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DALLE 12:54 ALLE 19:49

DI LUNEDì 03 DICEMBRE 2018

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I gilet gialli: il governo si dimetta
Una dei portavoce

: ‘La situazione sfuggita di mano’

Voleva cambiare età, tribunale lo bocciaOlandese voleva togliersi 20 anni, ‘sarebbe come cambiare sesso’

Giappone: addio al ‘cercapersone’Con l’arrivo del cellulare utilizzo troppo limitato

Trump, grande balzo avanti con la Cina’Incontro con Xi straordinario’

Dipendenti Cmc in Kuwait:’siamo ostaggi”Abbiamo bisogno dell’intervento del ministro degli Esteri’

L’università di Soros si sposta a Vienna’Costretti ad andare via dall’Ungheria, caso senza precedenti’

Premier ribadisce, ‘devo fare quello che la gente ci ha chiesto’

‘Italia attende rapido rilascio Silvia’Moavero vede vicepresidente Kenya. ‘Teniamo alla sua incolumità’

Mattarella riceve Abu MazenPresente all’Incontro il ministro degli Esteri Moavero

Nigeria: ‘Buhari morto’ ma lui sono vivoPresidente stronca voci su sua sostituzione con clone-impostore

Michelle Obama salta tour libro per BushEx First Lady su Twitter, importante essere con sua famiglia

Mnuchin, da Cina servono passi concreti’Impegni anche sui cambi’

Gilet Gialli: Le Pen, Macron rischia’Rinunci immediatamente all’aumento delle accise sul diesel’

India: Ironman 70.3 sbarca a GoaLa prima gara di durata indiana si svolgerà il prossimo ottobre

Michelle Obama a Meghan,non avere fretta’La pressione nel suo ruolo come nel mio può essere molto forte’

Gilet gialli non incontreranno governoSalta l’incontro. I portavoce parlano di ‘ragioni di sicurezza’ – Brexit: bufera su parere legale nascosto
Procuratore generale ai Comuni,’non interesse pubblico svelarlo’

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“A questo punto l’unica via d’uscita per calmare le acque è che il governo si dimetta”: lo dice una delle portavoce dei gilet gialli minacciati di morte dagli elementi più radicali del movimento, Jacline Mouraud, intervistataa Parigi. Quello che sta accadendo “è allucinante. Il movimento iniziato pacificamente sta sfuggendo ad ogni logica e ragionevolezza. Oggi non so come riusciremo ad uscire da questo marasma”, ha aggiunto, dicendosi “agghiacciata” dalle distruzioni di sabato a Parigi.
Mouraud, che fa parte dei leader più moderati del movimento dei gilet gialli, dichiara di “non essere nemmeno più sicura di poter confermare la riunione prevista per domani (martedì, e non oggi come detto in un primo momento) con il premier francese, Edouard Philippe. “Siamo talmente minacciati” dalle frange più radicali “che ormai non possiamo nemmeno più muoverci di casa se non vogliamo rischiare per la nostra incolumità”. “L’unica possibilità per confermare l’incontro – ha aggiunto – potrebbe essere che il governo annunci, già oggi, lo stop all’innalzamento delle accise sul carburante e garantisca la sicurezza del viaggio dalle nostre rispettive abitazioni fino alla sede del governo a Parigi”.
– L’AIA

– Aveva chiesto di poter spostare in avanti la sua data di nascita, per risultare all’anagrafe più giovane di vent’anni, ma un tribunale olandese ha respinto la sua istanza.
La storia aveva suscitato curiosità nei media di tutto il mondo: Emile Ratelband, personalità televisiva nei Paesi Bassi e considerato un guru del ‘pensiero positivo’, aveva presentato la sua richiesta alla corte di Arnhem: cambiare formalmente la sua data di nascita per risultare un 49enne. L’uomo sostiene infatti di non sentire i 69 anni e che la sua richiesta sarebbe coerente con altre innovazioni giuridiche: se è possibile cambiare nome o genere sulla carta d’identità – è la sua argomentazione – perché non anche l’età?.
– TOKYO

– Dopo 50 anni di servizio in Giappone, il ‘pager’ – il dispositivo conosciuto in Italia come il ‘cerca persone’, esce di scena a causa della presenza ormai ‘troppo ingombrante’ del telefono cellulare.
L’ultimo operatore presente nel paese, la Tokyo Telemessage, ha reso noto che sospenderà il servizio a partire dal prossimo settembre.
Gli abbonamenti ai pager hanno raggiunto il picco nel 1996 con oltre 10 milioni di clienti nel paese del Sol Levante, ma con l’arrivo dei cellulari, e successivamente l’avvento degli smartphone, la loro presenza si è drasticamente ridotta.
Oggi l’azienda ha appena 1.500 utenti nell’area metropolitana, perlopiù dipendenti di ospedali, che preferivano l’apparecchio ai cellulari per l’assenza delle onde elettromagnetiche. Il presidente di Tokyo Telemessage ha detto che utilizzerà le frequenze rese disponibili per rafforzare il segnale della pubblica sicurezza in caso di disastri naturali.

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La Cina “ha concordato di ridurre e rimuovere i dazi sulle auto provenienti in Cina dagli Usa” che “attualmente sono al 40%”. Lo scrive su Twitter il presidente americano Donald Trump, fornendo un ulteriore elemento legato verosimilmente al summit di sabato tenuto a Buenos Aires, a margine del G20, con il presidente cinese Xi Jinping, che ha sancito la tregua sui dazi di 90 giorni per definire un accordo a tutto tondo sul commercio.
“Con Xi è stato un incontro straordinario. Le relazioni con la Cina hanno fatto un grande balzo in avanti”: lo afferma Donald Trump su Twitter.
“Il presidente Xi ed io abbiamo un rapporto molto forte e personale”, afferma Trump, sottolineando come “lui ed io siamo le sole due persone che possono portare a un cambiamento grande e molto positivo sul commercio e molto oltre tra i nostri due grandi Paesi”.
“Il presidente Xi ed io abbiamo un rapporto molto forte e personale”, afferma Trump, sottolineando come “lui ed io siamo le sole due persone che possono portare a un cambiamento grande e molto positivo sul commercio e molto oltre tra i nostri due grandi Paesi”. Il presidente americano sottolinea come anche “una soluzione per la Corea del Nord è una grande cosa per la Cina e per tutti”. Tornando alla tregua sui dazi, il tycoon afferma come “gli agricoltori americani avranno benefici grandi e immediati grazie al nostro accordo con la Cina”. Pechino, aggiunge, “intende iniziare ad acquistare prodotti agricoli immediatamente. Noi produciamo i prodotti più
Quello sulle auto è stato l’ultimo fronte commerciale emerso la scorsa settimana in vista del summit tra i due leader. Il Rappresentante del Commercio americano Robert Lighthizer aveva criticato infatti la politica di Pechino sul taglio dei dazi all’import di auto al 15%, ma aggravati da un 25% quanto ai veicoli provenienti dagli Stati Uniti in risposta a una simile mossa Usa mirata a colpire il “made in China”. Lighthizer, in una nota, aveva affermato di ritenere le tariffe cinesi sul settore “estremamente oltraggiose” promettendo l’esame di “tutti gli strumenti a disposizione” per pareggiare le differenti condizioni sulle importazioni di automobili tra i due Paesi.

– BOLOGNA

– “Siamo come prigionieri in ostaggio, chiusi in casa 24 ore su 24 e adesso che si è saputo della richiesta di concordato siamo ancora più preoccupati perché tutti i fornitori verranno da noi. Non abbiamo notizie e tutto tace da ogni parte. Abbiamo bisogno dell’intervento dei ministri degli esteri di Italia e Portogallo”. Lo dicono

i due dipendenti della Cmc di Ravenna Andrea Urciuoli e Ricardo Pinela, bloccati da giorni a Kuwait City, dopo la rescissione di un contratto da 22 milioni.
I problemi per il cesenate Urciuoli e il portoghese Pinela sono iniziati il 21 novembre. Sono stati arrestati e hanno passato una notte in cella con l’accusa di aver danneggiato i macchinari delle ditte delle ditte a cui erano stati subappaltati i lavori, poi sono stati liberati. In seguito, però, sono stati minacciati di essere nuovamente arrestati.
– BERLINO

– L’università di George Soros, la Central European University, ha reso oggi ufficialmente noto il trasferimento da Budapest a Vienna. Dal settembre 2019, i programmi saranno portati avanti nella capitale austriaca, si legge in un comunicato di cui dà notizia l’Apa. “La Ceu è stata costretta ad andare via”, afferma il rettore Michael Ignatieff,.
“Questo è senza precedenti. Una istituzione americana è stata mandata via da un Paese che è alleato nella Nato”.
– LONDRA

– Theresa May insiste. Anche se il controverso accordo di uscita dalla Ue da lei siglato con Bruxelles venisse bocciato da Westminster l’11 dicembre, la premier britannica dichiara l’intenzione di voler restare a Downing Street. Nel corso di un’intervista per il programma This Morning su Itv, la May si è dimostrata ottimista e determinata a battersi per la ratifica parlamentare dell’intesa. “Il mio compito è garantire che il governo faccia quello che la gente ci ha chiesto, ovvero lasciare l’Ue, ma nel modo migliore possibile”, ha ribadito la premier.

– Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Vice Presidente della Repubblica del Kenya, William Ruto. Al rappresentante keniano, incontrato a quattr’occhi, il ministro ha confermato “la forte aspettativa italiana al massimo e solerte impegno in vista della rapida liberazione di Silvia, sottolineando quanto l’Italia tenga all’attenta tutela della sua incolumità”. Lo riferisce una nota della Farnesina.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il Presidente della Palestina, Mahmoūd Abbās, intrattenendolo a colazione. Era presente all’incontro il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi. Lo rende noto un comunicato del Quirinale.
– LAGOS

– “Sono davvero io, ve lo assicuro.
Festeggerò presto il mio 76/o compleanno e sono ancora in forze nonostante molte persone speravano che fossi morto durante la mia malattia”. Il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, ha stroncato così le voci che da tempo circolano sui social network – alimentate da complottisti – riguardo ad un clone-impostore che avrebbe preso il suo posto quando, a loro dire, lo scorso anno dopo un lungo ricovero a Londra non sarebbe sopravvissuto alle cure.
L’occasione per allontanare ogni dubbio è stato un incontro con un gruppo di connazionali durante la visita in Polonia dove il presidente nigeriano partecipa alla Conferenza sul Clima delle Nazioni Unite.
– NEW YORK

– Michelle Obama salterà le tappe europee del tour per promuovere il suo libro ‘Becoming’ per partecipare al funerale di George H.W Bush. Lo ha annunciato la stesse First Lady su Twitter sottolineando che per lei e’ importante essere con la famiglia dell’ex presidente degli Stati Uniti per commemorare la sua vita esemplare. “Sfortunatamente – ha aggiunto – ciò mi impedirà di essere a Parigi e Berlino. Sono commossa dall’entusiasmo per le mie memorie e farò in modo da riprogrammare il mio viaggio il prossimo anno”. Michelle ha inoltre chiesto ai suoi lettori di unirsi a lei nel suo omaggio a Bush e al suo straordinario contributo al mondo. Le commemorazioni per l’ex presidente sono iniziate oggi e si concluderanno giovedì. Bush sarà sepolto in Texas accanto alla moglie Barbara.
– WASHINGTON

– Perché il patto Trump-Xi porti a risultati veri “abbiamo bisogno di vedere qualcosa di concreto dalla Cina nei prossimi 90 giorni”: lo afferma il segretario al tesoro Usa, Steve Mnuchin, sottolineando come Pechino si sia impegnata anche sul fronte dei cambi. Trump guiderà direttamente e in prima persona i negoziati con la Cina, assistito dai suoi più stretti consiglieri, ha aggiunto Mnuchin spiegando come sarà il tycoon ad assumere il comando al tavolo dei colloqui e non il consigliere per le politiche commerciai della Casa Bianca, il superfalco Peter Navarro o il rappresentante Usa per il commercio Robert Lighthizer.
– PARIGI

– La leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, lancia un forte appello al presidente Emmanuel Macron affinché rinunci alla strategia del “confronto” e congeli “immediatamente” l’innalzamento delle tasse sulla benzina diesel, come invocato dai gilet gialli, o si rischiano “conseguenze drammatiche”. Le Pen ha risposto ai giornalisti uscendo dal suo incontro a Parigi con il premier Edouard Philippe.
– NEW DELHI

– Sarà disputata l’anno prossimo, in ottobre, a Goa, la prima gara Ironman indiana, Ironman70.3. Lo ha annunciato la federazione internazionale, attraverso il direttore esecutivo della sezione Asia, Geoff Meyer: “Negli ultimi anni abbiamo visto crescere la partecipazione degli indiani alla nostra gara di triatlon, ma ci piaceva soprattutto l’idea di portare atleti di altri paesi a conoscere la straordinaria regione che circonda Goa”. I tre momenti della Ironman di Goa prevederanno la prova di nuoto di 1,900 metri nelle acque di Marine Drive, seguita dalla corsa in bici di 90 km su una pista che costeggia il lungomare, attraversa la città e segue il fiume; e si concluderanno con i 25 km di corsa sul loop del Dona Paula Beach. L’attenzione dei media è già alta: il quotidiano The Hindu dedica oggi un’intera pagina all’avvenimento. L’India sta già rispondendo con entusiasmo alla competizione, notoriamente durissima, attratta anche dai costi altissimi, che ne fanno uno status symbol.

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“Prendersi del tempo” e “non avere fretta” di adattarsi ad una vita “che non aveva mai sognato di poter condurre”. E’ il consiglio di Michelle Obama a Meghan Markle. In un’intervista alla versione britannica della popolare rivista ‘Good Housekeeping’ l’ex first Lady spiega che nei casi come il suo o quello della moglie del principe Harry “la pressione che si sente – da se stessi e dagli altri – certe volte può essere molto forte”. “Quindi il mio più grande consiglio è di prendersi del tempo e non avere fretta di fare nulla. Ho passato i primi mesi alla Casa Bianca soprattutto preoccupandomi delle mie figlie – racconta Michelle – assicurandomi che iniziassero bene la scuola e si facessero nuovi amici prima di lanciarmi in qualcosa di più ambizioso”.
– PARIGI

– I rappresentanti dei “gilet gialli liberi”, che si erano detti disposti a trattare con il governo francese per “un’uscita dalla crisi”, non saranno domani a palazzo Matignon. Ai media francesi alcuni di loro hanno parlato di “ragioni di sicurezza”.

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Se l’accordo raggiunto da Theresa May con Bruxelles per la Brexit venisse approvato dalla Camera dei Comuni, il Regno Unito rimarrebbe intrappolato “a tempo indeterminato” nell’unione doganale con l’Ue. Sarebbe questo il verdetto espresso dal Procuratore Generale britannico Geoffrey Cox in un parere legale riservato. Cox, riferendo in merito ai Comuni, ha detto che l’intesa raggiunta sulla Brexit è un “saggio compromesso” ma per il Regno Unito sarebbe preferibile poter uscire dal backstop unilateralmente. Cox ha aggiunto che pubblicare il parere legale “non è nell’interesse pubblico”.
Incalzato dalla deputata laburista Harriet Harman, il procuratore Cox ha detto di trovarsi in mezzo a “un’aspro conflitto di principi costituzionali” ribadendo che l’unico motivo per cui non intender rendere pubblico il parere è “perchè sarebbe contrario all’interesse generale”. “Questa è l’unica considerazione che muove me e il governo”, ha detto Cox liquidando la questione con un “non c’è niente da vedere qui”.       [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 22:49 DI DOMENICA 18 NOVEMBRE 2018

ALLE 07:27 DI LUNEDì 19 NOVEMBRE 2018

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Musk lancerà altri 7.518 satelliti
Per garantire banda larga ovunque. Piano anti detriti spaziali

Trump, tutti sapevano dov’era Osama’Potevano prenderlo prima’. Amm. McRaven tra critici presidente

Uruguay darà asilo a ex presidente PerùLo ha detto il ministro degli Esteri Nin Novoa

Messico, boss narcos morto d’infartoHéctor Leyva trasportato dal carcere in ospedale d’urgenza

rtiVietnam, tempesta causa frana, 13 mortiSi cercano ancora dispersi, evacuate zone ad alto rischio

Haiti: proteste e scontri, 6 mortiMobilitazioni contro corruzione in varie parti del Paese

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WASHINGTON

– Elon Musk lancia un nuovo, avveniristico programma per portare internet anche nelle aree più remote del mondo: la sua società Space X ha infatti ottenuto l’autorizzazione a mettere in orbita 7.518 satelliti dalla Federal Communications Commission (Fcc), che nello stesso tempo ha chiesto però di ridurre i crescenti rischi legati ai detriti spaziali. Space X ha già due satelliti di prova in orbita e in precedenza si era aggiudicata l’autorizzazione per altri 4.425 satelliti, anche questi progettati per fornire comunicazioni a banda larga ma utilizzando orbite alte, oltre i mille chilometri dal nostro pianeta. Gli ultimi invece saranno micro satelliti di nuova generazione (alcuni lunghi solo 10 centimetri e pesanti meno di un chilo e mezzo) che, volando veloci su orbite molto più basse e collegati tra loro, consentiranno di coprire in modo capillare ogni angolo del mondo, senza limiti legati alle condizioni meteo. E con minori costi.
– WASHINGTON

– Donald Trump ha deriso William H. McRaven, il venerato ammiraglio in pensione dei Navy Seal a capo delle operazioni che portarono all’uccisione di Osama bin Laden, suggerendo in una intervista a Fox News che avrebbe potuto catturare prima il leader di Al Qaida. “Non sarebbe stato bello se avessimo catturato Osama bin Laden un po’ prima?”, ha chiesto il presidente, sostenendo che il capo del network terroristico viveva in Pakistan in una bella residenza “proprio vicino all’accademia militare”. “Tutti in Pakistan sapevano che era lì”, ha aggiunto, definendo inoltre McRavem un “fan di Hillary Clinton” e un “sostenitore di Obama”. L’ammiraglio in precedenza lo aveva criticato pesantemente.
– MONTEVIDEO

– L’Uruguay è orientato a concedere l’asilo politico all’ex presidente peruviano Alan Garcia che sabato sera lo ha richiesto presentandosi fisicamente nell’ambasciata uruguaiana a Lima. Lo ha detto il ministro degli Esteri uruguaiano, Rodolfo Nin Novoa, parlando con i giornalisti. D’altra parte lo stesso capo della diplomazia uruguaiana, interrogato da El Comercio di Lima, ha indicato che “non esiste un termine preciso per rispondere alla richiesta dell’ex capo dello Stato peruviano”, aggiungendo che “stiamo aspettando informazioni su questo tema annunciate dal Perù, che esamineremo, e dopo le quali daremo la nostra risposta ufficiale”. La decisione, ricordano gli esperti, sarà adottata in base alla Convenzione sull’asilo diplomatico del 1954, di cui sono firmatari sia il Perù sia l’Uruguay. Si è appreso che Garcia ieri ha telefonato personalmente al presidente uruguaiano Tabaré Vázquez a cui ha richiesto l’ asilo politico.
– CITTA’ DEL MESSICO

– Uno dei più noti boss del narcotraffico messicano, Héctor Manuel Beltrán Leyva, è morto oggi per una crisi cardiaca in un ospedale messicano dove era stato trasferito d’urgenza da un carcere dello Stato del Messico. Lo riferisce l’agenzia di stampa Notimex.
Conosciuto con il soprannome di ‘El H’ Leyva, 56 anni, era stato arrestato a San Miguel Allende, Stato di Guanajuato, ed era in prigione dal 2 marzo 2016 in attesa di essere processato per numerosi reati legati alla sua attività.
In un primo momento alleato con i suoi fratelli a Joaquín Guzmán Loera (‘El Chapo’ Guzmán), capo del Cartello di Sinaloa, Leyva ne era diventato acerrimo nemico.
Prima del suo arresto, risiedeva nello Stato di Querétaro e operava con un profilo basso, facendosi passare per una persona benestante che commerciava in immobili ed in opere d’arte.
– HANOI

– Uno smottamento dovuto alle forti piogge che hanno accompagnato una tempesta tropicale ha ucciso almeno 13 persone in Vietnam. Secondo un funzionario della protezione civile della provincia di Khanh Hoa circa 600 soldati sono stati mobilitati per la ricerca dei dispersi e per evacuare la popolazione dalle zone ad alto rischio. La frana provocata dalla tempesta tropicale Toraji ha fatto crollare diverse case seppellendone gli occupanti in diversi billaggi della città turistica di Nha Trang. La tempesta si è poi declassata a depressione tropicale – ha fatto sapere l’Autoprità vietnamita per la gestione dei disastri – una volta al largo delle provincie costiere meridionali di Binh Thuan e Ninh Thuan. Il Vietnam è soggetto a tempeste e inondazioni che uccidono ogni anno centinaia di persone.
– PORT-AU-PRINCE

– Sei persone sono morte e almeno 5 sono rimaste ferite ad Haiti durante alcune dimostrazioni in varie parti del Paese contro le malversazioni avvenute nell’ambito di un programma venezuelano che forniva al Paese petrolio in sovvenzione.
Il presidente Jovenel Moise ha fatto appello al dialogo con i gruppi di opposizione che chiedono le sue dimissioni per non aver saputo individuare i responsabili. Migliaia di haitiani hanno marciato verso il Palazzo nazionale della capitale Portau-Prince sollecitando una indagine sui 3,8 miliardi di dollari ricevuti da Haiti nell’ambito del programma regionale Petrocaribe. Gli scontri con la polizia sono scoppiati dopo che i manifestanti avevano inscenato blocchi stradali e roghi di penumatici. Altri scontri si sarebbero verificati in altre città. Un’indagine del Senato haitiano ha fatto emergere episodi di corruzione a carico di almeno 14 ex esponenti dell’amministrazione dell’ex presidente Michel Martelly, ma nessuno di loro è stato rinviato a giudizio.   [print-me title=”STAMPA”]