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DALLE 01:30 ALLE 08:50

DI GIOVEDì 13 DICEMBRE 2018

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Venezuela: morto Martínez, ex capo Pdvsa
Era in carcere dal 2017 con una accusa di corruzione

Huawei, Canada a Usa: non politicizzareTrump aveva detto di poter intervenire sulla vicenda

Strasburgo: Usa, solidarietà a Francia’Impegnati per sconfiggere la minaccia globale del terrorismo’

Cina: ‘scomparso’ un altro canadeseE’ Michael Spavor, incerti legami con caso ex diplomatico Kovrig

Gilet gialli: giovane investito e uccisoDa un camion ad Avignone. Vittima aveva 23 anni

Turchia: treno contro locomotiva,4 mortiOltre 40 i feriti, l’incidente vicino Ankara – Strasburgo: killer, ‘vendetta per Siria’
Le Parisien, ‘lo ha detto al tassista, salvo perché musulmano’

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CARACAS

– L’ex presidente della compagnia petrolifera statale venezuelana Pdvsa, Nelson Martínez, arrestato nel 2017 dopo essere stato accusato di corruzione nell’attività svolta all’interno dell’organismo, è morto ieri.
Lo ha reso noto via Twitter Rafael Ramírez, altro ex presidente di Pdvsa ed anche ex ministro del Petrolio venezuelano.
Ramírez, che vive all’estero, ha scritto che “è appena morto Nelson Martínez, ex ministro del petrolio ed ex presidente di Pdvsa, sequestrato e maltrattato per un anno per ordine di (Nicolás) Maduro che era a conoscenza della sua malattia cronica”. Aggiungendo: “Lo hanno umiliato e gli hanno negato il diritto alla difesa e alla vita. Maduro sei tu il responsabile”.
Martínez, 67 anni, è stato anche presidente di Citgo, filiale di Pdvsa negli Usa, ed è stato arrestato, secondo la Procura venezuelana, per presunta corruzione all’interno dell’ente petrolifero statale.

– WASHINGTON

Il ministro degli esteri canadese Chrystia Freeland ha chiesto agli Stati Uniti di non politicizzare i casi di estradizione, il giorno dopo che Donald Trump ha detto che potrebbe intervenire nella vicenda di ‘Lady Huawei’, arrestata a Vancouver su richiesta degli Usa per presunte violazioni delle sanzioni americane all’Iran.
“I nostri partner non dovrebbero cercare di politicizzare il processo di estradizione o usarlo per altri fini diversi dal perseguimento della giustizia”, ha dichiarato.
Freeland ha ricordato anche che un secondo cittadino canadese potrebbe essere in difficoltà in Cina, dopo che è già stato arrestato l’ex diplomatico canadese Michael Kovrig.
– WASHINGTON

– Il dipartimento di stato Usa ha espresso in una nota la sua “solidarietà alla Francia” e condanna “nei termini piu’ duri l’orribile atto di terrore a Strasburgo”. “Lodiamo il lavoro dei soccorritori e siamo pronti a fornire qualsiasi assistenza che i dirigenti francesi richiedano in questo periodo difficile”, prosegue la nota.
“Restiamo impegnati a lavorare con la Francia e con i nostri alleati e partner per sconfiggere la minaccia globale del terrorismo”, si legge ancora.

– PECHINO

– Michael Spavor, canadese a capo del Paektu Cultural Exchange e tra i pochi occidentali a incontrare il leader Kim Jong-un, è scomparso da lunedì in Cina.
Ieri la ministra degli Esteri di Ottawa ha detto di essere a conoscenza della sparizione di un altro cittadino canadese sottoposto a interrogatorio dalle autorità di Pechino. La tv Cbc ha identificato poi l’uomo in Spavor. Da chiarire se la vicenda sia legata alle sue attività con la Corea del Nord e all’arresto a Pechino di lunedì dell’ex diplomatico canadese, Michael Kovrig.

– Un manifestante dei gilet gialli di 23 anni è stato investito e ucciso da un camion ad Avignone, nel sudest della Francia. Lo riferisce Bfmtv. L’autista del mezzo è in stato di fermo.
– Almeno 4 persone sono morte e oltre 40 sono rimaste ferite in Turchia dopo che un treno ad alta velocità si è schiantato contro una locomotiva in una stazione di Ankara. Lo schianto ha fatto collassare un cavalcavia, crollato su alcuni vagoni. Il convoglio viaggiava dalla capitale turca alla città di Konya, nella parte centrale del Paese.

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PARIGI

– Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria: è quanto scrive il quotidiano Le Parisien, citando una testimonianza del conducente del taxi su cui il terrorista è fuggito dopo la mattanza in centro.
Sempre secondo il giornale, Chekatt ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e rispettoso della “preghiera”.      [print-me title=”STAMPA”]

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DI GIOVEDì 06 DICEMBRE 2018

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Iran: Zarif, terroristi pagati da estero
In attacco nel sudest uccisi due agenti, 42 persone ferite

Ecuador, Assange dovrebbe consegnarsiCon Londra ‘siamo alla ricerca di una soluzione’

Osce: Klimkin, Russia rilasci marinaiMinistro Esteri, ‘sono prigionieri di guerra, siano rimpatriati’

Migranti: Oim, boom arrivi in YemenRotta migratoria verso Paesi del Golfo più frequentata al mondo

Nuova nave lanciamissili russa in CrimeaDispone di razzi Kalibr, artiglieria moderna e difesa anti-aerea

Gilet gialli: scontri a MarsigliaStudenti in scipero bruciano auto e cassonetti

Scontri studenti-polizia in FranciaA Marsiglia e Nizza. Fermate 33 persone, 2 feriti

Ecuador, Assange può lasciare ambasciataIl presidente: ‘Ha sufficienti garanzie da parte Gb per farlo’

Brexit: Barnier, è l’accordo migliore’Nei negoziati mai spirito di rivincita o di aggressività’

Brexit: sindaco di Londra teme ‘no deal’Khan sollecita May a prorogare iter in caso bocciatura accordo

Amal Clooney attacca TrumpE ricorda il caso Khashoggi: ‘Brutalmente torturato e ucciso’ – Gilet gialli, sabato Tour Eiffel chiusa
Sbarrati anche sette musei per motivi di ordine pubblico – Gilet gialli, fonte Eliseo:tentato golpe
A Le Figaro. 007 in allerta dopo appelli a uccidere parlamentari

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TEHERAN

– L’attacco contro una stazione di polizia a Chabahar, nel sud-est dell’Iran, è stato perpetrato da “terroristi sostenuti all’estero”: lo ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif. Il bilancio dell’attacco, rivendicato da Ansar al Forqan, un gruppo separatista della regione del Baluchistan, è di due angenti uccisi e 42 persone ferite.
– Il presidente ecuadoriano Lenin Moreno ha dichiarato in un’intervista alla Cnn che in merito alla situazione del fondatore di Wikileaks Julian Assange, rifugiato presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, “siamo alla ricerca di una soluzione concordata con il governo britannico”, e che “se offrono garanzie per la sua vita, dovrebbe consegnarsi alla giustizia” del Regno Unito. “Noi proteggiamo i diritti del signor Assange”, ha sottolineato Moreno nell’intervista, riportata dal quotidiano ecuadoriano El Comercio. Il presidente ecuadoriano ritiene che Assange debba consegnarsi alla giustizia britannica “in primo luogo perché rappresenta una spesa enorme per l’Ecuador”. In secondo luogo, perché “vivere più di cinque anni come rifugiato non è auspicabile per un essere umano”. Infine perché, il governo britannico “non deciderebbe mai per l’estradizione di una persona verso un paese in cui rischia la vita”.
– “Ventiquattro marinai ucraini sono stati catturati e sono prigionieri di guerra. Chiediamo alla Russia l’immediato rilascio e il rimpatrio in Ucraina”. Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin nel suo intervento al Consiglio ministeriale dell’Osce, a cui partecipa anche il suo omologo russo, Serghei Lavrov.
– Sono oltre 150 mila i migranti africani entrati nello Yemen nel 2018, con un aumento del 50% rispetto all’anno precedente.
Un fenomeno straordinariamente allarmante, secondo l’Oim, tenuto conto che tante persone cercano di raggiungere una ”pericolosa zona di guerra” com’è lo Yemen.
Inoltre, aggiunge l’Oim, sono gravi e mortali i rischi che questi migranti corrono attraversando le rotte migratorie del Corno d’Africa e il mar Rosso. Nonostante ciò lo Yemen resta una tappa importante per i migranti che vogliono raggiungere i ricchi Stati del Golfo. Secondo l’agenzia Onu, infatti, la rotta migratoria marittima verso lo Yemen è la più frequentata al mondo. Basti pensare che, secondo le stime dell’Oim sono stati, di contro, 107 mila i migranti che quest’anno, hanno raggiunto l’Europa attraverso il Mediterraneo.
Il rapporto stima che il 92% di coloro che sono entrati quest’anno nello Yemen sono etiopi mentre il resto è costituito da somali.
– MOSCA

– La Russia ha inviato in Crimea una nuova nave lanciamissili della classe Buyan-M: la Orekhovo-Zuyevo, oggi in viaggio da Novorossiysk a Sebastopoli.
Lo fa sapere il portavoce della flotta russa sul Mar Nero, Alexiei Rulev, citato dall’agenzia Interfax, sullo sfondo delle tensioni tra Mosca e Kiev dopo il sequestro di tre navi ucraine e l’arresto dei loro equipaggi nello stretto di Kerch, che collega il Mar Nero al mare di Azov.
Si tratta della settima corvetta russa della classe Buyan-M, la seconda di questo tipo realizzata per la flotta russa sul Mar Nero. La nave dispone di missili a lungo raggio Kalibr, artiglieria moderna, sistemi di difesa antiaerea e antisabotaggio.

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PARIGI

– Scontri violenti anche a Marsiglia fra studenti in sciopero e polizia. I giovani hanno dato alle fiamme dei cassonetti nella zona del Porto vecchio e della gare Saint-Charles.
Davanti al liceo Victor Hugo, vicino alla stazione ferroviaria, alcune auto sono state rovesciate e date alle fiamme.
– PARIGI

– Scontri fra studenti e polizia a Nizza, dove 33 persone sono state fermate dopo violenti scontri attorno ad uno dei licei più grandi della città, il Parc Imperial, con oltre 1.700 allievi. La protesta, con scontri e barricate, è dilagata anche a Montpellier e nei centri vicini, con saccheggi e danneggiamenti.
Due studenti sono rimasti leggermente feriti negli scontri a Beziers, dove due auto sono state rovesciate e bruciate, altre danneggiate. Otto persone sono state fermate.
Scontri violenti anche a Marsiglia fra studenti in sciopero e polizia. I giovani hanno dato alle fiamme dei cassonetti nella zona del Porto vecchio e della gare Saint-Charles. Davanti al liceo Victor Hugo, vicino alla stazione ferroviaria, alcune auto sono state rovesciate e date alle fiamme.
– QUITO

– Julian Assange “ha sufficienti garanzie” da parte del governo britannico “per poter lasciare l’ambasciata dell’Ecuador” a Londra. Lo ha detto il presidente del paese sudamericano Lenin Moreno. Il fondatore di Wikileaks è rifugiato dal 2012 nella sede diplomatica ecuadoriana. Il presidente ha inoltre dichiarato di aver avuto “rassicurazioni scritte” dal governo di Londra che Julian Assange non sarà estradato in “nessun paese in cui rischierebbe la pena di morte”.
– BRUXELLES

– I negoziati sulla Brexit sono stati condotti “senza spirito di rivincita o aggressività”. Lo ha affermato il capo negoziatore Ue sulla Brexit Michel Barnier al Comitato Ue delle Regioni (CdR) oggi a Bruxelles, ribadendo ancora una volta che l’accordo è “equilibrato” ed è “l’unico ed il migliore possibile”.
– LONDRA

– Lo spettro di “una devastante Brexit no deal” resta all’orizzonte, a dispetto della volontà dei più, e potrebbe materializzarsi per forza d’inerzia in caso di stallo: a lanciare l’allarme è il sindaco di Londra, Sadiq Khan, laburista e anti-brexiteer di spicco, sollecitando Theresa May a congelare l’iter di divorzio, ritirando la notifica dell’articolo 50 per il recesso dall’Ue entro il 20 marzo 2019, laddove martedì 11 dicembre i Comuni dovessero bocciare l’accordo raggiunto dalla premier Tory britannica con Bruxelles.
Khan, in visita oggi in Irlanda, ha invocato quanto meno un rinvio della procedura – cosa che la premier continua peraltro a escludere – per evitare che una scadenza così ravvicinata e stringente impedisca di fatto l’esame di opzioni alternative diverse dal no deal all’accordo May dopo l’eventuale mancata ratifica parlamentare.
– NEW YORK

– Amal Clooney “onora” il coraggioso lavoro dei giornalisti di tutto il mondo, che sono “sotto attacco”. L’avvocato per i diritti umani ha partecipato con il marito George Clooney e i suoceri Nick e Nina, al gala annuale dell’United Nations Correspondent Association (Unca) a New York, ed e’ stata premiata con il 2018 Unca Global Citizen of the Year Award. Amal, elegantissima in un abito blu e bianco di J. Mendel, ha parlato dei reporter imprigionati in Birmania (che lei rappresenta), attaccando regimi tra cui Corea del Nord, Turchia, Ungheria, Filippine e Brasile, dove i giornalisti sono “sotto attacco come mai prima d’ora”. Poi ha ricordato il caso di Jamal Khashoggi, “che e’ entrato in un consolato a Istanbul ed e’ stato brutalmente torturato e ucciso”. E ha criticato il presidente americano Donald Trump per la sua ostilità verso i media. “Ha dato a questi regimi il via libera e ha etichettato la stampa in questo paese come un nemico del popolo”, ha detto.-

PARIGI

– Chiude anche la Tour Eiffel sabato, per motivi di ordine pubblico, in concomitanza con la manifestazione dei gilet gialli. Lo ha annunciato la società di gestione.
“Le manifestazioni annunciate per sabato 8 dicembre – si legge in un comunicato della società – non consentono di accogliere i visitatori con le necessarie condizioni di sicurezza”. Una decina di musei e teatri parigini rimarranno chiusi sabato per motivi di sicurezza legati alla manifestazione dei gilet gialli.
Sette musei rimarranno sbarrati, fra i quali il Grand Palais e il Petit Palais, il museo d’arte moderna della Ville de Paris, il Musee de l’homme e il musee des Arts et Metiers.

PARIGI

– In una escalation di tensione che sta dilagando in Francia per la protesta dei gilet gialli, una fonte dell’Eliseo, citata da Le Figaro, ha parlato di “golpisti”: “siamo davanti a un tentativo di colpo di stato”, avrebbe detto la fonte citata.
Secondo il quotidiano, i servizi avrebbero allertato l’Eliseo su “appelli ad uccidere e usare armi da fuoco contro parlamentari, governo e forze dell’ordine”.

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DI LUNEDì 03 DICEMBRE 2018

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I gilet gialli: il governo si dimetta
Una dei portavoce

: ‘La situazione sfuggita di mano’

Voleva cambiare età, tribunale lo bocciaOlandese voleva togliersi 20 anni, ‘sarebbe come cambiare sesso’

Giappone: addio al ‘cercapersone’Con l’arrivo del cellulare utilizzo troppo limitato

Trump, grande balzo avanti con la Cina’Incontro con Xi straordinario’

Dipendenti Cmc in Kuwait:’siamo ostaggi”Abbiamo bisogno dell’intervento del ministro degli Esteri’

L’università di Soros si sposta a Vienna’Costretti ad andare via dall’Ungheria, caso senza precedenti’

Premier ribadisce, ‘devo fare quello che la gente ci ha chiesto’

‘Italia attende rapido rilascio Silvia’Moavero vede vicepresidente Kenya. ‘Teniamo alla sua incolumità’

Mattarella riceve Abu MazenPresente all’Incontro il ministro degli Esteri Moavero

Nigeria: ‘Buhari morto’ ma lui sono vivoPresidente stronca voci su sua sostituzione con clone-impostore

Michelle Obama salta tour libro per BushEx First Lady su Twitter, importante essere con sua famiglia

Mnuchin, da Cina servono passi concreti’Impegni anche sui cambi’

Gilet Gialli: Le Pen, Macron rischia’Rinunci immediatamente all’aumento delle accise sul diesel’

India: Ironman 70.3 sbarca a GoaLa prima gara di durata indiana si svolgerà il prossimo ottobre

Michelle Obama a Meghan,non avere fretta’La pressione nel suo ruolo come nel mio può essere molto forte’

Gilet gialli non incontreranno governoSalta l’incontro. I portavoce parlano di ‘ragioni di sicurezza’ – Brexit: bufera su parere legale nascosto
Procuratore generale ai Comuni,’non interesse pubblico svelarlo’

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“A questo punto l’unica via d’uscita per calmare le acque è che il governo si dimetta”: lo dice una delle portavoce dei gilet gialli minacciati di morte dagli elementi più radicali del movimento, Jacline Mouraud, intervistataa Parigi. Quello che sta accadendo “è allucinante. Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza. Oggi non so come riusciremo ad uscire da questo marasma”, ha aggiunto, dicendosi “agghiacciata” dalle distruzioni di sabato a Parigi.
Mouraud, che fa parte dei leader più moderati del movimento dei gilet gialli, dichiara di “non essere nemmeno più sicura di poter confermare la riunione prevista per domani (martedì, e non oggi come detto in un primo momento) con il premier francese, Edouard Philippe. “Siamo talmente minacciati” dalle frange più radicali “che ormai non possiamo nemmeno più muoverci di casa se non vogliamo rischiare per la nostra incolumità”. “L’unica possibilità per confermare l’incontro – ha aggiunto – potrebbe essere che il governo annunci, già oggi, lo stop all’innalzamento delle accise sul carburante e garantisca la sicurezza del viaggio dalle nostre rispettive abitazioni fino alla sede del governo a Parigi”.
– L’AIA

– Aveva chiesto di poter spostare in avanti la sua data di nascita, per risultare all’anagrafe più giovane di vent’anni, ma un tribunale olandese ha respinto la sua istanza.
La storia aveva suscitato curiosità nei media di tutto il mondo: Emile Ratelband, personalità televisiva nei Paesi Bassi e considerato un guru del ‘pensiero positivo’, aveva presentato la sua richiesta alla corte di Arnhem: cambiare formalmente la sua data di nascita per risultare un 49enne. L’uomo sostiene infatti di non sentire i 69 anni e che la sua richiesta sarebbe coerente con altre innovazioni giuridiche: se è possibile cambiare nome o genere sulla carta d’identità – è la sua argomentazione – perché non anche l’età?.
– TOKYO

– Dopo 50 anni di servizio in Giappone, il ‘pager’ – il dispositivo conosciuto in Italia come il ‘cerca persone’, esce di scena a causa della presenza ormai ‘troppo ingombrante’ del telefono cellulare.
L’ultimo operatore presente nel paese, la Tokyo Telemessage, ha reso noto che sospenderà il servizio a partire dal prossimo settembre.
Gli abbonamenti ai pager hanno raggiunto il picco nel 1996 con oltre 10 milioni di clienti nel paese del Sol Levante, ma con l’arrivo dei cellulari, e successivamente l’avvento degli smartphone, la loro presenza si è drasticamente ridotta.
Oggi l’azienda ha appena 1.500 utenti nell’area metropolitana, perlopiù dipendenti di ospedali, che preferivano l’apparecchio ai cellulari per l’assenza delle onde elettromagnetiche. Il presidente di Tokyo Telemessage ha detto che utilizzerà le frequenze rese disponibili per rafforzare il segnale della pubblica sicurezza in caso di disastri naturali.

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La Cina “ha concordato di ridurre e rimuovere i dazi sulle auto provenienti in Cina dagli Usa” che “attualmente sono al 40%”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Donald Trump, fornendo un ulteriore elemento legato verosimilmente al summit di sabato tenuto a Buenos Aires, a margine del G20, con il presidente cinese Xi Jinping, che ha sancito la tregua sui dazi di 90 giorni per definire un accordo a tutto tondo sul commercio.
“Con Xi è stato un incontro straordinario. Le relazioni con la Cina hanno fatto un grande balzo in avanti”: lo afferma Donald Trump su Twitter.
“Il presidente Xi ed io abbiamo un rapporto molto forte e personale”, afferma Trump, sottolineando come “lui ed io siamo le sole due persone che possono portare a un cambiamento grande e molto positivo sul commercio e molto oltre tra i nostri due grandi Paesi”.
“Il presidente Xi ed io abbiamo un rapporto molto forte e personale”, afferma Trump, sottolineando come “lui ed io siamo le sole due persone che possono portare a un cambiamento grande e molto positivo sul commercio e molto oltre tra i nostri due grandi Paesi”. Il presidente americano sottolinea come anche “una soluzione per la Corea del Nord è una grande cosa per la Cina e per tutti”. Tornando alla tregua sui dazi, il tycoon afferma come “gli agricoltori americani avranno benefici grandi e immediati grazie al nostro accordo con la Cina”. Pechino, aggiunge, “intende iniziare ad acquistare prodotti agricoli immediatamente. Noi produciamo i prodotti più
Quello sulle auto è stato l’ultimo fronte commerciale emerso la scorsa settimana in vista del summit tra i due leader. Il Rappresentante del Commercio americano Robert Lighthizer aveva criticato infatti la politica di Pechino sul taglio dei dazi all’import di auto al 15%, ma aggravati da un 25% quanto ai veicoli provenienti dagli Stati Uniti in risposta a una simile mossa Usa mirata a colpire il “made in China”. Lighthizer, in una nota, aveva affermato di ritenere le tariffe cinesi sul settore “estremamente oltraggiose” promettendo l’esame di “tutti gli strumenti a disposizione” per pareggiare le differenti condizioni sulle importazioni di automobili tra i due Paesi.

– BOLOGNA

– “Siamo come prigionieri in ostaggio, chiusi in casa 24 ore su 24 e adesso che si è saputo della richiesta di concordato siamo ancora più preoccupati perché tutti i fornitori verranno da noi. Non abbiamo notizie e tutto tace da ogni parte. Abbiamo bisogno dell’intervento dei ministri degli esteri di Italia e Portogallo”. Lo dicono

i due dipendenti della Cmc di Ravenna Andrea Urciuoli e Ricardo Pinela, bloccati da giorni a Kuwait City, dopo la rescissione di un contratto da 22 milioni.
I problemi per il cesenate Urciuoli e il portoghese Pinela sono iniziati il 21 novembre. Sono stati arrestati e hanno passato una notte in cella con l’accusa di aver danneggiato i macchinari delle ditte delle ditte a cui erano stati subappaltati i lavori, poi sono stati liberati. In seguito, però, sono stati minacciati di essere nuovamente arrestati.
– BERLINO

– L’università di George Soros, la Central European University, ha reso oggi ufficialmente noto il trasferimento da Budapest a Vienna. Dal settembre 2019, i programmi saranno portati avanti nella capitale austriaca, si legge in un comunicato di cui dà notizia l’Apa. “La Ceu è stata costretta ad andare via”, afferma il rettore Michael Ignatieff,.
“Questo è senza precedenti. Una istituzione americana è stata mandata via da un Paese che è alleato nella Nato”.
– LONDRA

– Theresa May insiste. Anche se il controverso accordo di uscita dalla Ue da lei siglato con Bruxelles venisse bocciato da Westminster l’11 dicembre, la premier britannica dichiara l’intenzione di voler restare a Downing Street. Nel corso di un’intervista per il programma This Morning su Itv, la May si è dimostrata ottimista e determinata a battersi per la ratifica parlamentare dell’intesa. “Il mio compito è garantire che il governo faccia quello che la gente ci ha chiesto, ovvero lasciare l’Ue, ma nel modo migliore possibile”, ha ribadito la premier.

– Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Vice Presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto. Al rappresentante keniano, incontrato a quattr’occhi, il ministro ha confermato “la forte aspettativa italiana al massimo e solerte impegno in vista della rapida liberazione di Silvia, sottolineando quanto l’Italia tenga all’attenta tutela della sua incolumità”. Lo riferisce una nota della Farnesina.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Palestina, Mahmoūd Abbās, intrattenendolo a colazione. Era presente all’incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
– LAGOS

– “Sono davvero io, ve lo assicuro.
Festeggerò presto il mio 76/o compleanno e sono ancora in forze nonostante molte persone speravano che fossi morto durante la mia malattia”. Il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, ha stroncato così le voci che da tempo circolano sui social network – alimentate da complottisti – riguardo ad un clone-impostore che avrebbe preso il suo posto quando, a loro dire, lo scorso anno dopo un lungo ricovero a Londra non sarebbe sopravvissuto alle cure.
L’occasione per allontanare ogni dubbio è stato un incontro con un gruppo di connazionali durante la visita in Polonia dove il presidente nigeriano partecipa alla Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite.
– NEW YORK

– Michelle Obama salterà le tappe europee del tour per promuovere il suo libro ‘Becoming’ per partecipare al funerale di George H.W Bush. Lo ha annunciato la stesse First Lady su Twitter sottolineando che per lei e’ importante essere con la famiglia dell’ex presidente degli Stati Uniti per commemorare la sua vita esemplare. “Sfortunatamente – ha aggiunto – ciò mi impedirà di essere a Parigi e Berlino. Sono commossa dall’entusiasmo per le mie memorie e farò in modo da riprogrammare il mio viaggio il prossimo anno”. Michelle ha inoltre chiesto ai suoi lettori di unirsi a lei nel suo omaggio a Bush e al suo straordinario contributo al mondo. Le commemorazioni per l’ex presidente sono iniziate oggi e si concluderanno giovedì. Bush sarà sepolto in Texas accanto alla moglie Barbara.
– WASHINGTON

– Perché il patto Trump-Xi porti a risultati veri “abbiamo bisogno di vedere qualcosa di concreto dalla Cina nei prossimi 90 giorni”: lo afferma il segretario al tesoro Usa, Steve Mnuchin, sottolineando come Pechino si sia impegnata anche sul fronte dei cambi. Trump guiderà direttamente e in prima persona i negoziati con la Cina, assistito dai suoi più stretti consiglieri, ha aggiunto Mnuchin spiegando come sarà il tycoon ad assumere il comando al tavolo dei colloqui e non il consigliere per le politiche commerciai della Casa Bianca, il superfalco Peter Navarro o il rappresentante Usa per il commercio Robert Lighthizer.
– PARIGI

– La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, lancia un forte appello al presidente Emmanuel Macron affinché rinunci alla strategia del “confronto” e congeli “immediatamente” l’innalzamento delle tasse sulla benzina diesel, come invocato dai gilet gialli, o si rischiano “conseguenze drammatiche”. Le Pen ha risposto ai giornalisti uscendo dal suo incontro a Parigi con il premier Edouard Philippe.
– NEW DELHI

– Sarà disputata l’anno prossimo, in ottobre, a Goa, la prima gara Ironman indiana, Ironman70.3. Lo ha annunciato la federazione internazionale, attraverso il direttore esecutivo della sezione Asia, Geoff Meyer: “Negli ultimi anni abbiamo visto crescere la partecipazione degli indiani alla nostra gara di triatlon, ma ci piaceva soprattutto l’idea di portare atleti di altri paesi a conoscere la straordinaria regione che circonda Goa”. I tre momenti della Ironman di Goa prevederanno la prova di nuoto di 1,900 metri nelle acque di Marine Drive, seguita dalla corsa in bici di 90 km su una pista che costeggia il lungomare, attraversa la città e segue il fiume; e si concluderanno con i 25 km di corsa sul loop del Dona Paula Beach. L’attenzione dei media è già alta: il quotidiano The Hindu dedica oggi un’intera pagina all’avvenimento. L’India sta già rispondendo con entusiasmo alla competizione, notoriamente durissima, attratta anche dai costi altissimi, che ne fanno uno status symbol.

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“Prendersi del tempo” e “non avere fretta” di adattarsi ad una vita “che non aveva mai sognato di poter condurre”. E’ il consiglio di Michelle Obama a Meghan Markle. In un’intervista alla versione britannica della popolare rivista ‘Good Housekeeping’ l’ex first Lady spiega che nei casi come il suo o quello della moglie del principe Harry “la pressione che si sente – da se stessi e dagli altri – certe volte può essere molto forte”. “Quindi il mio più grande consiglio è di prendersi del tempo e non avere fretta di fare nulla. Ho passato i primi mesi alla Casa Bianca soprattutto preoccupandomi delle mie figlie – racconta Michelle – assicurandomi che iniziassero bene la scuola e si facessero nuovi amici prima di lanciarmi in qualcosa di più ambizioso”.
– PARIGI

– I rappresentanti dei “gilet gialli liberi”, che si erano detti disposti a trattare con il governo francese per “un’uscita dalla crisi”, non saranno domani a palazzo Matignon. Ai media francesi alcuni di loro hanno parlato di “ragioni di sicurezza”.

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Se l’accordo raggiunto da Theresa May con Bruxelles per la Brexit venisse approvato dalla Camera dei Comuni, il Regno Unito rimarrebbe intrappolato “a tempo indeterminato” nell’unione doganale con l’Ue. Sarebbe questo il verdetto espresso dal Procuratore Generale britannico Geoffrey Cox in un parere legale riservato. Cox, riferendo in merito ai Comuni, ha detto che l’intesa raggiunta sulla Brexit è un “saggio compromesso” ma per il Regno Unito sarebbe preferibile poter uscire dal backstop unilateralmente. Cox ha aggiunto che pubblicare il parere legale “non è nell’interesse pubblico”.
Incalzato dalla deputata laburista Harriet Harman, il procuratore Cox ha detto di trovarsi in mezzo a “un’aspro conflitto di principi costituzionali” ribadendo che l’unico motivo per cui non intender rendere pubblico il parere è “perchè sarebbe contrario all’interesse generale”. “Questa è l’unica considerazione che muove me e il governo”, ha detto Cox liquidando la questione con un “non c’è niente da vedere qui”.       [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 21:41 DI MERCOLEDì 21 NOVEMBRE 2018

ALLE 07:20 DI GIOVEDì 22 NOVEMBRE 2018

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Brexit: May, buoni progressi con Juncker
La premier, torno a Bruxelles sabato per nuovo incontro

Maduro agli studenti: “Studio e fucile”Il presidente venezuelano offre 20.000 borse a giovani

Messico arresta 300 migranti verso UsaFacevano parte di una delle carovane di centroamericani

California: incendi, morti salgono a 83Scende invece a 540 il numero delle persone disperse

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LONDRA

– “E’ stato un buon incontro e abbiamo fatto ulteriori progressi”. Così Theresa May al termine del faccia a faccia con Jean-Claude Juncker. La premier britannica si è detta ottimista che il colloquio sia servito a dare impulso alla parte finale dei negoziati sulla cornice delle relazioni post Brexit da allegare all’intesa già raggiunta sul divorzio. “Spero possa condurre alla soluzione delle questioni rimaste”, ha proseguito, annunciando che tornerà a Bruxelles a vedere Juncker sabato prima del cruciale vertice di domenica.
– CARACAS

– Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha ingiunto agli studenti di prepararsi nelle “milizie universitarie” a difendere la patria da qualsiasi tentativo di invasione da parte degli Usa.
Il capo dello Stato ha invocato “studio e fucile, affinché la gioventù universitaria difenda con le armi in mano la Patria se necessario di fronte all’imperialismo e all’oligarchia”.
Maduro ha poi l’offerta di aiuti economici a giovani colombiani che non possono studiare per il perdurante sciopero che paralizza le università del loro Paese. In Colombia, ha ricordato il presidente, “gli studenti sono in sciopero da oltre 40 giorni perché il governo non intende stanziare più fondi per l’istruzione pubblica”. Io, ha proclamato, “offro 20.000 borse di studio agli studenti colombiani che vogliano venire in Venezuela. Che vengano qui a studiare medicina e ingegneria, o quello che vogliono!”.
– CITTA’ DEL MESSICO

– Agenti della polizia federale e dell’Istituto nazionale delle migrazioni (Inm) hanno arrestato circa 300 migranti centroamericani entrati ieri in Messico guadando il Rio Suchiate dal Guatemala. Lo scrive il quotidiano La Jornada.
Citando fonti governative dello Stato di Chiapas il giornale ha precisato che i cittadini centroamericani, che formavano la quarta carovana entrata in territorio messicano da metà ottobre, sono stati bloccati nel comune di Metapa de Domínguez quando insieme si dirigevano a Tapachula per poi proseguire verso la frontiera degli Stati Uniti. Dopo una tesa discussione con i migranti, per lo più salvadoregni, gli agenti messicani li hanno fatti salire su un gruppo di autobus che li ha condotti nella stazione migratoria ‘Siglo 21′ a Tapachula. Le stesse fonti hanno infine detto che dietro questa carovana ne esiste una quinta, composta da circa 200 persone, che si trova oggi a Tecún Umán, in Guatemala, in attesa di entrare in Messico, sempre attraversando il Rio Suchiate.
– CHICO (USA)

– E’ salito a 83 morti il bilancio degli incendi che hanno devastato la California, secondo gli ultimi dati ufficiali. Scende invece a 560 il numero delle persone ancora disperse.   [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 07:19 ALLE 14:56

DI MERCOLEDì 21 NOVEMBRE 2018

SOMMARIO

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Vienna discuterà con Roma del passaporto
Gruppo interministeriale mette a punto dettagli bozza di legge

Israele vuole denunciare AirbnbDopo la rimozione degli annunci delle case nelle colonie

Yemen, 85 mila bimbi morti di fameSave the Children, sono 14 milioni le persone a rischio

Emirati, ergastolo ad accademico Gb’E’ una spia’. Hunt, ‘inaccettabile da un Paese amico’

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BOLZANO

– Nel 2019 Vienna intende discutere con Roma il disegno di legge per il doppio passaporto italo-austriaco per i sudtirolesi. L’introduzione avverrà solo d’intesa con l’Italia, ribadiscono fonti del governo austriaco.
Il gruppo interministeriale, che si occupa del doppio passaporto, si è riunito ieri a Vienna, mettendo a punto alcuni dettagli della bozza, elaborata in precedenza da un gruppo di esperti. Secondo il giornale Tiroler Tageszeitung, potranno fare domanda gli altoatesini che si sono dichiarati appartenenti al gruppo linguistico tedesco e ladino. I neo cittadini austriaci potranno votare alle europee e alle politiche. Se non hanno già un Comune di riferimento in Austria, potranno sceglierne uno.
Il prossimo passo sarà un’ulteriore seduta della commissione di esperti, che probabilmente si riunirà nel nuovo anno. Poi la bozza sarà illustrata a Roma. L’introduzione della cittadinanza per i sudtirolesi richiede la riforma di quattro leggi.
– TEL AVIV

– Il ministro della giustizia israeliano, Ayelet Shaked, sta pensando di citare in giudizio Airbnb – di base a San Francisco negli Usa – che nei giorni scorsi ha annunciato la rimozione dai propri annunci degli appartamenti che si trovano negli insediamenti ebraici in Cisgiordania. Il ministro – hanno riferito i media – ritiene che la decisione di Airbnb violi la legge che vieta discriminazioni in servizi e prodotti in base alla locazione. Per questo ha chiesto al procuratore generale di considerare l’incriminazione della società. ‘Human Rights Watch’ – in una nota sul suo sito – si è augurata che anche Booking.com possa seguire presto la decisione di Airbnb e che metta fine “all’affitto di proprietà nelle colonie”. L’Ong ha detto di aver mappato “139 case affittate da Airbnb nelle colonie, esclusa Gerusalemme est, tra marzo e luglio 2018 mentre Booking.com ne ha 26 a luglio 2018”.
– Sono circa 85mila i bambini che sono morti di fame in Yemen negli ultimi tre anni, secondo Save the Children. Lo riporta Al Jazeera.
“I bambini che muoiono in questa maniera soffrono immensamente poiché le funzioni dei loro organi vitali rallentano progressivamente per poi fermarsi. I genitori devono assistere al consumarsi dei loro figli senza poter far nulla” ha dichiarato Tamer Kirolos, direttore di Save the Children in Yemen. Le importazioni di generi alimentari hanno registrato una drastica riduzione a causa del conflitto e, secondo il World Food Programme, sono 14 milioni gli yemeniti a rischio di fame.
– LONDRA

– E’ stato condannato all’ergastolo per “spionaggio” negli Emirati Arabi Uniti Matthew Hedges, ricercatore britannico 31enne di studi sul Medio Oriente alla Durham University arrestato a maggio a Dubai dove era arrivato per “un viaggio di studio”. Lo ha annunciato la famiglia. Il caso ha suscitato proteste nel Regno Unito e il ministro degli Esteri Jeremy Hunt ha commentato la condanna come “contraria alle assicurazioni ricevute” di recente nel Golfo.
“Non è ciò che ci aspettiamo da un Paese amico e alleato”, ha detto.   [print-me title=”STAMPA”]