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Nuova Zelanda: sparatorie in due moschee: diversi morti Nella città di Christchurch. Arrestati tre uomini e una donna. Rivendicazione anti migranti Nuova Zelanda: spari moschee, 4 arrestiAustraliano 28enne rivendica attacchi, “contro i migranti”

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NUOVA ZELANDA: SPARATORIE IN DUE MOSCHEE

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 06:10 DI VENERDì 15 MARZO 2019

NUOVA ZELANDA: SPARATORIE IN DUE MOSCHEE

Ci sarebbero diversi morti in Nuova Zelanda in seguito a sparatorie avvenute oggi in due moschee della città di Christchurch.
Tre uomini e una donna sono stati arrestati, ma non si esclude che altri assalitori siano ancora in azione. Le autorità chiedono ai residenti di chiudersi in casa.
Un australiano di 28 anni ha rivendicato l’attacco parlando di motivazioni anti immigrati.
La premier Ardern parla di “uno dei giorni più bui” per il Paese.

– La polizia neozelandese rende noto di aver preso in custodia tre uomini e una donna in merito alle sparatorie avvenute oggi in due moschee della città di Christchurch.
Un uomo ha rivendicato la responsabilità degli attacchi lasciando un manifesto anti-immigrati di 74 pagine in cui ha spiegato chi è e il motivo delle sue azioni, che definisce un attacco terroristico. Non è chiaro se si tratti di una delle persone già presa in custodia dalle autorità neozelandesi.
L’uomo dice di essere un australiano bianco di 28 anni che è venuto in Nuova Zelanda solo per pianificare e addestrarsi all’attacco. Ha detto di non essere membro di nessuna organizzazione, ma di aver fatto donazioni e interagito con molti gruppi nazionalisti, sebbene abbia agito da solo e nessun gruppo abbia ordinato l’attacco. Ha aggiunto di aver scelto la Nuova Zelanda a causa della sua posizione, per dimostrare che anche le parti più remote del mondo non sono esenti da “immigrazione di massa”.         [print-me title=”STAMPA”]