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Ultimo aggiornamento 31 Maggio, 2020, 15:06:12 di Maurizio Barra

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DALLE 03:08 DI SABATO 30 MAGGIO 2020

ALLE 15:06 DI DOMENICA 31 MAGGIO 2020

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Golf: KLPGA, So Young Lee fa cinquina
A Incheon ritorna al successo 2 anni dopo ultima volta
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30 maggio 2020
03:08
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Il pokerissimo è servito. So Young Lee vince a Incheon il “The 8th E1 Charity Open” e festeggia il quinto successo in carriera sul LPGA of Korea Tour (KLPGA), primo tra i cinque più importanti circuiti di golf femminile a ripartire dopo lo stop per l’emergenza sanitaria.
Trionfo in volata per la 23enne di Seul che, sul percorso del South Springs Country Club (par 72), con un parziale di 70 (-2) su un totale di 202 (-14), ha contenuto la rimonta di Ye Rim Choi, seconda con 203 (-13) e protagonista del miglior giro di giornata (66, -6).
Terzo posto per Hae Ran Ryu (204, -12), mentre Jeong Eun Lee6 (il cui numero sul cognome è dovuto a casi di omonimia), 10/a nel ranking mondiale, ha chiuso la gara in 4/a posizione (205, -11) al fianco di Hee Jeong Lim.
Ritorno al successo due anni dopo l’ultima volta per So Young Lee. Professionista dal 2015, fin qui aveva ottenuto 4 titoli sul circuito, uno nel 2016 e tre nel 2018, la sua migliore stagione. Ora un nuovo exploit in un evento, a porte chiuse, che ha visto in gara tutte giocatrici sudcoreane. Tra misurazione della temperatura corporea e mascherine obbligatorie solo per i caddy. E così dopo l’acuto di Hyun Kyung Park, a segno nel KLPGA Championship (primo evento del tour dopo il lockdown), è arrivato quella di So Young Lee. Che ha condotto la gara in lungo e in largo, prendendosi la leadership sin dalle prime battute di gioco.
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Coronavirus: golf; Mackenzie Tour, stagione annullata
Il direttore esecutivo del circuito, “unica scelta da prendere”
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30 maggio 2020
12:07
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Annullamento di tutta la stagione 2020 a causa della pandemia di coronavirus: il Mackenzie Tour, comunemente noto come PGA Tour Canada di golf, ha messo il punto finale su un’annata da cancellare. Le restrizioni al confine e la quarantena obbligatoria di 2 settimane per chi proviene dall’estero ha convinto l’organizzazione canadese a prendere l’unica decisione possibile, quella di cancellare la stagione.
“Non era possibile andare avanti e questa era la scelta migliore da prendere per tutti gli addetti ai lavori”. E’ l’amara riflessione di Scott Pritchard, direttore esecutivo del tour.
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Tennis: Fognini, doppio intervento chirurgico alle caviglie
Annuncio sulla sua pagina fb
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ARMA DI TAGGIA
30 maggio 2020
13:26
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Doppio intervento chirurgico alle caviglie per Fabio Fognini, il tennista imperiese, numero 11 della classifica Atp. L’intervento è avvenuto in artroscopia. Ad annunciarlo, sulla sua pagina fb, lo stesso atleta. “Da circa tre anni e mezzo – scrive il numero uno del tennis azzurro – soffro di un problema alla caviglia sinistra. È un risentimento con cui ho convissuto e, tra alti e bassi, sono riuscito a gestirlo. Sfortunatamente negli ultimi due anni anche la caviglia destra ha iniziato a farmi tribolare.
Dopo più di due mesi di stop per il lockdown ho ripreso ad allenarmi sul campo e i problemi che speravo si fossero risolti con il riposo, si sono ripresentati. Ho fatto l’ennesima visita specialistica e dopo un’attenta discussione con il mio team, ho deciso di sottopormi a un intervento in artroscopia su entrambe le caviglie. Penso sia la cosa giusta da fare in questo momento di stop forzato del circuito. Oggi -scrive Fognini- mi opererò in Italia. Non vedo l’ora di tornare a giocare! So che mi supporterete in questo percorso. Vi abbraccio”.
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Minneapolis: la tennista Coco Gauff “sono io il prossimo?”
Campionessa Usa, ‘uso la mia voce per combattere il razzismo’
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30 maggio 2020
13:34
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“Sono io il prossimo?”. Coco Gauff, stella nascente del tennis americano, scende in campo aggiungendo via social la sua voce a quelle del mondo dello sport oltraggiate dall’uccisione di George Floyd durante il suo arresto, lunedì a Minneapolis.
Mostrandosi con la testa coperta dal cappuccio della felpa, sguardo serio di fronte alla telecamera, in un video sul network TikTok, Gauff resta in silenzio e affida il suo pensiero ai sottotitoli che scorrono: “Uso la mia voce per combattere il razzismo. Userete la vostra?”. Poi scorrono le foto di George Floyd e di altre vittime nere di crimini a sfondo razzista. Si riconoscono Ahmaud Arbery, il jogger assassinato a colpi d’arma da fuoco il 23 febbraio a Brunswick, in Georgia, da un padre e suo figlio, o anche Breonna Taylor, un medico di emergenza di 26 anni, uccisa dalla polizia che aveva fatto irruzione nella sua casa in Kentucky, a marzo. Alla fine della sequenza Gauff, 16 anni, alza entrambe le mani mentre queste parole appaiono in conclusione: “Sono io il prossimo?”.
Il suo messaggio è solo l’ultimo di una lunga lista di atleti che hanno espresso la propria indignazione. Dalle star della NBA LeBron James e Magic Johnson, all’ex attrazione della NFL Colin Kaepernick
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Campione pattinaggio Cizeron “sono gay,voglio educare gente”
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Lettera del 4 volte iridato a L’Equipe “ma non mi basta dirlo”
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PARIGI
30 maggio 2020
16:03
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“Sono gay, ma non mi basta dirlo, voglio educare la gente”: Guillaume Cizeron, 25 anni, 4 volte campione del mondo di pattinaggio su ghiaccio, ha scritto una lettera al quotidiano L’Equipe in cui fa coming out e racconta con accenti particolarmente coinvolgenti tutti i momenti traumatici vissuti nella sua vita, dalla scuola al mondo dello sport. Fino a quando non ha deciso di dichiarare apertamente la sua omosessualità.
Cizeron aveva anticipato il suo gesto lo scorso 17 maggio, giornata internazionale contro l’omofobia, pubblicando, sul suo account Instagram, una foto al fianco del suo compagno, con la didascalia “Celebriamo l’amore”. Un atto che L’Equipe sottolinea, dedicando diverse pagine alla vicenda, come una rarità assoluta nel mondo dello sport.
“‘Sei una femmina o un maschio?’ mi chiedevano i compagni di classe quando ero piccolo – racconta nella lettera Cizeron, campione del mondo a ripetizione con la partner Gabriella Papadakis – a questo facevano seguito risate e battute. Mi ricordo molto chiaramente che chiedevo a mia madre, ‘Mamma, sono una bambina o un bambino?”. “Oggi – continua – nonostante i grandi passi avanti sulla strada della tolleranza, la battaglia non è finita. Il mio silenzio non servirebbe alla causa e sarebbe sinonimo più di indifferenza che di presa di posizione.
Anche se resto convinto che una vera tolleranza significherebbe non essere costretto ad uscire dall’armadio, come un eterosessuale non deve mai svelare il suo orientamento”.
“In un mondo ideale – conclude l’atleta – nessuno dovrebbe aver bisogno di dover giustificare le sue preferenze sessuali o romantiche…tutti meritano amore e dignità, sia che si identifichino come uomo, donna, o nessuno dei due, non importa che siano attirati da un uomo, da una donna o da tutti e due.
Vogliamo soltanto che ci si lasci vivere tranquillamente, con rispetto, amore e con i diritti che meritiamo. Ma in attesa che questo mondo esista, mi piacerebbe che le persone che si riconoscono nella lettura di queste parole sappiano che non sono sole”.
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Rugby: 6 Nazioni; Times,da Irlanda no a retrocessione Italia
Ora tesi che ‘tornei maggior successo sono tutti leghe chiuse’
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30 maggio 2020
17:17
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“Tutti i migliori tornei dello sport professionistico sono chiusi, dove tu puoi fare investimenti effettivi, nelle infrastrutture e nei giocatori. AFL, l’Australian Rules, la NFL e la NBA sono tutte leghe chiuse e sono i campionati che hanno maggiore successo”. A sottolinearlo, per spiegare che è giusto fare altrettanto nel 6 Nazioni di rugby che quindi non deve prevedere né promozioni né retrocessione, è l’autorevole quotidiano britannico ‘The Times’, lo stesso che, tramite un altro editorialista, l’ex nazionale inglese Stuart Barnes, aveva chiesto una ventina di giorni fa l’esclusione dell’Italia dal torneo. Ora invece il ‘Times’ ospita l’opinione del Ceo della federazione irlandese, Philip Browne, secondo il quale va lasciato tutto così com’è, anche se l’Italia fatica e non vince una partita da cinque anni. Ma è vero anche che alternative reali non ce ne sono. “Da anni si fa il nome della Georgia come alternativa all’Italia nel torneo – spiega il Ceo irlandese -. L’Italia ha battuto più volte la Georgia. Non credo che la Georgia darebbe qualcosa in più al torneo”.
Ma, secondo Browne, c’è anche una motivazione economica: pensando a un sistema di retrocessioni nel 6 Nazioni ora la principale ‘candidata’ sarebbe senz’altro l’Italia, ma va detto che negli ultimi anni hanno chiuso all’ultimo posto anche Scozia, Galles, Francia e Irlanda. E cosa succederebbe, si chiede il dirigente dei verdi, se in futuro fosse l’Irlanda a retrocedere? “Ci distruggerebbe – sottolinea -. Se l’Irlanda venisse retrocessa e finisse a giocare in un torneo con Georgia, Russia, Spagna e Germania, allora l’impatto sarebbe immediato e dovremmo cancellare subito due formazioni professionistiche per l’impatto devastante che avrebbe sulle nostre finanze”. Viene poi sostenuta la tesi secondo cui il fatto che il campionato di club inglese, la Premiership, e quello francese, il Top 14, abbiano promozioni e retrocessioni costituisce un danno per questi stessi tornei. Quindi rimanga tutto come ora, compresa l’Italia nel 6 Nazioni.
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F1: Renault pensa ad Alonso, team manager “è una opzione”
Abiteboul “non abbiamo fretta. Ci sono ottimi piloti”
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31 maggio 2020
12:28
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“Ci sono diverse opzioni, Alonso è una di queste, ma ci sono diversi ottimi piloti che sono disponibili in ottica 2021”. Così il team manager della Renault Cyril Abiteboul in una intervista alla radio francese RMC, non ha escluso la pista che porta al terzo capitolo della carriera di Fernando Alonso in Renault a partire dal 2021. La Renault ha confermato la presenza in F1 nonostante la crisi scatenata dalla pandemia legata al Coronavirus.
“Prenderemo il tempo necessario per riflettere – le parole di Abiteboul – perché è una decisione estremamente importante.
Troviamo strana la politica della Ferrari e della McLaren che hanno già stabilito piani diversi per il futuro quando la stagione non è ancora cominciata. Non vogliamo seguire questo esempio”.
Per Alonso si tratterebbe di un rientro nel circus con la scuderia con la quale ha vinto il mondiale del 2005 e nel 2006.
Il mercato piloti è aperto e su ‘piazza’ vi sono nomi importanti, a cominciare dal quello di Sebastian Vettel.
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F1: via libera governo Vienna, gp Austria 5 luglio
Una settimana dopo seconda gara, sullo stesso circuito
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31 maggio 2020
10:51
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Partirà dall’Austra il mondiale di F1 del 2020. Il governo di Vienna ha infatti dato il suo parere favorevole alla richiesta degli organizzatori. Ci saranno due gare, entrambe a porte chiuse, il 5 e il 12 luglio sul circuito Red Bull Ring, a Spielberg.
“Le due gare di Formula 1 del 5 e 12 luglio 2020 a Spielberg, si svolgeranno senza spettatori”, ha scritto in una nota il ministero della salute, sottolineando che “gli organizzatori hanno presentato un piano completo di sicurezza e prevenzione contro l’epidemia di nuovo coronavirus”. VAI AL CALCIO

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