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CARCERE VENEZUELA: TRENTA MORTI DURANTE RIVOLTA

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CARCERE VENEZUELA: TRENTA MORTI DURANTE RIVOLTA

CARCERE VENEZUELA DI ACARIGUA: TRENTA MORTI

SCOPPIA RIVOLTA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 06:05 DI SABATO 25 MAGGIO 2019

CARCERE VENEZUELA: TRENTA MORTI

CARACAS

– E’ di almeno 30 morti il bilancio di una rivolta scoppiata nel carcere di Acarigua, nella zona occidentale di Caracas. Secondo quanto riferito dall’Ong “Observatorio Venezolano de Prisiones”, la rivolta, alla quale sono seguiti pesanti scontri tra detenuti e polizia, sarebbe stata scatenata dalla morte di un detenuto un giorno fa. Durante gli scontri, sottolinea l’ong, sono rimasti feriti anche altri 7 detenuti e 18 agenti di polizia.         [print-me title=”STAMPA”]

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MONDO TUTTE LE NOTIZIE: Nyt stronca lo Spritz, ma il web insorge Pentagono, porteremo Patriot in Mo Venezuela, oppositore in Colombia

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DALLE 21:57 DI VENERDì 10 MAGGIO 2019

ALLE 04:47 DI SABATO 11 MAGGIO 2019

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Nyt stronca lo Spritz, ma il web insorge
‘Drink come succo di frutta dopo allenamento calcio’

NEW YORK10 maggio 2019 21:57

– Il New York Times affossa uno degli aperitivi più popolari ed orgoglio tutto italiano, l’Aperol Spritz. “Non è un buon drink – si legge sul quotidiano newyorkese – si beve come un Capri Sun (una marca di succo di frutta, ndr) dopo un allenamento di calcio durante una giornata d’estate”. “Non è un complimento”, precisa poi la giornalista Rebekah Peppler, autrice dell’articolo. La Peppler non nega le qualità del drink, come la sua effervescenza, ghiacciato al punto giusto ed accompagnato da una fetta d’arancia, ma completa la ‘recensione’ dicendo che “c’e’ un problema, Aperol spritz in realtà non è buono”. Tuttavia il popolo dell’Aperol Spritz non ci ha messo molto ad insorgere, con migliaia di commenti sui social. “Ecco un altro esempio di una grandezza italiana ridotta ad un’unica misura dagli americani – si legge su Facebook -. Se non riuscite a fare qualcosa nel modo giusto è ovvio che non ha il giusto sapore. Godetevi i vostri spaghetti con le polpette” (un popolare piatto italoamericano).

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WASHINGTON
11 maggio 2019
01:58

– Il Pentagono ha ufficializzato che muoverà una batteria di missili Patriot in Medio Oriente per contrastare le potenziali minacce iraniane. Le stesse che nei giorni scorsi avevano indotto gli Usa ad inviare nella regione una flotta da guerra e un gruppo di bombardieri.

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CARACAS
11 maggio 2019
02:02

– Il deputato dell’opposizione venezuelana Luis Florido, fondatore del partito Voluntad Popular dell’autoproclamato presidente ad interim Juan Guaidò e di Leopoldo Lopez, ha reso noto ieri sera di essersi trasferito in Colombia di fronte alla possibilità di essere arrestato dal regime del presidente Nicolás Maduro. In un video diffuso attraverso il suo account Twitter, Florido ha detto: “Mi trovo fuori dal Paese, in Colombia, al riparo”.
Riferendosi poi al contesto politico attuale, ha sostenuto che “al regime resta poco tempo e per questo perseguita quanti abbiamo lavorato per la libertà e la democrazia”. Ma noi, ha proseguito, “staremo in tutti gli scenari necessari affinché insieme otteniamo in pace la transizione che desideriamo per il Venezuela”.
Florido, 63 anni, ha infine detto di aver preso la decisione dopo la revoca della sua immunità da parte dell’Assemblea nazionale costituente (Anc, filogovernativa).          [print-me title=”STAMPA”]

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VENEZUELA: ARRESTATO VICE GUAIDò

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VENEZUELA: ARRESTATO VICE GUAIDò

VENEZUELA: ARRESTATO VICE GUAIDò

SEQUESTRATO E PORTATO VIA SULLA SUA AUTO CON AUTOGRù

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 06:28 DI GIOVEDì 09 MAGGIO 2019

VENEZUELA: ARRESTATO VICE GUAIDò

CARACAS

– Juan Guaidó, il leader oppositore autoproclamatosi presidente ad interim del Venezuela, ha denunciato che il Servizio bolivariano di intelligence (Sebin) ha “sequestrato” il vicepresidente dell’Assemblea nazionale (An). In un tweet, Guaidó ha avvertito: “Allertiamo il popolo del Venezuela e la comunità internazionale che il regime ha sequestrato Edgar Zambrano”.
La denuncia dell’operazione di polizia è stata formulata dal deputato Oscar Rondero, dirigente del partito Acción Democrática, secondo cui all’arrivo della polizia Zambrano si è rifiutato di scendere dalla sua auto e gli agenti del Sebin allora hanno utilizzato un autogru per portarlo via verso il carcere di El Helicoide. Zambrano è uno dei sette deputati a cui l’Assemblea nazionale costituente (Anc) ha revocato due giorni fa l’immunità per aver partecipato al tentativo di sollevamento militare del 30 aprile.         [print-me title=”STAMPA”]

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MONDO TUTTE LE NOTIZIE: Venezuela: 5 morti in scontri del 30/4 Giappone-Corea Nord: Abe,sì incontro Kim Birmania: rilasciati giornalisti Reuters

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DALLE 03:59 ALLE 07:46 DI MARTEDì 07 MAGGIO 2019

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CARACAS

– Il Procuratore generale venezuelano, Tarek William Saab, ha reso noto che la “scaramuccia golpista” del 30 aprile scorso a Caracas, quando un gruppo di oppositori, fra cui Juan Guaidó e Leopoldo López, hanno manifestato insieme ad alcuni militari contro il “regime del presidente Nicolás Maduro, ha avuto un saldo di cinque morti e 233 detenuti.
Tutti questi casi, ha assicurato Saab in una intervista televisiva, “sono oggetto di inchiesta da parte del ministero Pubblico”. Il Procuratore ha ricordato inoltre che “finora sono stati spiccati 18 ordini di cattura di civili e militari, anche di ranghi bassi, come sergenti”. “Abbiamo visto – ha continuato – parlamentari ed alcuni ufficiali anche con il rango di tenente colonnello agire al margine della legge”. Fra questi, ha poi osservato, “si è posto in evidenza un ufficiale che era il capo del Distaccamento della Guardia nazionale bolivariana (Gnb) nell’Assemblea nazionale, Ilich Sánchez Farías”.

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TOKYO

– Il premier giapponese Shinzo Abe è disposto a incontrare il leader nordcoreano, Kim Jong Un, senza precondizioni. Lo ha ribadito lo stesso Abe durante una conversazione telefonica con il presidente Usa Donald Trump, nella tarda serata di lunedì.
Precedentemente Abe aveva detto che un vertice sarebbe stato possibile solo se fosse utile a far luce sulla vicenda dei cittadini nipponici rapiti dal regime di Pyongyang, una questione che l’esecutivo definisce ancora una priorità. La posizione del leader conservatore, tuttavia – secondo i media nipponici – è cambiata in seguito all’incontro con il presidente russo Vladimir Putin. Il governo di Tokyo ritiene la Corea del Nord responsabile del rapimento di almeno 17 cittadini nipponici tra il 1970 e gli anni ’80 per motivi di spionaggio, e sospetta che i servizi segreti del regime di Pyongyang siano coinvolti in altri casi legati a sparizioni mai risolte. Cinque furono rilasciati nel 2002, e gli altri 12 risultano ancora dispersi.

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YANGON

– I due giornalisti dell’agenzia di stampa Reuters, Wa Lone e Kyaw Soe Oo, condannati in Birmania a sette anni di reclusione per aver diffuso documenti di Stato sui crimini delle forze armate contro i Rohingya sono stati rilasciati: lo ha reso noto il direttore del carcere in cui erano rinchiusi.
I due giornalisti, entrambi birmani, sono stati rilasciati nell’ambito di una grazia concessa oggi a 6mila detenuti dal governo del Paese. Wa Lone e Kyaw Soe Oo erano stati arrestati nel dicembre 2017 per la loro copertura dell’offensiva delle forze armate contro la minoranza musulmana nello stato Rakhine, da dove 700mila sono fuggite in Bangladesh. I due erano stati prelevati subito dopo aver incontrato in un ristorante un ufficiale che gli aveva consegnato un documento. L’uomo aveva poi testimoniato durante il processo, raccontando che il tutto era stato pianificato come una trappola per i due giornalisti scomodi.           [print-me title=”STAMPA”]

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MANIFESTAZIONI VENEZUELA: PRO E CONTRO GOVERNO

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MANIFESTAZIONI VENEZUELA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 02:57 DI GIOVEDì 02 MAGGIO 2019

MANIFESTAZIONI VENEZUELA

CARACAS

– Il Venezuela è stato teatro ieri di due imponenti mobilitazioni, a favore e contro il governo chavista, in cui il leader dell’opposizione autoproclamatosi presidente Juan Guaidó, al grido di “sì si può!”, ha chiesto ai suoi militanti di accompagnarlo per ottenere la fine della “usurpazione” del potere da parte del presidente Nicolás Maduro, mentre quest’ultimo ha celebrato “la sconfitta della destra golpista” che “voleva portare il Paese alla guerra civile”.
Arringando i suoi sostenitori nel quartiere El Marqés nella capitale, Guaidò ha annunciato che a partire da oggi inizierà un programma di scioperi scaglionati nell’amministrazione pubblica, fino a far sì che tutti i settori si uniscano in uno sciopero generale. Da parte sua Maduro, rivolgendosi alla ‘Marea rossa’ chavista presentata dai suoi collaboratori come “vari chilometri di militanti”, ha sostenuto che si è trattato di “una delle marce più grandi della storia”, “una mobilitazione monumentale”.            [print-me title=”STAMPA”]

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SCONTRI VENEZUELA: 37 FERITI ED 11 ARRESTI è IL PRIMO PARZIALE DELLA RIVOLTA ANTIGOVERNATIVA

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SCONTRI VENEZUELA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 21:27 DI MARTEDì 30 APRILE 2019

SCONTRI VENEZUELA

CARACAS

– E’ di 37 feriti e 11 detenuti il primo parziale bilancio della rivolta antigovernativa cominciata oggi prima dell’alba davanti alla base aerea di La Carlota, nell’est di Caracas.
Il Centro sanitario ‘Salud Chacao’ ha reso noto via Twitter che “l’attività repressiva delle manifestazioni” che sono in corso nella capitale ha per il momento un bilancio di 37 feriti.
Da parte sua l’ong ‘Foro Penal’ ha comunicato di aver appreso dell’arresto oggi di “almeno undici persone”.
Infine il ministro della Difesa e capo delle Forza armata nazionale bolivariana (Fanb), Vladrimiro Padrino Lopez, ha denunciato “la violenta aggressione subita dal colonnello Yerzon Jimenez Baez, ferito da un proiettile al collo sull’autostrada Francisco Fajardo. L’ufficiale è stato portato in ospedale ed ora in sala operatoria”.          [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 02:57 ALLE 08:30 DI MATEDì 09 APRILE 2019

MONDO

Trump minaccia nuovi dazi Ue per Airbus
Usa pronti a colpire elicotteri, vini, formaggi e motociclette

WASHINGTON09 aprile 2019 02:57

– Donald Trump è pronto a una nuova ondata di dazi contro l’Europa in risposta agli aiuti della Ue ad Airbus, la rivale di Boeing. E’ quanto emerge da una dichiarazione dell’ufficio del rappresentante Usa al commercio, in cui si parla di dazi su elicotteri, diversi tipi di formaggi e vino e alcuni marchi di motociclette.
La dichiarazione fa riferimento alle affermazioni della Wto secondo cui gli aiuti ad Airbus hanno causato ripetutamente un impatto negativo nei confronti degli Usa.
Venezuela: Pompeo in 4 Paesi SudamericaCile, Paraguay, Perù e Colombia

CARACAS09 aprile 201904:16

– Il Segretario di Stato americano Michael R. Pompeo comincerà giovedì una visita in quattro Paesi d’America meridionale (Cile, Paraguay, Perù e Colombia) per esaminare con i governi locali gli ultimi sviluppi della situazione in Venezuela.
In un comunicato pubblicato a Washington si sottolinea che Pompeo intraprende il viaggio, che si concluderà il 15 aprile, “per rafforzare la cooperazione statunitense con l’emisfero occidentale”.
Attraverso di esso, si dice poi, “sarà possibile esaltare e rafforzare gli impegni condivisi per la democrazia ed i diritti umani, sottolineare accresciute opportunità per la prosperità e la sicurezza per i nostri cittadini, e raccogliere sostegno per la democrazia in Venezuela”.
Israele: via alle elezioni politicheTesta a testa fra Benyamin Netanyahu e Benny Gantz

09 aprile 201906:18

– TEL AVIV

– Con la apertura delle urne, sono iniziate stamane in tutto Israele le elezioni politiche.
Gli aventi diritto di voto sono 6,3 milioni di israeliani, il 16 per cento dei quali arabi. Si vota anche nell’esercito, nelle carceri e negli ospedali. Le urne saranno chiuse alle 22 locali (un’ora prima in Italia) e allora le tre principali reti televisive pubblicheranno i rispettivi exit-polls. I risultati ufficiali saranno resi noto gradualmente, nel corso della nottata e domani.
Negli ultimi sondaggi il premier e leader del Likud Benyamin Netanyahu ed il suo principale rivale Benny Gantz, leader del partito centrista ‘Blu-Bianco’, sono apparsi spalla a spalla.
Brexit:anche da Comuni ok a legge rinvioParlamento ora può cambiare richiesta May a Ue

09 aprile 201908:12

– Anche la Camera dei Comuni, dopo quella dei Lord, ha approvato la legge che obbliga la premier Theresa May a chiedere un rinvio della Brexit oltre il 12 aprile, data in cui dovrebbe scattare l’uscita di Londra dall’Ue senza accordi. Lo riferiscono i media britannici.
Inoltre il Parlamento – la regina Elisabetta dovrebbe firmarla nelle prossime ore – ha ora il potere di fare cambiamenti legalmente vincolanti – come quello sulla durata del rinvio – alla richiesta della premier all’Ue, che al momento dovrebbe puntare al 30 giugno.          [print-me title=”STAMPA”]

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VENEZUELA: ARREAZA “Sì A MONTEVIDEO”

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VENEZUELA: ARREAZA “Sì A MONTEVIDEO”

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 03:39 DI LUNEDì 08 APRILE 2019

VENEZUELA: ARREAZA “Sì A MONTEVIDEO”

– CARACAS

– Il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza ha rilanciato la disponibilità del governo di Caracas a trovare una soluzione alla attuale crisi politica attraverso il ‘Meccanismo di Montevideo’, una proposta di buoni uffici proposta mesi fa dai governi di Messico, Uruguay e Bolivia, con l’appoggio delle nazioni caraibiche che integrano il Caricom.
In un tweet Arreaza ha sostenuto che “il Meccanismo di Montevideo è l’iniziativa più sincera e rigorosa che sia stata proposta”.
Dopo aver ricordato che lo scorso sabato il presidente Nicolas Maduro ha rivolto un appello ai colleghi ai vertici dei Paesi promotori a rilanciare l’iniziativa, il ministro ha sottolineato che “il dialogo e la politica sono sempre la via” e che invece “la guerra e la violenza non hanno posto in Venezuela”.
Presentato il 7 febbraio scorso nella capitale uruguaiana, il ‘Meccanismo’ è stato definito dai suoi ideatori una proposta “per avvicinare le parti in conflitto, che si attiene ai principi di non intervento, uguaglianza giuridica degli Stati, soluzione pacifica delle controversie, rispetto dei diritti umani e autodeterminazione dei popoli”.         [print-me title=”STAMPA”]

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VENEZUELA: PARLA ELLIOT ABRAMS

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VENEZUELA: PARLA ELLIOT ABRAMS

L’INVIATO USA PER IL VENEZUELA SI ESPRIME NEGATIVAMENTE ANCHE SULLA PRESENZA RUSSA

AGGIORNAMENTO IN “MONDO” DELLE 01:34 DI VENERDì 05 APRILE 2019

VENEZUELA: PARLA ELLIOT ABRAMS

CARACAS

– L’inviato Usa per il Venezuela, Elliot Abrams, ritiene “prematura” al momento una azione militare in Venezuela, pur se assicura che gli Stati Uniti, l’Europa ed il ‘Gruppo di Lima’ hanno la “possibilità di reagire in modo abbastanza duro” se la situazione dovesse peggiorare.
In merito ad un possibile arresto del leader dell’opposizione autoproclamatosi presidente, Juan Guaidó, Abrams ha detto che spera che Maduro non faccia questo passo perché “abbiamo in serbo misure che farebbero molto male al regime”.
Rispetto al ruolo della Russia in Venezuela, Abrams lo ha definito “negativo al 100%”, visto che si è impegnata dal punto di vista militare, allorché Maduro si dice contrario a questo tipo di interventi in Venezuela.         [print-me title=”STAMPA”]

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VENEZUELA: MANIFESTAZIONI 06 APRILE

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VENEZUELA: MANIFESTAZIONI 06 APRILE

NELLO STESSO GIORNO I PRO MADURO ED I PRO GUAIDò

AGGIORNAMENTO IN “MONDO”

DELLE 01:11 DI MARTEDì 02 APRILE 2019

VENEZUELA: MANIFESTAZIONI 06 APRILE

CARACAS

– Diosdado Cabello, vicepresidente del Partito socialista unito del Venezuela (Psuv) al governo, ha annunciato che, in appoggio alle azioni del presidente Nicolás Maduro per il ristabilimento del servizio elettrico, il 6 aprile si svolgerà su tutto il territorio nazionale una mobilitazione “in difesa della sovranità e contro l’imperialismo”.
In una conferenza stampa trasmessa dalla tv statale Vtv, Cabello ha segnalato che in questi giorni “vi sono state proteste in alcuni settori di Caracas (contro i blackout) da parte di gente che non era residente là e che ha cercato di generare violenza”.
La mobilitazione annunciata da Cabello coincide con quella promossa per lo stesso giorno da Juan Guaidó, leader dell’opposizione autoproclamatosi presidente ad interim. Si tratta dell”Operazione Libertad’, una protesta nazionale “contro l’usurpazione” che secondo gli organizzatori potrebbe giungere fino al Palazzo presidenziale di Miraflores.         [print-me title=”STAMPA”]