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UCCISIONE QASSEN SOLEIMANI: LE REAZIONI DI ZARIF E BIDEN

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UCCISIONE QASSEN SOLEIMANI

LE REAZIONI DEL MINISTRO ESTERI IRANIANO JAVAD ZARIF E DEL CANDIDATO ALLA CASA BIANCA JOE BIDEN, ALL’UCCISIONE DI QASSEN SOLEIMANI

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 06:10 DI VENERDì 03 GENNAIO 2020

UCCISIONE QASSEN SOLEIMANI

NEW YORK
“L’atto di terrorismo internazionale degli Stati Uniti con l’assassinio del generale Soleimani, la forza più efficace nel combattere il Daesh, Al Nusrah e Al Qaida, è estremamente pericolosa e una folle escalation”. Lo afferma il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif. “Gli Stati Uniti si assumeranno la responsabilità di questo avventurismo disonesto”.

Donald Trump ha gettato “dinamite in una polveriera” con l’attacco che ha ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. Lo afferma il candidato alla Casa Bianca, Joe Biden, descrivendo la mossa una forte escalation. Home Mappa del sito VAI ALLE PREVISIONI METEO INTERATTIVE

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IMPEACHMENT: BIDEN NON TESTIMONIERà

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IMPEACHMENT: BIDEN NON TESTIMONIERà

IMPEACHMENT: JOE BIDEN NON TESTIMONIERà IN SENATO, NEANCHE SE GLI VENISSE CHIESTO

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 05:57 DI SABATO 28 DICEMBRE 2019

IMPEACHMENT: BIDEN NON TESTIMONIERà

NEW YORK
Joe Bide n non si presenterà in Senato per testimoniare nell’ambito del processo dell’impeachment neanche se gli venisse chiesto. Lo afferma l’ex vice presidente in un’intervista con il The Moines Register.
Biden spiega che adempiere alla richiesta sarebbe consegnare una vittoria a Donald Trump in termini di distrazione dalla campagna elettorale”. VAI A TUTTE LE NOTIZIE DI TECNOLOGIA

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JOE BIDEN SOTTO ATTACCO. USA 2020: IL PUNTO

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JOE BIDEN SOTTO ATTACCO

JOE BIDEN SOTTO ATTACCO DURANTE LA CAMPAGNA PER USA 2020

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 09:08 DI GIOVEDì 01 AGOSTO 2019

JOE BIDEN SOTTO ATTACCO

Tutti contro Joe Biden, al centro del ring ma costretto a difendersi da colpi che arrivano da tutte le parti, con qualche zampata da vecchio leone che lotta piu’ per sopravvivere che per vincere. Il duello principale e’ con la senatrice Kamala Harris, che pero’ non brilla come la prima volta e si scopre vulnerabile anche verso altri rivali. Si puo’ sintetizzare cosi’ il nuovo round del secondo dibattito tv a Detroit tra altri dieci candidati dem alla Casa Bianca, tra cui si sono messi in evidenza il senatore nero Cory Booker, l’ex ministro di Obama Julian Castro e l’outsider Andrew Yang. Luci e ombre invece per la senatrice Kirsten Gillibrand, mentre per il sindaco di New York Bill de Blasio e’ stato un fiasco.
“Vai piano con me, bambina”, aveva sussurrato Biden stringendo la mano sul palco alla Harris, che lo aveva trafitto nel primo dibattito rimproverandogli di aver votato contro il servizio di bus per integrare i neri nelle scuole e di aver collaborato con senatori segregazionisti. Accuse che ieri sera ha rilanciato. Ma le prime scintille tra i due sono state sulla riforma sanitaria. Biden, che punta ad un rafforzamento dell’Obamacare, ha criticato il piano ‘Medicare for All’ della senatrice sostenendo che e’ troppo costoso, graverebbe sulla middle class ed escluderebbe le assicurazioni private. “E’ semplicemente inesatto”, ha replicato una combattiva Harris, che pero’ non ha saputo spiegare con chiarezza il suo progetto e la fonte di finanziamento. Poi l’ex procuratrice e’ stata messa sul banco degli accusati dalla deputata delle Hawaii Tulsi Gabbard per aver messo in galera 1500 persone per marijuana e aver poi scherzato quando le e’ stato chiesto se la fumava. Ma il bersaglio grosso per tutti era Biden, che si trovava in mezzo al podio tra la Harris e Booker. Entrambi lo hanno attaccato duramente come artefice di una riforma penale nel 1984 che avrebbe causato carcerazioni di massa. Ma Biden ha replicato criticando i precedenti di Booker quando era sindaco di Newark.
Poi e’ stato il turno del governatore progressista di Washington Jay Inslee, che ha contestato il suo piano su clima e ambiente come troppo prudente perche’ “la casa sta gia’ bruciando” Bordate anche dalla Gillibrand per i suoi lontani commenti sulle donne che non dovrebbero lavorare, rincarate da quelle della Harris per aver votato in passato un emendamento che blocca i fondi federali per molti casi di aborto. Attacchi pure da Castro, favorevole come la maggior parte dei candidati alla depenalizzazione dell’attraversamento illegale della frontiera.
Ma in questo secondo dibattito Biden e’ sembrato piu’ equipaggiato e a volte ha tirato fuori i guantoni: “Ho il fegato di dire che attraversare il confine illegalmente e’ un reato, a meno che non si cerchi asilo”, ha detto tra i fischi di alcuni attivisti, dissociandosi dalla prassi di separare i bambini ma smarcandosi da tutti su questo tema delicato, su cui Trump gioca parte della campagna elettorale. L’unico vero denominatore comune tra i candidati e’ la volonta’ di sconfiggere un presidente ritenuto “razzista”, “suprematista”, “predatore”. Ma se la Harris e’ per l’impeachment, gli altri cominciano a tirare il freno, evocando i tempi ormai troppo stretti e la certezza di una assoluzione in Senato.

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EVENTO PER EGO TRUMP: è IL PENSIERO DI BIDEN SUL 04 LUGLIO DEL PRESIDENTE AMERICANO

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EVENTO PER EGO TRUMP

EVENTO PER EGO TRUMP: “UN EVENTO PER ACCAREZZARE IL SUO EGO” è QUANTO AFFERMA JOE BIDEN CANDIDATO DEM ALLA CASA BIANCA SUL 04 LUGLIO DEL PRESIDENTE USA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 02:48 DI VENERDì 05 LUGLIO 2019

EVENTO PER EGO TRUMP

WASHINGTON

– “Un evento per accarezzare il suo ego”: cosi’ Joe Biden, ex vicepresidente candidato alla Casa Bianca, liquida le fastose celebrazioni per l’Indipendence Day volute da Donald Trump a Washington.