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Ultimo aggiornamento 8 Gennaio, 2020, 09:43:17 di Maurizio Barra

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Iran: precipita aereo con 180 a bordo
Problemi tecnici dopo il decollo, era diretto a Kiev

08 gennaio 202005:35

– Un Boeing 737 della Ukraine Airlines è precipitato al suolo dopo il decollo all’aeroporto internazionale di Teheran Imam-Khomeini. A bordo c’erano 180 persone, tra equipaggio e passeggeri. Sarebbe stato un problema tecnico la causa del disastro aereo. Lo ha confermato una fonte ufficiale a Farsnews. A seguire, le rettifiche delle Agenzie Internazionali, riportano come segue:

Un Boeing 737 della Ukraine Airlines è precipitato al suolo dopo il decollo all’aeroporto internazionale di Teheran Imam-Khomeini. A bordo c’erano 176 persone, tra equipaggio e passeggeri. Sarebbe stato un problema tecnico la causa del disastro aereo. Lo ha confermato una fonte ufficiale a Farsnews. Nessuna delle persone a bordo è riuscita a salvarsi. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha cancellato la sua visita ufficiale in Oman e “sta tornando a Kiev urgentemente” dopo l’incidente del Boeing.  Lo riferiscono i media locali.

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Usa impongono restrizioni aeree nel Golfo

NEW YORK08 gennaio 202008:06

Le autorità americane impongono ‘restrizioni d’emergenza’ nello spazio aereo sul Golfo Persico. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando la Federal Administration Aviation, secondo la quale le restrizioni puntano a evitare errori di valutazione e di calcolo ma anche di identificazione. Le autorità americane hanno deciso di imporre restrizioni per i voli commerciali nello spazio aereo sull’Iraq, l’Iran e il Golfo Persico alle compagnie aeree americane. “Continuiamo a monitorare da vicino gli eventi in Medio Oriente. Continuiamo a coordinarci con i nostri partner della sicurezza nazionale e a condividere informazioni con le compagnie aeree americane e le autorità dell’aviazione civile straniere”, afferma la Faa.

Israele convoca il Consiglio di difesaProsegue una consultazione avviata lunedì

08 gennaio 202008:06

Il Consiglio di Difesa del governo israeliano è stato convocato oggi dal premier Benyamin Netanyahu, che prosegue così una consultazione iniziata lunedì sulle ripercussioni regionali dell’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Lo riferiscono i media israeliani secondo cui la seduta dovrebbe iniziare nel primo pomeriggio.

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Iran, almeno 80 morti in raid contro UsaPrimo bilancio dopo l’attentato della scorsa notte

08 gennaio 202006:28

– Almeno 80 morti. Sarebbe questo un primo bilancio dell’attacco missilistico dell’Iran contro due basi irachene dove erano ospitati militari americani.

Terremoto di magnitudo 4.5 vicino a un impianto nucleare iranianoSecondo l’agenzia di stampa Irna il sisma è stato avvertito a Bushehr, che ospita l’unico sito nucleare del Paese

08 gennaio 202008:48

Un terremoto di magnitudo 4.5 ha colpito una zona dell’Iran vicina ad un impianto nucleare. L’Istituto geofisico americano (Usgs) indica che l’epicentro del sisma è stato localizzato a 17 km a sudest di Borazjan, ad una profondità di 10 km. Per il momento non ci sono notizie di danni o vittime. Il terremoto ha colpito un’area a meno di 50 km dall’impianto nucleare iraniano di Bushehr, vicino alla costa del Golfo. Secondo l’agenzia di stampa Irna il sisma è stato avvertito a Bushehr, che ospita l’unico impianto nucleare del Paese.

Crollo delle borse dopo il contrattacco iranianoIl Dow Jones cala di 200 punti. Affondano i future sugli indici di Wall Street. Seduta in netto ribasso per Tokyo. Petrolio, Brent vola a 71,7 poi ritratta a 69 dlr. Si raffredda il prezzo dell’oro

a connessione esauritoIl tempo concesso all’operazione è scaduto durante il tentativo di connessione a http://www.oltreradio.it.• Il sito potrebbe non essere disponibile o sovraccarico. Riprovare fra qualche momento.• Se non è possibile caricare alcuna pagina, controllare la connessione di rete del computer.• Se il computer o la rete sono protetti da un firewall o un proxy, assicurarsi che Thunderbird abbia i permessi per accedere al web.Riprova I future sugli indici di Wall Street affondano con l’attacco iraniano a due basi militari in Iraq che ospitano le truppe americane. I future sul Dow Jones perdono oltre 200 punti, quelli sullo S&P 500 l’1,3%.Ma calano anche le altre borse. Seul a -1,13% alle 7.30. Indice KOSPI a 2.150,88 punti. Shenzhen a -0,91% alle 7.30. Indice CSI-300 a 10.730,84 punti. Shanghai a -1,16% alle 7.30. Indice SSE a 3.068,89 punti. Hong Kong a -1,11% alle 7.30. Indice Hang Seng a 28.007,81 punti. Mumbai, indice Sensex -0,72% a quota 40.574,83 in apertura. La Borsa di Tokyo termina la seduta in netto ribasso, a causa delle crescenti tensioni in Medio oriente dopo l’attacco dell’Iran alle basi missilistiche Usa in Iraq, e l’apprezzamento dello yen sulle principali valute. L’indice Nikkei ha ceduto l’1,57% a quota 23,204.76, con una perdita di di 370 punti. L’instabilità geopolitica spinge la divisa giapponese a rivalutarsi progressivamente sul dollaro a 108,30, e sull’euro a 120,80.Insomma, una tempesta quasi perfetta sulle principali borse di Asia e Pacifico dopo il contrattacco dell’Iran alle basi Usa in Iraq. Riepilogando: la Borsa di Tokyo chiude con un calo dell’1,57%, superiore a quello di Shanghai (-1,22%) e Seul (-1,11%), mentre Sidney (-0,13%) appare poco variata. In rosso Hong Kong (-1,02%) e Mumbai (-0,41%), ancora aperte, così come i futures sull’Europa e gli Usa. Sui massimi l’oro, salito fino a 1.600 dollari l’oncia, mentre in Germania sono inaspettatamente scesi gli ordini di fabbrica (-1,3%).Petrolio: Brent in volata questa notte dopo l’attacco iraniano alla base irachena di Erbil, dove sono stanziate le truppe americane. Il greggio di riferimento europeo è salito a 71,7 dollari, con un rialzo di oltre il 5%, per poi stabilizzarsi in mattinata sui 69 dollari. Stessa sorte per il Wti americano che, dopo essere salito oltre i 65 dollari, viaggia ora sui 63,3 dollari al barile.Il prezzo dell’oro si raffredda dopo la fiammata della notte ai massimi da settembre del 2012. Il metallo prezioso, che sulla scia dell’attacco iraniano alle basi Usa in Iraq era salito a 1.611 dollari l’oncia, è sceso a 1.593,86 dollari.

Khamenei, abbiamo dato schiaffo a Usa’Presenza degli Stati Uniti deve finire’

TEHERAN08 gennaio 202009:23

– L’Iran “ha dato uno schiaffo gli Stati Uniti con l’attacco missilistico alle sue basi militari, ma non è ancora abbastanza e la presenza corrotta degli Stati Uniti dovrebbe finire”. Lo ha detto il leader supremo iraniano, Ali Khamenei, in un messaggio in tv.
“Coloro che pensano che se facciamo un passo indietro i nostri problemi saranno risolti commettono un errore. Credono che non dovremmo far arrabbiare gli Stati Uniti, ma invece dovremmo lasciarli arrabbiare”. “Dovremmo concoscere i nostri nemici – ha aggiunto – e i modi per affrontare i loro stratagemmi” e “per nemici, intendo gli Stati Uniti, il regime sionista e il sistema arrogante, che comprende un gruppo che saccheggia il mondo e reprime la gente”. VAI AL CALCIO

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