione perentorie impartite dai Vigili del Fuoco”, come si legge nell’avviso, riguarda sia il pubblico, quindi avvocati e utenti, sia il personale dipendente, magistrati e cancellieri e ha comportato la sospensione di tutte le udienze di primo grado civili e penali. Al momento i Vigili del Fuoco stanno verificando i danni. Le aree ritenute pericolose vengono transennate e messe in sicurezza per consentire la ripresa delle attività.

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Litorale Pesaro,stop ad acquisti abusivi
25 cartelli di divieto per contrastare danni a Stato e imprese

PESARO11 luglio 201911:27

– Nei prossimi giorni saranno esposti 25 cartelli lungo tutto il litorale di Pesaro, da Baia Flaminia a Sottomonte, contro l’abusivismo. Lo annuncia l’assessore alla sicurezza e alle attività economiche del Comune Riccardo Pozzi.
Sui cartelli c’è scritto: ‘Vietato acquistare prodotti o servizi da venditori non autorizzati. Il commercio dei prodotti contraffatti aumenta l’illegalità e danneggia l’economia’.
“L’obiettivo – afferma l’assessore – è educare gli acquirenti a non comperare da abusivi, nella logica della sensibilizzazione. Si tratta infatti di attività illegali e di merci contraffatte, per le quali non sono state pagate né tasse né iva.”. “Siamo in presenza di un furto alle imprese – conclude Pozzi -, un danno allo Stato, un crimine alla società.
Seguiranno azioni concrete per ostacolare il fenomeno”.

Estorsioni con falsi profili sexy, presiUna vittima dei ricatti ha pagato 300 mila euro in tre anni

GENOVA11 luglio 201911:35

– La polizia ha arrestato 4 persone accusate di estorsione aggravata. Secondo gli investigatori della ‘Mobile’, i quattro (tutti residenti nel napoletano) creavano falsi profili social con identità fittizie a cui venivano abbinate foto di giovani donne. Dietro i profili si nascondeva il malvivente che li aveva creati il quale, dopo aver stretto virtualmente amicizia con il social network e effettuato qualche conversazione on line, cominciava il ricatto chiedendo somme di denaro. I malviventi ricontattavano le vittime fingendo di essere appartenenti alle forze dell’ordine, inducendoli a credere di aver avuto contatti virtuali con minorenni, quindi minacciavano di denunciarli se non avessero pagato. Le vittime venivano scelte dal gruppo dopo aver esaminato le informazioni reperibili in rete. Una ‘vittima’, che abita nel Tigullio, avendo la disponibilità di consistenti somme di denaro è rimasta soggiogata per circa 3 anni, corrispondendo circa 300 mila euro.
L’altra vittima è un commerciante pavese.

Trova portafoglio con soldi, porta a PsLo avrebbe perso un turista a Palermo

PALERMO11 luglio 201911:52

– Ha consegnato alla polizia un portafoglio pieno di soldi, documenti e carte di credito smarrito nel suo locale da un turista. Protagonista la titolare di un pub nella zona di via Roma a Palermo. “Un turista mi ha segnalato che c’era un portafoglio che qualcuno aveva lasciato sul tavolino – racconta la commerciante – L’ho tenuto per tutta la giornata sperando che qualcuno si facesse vivo per averlo restituito. L’indomani mattina ho chiamato la polizia e ho consegnato il portadocumenti. Avevo notato che a smarrirlo era stato un turista. Ho firmato un verbale di consegna dove con gli agenti abbiamo fatto un inventario di quanto era contenuto.
C’erano circa 800 euro, documenti e diverse carte di credito”.
Adesso la polizia sta cercando il turista per riconsegnarli documenti e soldi.

Lega: aperto fascicolo su fondi russiDopo inchieste giornalistiche BuzzFeed e L’Espresso

MILANO11 luglio 201911:54

– La procura di Milano ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega di cui hanno parlato in inchieste giornalistiche sia il sito americano BuzzFeed sia il settimanale L’Espresso.

Investito e ucciso, preso pirata stradaIndividuato nella notte dai Carabinieri

PENNE (PESCARA)11 luglio 201911:57

– Individuato nella notte, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e radiomobile della Compagnia di Penne e da quelli delle Stazioni di Civitaquana e Catignano (Pescara), il responsabile dell’investimento a seguito del quale è morto un 26enne di origini africane, il cui corpo è stato trovato ieri, ai lati della strada, tra gli arbusti, a Civitaquana, in contrada Vicenne. Si tratta di un 42enne residente a Montesilvano (Pescara), ma di fatto domiciliato a Civitaquana, dipendente di un’azienda di Tortoreto. I militari dell’Arma hanno rintracciato e sequestrato il furgone che ha investito il giovane: il mezzo era stato già portato in un’officina nella provincia di Teramo per l’immediata riparazione dei danni provocati dall’incidente. Il ritrovamento ha permesso di indirizzare l’ulteriore attività investigativa e di individuarne il conducente, nel giro di poche ore, che è stato denunciato per il reato di omicidio stradale, fuga a seguito di sinistro stradale e omissione di soccorso.

Ghetto foggiano, altre baracche demoliteQuarto abbattimento di abitazioni, case a luci rosse, negozi

FOGGIA11 luglio 201912:17

– Quasi tre mesi dopo gli ultimi abbattimenti, tornano le ruspe al ‘ghetto’ di Borgo Mezzanone, agglomerato abusivo accanto al Cara (Centro richiedenti asilo), a pochi chilometri da Foggia. Poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari dell’Esercito Italiano hanno avviato le operazioni per la demolizione di una quarantina di manufatti, tra case a luci rosse, ristoranti, abitazioni in tufo e un gommista.
E’ il quarto di una serie di interventi programmati dalla Procura di Foggia e dalla Prefettura, con l’obiettivo di un progressivo smantellamento dell’insediamento abusivo. Nelle prime due azioni, il 20 febbraio e il 26 marzo, erano state abbattute 21 baracche ad uso commerciale, altre case a luci rosse, una discoteca e anche un parrucchiere. Poi le ruspe sono tornate il 17 aprile, per demolirne altre 19, 17 delle quali destinate ad abitazioni in cui vivevano 56 migranti, perlopiù africani; due manufatti erano comunicanti, utilizzati come case di prostituzione.

Dispositivi medici scaduti in ospedaleNel Catanese, erano utilizzati per eseguire analisi cliniche

CATANIA11 luglio 201912:28

– Cinquantadue confezioni di dispositivi medici scaduti sono stati sequestrati da carabinieri del Nas di Catania e della stazione di Macchia nel laboratorio di patologia clinica dell’ospedale di Giarre. Il materiale, sottolineano gli investigatori, era stato già in parte utilizzato per l’esecuzione di analisi cliniche o la taratura delle apparecchiature diagnostiche, con conseguente pericolo di inesattezze nei valori analitici certificati. I carabinieri hanno denunciato alla Procura di Catania il direttore dell’Unità Operativa della struttura, un medico di 63 anni, indagato per avere riportato falsi valori nei certificati di analisi emessi dal laboratorio. Nei giorni scorsi carabinieri del Nas di Catania hanno sequestrato, nel Messinese, 68 dispositivi medici scaduti di validità per l’esecuzione di analisi cliniche in un laboratorio convenzionato con il Servizio pubblico. Il direttore della struttura è stato denunciato per tentata truffa aggravata ai danni del servizio sanitario della Regione Siciliana.

Logli in carcere, ‘sono innocente’Prima notte in cella dopo sentenza definitiva di condanna

LIVORNO11 luglio 201913:01

– “Tutto sommato è tranquillo anche se continua a ripetere di essere innocente” Antonio Logli dopo la sua prima notte trascorsa in cella alla casa circondariale “Le Sughere” di Livorno. E’ quanto si apprende da fonti carcerarie. L’uomo è stato arrestato ieri sera dopo la conferma, in Cassazione, della condanna a vent’anni di reclusione per l’omicidio della moglie Roberta Ragusa. Logli ha incontrato gli educatori e si trova detenuto in una cella singola.
Il marito dell’imprenditrice pisana svanita nel nulla la notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 ha avuto un breve colloquio con il garante dei detenuti di Livorno, Giovanni De Peppo: “Ho parlato con lui ieri sera senza entrare nel merito della sua vicenda giudiziaria e gli ho illustrato la funzione del garante.
Lui ha ascoltato e mi ha ringraziato. In questa priva fase ovviamente è tenuto sotto costante osservazione trattandosi di una persona che non conosce questo contesto e che quindi potrebbe essere come è naturale traumatizzato da quanto sta passando”.

Da ex presidente Ars a medico LampedusaCascio al posto Bartolo eletto al parlamento europeo

PALERMO11 luglio 201913:04

– Dal più alto scranno di sala d’Ercole quando era presidente dell’Assemblea regionale siciliana doveva dirigere i lavori d’aula con codici e regolamenti adesso si occuperà anche di migranti. Francesco Cascio, 55 anni, medico igienista dell’Asp di Palermo, una carriera politica alle spalle che lo ha portato a presiedere il Parlamento siciliano, è oggi ‘referente’ del poliambulatorio sanitario di Lampedusa al posto di Pietro Bartolo, stato eletto tra le fila del Pd al parlamento europeo. Cascio a 21 anni era già consigliere comunale della Dc a Palermo, poi l’adesione nel ’94 a Forza Italia, fino a diventare tra i “big” del partito di Berlusconi in Sicilia. Cascio decadde dall’Ars a causa di una inchiesta per corruzione, prima di essere assolto definitivamente dall’accusa in Cassazione. L’operazione ‘Artemisia’ su una superloggia massonica a Castelvetrano è costata a Cascio gli arresti domiciliari con l’accusa di favoreggiamento personale. Misura annullata e archiviata dal tribunale del riesame.

Orlandi: aperte due tombe, trovate vuoteFratello Pietro, continuo cercarla. Vaticano,sempre stati vicini

CITTA’ DEL VATICANO11 luglio 201913:08

– “Le tombe aperte questa mattina sono risultate vuote”. A riferirlo è stato Pietro Orlandi, uscendo dal Campo Santo Teutonico a Roma. Le operazioni di apertura delle due tombe si sono concluse e “le ricerche hanno dato esito negativo: non è stato trovato alcun reperto umano né urne funerarie”, ha confermato il direttore della sala stampa vaticana Alessandro Gisotti.
“Credo che si dovrà andare avanti e spero in una collaborazione onesta. Finché non troverò Emanuela è mio dovere cercare la verità”, dice Pietro Orlandi.
Il Vaticano dal canto suo sottolinea: “Al termine delle operazioni, teniamo a ribadire che la Santa Sede ha sempre mostrato attenzione e vicinanza alla sofferenza della famiglia Orlandi e in particolare alla mamma di Emanuela. Attenzione dimostrata anche in questa occasione nell’accogliere la richiesta specifica della famiglia di fare verifiche nel Campo Santo Teutonico”.

Papa su Lambert, vita ha valore sempre’Non costruiamo società che elimina persone ritenute non degne’

CITTA’ DEL VATICANO11 luglio 201913:46

– “Dio Padre accolga tra le sue braccia Vincent Lambert. Non costruiamo una civiltà che elimina le persone la cui vita riteniamo non sia più degna di essere vissuta: ogni vita ha valore, sempre”. Lo dice il Papa sulla morte di Vincent Lambert in un tweet.

I nuovi distintivi della polizia di StatoA Roma, presso il Palazzo della Consulta, la presentazione ufficiale

11 luglio 201914:15

Oggi 11 luglio, giornata nella quale ricorre l’anniversario dell’istituzione della Polizia di Stato, prima forza di Polizia, si terrà a Roma, presso il Palazzo della Consulta, alla presenza delle più alte cariche istituzionali, la cerimonia ufficiale di presentazione dei nuovi distintivi di qualifica.
Dopo 38 anni, si riafferma, nella forma e nella sostanza, l’identità della Polizia di Stato, quale amministrazione civile ad ordinamento speciale, che ha sublimato i valori ai quali profondamente crede nel motto “sub lege libertas”. Fu la legge 121 del 1981 a ridisegnarne lo status giuridico segnandone il distacco dal mondo militare. Con tale riforma la Polizia di Stato, in estrema sintesi, si apre alle donne, prevede una maggiore specializzazione attraverso selezioni sempre più rigorose e corsi di formazione prodromici a professionalità differenziate, cambia i nomi dei gradi che vengono ristrutturati ed arricchiti dal ruolo ispettori, anello di congiunzione tra dirigenti e collaboratori.
Un’epocale conquista che andava suggellata attraverso un segno visibile che ricordasse a tutti, appartenenti e non, il significato profondo di una trasformazione lunga, laboriosa, fortemente voluta e necessaria alla luce delle recenti novità introdotte dal riordino del 2017. Quest’ultimo provvedimento, in particolare, ha individuato nuove qualifiche e funzioni all’interno dei vari ruoli.
Ed è proprio, recuperando tale spirito riformista che l’uniforme di oltre 98.000 poliziotti da domani cambierà aspetto, vestendo i nuovi distintivi di qualifica, disegnati dall’esperto di araldica professor Michele D’Andrea. Ad accomunare passato e presente l’immagine, rivisitata stilisticamente, dell’aquila, emblema dell’Istituzione che, quest’anno, compie 100 anni dalla sua prima apparizione sulle divise del Corpo della Regia Guardia di Pubblica Sicurezza risalente al 1919.
Ali spiegate, zampe libere e divaricate disposte ai lati della coda folta e stilizzata come il restante piumaggio, testa rivolta a sinistra ornata dalla corona murata di cinque torri, scudo sannito con il monogramma RI in petto. L’aquila, che sarà presente in tutti i distintivi di qualifica, dall’Agente al Dirigente Generale, continua ad esprimere il legame identitario, il coraggio e la dedizione con cui quotidianamente ciascun poliziotto difende diritti e libertà.
Compaiono, invece, per la prima volta, a caratterizzare le diverse qualifiche: il plinto araldico, costituito da una barretta orizzontale di colore rosso che rappresenta la struttura portante di un edificio, per gli agenti e gli assistenti; il rombo dorato, con il suo profilo fusiforme che ricorda la punta di una lancia simbolo del dinamismo operativo temperato dall’esperienza, per i sovrintendenti; la formella, alto esempio di architettura gotico-rinascimentale, richiamo alla bellezza ed all’eleganza proprie del patrimonio di civiltà e cultura del nostro Paese, per i funzionari.
I distintivi, uguali per tutti i ruoli, differenziano le funzioni tecnico-scientifiche, tecniche e le attività professionali, attraverso il diverso colore delle mostreggiature.

Omicidio Cesarano,confermati 3 ergastoliPadre vittima, ‘si sentivano impunibili,sentenza è per la città’

NAPOLI11 luglio 201915:00

– La IV Corte di Assise di Appello di Napoli (Vescia presidente, Ciocia giudice a latere) ha confermato tre delle quattro condanne all’ergastolo emesse in primo grado nei confronti di Luigi Cutarelli, Ciro Perfetto e Antonio Buono, imputati per l’omicidio del giovane Genny Cesarano, vittima di una ‘stesa’ (raid intimidatorio della camorra finalizzato al controllo del territorio) in piazza Sanità, il 6 settembre 2015. Ridotta la pena, dall’ergastolo a 16 anni, per Mariano Torre, in virtù dello sconto di pena previsto per i collaboratori di giustizia. Confermati anchei 16 anni di reclusione inflitti in primo grado al boss Carlo Lo Russo, mandante del raid, anche lui collaboratore di giustizia. Il verdetto in primo grado è stato emesso dal gup Alberto Vecchione, il 6 dicembre 2017 al termine del processo con rito abbreviato. “È una sentenza che deve rappresentare un esempio per la città – ha commentato Antonio Cesarano, papà di Genny – non dobbiamo dimenticare che dopo mio figlio ci sono state altre vittime”.

Prima pietra per nuovo monastero NorciaOspiterà comunità benedettina dopo danni provocati da sisma

NORCIA (PERUGIA)11 luglio 201915:43

– Posata oggi a Norcia la prima pietra del nuovo monastero benedettino. Sarà realizzato in San Benedetto in Monte, dove i monaci, guidati dal priore padre Benedetto Nivakoff, si sono trasferiti dopo che la Basilica e il monastero nel centro storico della città, sono crollati per il terremoto del 2016.
Quella che verrà realizzata sulla collina di Norcia sarà una nuova costruzione che affiancherà l’esistente chiesa appartenuta a un ex convento cappuccino. Il nuovo monastero, ha spiegato il priore, “si svilupperà su circa 2 mila metri quadrati e con l’aiuto di Dio contiamo di completarlo in tre anni”.
Il recupero della chiesa è previsto, invece, entro la metà del prossimo anno.
“La posa della prima pietra nel giorno della festa di San Benedetto è molto significativa per la nostra comunità, ma anche per tutta la città di Norcia che soffre tanto dal terremoto”, ha detto padre Nivakoff.

Allerta alto rischio incendi in SardegnaAvviso Protezione civile per tutto venerdì 12 luglio

CAGLIARI11 luglio 201916:36

– La Protezione civile regionale ha emesso un nuova allerta per alto rischio di incendi in Sardegna.
L’avviso con codice arancione è in vigore per tutta la giornata di venerdì 12 luglio e riguarda quasi tutta l’Isola: solo alcune piccole zone del nord ovest, compresa Alghero, del Sulcis e della costa centro orientale sono indicate con pericolo medio (codice giallo).
In gran parte della regione “le condizioni – si legge nel bollettino – sono tali che, ad innesco avvenuto, l’evento, se non tempestivamente affrontato, può raggiungere dimensioni da renderlo difficilmente contrastabile con le forze ordinarie, ancorché rinforzate, potendosi rendere necessario il concorso della flotta statale”.

Fondi Sardegna: due assoluzioniCade accusa peculato legata all’acquisto di penne Montblanc

CAGLIARI11 luglio 201914:56

– Assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiuso così, con formula piena, il processo agli ex consiglieri regionali della Sardegna, Simona De Francisci – già assessore alla Sanità nella giunta Cappellacci – e Sisinnio Piras, entrambi del Pdl. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari hanno accolto la richiesta del pm Marco Cocco – che però aveva chiesto la formula del “fatto non sussiste” – e delle difese, facendo cadere le accuse di peculato contestate nell’ambito dell’inchiesta sul presunto uso illegittimo dei fondi destinati ai gruppi consiliari.
Imputazioni mosse in concorso con l’allora capogruppo del Pdl, Mario Diana, e legate all’acquisto di una serie di penne Montblanc da collezione che furono poi regalate ai vari componenti del gruppo. Per comprarle vennero spesi poco più di 13mila euro, secondo l’accusa prelevati impropriamente dai fondi del Pdl. Tutte le penne sono state nel frattempo restituite.

‘Vendita cannabis reato, anche se light’Le motivazioni della sentenza della Cassazione sugli shop

11 luglio 201912:59

– Quello che occorre verificare non è la percentuale di principio attivo, ma l’idoneità “in concreto” a produrre un “effetto drogante”. Così le Sezioni Unite della Cassazione, fissano nelle motivazioni della sentenza emessa a fine maggio i limiti della legge 242 del 2016, a seguito della quale sono nati in tutta Italia migliaia di cannabis shop. Si applica la legge sulle droghe in caso di vendita al pubblico di prodotti derivanti dalla cannabis light, anche se l’olio, le inflorescenze e la resina presentano un Thc sotto lo 0,6%. “La coltivazione della cannabis – secondo i giudici – è consentita senza necessità di autorizzazione ma possono essere ottenuti esclusivamente prodotti tassativamente elencanti dalla legge 242 del 2016: possono ricavarsi alimenti, fibre e carburanti ma non hashish e marijuana”.

Delitto Macchi: in aula imputato BindaIniziata udienza Milano. Oggi decisione su riapertura processo

MILANO11 luglio 201910:42

– E’ iniziato nell’aula della Corte d’Assise d’appello di Milano il processo di secondo grado a Stefano Binda, 51 anni, condannato nell’aprile 2018 dalla Corte d’Assise di Varese all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi, la studentessa trovata uccisa con 29 coltellate nel gennaio del 1987 in un bosco a Cittiglio, nel Varesotto.
In aula sono presenti l’imputato, occhiali neri e giacca grigia, che si è sempre detto innocente, e anche la madre e il fratello di Lidia, a fianco al loro legale Daniele Pizzi. Oggi la difesa, con gli avvocati Sergio Martelli e Patrizia Esposito, presenterà le sue richieste di riapertura del processo (nuove perizie e testimonianze) e poi i giudici (presidente Ivana Caputo) decideranno sulle istanze. Anche il sostituto pg Gemma Gualdi ha fatto appello perché, malgrado Binda sia stato condannato al massimo della pena, venga riconosciuta anche l’aggravante dei motivi abietti e futili, caduta in primo grado.

Imprenditrice scomparsa, un arrestoMaria Chindamo sparita nel 2016, indagini Cc Vibo Valentia e Ros

VIBO VALENTIA11 luglio 201909:26

– Sarebbe stata uccisa e il suo cadavere fatto sparire, Maria Chindamo, l’imprenditrice scomparsa il 6 maggio 2016 in Calabria. E’ la conclusione a cui sono giunti i carabinieri di Vibo Valentia e del Ros che hanno arrestato una persona, di cui al momento non è stata resa nota l’identità ma già nota alle forze dell’ordine, con l’accusa di omicidio volontario. L’arresto è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia su richiesta della Procura della Repubblica. Alla persona arrestata viene contestato il reato di concorso in omicidio.
Le indagini che hanno portato all’arresto sono state condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Vibo Valentia, della Compagnia di Tropea e del Ros.

Madre e figlio morti in casa a FerraraL’ipotesi è che lui abbia avuto malore, lei deceduta di stenti

FERRARA11 luglio 201909:25

– Madre e figlio trovati morti nella stessa casa dove vivevano da anni. Lei aveva 87 anni, lui 68 e si prendeva cura della donna a causa delle sue condizioni di salute: i cadaveri sono stati trovata nel tardo pomeriggio ieri a Ferrara dai vigili del fuoco, dal 118 e dai carabinieri, chiamati dai vicini che hanno segnalato il cattivo odore.
La tragedia di solitudine stata scoperta in via Barlaam, in un appartamento al terzo piano. Dai primi rilievi sono stati esclusi atti violenti. Un’ipotesi è che il figlio abbia avuto un malore fatale, e l’anziana sia morta in seguito, di stenti, non potendo badare a se stessa. L’uomo è stato trovato in cucina, la donna in salotto. Sembra che i due decessi siano avvenuti cinque-sei giorni fa. Verranno fatte ulteriori indagini e probabilmente, riporta la stampa locale, verrà disposta l’autopsia.

Fallisce lancio razzo Vega, dopo decolloAvio, conclusione prematura della missione lanciatore europeo

11 luglio 201910:25

– A circa due minuti dal decollo del lanciatore europeo Vega si è verificata un’anomalia che ha portato alla conclusione prematura della missione. Lo comunica l’azienda Avio, che negli stabilimenti di Colleferro (Roma) costruisce il razzo dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
“L’anomalia – prosegue Avio – si è verificata poco dopo l’accensione del secondo stadio Zefiro 23 e sono in corso analisi dei dati per chiarire le ragioni di quanto accaduto”. Nelle prossime ore, annuncia l’azienda, “verrà istituita una commissione di inchiesta indipendente”. Il razzo, lanciato nella notte dalla base di Kourou, nella Guyana francese, trasportava un satellite per l’osservazione della Terra degli Emirati Arabi Uniti.

Uif, +4,5% operazioni sospette nel 2018Clemente, hanno dato origine e supporto a indagini giudiziarie

11 luglio 201911:42

– Nel 2018 la Uif, l’unità di informazione finanziaria istituita presso la Banca d’Italia ma autonoma, ha ricevuto 98.030 operazioni sospette di riciclaggio, corruzione o finanziamento di terrorismo, con un aumento del 4,5% rispetto al 2017. E’ quanto afferma il direttore della Uif Claudio Clemente presentando la relazione annuale secondo cui “sono aumentate nel numero e nella qualità”. I “risultati operativi sono visibili e significativi” e “rilevanti indagini giudiziarie hanno tratto origine o supporto dalle segnalazioni”.

Uif, dal contante rischi riciclaggioClemente, l’uso anomalo si concentra al Centro-Nord

11 luglio 201912:12

– L’uso del contante “tuttora particolarmente elevato” resta un rischio per riciclaggio o altre operazioni illegali e per questo “occorre accrescere ancora i presidi”. Così il direttore della Uif, l’unità di informazione finanziaria, Claudio Clemente, secondo cui a settembre ci sarà il primo invio delle comunicazioni su prelievi e versamenti presso banche, Poste, istituti di pagamento.
Secondo uno studio Uif “gli utilizzi intensi e anomali di contante si concentrano nel Centro Nord le cui economie offrono maggiori opportunità per l’infiltrazione di capitali illeciti”.

Prof uccisa, a processo il maritoSgozzata in casa a Seriata, udienza fissata per il 4 dicembre

BERGAMO11 luglio 201916:36

– Antonio Tizzani è stato rinviato a giudizio per l’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio, la professoressa in pensione uccisa con un taglio alla gola nella sua casa di Seriate nella notte fra il 26 e 27 agosto 2016. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare Lucia Graziosi.
Prima udienza del processo il 4 dicembre.
L’uomo ha sempre respinto le accuse in varie interviste ma avvalendosi della facoltà di non rispondere davanti agli inquirenti.
All’epoca del delitto aveva raccontato di aver visto quella notte un uomo incappucciato allontanarsi dalla villetta ma il suo racconto non aveva trovato riscontro nelle immagini di sorveglianza della zona.
Tizzani era stato accusato di omicidio ma anche di maltrattamenti ai danni della moglie che, secondo l’accusa, sarebbe stata percossa, dal 2007, per gelosia.

Giochi Preziosi acquista peluche TrudiPresidente, obiettivo far crescere fatturato su scala europea

11 luglio 201916:55

– Giochi Preziosi ha perfezionato l’acquisto da Paladin Capital Partners (gruppo Holding Carisma) di Trudi, produttore e distributore degli omonimi peluche nonché di giocattoli in legno a marchio Sevi. Giochi Preziosi rafforza così il proprio portafoglio prodotti aggiungendo un marchio di grande notorietà: l’acquisizione è in linea con la strategia di crescita per linee esterne in caso di opportunità che presentino un valore nel marchio e nella qualità dei prodotti. “Siamo particolarmente soddisfatti di avere completato questa acquisizione – ha commentato Enrico Preziosi, fondatore e presidente di Giochi Preziosi e patron del Genoa – Siamo pronti ad investire in iniziative commerciali e di marketing che consentano a Trudi di perseguire la crescita del fatturato, beneficiando della capacità distributiva su scala europea del nostro gruppo”. Trudi era stata acquistata da Carisma nel 2005 che l’ha focalizzata sul core business cedendo il retail.

Businarolo, serve legge per eutanasiaCaso Lambert riporta ad attenzione nostro Paese la questione

11 luglio 201916:55

– “La tragica storia di Vincent Lambert riporta all’attenzione del nostro paese la questione dell’eutanasia. La recente esperienza parlamentare dimostra che la materia è ostica per il nostro paese ma la partita ancora non è chiusa: noi del M5S riponiamo buone speranze nella possibilità di scrivere una legge e, nonostante diversi partiti preferirebbero accantonare l’argomento, insieme ai relatori stiamo cercando di trovare un terreno utile di mediazione”. Così Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia di Montecitorio.

Delitto Macchi, in appello nuovi testiProcesso di II grado per Binda, condannato a ergastolo in primo

MILANO11 luglio 201917:08

– La Corte d’Assise d’Appello di Milano ha deciso di riaprire l’istruttoria nel processo di secondo grado a carico di Stefano Binda, il 51enne già condannato all’ergastolo per l’omicidio di Lidia Macchi a Cittiglio, nel Varesotto, nel 1987. I giudici hanno accolto la richiesta della difesa dell’imputato di sentire Piergiorgio Vittorini, il penalista che disse di conoscere l’autore della lettera scritta dal presunto killer, e anche due consulenti grafologici.

Giovane arrestato per stupro TerniBloccato da carabinieri dopo indossato maglietta sera violenza

TERNI11 luglio 201917:08

– Un egiziano di 18 anni, regolarmente residente in Italia, è stato arrestato dai carabinieri di Terni perché ritenuto responsabile dello stupro di una giovane compiuto la notte tra il 29 e 30 giugno, nel parcheggio del parco Chico Mendes, alla periferia della città. Fino a pochi mesi fa era stato ospite di una comunità per minori non accompagnati. Incensurato lavorava in un bar.
Il giovane è stato arrestato in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip di Terni. Secondo quanto riferito dagli inquirenti è stato già riconosciuto dalla vittima della violenza. I carabinieri sono arrivati a lui in base alla descrizione della giovane (che al momento del fatto sarebbe stata sotto l’effetto dell’alcol) e delle sua amiche ma anche in base ad alcune foto e filmati. E’ stato quindi pedinato dai carabinieri fino a quando non ha indossato la stessa maglietta che portava la sera della violenza. Dall’indagine è emerso che lo straniero avrebbe agganciato la giovane a una festa in discoteca.

Numana torna alla normalità in 48 oreOmbrelloni e lettini regalati da altri centri della costa

ANCONA11 luglio 201917:09

– Dalla tempesta di acqua e vento alla valanga di solidarietà: Numana, centro turistico in provincia di Ancona investito il 9 luglio scorso da una tromba d’aria, è risorto in meno di 48 ore. Se mercoledì chi era stato sul posto, a cominciare dal presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, aveva parlato di scenario apocalittico, oggi la spiaggia di Numana si presentava già sistemata e accogliente, con ombrelloni e lettini pronti all’uso per la gioia dei turisti. “Siamo tornati alla normalità” dice, orgoglioso, il sindaco Gianluigi Tombolini. “Le strutture sono riaperte al 90 per cento, contiamo di riaprirle tutte entro il fine settimana”. “Stasera – aggiunge – avremo anche il primo grande evento dell’estate, la presentazione del libro di Paolo Crepet. E per tutti noi sarà una festa”.
Tombolini ringrazia per la solidarietà: lettini e ombrelloni sono arrivati da Pesaro, Fano e Rimini. Altri, in arrivo da Ancona, Senigallia, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, saranno consegnati domani.

Lega: associazione Savoini è in sede via Bellerio Su sito ‘apartitica ma con le idee precise, smontare menzogne’

11 luglio 201917:24

Si trova nel quartier generale della Lega la sede dell’associazione LombardiaRussia, di cui è presidente Gianluca Savoini. Per l’esattezza l’indirizzo riportato nello statuto dell’associazione è via Colombi 18, una traversa della sede del Carroccio nel quartiere di Affori. Nessuna insegna sulla porta e sul campanello nè un citofono con il nome dell’associazione. Le finestre sovrastanti sono tutte con le tapparelle abbassate. Fino ad un paio di anni or sono quello di via Colombi era la portineria della sede della Lega e l’ingresso utilizzato in occasione del consiglio federale, al quale oggi si accede da via Bellerio, e al primo piano vi era la sede delle associazioni della Lega.Un’associazione “culturale apartitica ma con idee molto precise” che “si possono riassumere in tre parole: Identità, Sovranità, Tradizione” e che “ha per scopo far conoscere la Russia e la sua attualità per quel che sono, dando le notizie che gli altri censurano e smontando le menzogne quando sarà il caso”. E’ quanto si legge sul sito di LombardiaRussia, l’associazione di cui è presidente Gianluca Savoini, giornalista ex portavoce di Matteo Salvini che a Mosca avrebbe trattato con alcuni russi per far arrivare fino a 65 milioni di dollari alla Lega. Il presidente onorario dell’associazione è invece Alexey Komov, 44 anni, ambasciatore del Congresso Mondiale della Famiglia (WCF) all’ONU e tra gli ospiti al recente congresso di Verona, mentre Claudio D’Amico, ex parlamentare della Lega, è il Responsabile Sviluppo Progetti dell’associazione che “non ha scopo di lucro e deve considerarsi, ai fini fiscali, ente non commerciale” con tutte le cariche elettive gratuite. Vladimir Putin è senza dubbio il punto di riferimento dell’associazione nata nel 2014 e al presidente russo è dedicata una sezione del sito con i suoi discorsi: “Il mondo attuale, perso in un delirio mondialista, è la negazione del mondo tradizionale come noi lo abbiamo conosciuto e la Russia pare oggi l’unico baluardo e l’unico faro verso cui guardare con speranza”, si legge. Obiettivo di LombardiaRussia è quindi “progettare e realizzare eventi e iniziative culturali di ogni genere, dalla conferenza sulla geopolitica energetica alla festa russa, collaborando con le varie associazioni di cittadini russi presenti in Lombardia, sul territorio nazionale ed extra nazionale”.

Carola contro Salvini, chiudere i suoi profili social ‘Su Fb e twitter diffonde odio e istiga a delinquere’

11 luglio 201915:03

Chiudere i profili Twitter e Facebook di Matteo Salvini, perché “istigano a delinquere” e “le esternazioni che qui si denunciano non vengono fatte all’interno delle funzioni svolte da Matteo Salvini nella sua qualità di ministro, ma costui si fa forte di quella qualità per potenziare in modo dirompente il messaggio d’odio”. E’ questo, in sintesi, uno dei passaggi contenuti nell’esposto che domani sarà presentato dal legale di Carola Rackete, in Procura a Roma, contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.Nella denuncia – redatta attraverso l’avvocato Alessandro Gamberini – Rackete chiede il sequestro preventivo dei profili social attraverso cui “risultano pubblicati e diffusi i contenuti diffamatori e istigatori con specifico riferimento alle pagine Facebook e Twitter dell’account ufficiale di Matteo Salvini”. Nella querela vengono allegati i contenuti di post di Salvini oltre ai commenti degli utenti, anche riferiti al Gip di Agrigento, Alessandra Vella, che dispose la mancata convalida dell’arresto di Carola Rackete nella vicenda Sea Watch.

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