TRUMP: ACCORDO IMPORTANTE
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TRUMP: ACCORDO IMPORTANTE SENZA FRETTA

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TRUMP: ACCORDO IMPORTANTE SENZA FRETTA

TRUMP: ACCORDO IMPORTANTE SENZA FRETTA

DI GIOVEDì 28 FEBBRAIO 2019

TRUMP: ACCORDO IMPORTANTE SENZA FRETTA

PECHINO

  • Donald Trump ha detto che “non c’è fretta” per la denuclearizzazione della Corea del Nord: nelle dichiarazioni iniziali del secondo faccia a faccia con il leader Kim Jong-un, il tycoon ha affermato che “la velocità non è così importante”, mentre lo è “raggiungere il giusto accordo”.
    “Apprezzo molto che non ci siano più test nucleari e di missili.
    Di nuovo, non ho fretta. Non vogliamo i test, noi abbiamo sviluppato qualcosa di veramente speciale su quello”. Trump ha aggiunto di avere rispetto per “il generale Kim e il suo Paese”.     POLITICA
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Borsa:Shanghai chiude a +5,60% con Trump
Cina, con Usa raggiunti ‘sostanziali progressi’

25 febbraio 201908:42

– Le Borse cinesi chiudono in rally per l’ottimismo del presidente Usa Donald Trump sul negoziato commerciale con la Cina: l’indice Composite di Shanghai vola del 5,60% (passo più ampio da luglio 2015), a 2.961,28 punti mentre quello di Shenzhen balza del 5,42% (a 1.557,27) e torna positivo da inizio anno. Il tycoon estenderà la scadenza del 1 marzo per l’aumento dei dazi dal 10 al 25% su 200 miliardi di dollari di beni ‘made in China’ parlando di “sostanziali progressi” (lo ha fatto anche la delegazione cinese) confermando la volontà di un vertice con Xi Jinping a Mar-a-Lago.
Cina e Usa hanno raggiunto “sostanziali progressi” nel negoziato sul commercio, al termine del settimo round di colloqui e “continueranno il loro lavoro”: la delegazione di Pechino ha spiegato, secondo l’agenzia Nuova Cina, che passi in avanti sono stati fatti su “trasferimento di tecnologia, protezione dei diritti della proprietà intellettuale, barriere non tariffarie, industria dei servizi, agricoltura e tassi di cambio”.
Svizzera, 17enne muore in motoslittaGrave il padre, vittime della Valchiavenna

MILANO25 febbraio 201909:08

– Un diciassettenne è morto e il padre è rimasto ferito in modo grave in un incidente con la motoslitta in Svizzera, in val Mesolcina. Federick Scaramella, 17 anni, è morto sul colpo mentre suo padre Christian, 45 anni, artigiano di Samolaco (Sondrio), è in gravi condizioni. I soccorritori elvetici riferiscono che il giovane è precipitato per diverse centinaia di metri. A Mesocco (Svizzera), una volta scattato l’allarme, nella serata di ieri, è stato allestito un campo base per la ricerca, da cui sono partiti diversi elicotteri. Il recupero dei due residenti in Valchiavenna è stato effettuato dalla Rega, il servizio di elisoccorso elvetico, che ha provveduto a trasportare il padre in un ospedale attrezzato di Bellinzona, mentre il corpo del figlio è stato ricomposto in attesa di ricevere dalla magistratura del Canton Grigioni il nulla osta per il rimpatrio.
Partito Macron in testa alle europeeSondaggio, al 22 Republique en Marche, segue Le Pen con 19-20%

RIGI25 febbraio 201910:01

– La Republique en Marche, il partito della maggioranza di governo in Francia, non ha ancora designato il suo capolista alle europee ma, con Emmanuel Macron alla sua testa, arriverebbe in prima posizione con il 22% delle preferenze.
Lo rivela un sondaggio Harris Interactive per la tv TF1 e il quotidiano Le Figaro. Al secondo posto il Rassemblement National di Marine Le Pen con il 19-20%, mentre la destra dei Republicains è lontana al 12% delle intenzioni di voto.

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Kazakhstan, Askar Mamin nominato premier
Il governo precedente è stato licenziato per incapacità

MOSCA25 febbraio 201910:31

– Il presidente kazako Nursultan Nazarbayev ha firmato l’ordine esecutivo con cui nomina Askar Mamin primo ministro. Lo ha detto il servizio stampa presidenziale su Twitter. Nazarbayev ha dichiarato durante l’assemblea plenaria del Mazhilis – la camera kazaka – che “al governo sono stati dati i poteri necessari e ora deve adempiere ai suoi obblighi nei confronti del popolo assumendosi le proprie responsabilità”. Il Mazhilis ha confermato la nomina. Nazarbaev ha licenziato il governo il 21 febbraio scorso citando la sua incapacità di aumentare il tenore di vita della popolazione e diversificare l’economia dal settore energetico. Il presidente ha anche detto che le piccole e medie imprese non sono diventate quella forza trainante per la crescita economica del paese, come si era sperato. La mossa arriva tra le crescenti proteste in tutto il Paese sulle condizioni di vita, scatenate dalla morte di cinque ragazzi bruciati all’interno della loro casa una notte in cui entrambi i genitori si trovavano al lavoro.
Turchia, arresto per 100 militariAccusati di mantenere contatti con membri dell’organizzazione

ISTANBUL25 febbraio 201910:38

– Nuova massiccia operazione in Turchia contro sospetti infiltrati nelle forze armate per conto della rete di Fethullah Gulen, accusata dal presidente Recep Tayyip Erdogan di aver orchestrato il fallito colpo di stato del luglio 2016. La procura di Ankara ha emesso stamani 100 mandati d’arresto, 67 dei quali nei confronti di militari tuttora in servizio attivo presso il comando delle forze di terra. Tra i ricercati c’è anche un civile, impiegato al ministero del Commercio. L’accusa è di aver tenuto contatti con membri dell’organizzazione attraverso schede prepagate e telefoni pubblici per proseguire l’attività eversiva.
Allarme Onu, ondata xenofoba e razzista nel mondoGuterres: ‘In 3 anni uccisi 1000 reporter-attivisti diritti umani’

GINEVRA25 febbraio 201911:14

Il mondo è alle prese con “una ondata di xenofobia, razzismo e intolleranza” ed i diritti umani stanno perdendo terreno a livello globale: lo ha detto il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel suo discorso di apertura del Consiglio per i diritti umani dell’ Onu a Ginevra.Guterres ha espresso allarme di fronte a ciò che ha definito un “restringimento dello spazio civico”, sottolineando che negli ultimi tre anni sono stati uccisi oltre 1.000 tra giornalisti e attivisti per i diritti umani.

Senegal: premier,riconfermato presidenteMa l’opposizione contesta l’esito del voto

25 febbraio 201911:03

– Il premier del Senegal Mohammed Boun Abdallah Dionne ha annunciato che l’attuale presidente Macky Sall è stato rieletto, nonostante l’opposizione contesti questo risultato invocando un ballottaggio. Dionne, che fa parte del partito di maggioranza, ha detto ai giornalisti che un risultato ancora non ufficiale attesta Sall al 57%. Tuttavia, il principale candidato di opposizione Idrissa Seck, ha detto che lui e i suoi sostenitori non accettano questi risultati e la vittoria di Sall. La commissione elettorale dovrebbe pubblicare i risultati definitivi delle elezioni presidenziali domani. Sall ha sfidato quattro altri candidati tra cui Seck, candidato già per due volte alla carica di presidente, senza successo.
Moldavia, avanti socialisti pro-russiA risultati quasi definitivi nessun partito ha la maggioranza

MOSCA25 febbraio 201911:06

– I risultati pressoché definitivi delle elezioni parlamentari in Moldavia mostrano come nessun partito abbia ottenuto la maggioranza, un risultato che lascia l’ex repubblica sovietica nel limbo tra le forze filo-occidentali e quelle pro-Russia. Con il 98 per cento dei voti scrutinati, infatti, i socialisti dell’opposizione pro-Russia avevano il 31,35 per cento, mentre il gruppo pro-europeo ACUM aveva il 26,17 per cento. Il Partito Democratico, attualmente al potere, è al terzo posto con il 24%. L’alleanza governativa ha perso il sostegno a causa della corruzione dilagante, del calo degli standard di vita e più in generale per l’erosione della democrazia in Moldova (situata tra Romania e Ucraina). Il presidente moldavo Igor Dodon ha messo in guardia che un’altra tornata elettorale potrebbe rendersi necessaria nei prossimi mesi e che l’esito inconcludente del voto potrebbe portare all’instabilità.
Commercio: Tajani, vero problema è CinaPresidente Parlamento Ue, ‘scontro Usa-Ue danneggia entrambi’

BRUXELLES25 febbraio 201911:08

– “Uno scontro sul commercio tra Usa e Ue danneggia entrambe le sponde dell’Atlantico. Il vero problema, oggi, è la Cina, che è lungi dall’essere una economia di mercato e si pone spesso fuori dalle regole. Lasciamoci alle spalle controversie su dazi e tariffe. È tempo che Usa e Europa facciano fronte comune contro le pratiche sleali”. Così il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, alla vigilia della visita ufficiale negli Stati Uniti.
“In generale, l’Unione Europea e gli Stati Uniti condividono valori fondamentali, quali la libertà, garantita da robuste democrazie liberali e Stato di diritto. In un mondo dove crescono le tentazioni autoritarie e i regimi illiberali, siamo alleati naturali. Dobbiamo continuare ad esserlo sempre di più – ha aggiunto -. Proprio in questi giorni, stiamo combattendo, insieme, una battaglia storica per riportare la democrazia e la salvaguardia dei diritti umani in Venezuela, dove un dittatore spietato calpesta i diritti del popolo, riducendolo allo stremo”.
Maggioranza francesi, basta gilet gialliSondaggio, a 100 giorni da inizio proteste 55% dice basta

PARIGI25 febbraio 201912:00

La maggioranza dei francesi vuole lo stop della mobilitazione dei gilet gialli: è quanto emerge da un sondaggio realizzato dall’istituto Odoxa Dentsu-Consulting per France Inter a cento giorni dall’inizio della protesta, il 17 novembre scorso.
Secondo lo studio, il 55% delle persone intervistate vuole la fine della mobilitazione quando a fine novembre erano invece il 66% a chiedere alle casacche gialle di andare avanti, il 55% a gennaio.
Intanto, esponenti del movimento come Jacline Mouraud, fondatrice del partito ‘Les Emergents’, sottolineano la necessità di strutturarsi politicamente per continuare la protesta non sulle rotatorie ma candidandosi alle elezioni.

Venezuela, 25 morti in 48 oreLo denuncia il sindaco di Gran Sabana, rifugiato oltreconfine

SAN PAOLO25 febbraio 201911:22

– In due giorni di repressione, da sabato scorso, le forze di sicurezza e gli irregolari chavisti hanno ucciso 25 persone e ne hanno ferito almeno 84 a Gran Sabana, alla frontiera venezuelana con il Brasile. Lo ha denunciato il sindaco della località, Emilio Gonzalez, che si è rifugiato in Brasile, attraversando il confine clandestinamente.
Turchia, Sentop presidente ParlamentoDopo dimissioni Yildirim per candidarsi a sindaco Istanbul

ISTANBUL25 febbraio 201911:25

– Il Parlamento turco ha eletto come suo nuovo presidente Mustafa Sentop, deputato dell’Akp del presidente Recep Tayyip Erdogan. Prende il posto di Binali Yildirim, che si era dimesso la scorsa settimana per candidarsi a sindaco di Istanbul nelle elezioni amministrative del 31 marzo. Sentop, 51 anni, è stato eletto come 29/mo speaker della Grande assemblea nazionale di Ankara alla terza votazione, con 336 voti sui 600 seggi. Il candidato dell’Akp ha avuto il decisivo sostegno dei nazionalisti del Mhp, che con il loro appoggio garantiscono al partito di Erdogan la maggioranza assoluta in Parlamento. Le due forze riproporranno la coalizione anche alle prossime amministrative.
Venezuela: Cina, aiuti senza altri finiPechino invita a rispetto sovranità, ‘no a interferenze esterne’

PECHINO25 febbraio 201911:35

– La Cina spera che la comunità internazionale possa fornire un aiuto “costruttivo” al Venezuela basato sulla sovranità del Paese: dopo il respingimento degli aiuti stranieri da parte dell’esercito e gli scontri al confine col Brasile tra gli oppositori del presidente Maduro e le forze di sicurezza a lui fedeli, il ministero degli Esteri di Pechino auspica possa essere mantenuta la calma e la pace, reiterando la condanna dei tentativi esterni di interferenza su vicende interne o l’uso di cosiddetti “aiuti umanitari per fini politici”.
Rohani, contro sanzioni Usa più exportAppello presidente a imprenditori, ‘combattiamo disoccupazione’

ISTANBUL25 febbraio 201911:40

– Per superare l’ostacolo delle sanzioni Usa, l’Iran deve sviluppare maggiormente anche le sue esportazioni non petrolifere. È l’invito lanciato dal suo presidente Hassan Rohani al mondo imprenditoriale, in un incontro oggi al ministero del Lavoro e del Welfare. “La disoccupazione è la causa principale dei problemi sociali e la creazione di posti di lavoro è una responsabilità nazionale”, ha detto Rohani, sottolinenando la necessità di sviluppare prodotti nazionali per favorire lo sviluppo. Sotto la sua presidenza, il numero dei lavoratori è salito da 20,6 a 24 milioni, ha aggiunto, spiegando però che gli obiettivi del governo sono di gran lunga superiori. Di recente, Rohani è finito nel mirino degli ultraconservatori per la difficile situazione economica e le conseguenze del ritiro americano dall’accordo sul nucleare.
Brexit:premier Olanda,Gb come sonnambuliVerso un ‘no deal’. Rutte, ‘Svegliatevi e trovate una soluzione’

25 febbraio 201912:36

– “La Gran Bretagna è come un sonnambulo che cammina verso una Brexit senza accordo. Tutto questo è inaccettabile e i vostri migliori amici devono avvertirvi. Svegliatevi, sta succedendo veramente. Arrivate alle conclusioni e trovate un accordo”. E’ l’appello a Londra del premier olandese Mark Rutte che, parlando con la Bbc, si è detto “non ottimista” sulla possibilità che la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione Ue Jean-Cluade Juncker trovino un nuovo modo di gestire il backstop. Sulla possibilità di posticipare il divorzio da Bruxelles Rutte ha detto che “dipende dalla Gran Bretagna. Se Londra chiede un’estensione l’Ue chiederà a sua volta che cosa vorrà farci? Non vogliamo continuare a girare a vuoto per i prossimi mesi”.
Burkina Faso: ‘uccisi 29 estremisti’Esercito, in operazione la settimana scorsa nell’est del Paese

OUAGADOUGOU25 febbraio 201912:42

OUAGADOUGOU25 febbraio 201912:42

– L’ esercito del Burkina Faso ha riferito che forze per la difesa e la sicurezza hanno ucciso 29 estremisti in una operazione condotta la scorsa settimana nell’est del Paese. Il portavoce delle Forze armate Karim Ouili ha detto che l’operazione è stata portata a termine tra il 19 e il 20 febbraio con mezzi aerei e di terra nelle località di Kompienbiga, Kabonga e un’area turistica dedicata alla caccia.
Sequestrate anche armi, munizioni e altri materiali. Il Burkina Faso ha visto un forte aumento di attacchi estremisti negli ultimi anni. L’area interessata, che prima riguardava soprattutto la regione settentrionale del Sahel, si è ora spostata verso le foreste ai confini con il Niger.
Il governo ha recentemente dichiarato lo stato di emergenza in 14 province di sette regioni. Il Burkina Faso è parte della forza regionale antiterrorismo del Sahel G5.
Corea Nord: treno Kim nell’Hunan,in CinaProsegue viaggio leader in vista summit con Trump in Vietnam

PECHINO25 febbraio 201912:48

– Il leader nordcoreano Kim Jong-un è giunto nel pomeriggio col suo treno speciale alla città cinese di Hengyang, nella provincia dell’Hunan, dopo una breve sosta nella capitale Changsha, intorno alle 15.30 (6.30 in Italia).
Lo riferisce l’agenzia Yonhap, in merito al terzo giorno di viaggio del leader in vista del secondo summit con il presidente Usa Donald Trump che si terrà ad Hanoi il 27-28 febbraio.
Il percorso scelto è quindi quello più breve tra la Corea del Nord e il Vietnam: arrivato questa mattina a Wuhan (capitale dell’Hubei) c’era la possibilità di un percorso che si spingesse più a sud, fino alla città di Guangzhou.
Il convoglio di 21 vagoni è atteso ora a Nanning (provincia del Guangxi) e Pingxiang (Jiangxi), città al confine. Secondo le indiscrezioni, Kim dovrebbe spingersi poco dopo a Dong Dang, in Vietnam, e continuare in auto i 170 km per Hanoi.
Turchia: libera pittrice curda DoganAccusata di terrorismo per quadro su macerie intervento esercito

TANBUL25 febbraio 201912:53

– Dopo oltre due anni e nove mesi, la pittrice curda Zehra Dogan è stata rilasciata da una prigione turca, dove si trovava con l’accusa di “propaganda terroristica” per aver dipinto e condiviso sui social media un quadro che mostrava le macerie della città di Nusaybin, nel sud-est curdo del Paese, dopo le operazioni militari di Ankara contro il Pkk.
Il suo caso aveva suscitato indignazione a livello internazionale e in sua difesa si era schierato anche Banksy, che l’aveva rappresentata dietro le sbarre in un murales lungo 20 metri a New York. Dal carcere, l’artista ha continuato a dipingere usando il cibo e il suo stesso sangue, in assenza dei materiali necessari. Dogan è anche giornalista ed è stata tra le fondatrici dell’agenzia di stampa di sole donne Jinha, chiusa dopo il fallito golpe del 2016 perché accusata di legami terroristici con il Pkk.
Berlino, serve più pressione su MaduroCi consultiamo con partner Ue. Caracas rifiuta nostri aiuti

BERLINO25 febbraio 201912:55

– “Il governo tedesco ritiene che si debba aumentare la pressione su Maduro affinché si arrivi a libere elezioni nel Paese”, e su questo Berlino “si consulta con i suoi partner europei al momento”. Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri tedesco, a Berlino, in conferenza stampa.
La Germania ha offerto 5 milioni di euro di aiuti umanitari per il Venezuela, che Maduro rifiuta perché non ammette la situazione di emergenza umanitaria, ha spiegato poi la portavoce del governo Ulrike Demmer.
Berlino ha espresso soddisfazione per la concertazione della linea europea, nel weekend, e Demmer ha citato Mogherini, secondo la quale il caso venezuelano deve avere una “soluzione politica”.          [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 06:33 ALLE 14:48 DI DOMENICA 24 FEBBRAIO 2019

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Guaidò: ogni opzione contro Maduro
Appello leader opposizione Venezuela a comunità internazionale

CUCUTA (COLOMBIA)24 febbraio 201906:33

– Il leader dell’opposizione venezuelana Juan Guaidò afferma che chiederà alla comunità internazionale di mantenere “tutte le opzioni aperte” nella lotta per cacciare il presidente Nicolas Maduro.
L’appello di Guaidò arriva dopo una turbolenta giornata in cui una campagna di aiuti umanitari sostenuta dagli Stati Uniti da inviare in Venezuela ha incontrato una forte resistenza da parte delle forze di sicurezza, che hanno sparato lacrimogeni sui manifestanti lasciando almeno due morti e circa 300 feriti.
Ieri sera il leader dell’opposizione proclamatosi presidente ad interim ha twittato: “Gli eventi di oggi mi hanno obbligato a prendere una decisione: proporre in modo formale alla comunità internazionale di mantenere tutte le opzioni disponibili per liberare questo Paese, che lotta e continuerà a lottare”.
Guaido’ ha detto che incontrerà domani il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence, nel vertice d’emergenza dei ministri degli Esteri del gruppo di Lima sulla crisi del Venezuela nella capitale colombiana Bogotà.

India: liquore adulterato, ora 133 mortiSale bilancio tragedia di giovedì scorso

GAUHATI (INDIA)24 febbraio 201907:32

– E’ salito ad almeno 133 morti e 225 intossicati il bilancio di due distinti episodi nel nordest dell’India in cui persone hanno bevuto liquore adulterato, giovedì scorso. Lo rendono noto le autorità.
Le vittime di uno dei più letali incidenti legati ai liquori in India sono perlopiù operai di piantagioni di tè dei distretti di Golaghat e Jorhat nello Assam, il più grande stato indiano di produzione di tè con oltre 1.000 piantagioni che forniscono oltre il 50% della produzione nazionale.
I lavoratori hanno consumato un liquore contaminato con alcol metilico, una sostanza chimica che attacca il sistema nervoso centrale. Hanno cominciato a perdere i sensi e sono stati portati di corsa negli ospedali vicini. Solo nelle ultime 24 ore sono morti 34 pazienti.
Il proprietario di un’unità di produzione locale di bevande e altre 13 persone sono state arrestate. La gente del posto ha vandalizzato la casa di uno di loro arrestati. Le autorità hanno raccolto campioni per i test medici.
Iran: sottomarino lancia missile cruisePer la prima volta. Durante esercitazione annuale Stretto Hormuz

TEHRAN24 febbraio 201908:21

– L’Iran ha reso noto di avere lanciato un missile da crociera da un sottomarino per la prima volta nella storia del Paese durante l’esercitazione annuale in corso nello Stretto di Hormuz.
Secondo l’agenzia di stampa semi ufficiale Fars, il lancio è avvenuto oggi: la Fars ha inoltre pubblicato una fotografia di un sottomarino verde in superficie mentre lancia un missile arancione, spiegando che anche altri sottomarini della flotta iraniana sono in grado di lanciare questo tipo di missili.
Afghanistan:Onu,record 2018 civili mortiRapporto, bilancio morti e feriti a 10.993, il più alto dal 2009

KABUL24 febbraio 201908:29

– L’anno scorso ben 10.993 civili sono morti o sono rimasti feriti in Afghanistan, ovvero il bilancio annuale più pesante dal 2009: è quanto emerge dal rapporto annuale della Missione di assistenza dell’Onu nel Paese pubblicato oggi. Si tratta del numero di morti e feriti più alto da quando l’organizzazione ha cominciato a raccogliere queste statistiche. L’incremento del 2018 è dovuto a un maggior numero di attacchi suicida da parte dell’Isis, ma anche a un aumento dei raid aerei della coalizione a guida Usa.
Moldavia al voto,sfida russo-occidentaleDifficilissima situazione economica, il 20% è emigrato

24 febbraio 201909:22

– Oltre tre milioni di elettori sono chiamati oggi alle urne nell’ex Repubblica sovietica della Moldavia per eleggere il Parlamento, in una consultazione contrassegnata da forti tensioni tra lo schieramento filo-occidentale e quello filo-russo.
La coalizione pro-europea guidata dal Partito Democratico ha visto erodere il suo consenso per diversi casi di corruzione e la difficilissima situazione economica, che dal 2008 ha costretto il 20 per cento della popolazione a lasciare il Paese, stretto tra la Romania e l’Ucraina. Molti di questi emigrati sono approdati anche in Italia.
Al Partito Democratico si contrappone il Partito Socialista filo-russo, il cui ex leader Igor Dodon è presidente della Repubblica dal 2016. Alla consultazione partecipa anche un partito pro-europeo, Acum.
Il Partito Democratico aspira a portare il Paese, già associato alla Ue, nella Nato, suscitando le inquietudini di Mosca.

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Senegal: urne aperte per presidenziali
Il presidente Macky Sall è in corsa per un secondo mandato

DAKAR24 febbraio 201910:17

– Urne aperte da questa mattina per le elezioni presidenziali in Senegal, dove il presidente Macky Sall è in corsa per un secondo mandato.
Sall dovrà assicurarsi la maggioranza del voto per evitare il ballottaggio: i suoi principali rivali sono l’ex premier Idrissa Seck e l’ex funzionario del fisco Ousmane Sonko.
Questa settimana Amnesty International ha lanciato un appello per elezioni libere e senza intimidazioni, esortando le autorità a prendere misure appropriate per assicurare che il voto si tenga in un clima pacifico e nel pieno rispetto del diritto di tutte le persone di esprimere il loro punto di vista.
Corea Nord:treno di Kim verso il VietnamMedia, a Hanoi arrivato cargo con agenti sicurezza e veicoli

PECHINO24 febbraio 201910:39

– Il treno speciale del leader nordcoreano Kim Jong-un, dopo l’ingresso in Cina di ieri sera a Dandong, è stato visto nella città portuale di Tianjin, alle porte di Pechino, diretto verso sud per il secondo summit con il presidente americano Donald Trump, in Vietnam.
Lo riporta l’agenzia Yonhap che indica, citando fonti anonime, alle 13:00 (le 6:00 in Italia) il passaggio a Tianjin, anticipato dai segnali sulla sicurezza rafforzata. La Kctv, la tv statale del Nord, ha riferito la partenza del leader, mentre il Rodong Sinmun del Partito dei Lavoratori ha dedicato all’evento la prima pagina con le foto della cerimonia di saluto sulla piattaforma della stazione di Pyongyang. A Hanoi, la città dove Kim e Trump si vedranno il 27 e il 28 febbraio, i media locali segnalano l’arrivo di un cargo della Air Koryo, la compagnia aerea nordcoreana, che ha trasportato agenti della sicurezza e veicoli ed è atterrato al Noi Bai International Airport.
Afghanistan:Onu,nel 2018 morti 927 bimbiRapporto UNAMA, in 10 anni uccisi oltre 32.000 civili

KABUL24 febbraio 201911:50

– Ci sono anche 927 bambini tra le vittime civili del 2018 in Afghanistan, pari al livello più alto di minori uccisi nel conflitto nell’arco di un solo anno: è quanto emerge dal rapporto annuale della Missione di assistenza dell’Onu nel Paese (UNAMA) pubblicato oggi.
Nel complesso le vittime civili sono state 3.804 ed i feriti sono stati 7.189, per un totale di 10.993 persone, il 5% in più rispetto al 2017. Negli ultimi 10 anni in Afghanistan sono morti oltre 32.000 civili e circa 60.000 sono rimasti feriti.
Pompeo, Maduro è un tiranno pazzo’Gli Usa condannano gli attacchi contro i civili’

24 febbraio 201911:56

– “Gli Stati Uniti condannano gli attacchi contro i civili in Venezuela perpetrati dai teppisti di Maduro”. E’ l’attacco su Twitter del segretario di Stato americano Mike Pompeo che definisce il presidente venezuelano in carico “un tiranno pazzo”. “Questi attacchi hanno causato morti e feriti. La nostra più profonda solidarietà va alle famiglie di chi è morto a causa di queste azioni criminali. Ci uniamo alla loro richiesta di giustizia”, ha scritto ancora Pompeo denunciando “il rifiuto da parte di Maduro a far entrare in Venezuela gli aiuti umanitari.
Che razza di tiranno pazzo può impedire che persone affamate possano ricevere del cibo? Le immagini dei camion di aiuti dati alle fiamme fanno star male”.
Venezuela, 61 i militari disertoriNuovo bollettino di autorità Bogotà aggiorna bilancio diserzioni

BOGOTA’24 febbraio 201912:05

– Sono 61 in totale i membri delle Forze Armate venezuelane che hanno disertato e cercato rifugio in Colombia durante la giornata di ieri, secondo un comunicato di Migraciones Colombia, l’ente pubblico che gestisce l’arrivo degli stranieri nel paese latinoamericano.
Le diserzioni si sono registrate principalmente nel dipartimento colombiano di Norte de Santander, davanti allo Stato venezuelano di Tachira – dove ieri si sono concentrati gli scontri per impedire l’ingresso degli aiuti umanitari sui ponti che uniscono i due paesi – con 53 casi registrati, compresi i tre agenti della Guardia Nazionale che hanno sfondato le barriere poste sul confine con un blindato.
Sono in totale 18 gli uomini della Guardia Nazionale che si sono rifugiati in Colombia, due dei quali lo hanno fatto insieme alle loro famiglie.
Venezuela, ‘avvelenato oppositore’In Colombia. Freddy Superlano, è grave. Morto il cugino

24 febbraio 201912:06

– Il parlamentare venezuelano Freddy Superlano, membro del partito di opposizione di Juan Guaidó, è stato avvelenato in un ristorante di Cúcuta, in Colombia, ed è stato ricoverato in ospedale in condizioni gravi ma stabili: suo cugino, Carlos José Salinas, che era insieme a lui, è deceduto.
I due si trovavano nella città di confine per cercare di fare entrare gli aiuti umanitari in Venezuela. Lo riporta il sito del quotidiano El Nacional.
Cuba vota per la riforma CostituzioneGoverno chiede approvazione dei cubani

L’AVANA24 febbraio 201912:08

– Circa otto milioni di cubani sono chiamati oggi alle urne per esprimersi sul nuovo progetto di Costituzione approvato dal Parlamento dopo un complesso processo durato mesi, e destinato a sostituire il testo del 1976.
La Commissione elettorale nazionale, riferisce l’agenzia di stampa Prensa Latina, ha reso noto che sono stati approntati 25.340 seggi nelle 15 province cubane in cui opereranno 225.000 funzionari.
L’ordine pubblico vicino ai seggi non sarà assicurato da militari o agenti di polizia, ma da ‘pionieri’, ossia studenti delle scuole primarie e secondarie dell’isola.
Queste le novità della nuova Costituzione: ampliamento del settore dell’economia privata, pur nel mantenimento del carattere ‘socialista’ di Cuba; creazione delle figure del presidente della Repubblica e del primo ministro; apertura di una prospettiva di riconoscimento delle coppie gay in un futuro diritto di famiglia e apertura agli investimenti esteri di capitali privati.
Siria,24 uccisi da mina lasciata da IsisSana, viaggiavano su furgone che è saltato in aria

24 febbraio 201912:10

– Ventiquattro lavoratori sono stati uccisi oggi in Siria dall’esplosione di una mina lasciata dai miliziani dell’Isis prima di ritirarsi, che ha fatto saltare in aria il furgone su cui viaggiavano. Lo riferisce l’agenzia governativa Sana, precisando che il fatto è avvenuto nei pressi di Salamyiah, nella provincia settentrionale di Hama. L’otto febbraio altri sette civili erano morti nello stesso modo nella stessa regione.
Corteo a Mosca in ricordo di NemtsovTra gli slogan, ‘Gli eroi non muoiono’ e ‘Russia senza Putin’

24 febbraio 201912:38

– Migliaia di persone stanno sfilando per le vie del centro di Mosca per ricordare Boris Nemtsov, l’oppositore russo ucciso alla fine di febbraio di quattro anni fa su un ponte a pochi passi dal Cremlino.
Il corteo è partito da Strastnoy Boulevard, dietro Piazza Pushkin. I manifestanti sventolano il tricolore russo e le bandiere dei principali partiti d’opposizione. “Gli eroi non muoiono” e “Russia senza Putin” sono gli slogan più urlati.
Abu Mazen incontra Sisi a Sharm el-Sheik’Ultimi sviluppi in Palestina’ tema riunione anche con Olp

24 febbraio 201912:41

– TEL AVIV

– Il presidente Abu Mazen ha incontrato a Sharm el-Sheikh Abdel-Fattah el-Sisi nell’ambito del primo primo vertice Lega Araba-Ue in corso nella città egiziana sul Mar Rosso. Nel corso della riunione – a cui hanno partecipato il segretario generale dell’Olp Saeb Erekat e i ministro degli esteri palestinese Riad al Maliki – si è parlato, secondo la Wafa, “degli ultimi sviluppi in Palestina e in medio Oriente”.
Incendi in Corsica, alimentati dal ventoDistrutti 1.300 ettari di vegetazione. Per ora nessuna vittima

24 febbraio 201913:39

– Oltre 1.300 ettari di vegetazione sono stati inceneriti in Corsica da una trentina d’incendi scoppiati la scorsa notte e alimentati dal forte vento, secondo quanto riferisce Le Figaro.
L’Alta Corsica è stata colpita più gravemente, con una ventina di incendi. Il più grande si è sprigionato a Calenzana, un centinaio di chilometri ad ovest di Bastia. Nella tarda mattinata di oggi non è ancora stato spento, dopo avere percorso circa 900 ettari. Fino ad ora non si registrano vittime, ma diverse decine di abitanti sono confinati nelle loro abitazioni. Il ministro dell’Interno francese Christophe Castaner ha detto via Twitter che rinforzi aerei sono stati inviati per aiutare i circa 110 pompieri e gendarmi impegnati nelle operazioni. Secondo le autorità locali è atteso l’arrivo di due Canadair e due Tracker.
Algeri: nuove proteste contro BouteflikaPresidente si vuole candidare per quinto mandato

TUNISI24 febbraio 201913:42

– Nuova manifestazione ad Algeri contro la quinta candidatura di Abdelaziz Bouteflika alle presidenziali del 18 aprile prossimo. Un migliaio di persone ha raccolto l’appello del movimento Mouwatana scendendo per le vie del centro della capitale chiedendo anche riforme e maggiore democrazia. Lo rende noto il sito informativo algerino Tsa, precisando che le forze dell’ordine hanno usato gas lacrimogeni per disperdere la folla. Venerdi’ scorso analoghe manifestazioni hanno interessato varie città del Paese, con 41 arresti, di cui 38 ad Algeri, secondo la Direzione Generale per la Sicurezza Nazionale algerina, citata da Al Jazeera. Dal 2001 una legge vieta le manifestazioni nella capitale algerina. Bouteflika, 81 anni, alla guida ininterrotta del paese dal 1999, colpito da un ictus nel 2013, si vede in pubblico raramente, costretto su una sedia a rotelle, e spesso con difficolta’ di parola.
Haiti: presidente crea Comitato dialogoMa opposizione che agita la piazza chiede sue dimissioni

PORT AU PRINCE24 febbraio 201913:52

– Il presidente di Haiti, Jovenel Moise, ha firmato a Port au Prince un decreto con cui ha ufficializzato la formazione di un Comitato di facilitazione del dialogo nazionale inter-haitiano con cui spera di frenare le gravi tensioni registratesi nel Paese nelle ultime settimane a causa della persistente crisi economica. Il Segretariato generale della Presidenza, riferisce il portale Haiti Libre, ha reso noto che il Comitato è formato da sette personalità, per lo più non conosciute dal pubblico, che si riunirà per la prima volta domani e che, in un periodo massimo di 15 giorni, getterà le basi per avviare, nel rispetto della Costituzione, un dialogo politico con le opposizioni. Tale dialogo, si dice poi, “dovrà servire, attraverso uno scambio di opinioni franco e sincero, alla formazione di un governo inclusivo capace di rispondere alle aspirazioni della popolazione”.
Venezuela: Ue contro l’uso della forzaMogherini, ‘stop alle azioni di gruppi armati irregolari’

24 febbraio 201913:53

– L’Unione europea “rifiuta l’uso di gruppi armati irregolari per intimidire civili e politici che si sono mobilitati per la distribuzione degli aiuti” in Venezuela.
Lo dice l’Alto rappresentante per la politica estera europea Federica Mogherini chiedendo “con forza alla polizia e alla forze di sicurezza venezuelane di contenersi, evitare l’uso della forza e permettere l’ingresso degli aiuti”. “Il rifiuto da parte del regime di riconoscere che c’è un’emergenza umanitaria sta portando ad un’escalation di violenza”, ha proseguito Mogherini sottolineando che “arrivano notizie preoccupanti su atti di violenza e un aumento delle vittime, in particolare nella zone di confine e tra la comunità indigeni Pemon”.            [print-me title=”STAMPA”]

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MONDO ULTIM’ORA: India, 50 morti per liquore adulterato Altri 50 intossicati nel nordest, arrestate 5 persone

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MONDO

ULTIM’ORA DELLE 06:42

DI SABATO 23 FEBBRAIO 2019

MONDO

GAUHATI (INDIA)

– E’ salito ieri sera ad almeno 50 morti e 50 intossicati il bilancio di due distinti episodi nel nordest dell’India in cui persone hanno bevuto liquore adulterato, giovedì scorso.
La maggior parte delle vittime sono raccoglitori di tè dei distretti di Golaghat e Jorhat, nello stato di Assam, che hanno consumato un liquore contaminato con alcol metilico, una sostanza chimica che attacca il sistema nervoso centrale. Il proprietario di un’unità locale di produzione bevande locale e altre quattro persone sono state arrestate.
Le morti per l’alcol prodotto illegalmente sono comuni in India, perché i più poveri non possono permettersi i marchi con licenza e il liquore illecito viene spesso adulterato per aumentarne la gradazione.         [print-me title=”STAMPA”]

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Guterres: evitare violenze in Venezuela MONDO TUTTE LE NOTIZIE

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Guterres: evitare violenze in Venezuela

Portavoce Onu Dujarric, ‘riprovevole qualsiasi perdita di vite’

AGGIORNAMENTO DELLE 21:34 DI VENERDì 22 FEBBRAIO 2019

Guterres: evitare violenze in Venezuela

WASHINGTON

– Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres lancia un “forte appello” alle parti in Venezuela per evitare ogni tipo di violenze. Lo ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro di New York Stephane Dujarric. “Qualsiasi perdita di vite umane e’ da considerare riprovevole”, ha aggiunto il portavoce.         [print-me title=”STAMPA”]

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VENEZUELA: LA SITUAZIONE: Venezuela: generale, fate entrare aiuti Appello ai militari, “come potreste essere così disumani?” Venezuela: Rincon, fate entrare aiutiRincon, “cosa vi hanno fatto le madri che vedono figli morire?” Venezuela: vietato volo a aerei privatiPer motivi legati a sicurezza Venezuela:Guaidò ordina apertura confiniIn decreto assicura “garanzie” ai militari che lo ubbidiscano

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VENEZUELA

LA SITUAZIONE AGGIORNATA

TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DAL MONDO IN TEMPO REALE

DALLE 19:34 DI GIOVEDì 21 FEBBRAIO 2019 ALLE 04:18 DI VENERDì 22 FEBBRAIO 2019

VENEZUELA

CARACAS

– Hugo Carvajal Barrios, un ex generale venezuelano compagno d’armi di Hugo Chavez ed ex responsabile dell’intelligence militare del governo di Nicolas Maduro, ha chiesto oggi ai militari del suo Paese che lascino entrare gli aiuti umanitari internazionali. In un video su Twitter, Carvajal, rivolgendosi ai generali delle Forze Armate, ha chiesto loro: “come è che, avendo il potere di lasciare entrare l’assistenza umanitaria internazionale nel nostro Paese per salvare vite potreste decidere di non farlo?”. “Potreste essere così disumani, o è che non avete coraggio sufficiente per affrontare, come è il vostro dovere, chi oggi vi ordina di opprimere il popolo?”, ha aggiunto l’ex militare. Carvajal si è inoltre messo agli ordini di Juan Guaidò, il presidente del Parlamento che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, dicendogli che “qui c’è un soldato in più per la causa della libertà e della democrazia”.
– Tomàs Rincon, capitano della nazionale di calcio venezuelana e centrocampista del Torino, ha chiesto oggi alle autorità del suo paese che permettano l’ingresso degli aiuti umanitari internazionali, in un breve video pubblicato su Twitter.
“Cosa vi hanno fatto le madri che vedono i loro figli morire negli ospedali perché non ci sono le medicine? Che cosa vi hanno fatto quei bambini che vedono morire le loro speranze perché non hanno le cure necessarie?”, ha chiesto il calciatore, rivolgendosi al governo di Nicolas Maduro.
Rincon ha aggiunto che è arrivato il momento di “restituire la speranza ai venezuelani che vogliamo ricostruire il nostro paese”, indicando che “io sarò una parte attiva per la ricostruzione di quel Venezuela che tutti sognamo”, prima di concludere: “non perdiamo la speranza, Venezuela, io sono con voi!”.

– L’Istituto Nazionale per l’Aeronautica Civile (Inac) venezuelano ha chiuso lo spazio aereo ai velivoli privati, secondo una circolare pubblicata dai media nazionali. A partire da oggi le “operazioni o circolazione sul territorio nazionale” dei “velivoli classificati di aeronautica generale e privata” sono proibite, si legge nella circolare. La nota fa riferimento a due articoli della legge che regola il traffico aereo in Venezuela, che stabiliscono che anche se la navigazione aerea è libera, il governo nazionale può “restringere, sospendere o proibire temporaneamente” la circolazione dei velivoli “per motivi di sicurezza del volo, interesse pubblico, sicurezza o difesa”.
– Juan Guaidò, il presidente del Parlamento venezuelano che ha assunto i poteri dell’Esecutivo, ha emesso un decreto nel quale autorizza l’ingresso degli aiuti umanitari nel Paese, ordina l’apertura delle frontiere e assicura “garanzie e benefici” ai membri delle Forze Armate che “adempiano il mandato della Costituzione”. Nel decreto, ricorda che due giorni fa l’Assemblea Nazionale ha varato una disposizione autorizzando l’ingresso degli aiuti, attualmente depositati vicino ai confini del Venezuela, aggiungendo che “usurpatori del potere legittimo” hanno promosso azioni per impedire che possano entrare nel territorio nazionale.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 03:19 ALLE 12:34 DI MARTEDì 19 FEBBRAIO 2019

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Siria: l’ Isis negozia la resa con le forze curde
Ultime centinaia di miliziani jihadisti asserragliati a Baghuz

19 febbraio 2019 03:19

Sono in corso negoziati in Siria tra forze curdo-siriane e Isis per la resa delle ultime centinaia di miliziani jihadisti asserragliati tra l’Eufrate e il confine iracheno. Lo riferiscono fonti sul terreno in contatto con le forze curde che guidano l’offensiva finale contro quello che è stato descritto come l’ultimo bastione dello ‘Stato islamico’ nell’area di Baghuz.
Pakistan, se India attacco risponderemoPremier Khan in tv, portate prove coinvolgimento attacco Kashmir

ISLAMABAD19 febbraio 201911:44

– “Se state pensando di lanciare un attacco al Pakistan, per il Pakistan non ci sarà altra opzione che rispondere con una rappresaglia”. Così il premier pachistano Imran Khan ha messo in guardia l’India.
Delhi accusa militanti pachistani di essere dietro l’attentato di giovedì scorso in Kashmir, in cui sono morti oltre 40 militari indiani. Khan ha chiesto a Delhi di fornire le prove di un simile coinvolgimento e ha assicurato che, nel caso siano attendibili, prenderà provvedimenti.
Huawei: Ren,Usa non ci schiacceranno maiA Bbc:’Sono solo pezzo del mondo. Arresto mia figlia è politico’

LONDRA19 febbraio 201911:36

– “Non c’è modo che gli Stati Uniti ci possano schiacciare”: sono di sfida le parole di Ren Zhengfei, fondatore del colosso cinese della telefonia Huawei, in risposta agli attacchi di Washington. Intervistato dalla Bbc, Ren ha replicato a 360 gradi, denunciando fra l’altro l’arresto in Canada su mandato americano di sua figlia, Meng Wanzhou, responsabile finanziaria della holding, come politicamente motivato. Mentre ha minimizzato, pur senza negarli, i danni legati al tentativo dell’amministrazione Usa di coinvolgere nel boicottaggio contro la sua azienda i Paesi alleati.
Brexit: Callanan, intesa sia accettabilePer Westminster. Incontro Barclay-Cox-Barnier produttivo

BRUXELLES19 febbraio 201911:32

– “Vogliamo un accordo, ma occorre trovare qualcosa che sia accettabile per il nostro Parlamento”.
Così il viceministro britannico per la Brexit, Martin Callanan, al suo arrivo al consiglio Affari generali Ue.
Callanan ha definito “produttivo” l’incontro di ieri del ministro per la Brexit Stephen Barclay e quello dell’attorney general del governo Geoffrey Cox col capo negoziatore dell’Ue Michel Barnier ed il suo team, rimandando a nuove discussioni “più avanti nella settimana”, quando secondo indiscrezioni la premier Theresa May dovrebbe tornare a Bruxelles.
“L’Ue ha sempre detto che il backstop ha carattere temporaneo. E quindi cerchiamo di capire come poter mettere per iscritto questo concetto, in un modo legalmente vincolante, che sia accettabile per il nostro Parlamento”, ha concluso.
Francia: profanato un cimitero ebraicoVicino a Strasburgo.Stasera a Parigi marcia contro antisemitismo

PARIGI19 febbraio 201912:04

– Nuovo atto antisemita in Francia a poche ore dalla manifestazione di questa sera: ignoti hanno profanato questa notte il cimitero ebraico di Quatzenheim, in Alsazia, una ventina di chilometri da Strasburgo. Lo ha riferito il Comune della cittadina alla radio France Info.
Questa sera a Parigi e in altre città della Francia, mobilitazione dopo la recrudescenza di azioni antisemite nel paese.
Brexit: domani incontro Juncker-MayNel pomeriggio a Bruxelles

BRUXELLES19 febbraio 201912:15

– Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker incontrerà domani alle 18.30 a Bruxelles la premier britannica Theresa May. Lo annuncia un portavoce della Commissione Ue.
Papa Francesco: ‘I deboli pagano il conto delle guerre’ Omelia a Santa Marta, bombe lanciate come caramelle

19 febbraio 201911:33

“C’è la grande calamità delle guerre di oggi dove il conto della festa lo pagano i deboli, i poveri, i bambini, coloro che non hanno risorse per andare avanti”. Così papa Francesco durante l’omelia della messa a Casa Santa Marta, nella quale il Pontefice ha invitato ad avere un cuore che assomigli al cuore di Dio. “Io non credo che i nostri tempi siano migliori dei tempi del diluvio, non credo – sono le sue parole, riportate da Vatican News -: le calamità sono più o meno le stesse, le vittime sono più o meno le stesse. Pensiamo per esempio ai più deboli, i bambini. La quantità di bambini affamati, di bambini senza educazione: non possono crescere in pace. Senza genitori perché sono stati massacrati dalle guerre… Bambini soldato… Soltanto pensiamo a quei bambini”. Tutte vittime di una guerra dove, ha concluso Bergoglio – si “buttano bombe come se fossero caramelle”.         [print-me title=”STAMPA”]

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MONDO TUTTI GLI AGGIORNAMENTI: Kamikaze al Cairo, 2 morti e 4 feriti Si è fatto esplodere vicino alla moschea di Al Azhar

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DELLE 03:19 DI MARTEDì 19 FEBBRAIO 2019

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IL CAIRO

– Un terrorista braccato dalla polizia e con indosso una cintura esplosiva si è fatto esplodere al Cairo, uccidendo due poliziotti e ferendo altre quattro persone (tre agenti e un giovane thailandese).
L’uomo era in fuga dopo che forze di sicurezza erano andate ad arrestarlo a casa nei pressi della moschea di Al Azhar, ha precisato un comunicato del ministero dell’Interno egiziano fornendo un bilancio di vittime e feriti limitato ai poliziotti. Però, dopo approfondite ed accurate e personali ricerche tra i canali informativi dipendenti e non, mi risulta anche il ferimento del thailandese, che avrebbe 25 anni e solo ferite leggere.
Vicino al luogo dell’esplosione nel quartiere di Gamaliya, oltre che la celebre moschea, c’e’ anche il mercato di Khan El Khalili frequentato da turisti. Il terrorista, che sembra stesse fuggendo in bicicletta, secondo il dicastero era sospettato di aver piazzato un ordigno vicino a una moschea venerdi’ scorso.         [print-me title=”STAMPA”]

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DALLE 14:08 ALLE 23:03

DI MARTEDì 15 GENNAIO 2019

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Juncker, via antisemitismo da Ue
Preoccupa suo dilagare, da presidenza austriaca parole giuste

STRASBURGO15 gennaio 201914:08

– “In Europa non ci può essere posto per nessuna forma di antisemitismo” e “non possiamo lasciargli spazio”. Così il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker oggi in aula a Strasburgo. “Sono grato alla presidenza austriaca per avere espresso parole chiare in materia di antisemitismo. È preoccupante che oggi ci siano cittadini ebrei che hanno paura di professare la propria fede e per la propria vita, e che l’antisemitismo dilaghi”, ha aggiunto. Il riferimento è alle parole pronunciate dal cancelliere austriaco Sebastian Kurz, secondo il quale “vi sono ebrei in Europa che non si sentono al sicuro in alcuni Paesi dell’Ue e su questo dobbiamo agire in modo coeso e deciso”.
Cina sconsiglia viaggi in CanadaMinistero Esteri replica a mossa Ottawa citando caso Lady Huawei

PECHINO15 gennaio 201914:45

– Il ministero degli Esteri cinese e l’ambasciata diplomatica a Ottawa hanno lanciato l’allerta ai cittadini cinesi sollecitati a “un’ampia valutazione” sui rischi di viaggio in Canada dopo la recente “detenzione arbitraria” di un cittadino cinese su richiesta di un Paese terzo. Facile il riferimento alla vicenda di Meng Wanzhou, Lady Huawei, arrestata a dicembre su mandato Usa per attività illecite con l’Iran. La mossa cinese replica l’allerta “rafforzata” canadese ai propri connazionali che si recano in Cina dopo gli atti di ritorsione.
Siria, 15 bimbi morti di freddoUnicef, il più piccolo nato da solo un’ora. Molti neonati

15 gennaio 201914:42

– In Siria 15 bambini sono morti nelle ultime settimane a causa del freddo e della mancanza di cure mediche, 13 di loro avevano meno di un anno. La denuncia arriva dall’Unicef. In particolare, le gelide temperature e le dure condizioni di vita a Rukban, al confine sud occidentale della Siria con la Giordania, stanno sempre più mettendo a rischio le vite dei bambini e in un solo un mese, afferma l’Unicef, “almeno 8 bambini – la maggior parte con meno di 4 mesi e il più piccolo nato da solo un’ora – sono morti”.- Le vite dei bambini, denuncia l’Unicef, “continuano ad essere stroncate da condizioni di salute che potrebbero essere prevenibili o curabili. Non ci sono scuse perché questo continui a succedere nel 21/o secolo.
La tragica perdita di vite causata dall’uomo deve finire adesso”. Ancora una volta, l’Unicef chiede a tutte le parti di “facilitare urgentemente l’arrivo di un convoglio umanitario a Rukban e di garantire passaggi sicuri alla ricerca di un luogo sicuro fuori dalle aree di scontro.
Terrore e sangue in Kenya, assaltato hotel a Nairobi Esplosioni, spari e ostaggi, Shabaab rivendicano. Almeno 7 morti

IL CAIRO15 gennaio 201921:48

I terroristi islamici somali al-Shabaab sono tornati a colpire il Kenya con l’azione di un commando che – tra esplosioni, spari e forse anche ostaggi – ha causato almeno una mezza dozzina di vittime e decine di feriti in un hotel di lusso a Nairobi. Un attacco che in serata era ancora in corso con i jihadisti asserragliati all’ultimo dei sette piani dell’hotel, il Dusit. Il bilancio, del tutto provvisorio, è di almeno sette morti e 31 feriti ma potrebbe sensibilmente aumentare visto che è basato su un testimone che ha visto cinque corpi a terra e soccorritori che riferiscono di due decessi in ospedale.La polizia non ha fornito cifre ufficiali. La rivendicazione degli al-Shabaab è arrivata attraverso la loro radio, Al Andalus. Il gruppo legato ad al-Qaida già in passato aveva colpito il Kenya per rappresaglia al suo intervento militare in Somalia a sostegno del governo nell’ambito di una missione di sei paesi sotto l’egida dell’Unione africana. L’attacco è cominciato alle tre del pomeriggio nella Riverside Drive, una strada di un quartiere di lusso di Nairobi. L’obiettivo è un complesso che ospita, oltre all’hotel, anche banche, uffici, ristoranti e bar. I terroristi, sei secondo fonti della sicurezza, hanno forzato un posto di blocco sparando sulle guardie e lanciato bombe su tre vetture parcheggiate davanti a una banca. Nel caos sono poi penetrati nell’hotel e uno di loro, un kamikaze, si è fatto esplodere nella lobby ferendo alcuni ospiti, ha riferito il capo della polizia keniana, Joseph Boinnet.Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del complesso. Alcuni corpi “sono nei ristoranti al primo piano, altri nei piani più alti. C’è sangue dappertutto”, hanno raccontato. In serata l’operazione per neutralizzare gli aggressori era ancora in corso, e punta anche a liberare i civili ancora intrappolati all’interno del complesso. Non è chiaro se si tratti di ostaggi o di persone bloccate dalle circostanze.Ministro interno, situazione sotto controllo – Il ministro dell’Interno del Kenya Fred Matiang’i ha reso noto che la “situazione è sotto controllo” e tutti gli edifici presi d’assalto dai terroristi nell’area dell’hotel di Nairobi sono in sicurezza. Il ministro non ha fornito numeri sulle vittime.  Il ministro ha aggiunto che le forze di sicurezza sono nelle fasi finali del controllo della zona. “La situazione è sotto controllo ed il paese è salvo”, ha detto, senza fornire però cifre sulle vittime. Finora, il bilancio ufficioso dell’attacco condotto dagli Shabaab somali è di almeno sette morti e una trentina di feriti.

Nyt, Trump voleva ritiro Usa dalla NatoNel 2018. Lo riferiscono alti dirigenti dell’amministrazione

WASHINGTON15 gennaio 201914:54

– Nel corso del 2018 Donald Trump ha detto ripetutamente in privato che voleva ritirarsi dalla Nato: lo hanno confidato alcuni alti dirigenti dell’amministrazione al New York Times. Un’intenzione che ora, scrive il giornale, aumenta le preoccupazioni tra i dirigenti della sicurezza nazionale sullo sfondo delle rivelazioni sugli sforzi del presidente per tenere nascosti i dettagli degli incontri con Vladimir Putin anche ai suoi più stretti collaboratori.
Kenya: attacco in hotel, almeno 3 mortiE 14 feriti. Scontro a fuoco ricorda quello di Shabaab nel 2013

15 gennaio 201915:09

– E’ di almeno 3 morti il primo bilancio dell’attacco al DusitD2, a Nairobi. Lo riferisce la stampa locale. L’area è stata isolata, le forze di sicurezza stanno evacuando i civili. Un banner di Al Jazeera riferisce che, oltre ai tre morti, ci sono anche 14 feriti. Lo scontro a fuoco di oggi richiama alla memoria quello del ‘Westgate Mall’, sempre a Nairobi, nel 2013, quando terroristi islamici Al Shabaab della confinante Somalia fecero irruzione in un centro commerciale di lusso lanciando bombe a mano e avviando un’azione durata giorni che costò la vita a 67 persone.
Kenya: Shabaab rivendicano attaccoMedia: gruppo che ha assaltato l’hotel Nairobi è di 4 persone

15 gennaio 201915:14

– Gli estremisti somali di Al Shaabab hanno rivendicato l’attacco all’hotel Dusit D2 di Nairobi. Lo riferisce al Jazeera. Il gruppo armato sarebbe composto da almeno 4 persone.
Ivanka aiuta scelta per Banca MondialeLo precisa la Casa Bianca

NEW YORK15 gennaio 201915:14

– Ivanka Trump, la figlia e consigliere del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, aiuterà a scegliere il prossimo presidente della Banca Mondiale ma non è una candidata al ruolo. Lo afferma la Casa Bianca smentendo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, secondo le quali Ivanka era uno dei nomi presi in considerazione. Il segretario al Tesoro Steven Mnuchin e il capo dello staff alla Casa Bianca Mick Mulvaney hanno “chiesto a Ivanka Trump di aiutare nel processo di nomina in quanto ha lavorato ha stretto contatto con la leadership della Casa Bianca negli ultimi due anni” mette in evidenza la Casa Bianca in una nota.
Germania, ‘Afd nel mirino dei Servizi’Movimenti giovanili del partito catalogati come ‘sospetti’

BERLINO15 gennaio 201915:33

– Il partito dell’ultradestra tedesca Alternative fuer Deutschland finisce nel mirino dei Servizi interni in Germania e viene catalogato come “caso da verificare”, in un rapporto di 450 pagine di cui anticipa l’esito il Tagesspiegel on line. L’intelligence vuole verificare se il partito debba essere messo sotto sorveglianza. Inoltre, nel rapporto, i gruppi giovanili “Junge Alternative” e “der Fluegel” vengono definiti come “casi sospetti”. Una classificazione che comporta l’osservazione e la registrazione di dati.
Spagna, piccolo Yulen ancora nel pozzoPotente estrattore per liberare cavità da terra franata

15 gennaio 201915:43

– Le squadre dei soccorsi continuano a lavorare senza sosta per salvare il piccolo Yulen, il bimbo di due anni e mezzo caduto domenica pomeriggio in un pozzo di prospezione – profondo 110 metri e largo 25 centimetri – a Totalan, vicino Malaga.
Sono impegnati nelle operazioni oltre 100 persone fra vigili del fuoco, protezione civile e guardia civile: da ieri notte – riporta La Vanguardia – un potente estrattore viene impiegato per liberare il pozzo dalla terra che si stacca dalle pareti e ne ostruisce l’accesso. Ieri, infatti, la videocamera calata per cercare di individuare l’esatta posizione del piccolo si è dovuta fermare a 73 metri di profondità proprio a causa di questo problema.
Ieri la videocamera ha individuato solo un sacchetto di caramelle e un bicchiere di plastica, ma la polizia non ha ancora confermato se questi oggetti appartengano al piccolo.
Per Putin cordone sicurezza a BelgradoFino a 7 mila poliziotti, agenti speciali russi.Firma 21 accordi

15 gennaio 201915:47

– Un colossale dispositivo di controllo e sicurezza è in via di allestimento a Belgrado in vista dell’arrivo giovedì prossimo del presidente russo Vladimir Putin. Secondo il quotidiano Politika, fino a 7 mila poliziotti serbi saranno mobilitati nella capitale per garantire la sicurezza del leader del Cremlino, per il quale e’ previsto tra l’altro un grande bagno di folla davanti alla cattedrale ortodossa di San Sava. Negli ultimi giorni i media hanno riferito che a salutare Putin saranno almeno 70 mila persone, con centinaia di autobus che porteranno a Belgrado la gente da altre regioni del Paese. Si presume che nella capitale serba siano già giunti circa 250 agenti speciali russi incaricati di sorvegliare sugli itinerari che percorrerà Putin, i luoghi d’incontro, la qualità del cibo, internet, e anche per sventare eventuali attacchi con droni. A vegliare sulla sicurezza del presidente russo saranno anche agenti armati appostati sui tetti. Tre caccia Mig serbi scorteranno il suo aereo.
(V. ‘Cecenia: ‘almeno 2 gay uccisi, 40 detenuti

15 gennaio 201915:55

– Il ministro dell’Informazione della Cecenia, Dzhambulat Umarov, nega che le forze dell’ordine cecene abbiano detenuto illegalmente decine di omosessuali e ne abbiano uccisi almeno due. “E’ una totale fesseria”, ha detto il ministro della repubblica del Caucaso russo in un’intervista alla testata online Kavkaz Realii. La conclusione del suo discorso però è una conferma dell’omofobia che pervade le autorità cecene: “Non seminate – ha detto – i semi della sodomia nella benedetta terra del Caucaso. Non cresceranno come nella pervertita Europa. Lasciate in pace la repubblica cecena”.
Usa: chef apre cucina per federaliPer Shutdown, Josè Andres già in rotta di collisione con Trump

NEW YORK15 gennaio 201916:11

– Lo shutdown del governo federale ispira gli chef. José Andrés, una star dei fornelli che già era entrato in rotta di collisione con il presidente Donald Trump, ha aperto una ‘food kitchen’ tra Casa Bianca e Congresso per nutrire i dipendenti federali rimasti senza paga nel braccio di ferro sul finanziamento del muro contro l’immigrazione irregolare. La decisione è “pratica ma anche altamente simbolica”, ha detto Andres al settimanale New Yorker. La #ChefsforFeds kitchen darà da mangiare ai federali e alle loro famiglie finchè durerà l’impasse. L’operazione si affianca a World Central Kitchen, l’organizzazione lanciata nel 2010 da Andres dopo il terremoto a Haiti, poi trasferita a Porto Rico e altri luoghi colpiti da disastri naturali.
Premier Romania, ‘credo in Ue più forte’Dancila a europarlamento apre semestre presidenza Bucarest

STRASBURGO15 gennaio 201916:12

– “A maggio la nostra democrazia sceglierà un nuovo parlamento europeo, quindi pensiamo al nostro contesto elettorale per promuovere un’Unione più forte, ricordando il nostro spirito europeo”. Lo ha detto la premier romena Viorica Dancila al dibattito in Plenaria al Parlamento europeo sul semestre della presidenza romena dell’Ue, durante il quale si terranno anche le elezioni Ue.
“Credo in un’Europa forte, migliore che rispetti gli impegni di fronte ai suoi cittadini e credo in un’Europa più europea per incoraggiare i cittadini ad avere un sentimento di appartenenza europea forte a tutte le dimensioni, a livello politico, economico e sociale”, ha aggiunto. “L’Europa ha sempre saputo superare ostacoli e rinascere dopo gli episodi della storia. Il progetto europee è stato forgiato dalle varie crisi e oggi siamo di nuovo in un processo complesso della costruzione europea.
Qualunque situazione si può trasformare in un’opportunità o in un nuovo inizio”.
Brexit: Berlino, colloqui se va maleMaas, ‘ma ntesa resta, non credo possa cambiare nella sostanza’

BERLINO15 gennaio 201916:22

– Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas può immaginare che, nel caso di un voto negativo sulla Brexit, vi possano essere nuovi colloqui, tuttavia non crede che l’accordo sul tavolo possa cambiare nella sostanza.
“Se stasera andasse male, ci potrebbero essere ancora colloqui”, ha affermato a Strasburgo. “Non credo tuttavia che si possano mettere soluzioni aggiuntive sul tavolo che nulla hanno a che fare con quello che è stato negoziato”. L’accordo “resta quello che è”, e sull’ipotesi di modifiche si è detto “scettico”.
Moscovici: voto su Brexit è decisivo’La Commissione europea commenterà subito dopo’

STRASBURGO15 gennaio 201916:46

– “Il voto di stasera è un voto molto importante dalle conseguenze decisive che appartiene al Regno Unito. Non posso commentare qualcosa che non si è ancora svolto, siate pazienti la Commissione parlerà subito dopo”. Così il Commissario europeo Pierre Moscovici sul voto stasera alla Camera dei Comuni sulla Brexit alle domande dei giornalisti.
Macron, dibattito nazionale senza tabu”Rifiutare violenze, somma delle rabbie non porta soluzione’

PARIGI15 gennaio 201918:14

– “Tutte le questioni sono aperte, non ci devono essere tabu”: dopo oltre un mese di tergiversazioni, il presidente francese Emmanuel Macron ha dato questo pomeriggio il fischio d’inizio al grande dibattito nazionale con cui punta a smorzare la crisi dei gilet gialli e a rilanciare il suo quinquennato in crisi. Rivolgendosi ad oltre 600 sindaci riuniti a Grand Bourgtheroulde, nel dipartimento di Eure, il capo dello Stato ha promesso di voler porre fine a quattro grandi fratture: sociale, territoriale, economica e democratica. Ha poi detto che “bisogna rifiutare le violenze, perché dalla violenza non si ottiene nulla. E bisogna rifiutare la demagogia, perché la somma delle collere non ha mai portato soluzione”. Poco prima, nel corso di un intervento a porte chiuse al consiglio comunale di Gasny, Macron aveva detto di voler “responsabilizzare” le persone in difficoltà, perché alcuni fanno “caz…te”. Parole riportate da Bfm.Tv che dice di aver avuto accesso ad una registrazione interna.
Israele cerca resti di ebrei nel DanubioUccisi con un colpo alla nuca nel 1944 e gettati nel fiume

15 gennaio 201918:29

– Sommozzatori israeliani si apprestano a cercare nel Danubio i resti degli ebrei ungheresi uccisi nel 1944 dai miliziani fascisti delle ‘Croci frecciate’ alleati dei nazisti e gettati nel fiume. Lo scopo della ricerca – che sarà effettuata da Zaka, l’organizzazione di soccorso israeliana – ha come obiettivo quello di dare una piena sepoltura ebraica alle vittime a 75 anni di distanza dalla loro morte. Zaka ha ottenuto il permesso, dopo tre anni di negoziati internazionali, di avviare l’operazione di ricerca e di recupero dei corpi. Dopo essere stati imprigionati nelle loro stesse case nel Ghetto di Budapest, tra il novembre del 1944 e il gennaio del 1945 centinaia di ebrei vennero trascinati dai nazifascisti lungo il fiume, legati a gruppi di tre e uccisi con un colpo alla nuca. I loro cadaveri venivano poi buttati nel fiume.
Crimea, esteso arresto marinai ucraini24 catturati da russi dopo scontro in mare a novembre

MOSCA15 gennaio 201918:35

– Un tribunale di Mosca ha esteso fino al 24 aprile la custodia cautelare in carcere per otto dei 24 marinai ucraini arrestati dai russi dopo lo scontro armato di fine novembre al largo della Crimea. Lo riportano i media russi.
A fine novembre si è verificato uno scontro tra le forze marittime russe e quelle ucraine nei pressi dello Stretto di Kerch, al largo della Crimea che la Russia si è annessa nel 2014 con un’invasione di uomini armati e senza insegne di riconoscimento. Lo scontro marittimo si è concluso con la cattura da parte di Mosca di tre battelli ucraini e dei loro equipaggi.
Draghi: ‘Incertezza mette in discussione Ue stessa’Il presidente della Bce parla al Parlamento Ue: ‘Fuori da crisi grazie a energia cittadini Ue’

15 gennaio 201919:34

“A dicembre abbiamo deciso di mettere fine” al Qe, “fiduciosi che la convergenza dell’inflazione verso l’obiettivo sarebbe progredita”. Allo stesso tempo “i recenti sviluppi economici sono stati più deboli dell’atteso e le incertezze soprattutto globali restano prominenti. Quindi non c’è spazio per il compiacimento” e uno stimolo “significativo è ancora necessario”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al Parlamento Ue.”Oggi possiamo dire che l’area euro è uscita da una crisi così grave che ha minacciato più volte la sua stessa esistenza. Siamo fuori, prima di tutto per la resilienza, l’energia, la capacità imprenditoriale dei cittadini europei, e per la loro fiducia nell’impegno dei loro leader per l’euro”. “Per produrre pienamente i suoi benefici, la Ue ha bisogno di impegno permanente dei politici, sia a livello nazionale che europeo”, ha aggiunto.La ragione principale del rallentamento dell’economia – spiega Draghi – è soprattutto “l’incertezza geopolitica”, che “mette in discussione i pilastri su cui è stato costruito l’ordine post II Guerra mondiale, mette in discussione la Ue, ha a che fare con la Brexit, la negazione del sistema multilaterale”. “Alcune cose vanno meglio, altre peggio, il risultato è che per ora l’incertezza proseguirà, cambia natura, e ha un costo che è minor fiducia. Per questo valutiamo”.”L’attuale posizione è già molto accomodante”, ma “se ci fosse una recessione, la Bce avrebbe gli strumenti necessari”, ha detto in un altro passaggio Draghi replicando alle domande degli eutoparlamentari. La ragione principale del rallentamento dell’economia è soprattutto “l’incertezza geopolitica”, che “mette in discussione i pilastri su cui è stato costruito l’ordine post II Guerra mondiale, mette in discussione la Ue, ha a che fare con la Brexit, la negazione del sistema multilaterale”. “Alcune cose vanno meglio, altre peggio, il risultato è che per ora l’incertezza proseguirà, cambia natura, e ha un costo che è minor fiducia. Per questo valutiamo”.

Morta palestinese, estesi arresti ultràPer Shin Bet il giovane, minorenne, lanciò sassata contro auto

15 gennaio 201919:33

– TEL AVIV

– Il tribunale distrettuale di Rishon le-Zion (Tel Aviv) ha esteso oggi di cinque giorni gli arresti di un minorenne, studente del collegio rabbinico di Rachelim (presso Nablus, Cisgiordania). E’ sospettato di aver lanciato lo scorso ottobre una sassata contro un’automobile palestinese in transito che provocò la morte di Aisha a-Rabi, una madre di nove figli. Il giovane era stato arrestato alla fine di dicembre dallo Shin Bet (sicurezza interna) assieme con quattro compagni di studi che sono adesso agli arresti domiciliari. Durante gli interrogatori tutti hanno mantenuto un totale silenzio: lo Shin Bet ritiene che abbiano ricevuto istruzioni in merito da attivisti di estrema destra che risiedono nella zona.
Secondo l’avvocato difensore, Adi Keidar, le prove contro il suo cliente – di cui non sono state fornite le generalità – sono labili. Il padre del ragazzo ha aggiunto che egli ha un alibi solido, che a suo parere non è stato preso però nella dovuta considerazione.
Cuba, tolto divieto foto in negozi StatoAutorità permettono fotografie per ‘combattere’ illegalità

L’AVANA15 gennaio 201919:45

– D’ora in avanti, ai cubani sarà permesso di realizzare fotografie negli esercizi commerciali statali, cosa che finora era vietata sull’isola, e che consentirà ai cittadini di denunciare la loro insoddisfazione per i servizi e denunce di abusi. E darà alle autorità uno strumento per combattere “violazioni” e illegalità, come l’alterazione dei già alti prezzi ufficiali dei prodotti.
La ministra del Commercio interno di Cuba, Betsy Diaz Velazquez, ha pubblicato sul suo account Twitter una dichiarazione ufficiale sul “permesso” di scattare fotografie all’interno di negozi e centri commerciali statali.
Il messaggio della ministra sottolinea che tutti i clienti, “facendo uso dei loro diritti in quanto consumatori, sono autorizzati a scattare fotografie di prezzi e articoli che sono di loro interesse nei negozi e negli esercizi commerciali”.
Diaz Velazquez ha spiegato che si intende così facilitare i reclami dei clienti contro “qualsiasi comportamento negativo o alterazione dei prezzi dei prodotti”.
Brexit: Cox,piano B sarebbe come piano AGoverno pronto a riproporre testo analogo in caso di bocciatura

LONDRA15 gennaio 201920:01

– Il piano B, in caso di bocciatura della ratifica dell’accordo sulla Brexit definito da Theresa May con Bruxelles, non potrà essere altro che una nuova versione del medesimo piano A. Lo ha detto oggi ai Comuni l’attorney general, Geoffrey Cox, ultimo ministro a intervenire nel dibattito prima della premier e del voto. “L’Accordo di recesso dovrà tornare in aula nella stessa forma e con molto dello stesso contenuto”, ha tagliato corto Cox rispondendo sulle intenzioni dell’esecutivo di fronte al prevedibile no della Camera di stasera.
Almeno 7 morti in attacco a NairobiKamikaze in azione in hotel, terroristi barricati a ultimo piano

15 gennaio 201920:18

– Sarebbero almeno 7 i morti dell’attacco a Nairobi: un testimone ha riferito di aver visto cinque corpi all’entrata dell’hotel, mentre i soccorritori hanno detto che due dei feriti sono deceduti all’arrivo in ospedale.
Trentuno i feriti dell’attacco rivendicato dai terroristi islamici somali Al Shabaab contro un complesso di hotel, banche e uffici. Tra loro, secondo media locali, anche una donna incinta. Le forze di sicurezza keniane hanno posto sotto controllo sei dei sette piani del compound attaccato dagli Shabaab a Nairobi e l’operazione per “neutralizzare” gli aggressori è ancora in corso. Secondo le prime ricostruzioni, un kamikaze si é fatto esplodere nella lobby dell’hotel ferendo alcuni ospiti durante l’attacco iniziato con un’esplosione che ha colpito tre auto parcheggiate davanti a una banca.
Brexit: Westminster boccia accordo May202 i sì, 432 i no, disfatta per il governo

LONDRA15 gennaio 201920:44

– Si riapre la partita della Brexit: l’accordo sul divorzio dall’Ue raggiunto a novembre dalla premier Tory, Theresa May, con Bruxelles è stato bocciato stasera dalla Camera dei Comuni britannica con 432 no contro 202 sì. La ratifica è stata negata con uno scarto di 239 voti, molto pesante per il governo.
May non si dimette, ‘si voti fiducia’La premier sfida le opposizioni dopo la sconfitta storica

LONDRA15 gennaio 201920:46

– Theresa May ha chiesto alle opposizioni di presentare una mozione di fiducia sul suo governo stasera, per discuterla domani e vedere, dopo il voto negativo dei Comuni sull’accordo sulla Brexit, se l’esecutivo dispone ancora del sostegno di una maggioranza. La premier ha detto che il no all’accordo è chiaro, ma che non sono emerse chiaramente altre proposte sul tavolo. E ha insistito, in caso di fiducia, sulla volontà di andare avanti e di continuare a lavorare per attuare la Brexit.
Corbyn presenta la mozione di sfiduciaBatosta devastante, parlamento si liberi di governo incompetente

LONDRA15 gennaio 201920:58

– Il leader laburista Jeremy Corbyn ha presentato una mozione di sfiducia al governo Tory dopo il voto contrario dei Comuni all’accordo sulla Brexit presentato da Theresa May. La mozione sarà discussa domani. Corbyn ha parlato di “sconfitta devastante”, ha accusato la premier d’essersi negata al dialogo con l’opposizione per scongiurare un no deal e di aver privilegiato gli interessi del Partito Conservatore su quelli del Paese. Ha infine auspicato che la Camera dia domani il suo “verdetto sull’incompetenza di questo governo”.
Abu Mazen, vogliamo diventare membri OnuA margine della cerimonia per presidenza del Gruppo 77

NEW YORK15 gennaio 201921:02

– La Palestina farà domanda di ammissione quale membro di pieno diritto dell’Onu. Lo ha confermato il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), Abu Mazen, dal Palazzo di Vetro, dove ha assunto la presidenza del ‘Group of 77 + China’ per il 2019, succedendo all’Egitto. “Lo faremo sicuramente, a partire da oggi”, ha risposto ai giornalisti.
Brexit: Juncker, sale il rischio no deal’Ue proseguirà ratifica accordo e lavora per essere pronta’

BRUXELLES15 gennaio 201921:05

– “Con rammarico prendo nota del risultato del voto” ma “da parte Ue il processo di ratifica dell’accordo di recesso prosegue”. Così il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. “Il rischio di un’uscita disordinata è aumentata con il voto di stasera. Mentre non vogliamo che accada, la Commissione proseguirà il suo lavoro per assicurare che l’Ue sia pienamente preparata. Chiedo al Regno Unito di chiarire le sue intenzioni il prima possibile. Ci siamo quasi”, conclude.
Brexit: Tusk, ora c’è solo una soluzione’Se l’accordo è impossibile e nessuno vuole un no deal’

BRUXELLES15 gennaio 201921:06

– “Se un accordo è impossibile, e nessuno vuole un no deal, allora chi avrà alla fine il coraggio di dire qual è l’unica soluzione positiva?”: così in un tweet il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk dopo il voto su Brexit.
Gaza, carabinieri 3 italiani in sede OnuIn servizio al consolato italiano a Gerusalemme

15 gennaio 201921:11

– Sono tre carabinieri del Consolato italiano a Gerusalemme, secondo quanto si apprende, i cittadini italiani rifugiatisi nella sede Onu a Gaza City.
Kenya, ‘situazione sotto controllo’Tutti gli edifici assaltati sono in sicurezza

NAIROBI15 gennaio 201921:15

– Il ministro dell’Interno del Kenya Fred Matiang’i ha reso noto che la “situazione è sotto controllo” e tutti gli edifici presi d’assalto dai terroristi nell’area dell’hotel di Nairobi sono in sicurezza. Il ministro non ha fornito numeri sulle vittime.
Brexit, il backstop nel documento Ue di fine dicembreLe conclusioni del Consiglio europeo che hanno ‘valore legale’

BRUXELLES15 gennaio 201914:44

Bruxelles cerca di rassicurare Londra ma non offre alcuna durata limite per il ‘backstop’ – il meccanismo di garanzia per evitare una frontiera fisica sull’isola d’Irlanda e garantire l’integrità del mercato unico – condizione richiesta da molti a Westminster per il via libera, domani, al voto sull’accordo per la Brexit.
Il passo avanti della lettera inviata oggi dai presidenti di Commissione e Consiglio europei, Jean Claude Juncker e Donald Tusk alla premier britannica Theresa May, è la ‘certificazione’ che le conclusioni dei 27 del Consiglio di dicembre hanno valore legale.
Nelle conclusioni di dicembre si spiegava che “l’Unione è fermamente determinata a lavorare ad un accordo sulla partnership futura che stabilisca, entro il 31 dicembre 2020, modalità per evitare il ricorso al backstop”.
Nel caso in cui comunque la soluzione di garanzia si dovesse rendere necessaria, la sua applicazione sarebbe “temporanea, fino alla sua sostituzione con un accordo che garantisca che la frontiera fisica in Irlanda sia evitata.
In tale eventualità l’Unione si adopererebbe al massimo – e lo stesso si aspetterebbe dal Regno Unito – per negoziare e concludere tempestivamente un accordo successivo che sostituisca il meccanismo, a cui si farebbe perciò ricorso “solo per il tempo strettamente necessario”.
Indipendentisti verso processo, ‘anche qui Ue in gioco’Forn e Jordi Sanchez dal carcere: ‘Nuovo referendum o si rischia caos’

15 gennaio 201914:50

La Catalogna “riguarda tutta l’Unione europea, non solo la Spagna. Serve una soluzione politica o sarà il caos”. A poche settimane dal processo a Madrid, probabilmente a inizio febbraio, parlano dal carcere in cui sono rinchiusi da più di un anno Joaquim Forn e Jordi Sanchez, due leader indipendentisti accusati di ribellione dalla magistratura spagnola. Con altri 7, tra cui l’ex vice presidente Oriol Junqueras, rischiano una pena di almeno 25 anni per aver organizzato il referendum sull’indipendenza dell’1 ottobre 2017, dichiarato illegale dal governo centrale, e le manifestazioni di massa che lo precedettero. Si prospettano altri mesi di tensione nella regione autonoma, divisa tra separatisti e unionisti. Forn e Sanchez hanno risposto a domande attraverso i loro legali.
In Catalogna “sono in gioco i valori dell’Ue, che non può voltarsi dall’altra parte”, scrive Forn, 54 anni, ex ‘ministro’ dell’Interno del governo di Carles Puigdemont, sciolto da Madrid applicando l’articolo 155 della Costituzione. “Serve una mediazione internazionale per risolvere il conflitto politico – sostiene Forn -. La legge per il reato di ribellione parla di uso di violenza, armi ed esplosivi, ma il movimento catalano è stato sempre pacifico. Ci accusano di un delitto per aver permesso a oltre 2 milioni di persone di esprimersi alle urne ed esercitare il diritto di autodeterminazione”. Secondo la stampa catalana, Forn potrebbe candidarsi a sindaco di Barcellona a maggio, prima della sentenza del processo. “Confido nel dialogo e in una soluzione democratica.
L’alternativa a un accordo frutto del dialogo è il caos, nel quale tutti perderemo, Spagna e Catalogna”, dichiara Sanchez, 54 anni, presidente di Assemblea nazionale catalana (Anc), una delle anime sociali e movimentiste dell’indipendentismo catalano. Con Jordi Cuixart (Omnium Cultural, rete civica) sono ‘i 2 Jordi’ dei giorni del referendum, entrambi detenuti. “Mi si accusa di aver guidato una manifestazione di 40mila persone (in cui un’auto della polizia fu danneggiata e alcuni agenti non poterono uscire per ore da un edificio pubblico, ndr) ma l’unica violenza è stata della polizia il giorno del referendum – scrive Sanchez -. Oltre il 70% dei catalani vuole un referendum concordato e circa il 55% sarebbe pro indipendenza”.
Con il socialista Pedro Sanchez al governo a Madrid al posto di Mariano Rajoy (centrodestra) i toni si sono abbassati e c’é stato un incontro con il presidente indipendentista Quim Torra, eletto dal ‘Parlament’ dopo il ripristino dell’autonomia e nuove elezioni. Torra è vicino a Puigdemont, il leader fuggito dopo lo scioglimento del governo regionale e ancora auto esiliato in Belgio. Una parte degli indipendentisti – che comprendono i centristi di PdeCat, la sinistra di Esquerra Republicana e quella estrema della Cup – vorrebbe ancora eleggere Puigdemont, ma su questo come su altri punti il fronte ha opinioni diverse.
Comune è la richiesta di referendum sull’indipendenza con il consenso di Madrid, l’assoluzione dei leader detenuti e il rifiuto finora di votare la legge Finanziaria di Pedro Sanchez. Oscurata da Brexit e manovra economica italiana, la questione catalana può esplodere in mano alla nuova Commissione Ue che uscirà dalle elezioni di maggio. La Catalogna, 7,4 milioni di abitanti, è con Lombardia e Baviera tra le regioni più ricche d’Europa. “Non credo che una vittoria dei sovranisti favorirebbe una soluzione – afferma Sanchez -. Servono più democrazia, più diritti e più Europa: il nostro progetto non va a detrimento di una Ue forte”. “Abbiamo il morale alto – dice Forn -. Siamo dalla parte giusta”. Ma la maggior parte degli spagnoli dissente.

Regeni, Pignatone: ‘Noi fatto possibile, situazione stallo’Dopo 5 indagati nessun passo avanti da parte autorità egiziane. Oggi il ricercatore avrebbe compiuto 31 anni

15 gennaio 201917:57

Situazione sostanzialmente bloccata per quanto riguarda l’inchiesta della procura di Roma sull’uccisione di Giulio Regeni in Egitto. Dopo l’iscrizione nel registro degli indagati di 5 esponenti di servizi segreti e polizia investigativa egiziani, da parte delle autorità giudiziarie del Cairo non ci sono stati passi o aperture, mentre da parte italiana è stato fatto tutto il possibile. Lo ha detto, a quanto si apprende, il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone nel corso di un’audizione oggi al Copasir.A quasi tre anni dall’omicidio del giovane ricercatore friulano, dunque, il procuratore ha fatto il punto della situazione al Copasir che segue fin dall’inizio attentamente il caso. Pignatone ha riferito sui vari passaggi della non semplice collaborazione tra magistrati nell’ambito anche di un differente sistema giudiziario. I primi 5 indagati sono quelli sui quali c’erano gli elementi più solidi in ordine alle responsabilità per il sequestro di Giulio. Ma per fare passi avanti serve un livello di cooperazione da parte delle autorità egiziane che finora non è stato raggiunto. E, in questo quadro definito bloccato, è complicato per la procura romana fare di più.Oggi il ricercatore assassinato in Egitto avrebbe compiuto 31 anni. “#veritàpergiulioregeni Caro Giulio, ti hanno rubato la vita, sarebbero 31!”, scrive su twitter la madre Paola.

Tria, stagnazione spero temporaneaDivisioni governo apparenti. Npl si riducono secondo impegni Ue

MOSCA15 gennaio 201920:15

“Prevediamo una situazione di stagnazione, spero temporanea, questo dicono i dati”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, al termine della sua visita a Mosca a proposito della situazione dell’economia italiana. “Metterei l’accento sul termine ‘apparenti’ quando si parla delle divisioni all’interno del governo”, ha detto ancora Tria: “Si discute sulle politiche, come è normale, non vedo contrasti”. Per quanto riguarda, inoltre, i crediti deteriorati delle banche “l’andamento degli Npl va bene, si stanno riducendo costantemente secondo gli impegni e i programmi europei, questo è certificato e quindi su questo fronte non c’è nessun problema”, ha sottolineato il ministro.        [print-me title=”STAMPA”]

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DI VENERDì 21 DICEMBRE 2018

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India, un treno-ospedale porta medici e chirurghi nei villaggi più remoti

CHENNAI (INDIA)

India, un treno-ospedale porta medici e chirurghi nei villaggi più remotiCarlo PizzatiCHENNAI (INDIA)| 21 Dicembre 2018Il Lifeline Express raggiunge le zone più sperdute del Paese: a bordo sale operatorie – e ambulatori con macchinari moderni. Anche i più poveri vengono curati gratuitamenteLA STORIA Quando quei sette vagoni azzurri con sopra dipinti un arcobaleno, nuvole e fiorellini sfilano quieti nella notte buia delle campagne indiane, dove elettricità ce n’è poca e quindi le stelle brillano più intense, si sente mormorare una frase in lingua hindi: «jadoo ki gaadi!», eccolo, arriva, è «il treno magico». Lo chiamano anche il treno dei miracoli, il Lifeline Express, l’ospedale sulle ruote, una piccola meraviglia in un

Paese che ne ha davvero bisogno.

“L’Italia non tema il Global Compact sui migranti, l’Onu rispetta la sua sovranità”

Parla María Fernanda Espinosa, da tre mesi presidente dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite

L’Italia col tempo aderirà il Global Compact sui migranti, quando lo avrà compreso e metabolizzato meglio. Il multilateralismo non è nemico delle nazioni, degli Stati sovrani, ma l’unica strada per affrontare le sfide terribili che ci aspettano. Nessun Paese, per quanto grande, anche il più grande al mondo, può farcela da solo, ma l’Onu, se vuole convincere tutti, deve diventare il “Parlamento del mondo”. Sono le convinzioni di María Fernanda Espinosa.

toria in un ristorante a Vienna: un morto e un ferito, è caccia all’uomo. “Attacco mirato”

VIENNA Momenti di paura, attorno alle ore 13:30, in pieno centro storico a Vienna, dove un uomo ha aperto il fuoco dentro il noto ristorante Figlmueller, al civico 6 di via Baecker nel quartiere Lugeck. L’autore, un uomo secondo la polizia austriaca, ha sparato uccidendo sul colpo una persona e ferendo gravemente una seconda.

tando alle prime informazioni della polizia viennese non si è trattato di «terrorismo ma di un crimine mirato». L’uomo si è dato alla fuga e la caccia è scattata nell’immediato, anche con l’ausilio di un elicottero che sorvolava la città, mentre veniva delimitata l’area dove era avvenuto il fatto di sangue.

Gli inquirenti fanno poi sapere di aver effettuato controlli su possibili persone coinvolte. Sempre stando alla polizia, non ci sarebbe stata alcuna minaccia nei confronti di altre persone che si trovavano all’interno del locale.

tema il Global Compact sui migranti, l’Onu rispetta la … In Svizzera spuntano migliaia di euro dal water, chi le ha trovate potrà tenerle

La curiosa e insolita storia delle migliaia di banconote da 500 euro tagliuzzate ed emerse da gabinetti e lavandini di alcuni ritrovi pubblici in un quartiere a Ginevra volge al termine dopo oltre un anno. Il Ministero pubblico cantonale ha infatti deciso che chi ha trovato il denaro potrà tenerselo.

Lo ha indicato oggi il portavoce della Procura ginevrina, Vincent Derouand, confermando una notizia del quotidiano “La Tribune de Genève”. La somma ritrovata ammonta a diverse decine di migliaia di euro. La storia, risalente al settembre 2017, aveva rapidamente fatto il giro del mondo.Il denaro era depositato in una cassaforte di una filiale UBS con sede nel quartiere dove è avvenuta l’insolita vicenda. I proprietari, per motivi ancora sconosciuti, hanno voluto sbarazzarsi delle banconote tagliuzzandole e gettandole nei bagni presenti nei pressi del caveau, intasando i wc.

fatto analogo. Ad accorgersene sono stati camerieri, personale di cucina e una donna delle pulizie.Il Ministero pubblico del canton Ginevra ha emanato un decreto di abbandono per questo caso, determinando che il denaro non era di provenienza illecita. Per questo motivo, coloro che hanno trovato le banconote potranno ora tenersele, dal momento che i legittimi proprietari, evidentemente, non le volevano più.Attualmente, solo alcune delle persone che hanno rinvenuto i soldi sono state identificate. La giustizia ginevrina ha dunque lanciato un appello a chi non si è ancora presentato per recuperare quanto gli spetta.

n tema il Global Compact sui migranti, l’Onu rispetta la … Regno Unito, ripr

Sono ripresi i voli all’aeroporto di Gatwick a Londra dopo che un nuovo avvistamento di un drone ha costretto lo scalo a un blocco delle operazioni. «Le misure militari messe in atto all’aeroporto ci hanno fornito la rassicurazione necessaria che è sicuro riaprire», si legge in una nota.

i collaborano anche esperti militari, non hanno ancora portato all’individuazione dei responsabili.

tema il Global Compact sui migranti, l’Onu rispetta la … Migranti si nascondono su una nave c

Quattro clandestini armati di barre di ferro hanno minacciato l’equipaggio di una nave da carico sull’estuario del Tamigi, chiedendo di poter raggiungere l’Inghilterra. Ad annunciarlo è stato un portavoce del gruppo Grimaldi, proprietario della nave.

“Sono armati di barre di ferro e minacciano l’equipaggio da questa mattina di avvicinarsi alla riva”, ha detto a SkyNews il portavoce Paul Kyprianou. “Stiamo ancora aspettando l’intervento delle autorità”, ha aggiunto. I clandestini sono riusciti a fuggire dalla cabina dove sono stati tenuti dopo che i marinai sono stati scoperti.“Hanno iniziato a minacciare l’equipaggio, chiedendo al comandante di navigare molto vicino alla costa”, ha detto. In risposta “l’equipaggio si è chiuso sul ponte della nave, quindi è sicuro e nessuno è rimasto ferito”.Il portavoce del gruppo Grimaldi ha detto che l’equipaggio era in contatto diretto con la polizia della contea di Essex (Inghilterra sud-orientale) e la guardia costiera britannica.“Continuiamo a gestire un incidente complesso a bordo di una nave”, ha confermato la polizia Essex in una dichiarazione.“In questo momento, non stiamo trattando questo incidente come una presa di ostaggi, un atto di pirateria o un incidente legato al terrorismo”, ha aggiunto.La nave battente bandiera italiana, che trasporta container e macchinari, è attualmente fuori dalla città portuale di Margate, secondo il sito Web MarineTraffic. Partì il 10 dicembre da Lagos, in Nigeria, al porto di Tilbury, a est di Londra.

n tema il Global Compact sui migranti, l’Onu rispetta la … Catalogna, il governo Sanchez a Barcellona sfida le proteste

Tra proteste, arresti e feriti si è tenuto a Barcellona un Consiglio dei ministri blindato, convocato dal premier Pedro Sanchez, e considerato dagli indipendentisti come una «provocazione», in un momento in cui la tensione in Catalogna appare ancora alta.

visto e i ministri di governo hanno annunciato, tra le altre cose, l’adozione di diverse misure «simboliche» per la regione autonoma, come intitolare l’aeroporto El Prat di Barcellona a Josep Tarradellas, l’ex premier esiliato in Francia durante il franchismo.Migliaia i Mossos d’Esquadra dispiegati per mantenere l’ordine. Alcuni degli agenti si sono scontrati con manifestanti incappucciati, che lanciavano oggetti e innalzavano barricate nel centro di Barcellona. Gli arresti sono stati 12 e 51 i feriti, tra cui 30 poliziotti. Le proteste sono state convocate da gruppi come il cosiddetto Comitato per la Difesa della Repubblica (Cdr), il giorno dopo che Sanchez e il governatore catalano, Quim Torra, hanno deciso di cercare una «proposta politica di ampio sostegno» per la crisi catalana, in un incontro privato a Barcellona.I settori indipendentisti hanno visto la convocazione del Consiglio dei ministri come una provocazione, poiché la data coincide con il primo anniversario delle elezioni regionali che si sono svolte l’anno scorso in Catalogna, dopo l’attuazione dell’articolo 155, con cui Madrid ha sospeso parzialmente l’autonomia della regione in seguito al referendum sull’indipendenza.La portavoce del governo, Isabel Celaa’, al termine del Consiglio dei ministri, ha lanciato un appello a tutti i manifestanti a scendere in strada «senza violenza» e ha ribadito la volontà del potere esecutivo centrale di mantenere «canali di dialogo» aperti e di cercare un «soluzione politica» alla crisi.Intanto, si attende il pronunciamento preliminare del Tribunale supremo sui ricorsi presentati dai politici catalani ancora in carcere per aver dichiarato unilateralmente l’indipendenza dopo il referendum del primo ottobre, dichiarato illegale da Madrid. L’avvio del processo agli indipendentisti ancora in carcere – alcuni in sciopero della fame – è atteso per gennaio. L’accusa è «ribellione», e la Procura che ha chiesto condanne fino a 25 anni.

Russia: Ue proroga sanzioni economiche per 6 mesi

I governi dell’Unione Europea oggi hanno deciso all’unanimità di prolungare le sanzioni economiche contro la Russia per il suo intervento in Ucraina per un periodo di sei mesi, fino al 31 luglio del 2019. La decisione segue l’accordo politico che era stato raggiunto al Vertice europeo del 13 e 14 dicembre, quando il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca, Angela Merkel, avevano presentato un rapporto agli altri leader in cui constatavano la mancanza di progressi nell’attuazione degli accordi di Minsk. Il Consiglio dell’Ue ha adottato la decisione oggi per procedura scritta e, come previsto per la politica estera, all’unanimità. Le sanzioni prendono di mira i settori finanziario, energetico e della difesa e alcuni beni a uso duale (civile e militari). Le misure restrittive erano state introdotte per la prima volta il 31 luglio del 2014 e rafforzate nel settembre dello stesso anno in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia in Ucraina.

La Nasa ha ammesso un attacco hacker ai suoi serverL’agenzia spaziale ad Agi spiega che non ritiene però che le intrusioni abbiano messo a repentaglio le sue missioni

Il 18 dicembre la Nasa ha reso nota un’intrusione informatica in uno dei suoi server, dal quale sono state estratte informazioni personali di dipendenti ed ex-dipendenti. Con una nota interna inviata al personale, l’Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche statunitense spiega che il furto di dati ha riguardato anche informazioni identificative (Pii, personally identifiable information). Tra i dati sottratti, si legge nella nota, anche i codici di previdenza sociale dei dipendenti.Scoperta il 23 ottobre, l’intrusione è stata comunicata due mesi dopo. Contattata per un commento, l’Agenzia

ha risposto: “La Nasa non ritiene che le intrusioni abbiano messo a repentaglio le missioni dell’ente. Una volta scoperta (l’intrusione, ndr), la Nasa ha intrapreso un’azione immediata per proteggere i server colpiti e da allora ha iniziato un’analisi forense, processo che richiederà del tempo. L’indagine in corso è una delle principali priorità della Nasa”.Gli autori dell’intrusione potrebbero essere entrati in possesso dei dati di ciascun dipendente assunto o trasferito tra il luglio del 2016 e l’ottobre del 2018.“La Nasa prende molto seriamente la sicurezza informatica e si impegna a dedicare le risorse necessarie per garantire la sicurezza delle informazioni dell’Agenzia e dei sistemi informatici

. L’agenzia continua i suoi sforzi per proteggere tutti i server e sta rivedendo le sue procedure per garantire che le più recenti pratiche di sicurezza siano seguite in tutta l’agenzia”. Nel 2016 un gruppo di hacker noto con il nome di Anonsec aveva sottratto all’agenzia 276 gigabyte di informazioni, tra cui credenziali di centinaia di dipendenti, indirizzi di posta elettronica e più di duemila registri di volo. Dopo aver provato a far schiantare un drone da 222 milioni di dollari (194 milioni di euro) nell’Oceano Pacifico, gli hacker avevano pubblicato un rapporto nel quale spiegavano quali vulnerabilità avevano consentito loro di prendere possesso del drone.A ottobre di quest’anno, un 25enne residente a Salò aveva ammesso di aver attaccato otto domini della Nasa nel 2013, dopo una perquisizione di casa sua disposta dalla procura di Brescia, come spiega La Stampa.

Cosa succede se un drone colpisce un aereoSui siti circolano due video di droni a Gatwick, di nuovo chiuso venerdì pomeriggio per la presenza di un nuovo velivolo. 120 mila persone sono rimaste a terra. Perché un drone ha creato tanta paura e caos? Lo dimostra una ricerca dell’Università di Dayton

Un video pubblicato in queste ore dai giornali anglosassoni mostrerebbe uno dei droni che ha provocato la chiusura di uno dei più grandi aeroporti del Regno Unito per oltre 32 ore, costringendo oltre 120.000 persone a dover rinunciare ai propri voli per cancellazioni, ritardati o deviazioni. L’aeroporto di Gatwick, Londra, è stato chiuso alle 21 di mercoledì per riaprire solo nella mattinata di venerdì. Alle 18 però una nuova chiusura, causata da un nuovo avvistamento di droni vicino la pista. Il primo drone è stato visto mercoledì, quando il personale dell’aeroporto ne ha denunciato la presenza. Il MailOnline, il sito del quotidiano Daily Mail, ha pubblicato in queste ore dei filmati di droni che volavano su Gatwick. Anche la Bbc ha pubblicato un suo video, ma sulla sua veridicità è un po’ più scettica. Venerdì il Daily Mail è andato in edicola con una foto del drone in prima pagina, e un titolo piuttosto esplicativo di quello che ha vissuto la città nelle ultime ore: “Può questo puntino nel cielo aver rovinato le vacanze di Natale a 130 mila persone?”. 110 mila voli sono stati cancellati giovedì, 10 mila mercoledì sera, ma altri voli vengono dirottati o cancellati in queste ore a seguito del nuovo allarme drone. Diverse persone sono state lasciate dormire sul pavimento dei terminal, riferisce la stampa britannica.Perché un drone è così pericoloso?
L’aeroporto di Gatwick ha comunicato che sono stati visti due droni separati, che però la polizia non ha ancora individuato. L’ipotesi più accreditata al momento è che il volo di droni sull’aeroporto sia una dimostrazione di un gruppo ambientalista.
Una cosa è però certa. Un drone è un pericolo enorme per gli aerei e per i passeggeri a bordo. Anche se piccoli e apparentemente leggeri, si tratta di un rischio concreto per gli aerei e per chi ci viaggia. Gli esperimenti effettuati in questi anni, raccontati dalla BBC, raccontano che la collisione tra un aereo e un drone potrebbe bucare l’ala del velivolo, anche se di grosse dimensioni. In un video della Università di Dayton si vede chiaramente un drone perforare un aereo se lanciato ad alta velocità.
Questo per via della violenza dell’impatto, che potrebbe, piegano, danneggiare seriamente la fusoliera, causando incidenti su aerei che possono portare a bordo fino a 300 persone. Attualmente è vietato far volare droni a meno di un chilometro dagli aeroporti, ma è un divieto che può essere facilmente aggirato vista l’estensione dell’aera interessata. Il drone usato nella ricerca, spiega l’università, è di quelli in commercio, di prezzo e peso medio.

Gli Usa hanno chiesto la scarcerazione immediata dei canadesi detenuti in Cina
Si tratta di due uomini detenuti da dieci giorni dopo l’arresto il 1 dicembre della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou

Gli Stati Uniti hanno chiesto “l’immediato rilascio” dei due canadesi detenuti in Cina da dieci giorni dopo l’arresto il 1 dicembre della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou. “Esprimiamo la nostra profonda preoccupazione per la detenzione da parte del governo cinese di due canadesi e chiediamo il loro immediato rilascio”, ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato, Robert Palladino.

Le autorità cinesi hanno arrestato l’analista ed ex diplomatico, Michael Kovrig, e l’uomo d’affari Michael Spavor, accusandoli di “attività che minacciano la sicurezza dello Stato”, formula spesso usata per indicare il reato di spionaggio. La misura sembra una ritorsione per l’arresto il 1 dicembre scorso a Vancouver della numero due di Huawei. La donna, figlia del fondatore del gigante cinese delle Tlc, è stata rilasciata su cauzione in attesa della sentenza sulla sua estradizione negli Stati Uniti, che la accusano di violazione delle sanzioni all’Iran. Insieme agli Stati Uniti, anche il Canada ha fatto sentire la sua voce con Pechino sul caso dei due concittadini detenuti da 10 giorni in Cina dopo l’arresto il 1 dicembre scorso a Vancouver della direttrice finanziaria di Huawei, Meng Wanzhou. In un comunicato, il ministero degli Esteri di Ottawa ha chiesto “l’immediata liberazione” dell’analista ed ex diplomatico, Michael Kovrig, e dell’uomo d’affari Michael Spavor, accusati da Pechino di “attivita’ che minacciano la sicurezza dello Stato”.La loro detenzione sembra una ritorsione per l’arresto di Meng, accusata dagli Usa di violazione delle sanzioni all’Iran.

I voli sono stati nuovamente sospesi nel tardo pomeriggio di oggi all’aeroporto londinese di Gatwick dopo che c’è stato un altro “sospetto avvistamento di un drone”. Dopo una breve chiusura, l’attività dello scalo è ripresa. Un portavoce dell’aeroporto, citato dalla Bbc, ha precisato che i voli sono stati interrotti per misura precauzionale durante le indagini sul nuovo avvistamento. Ora l’aeroporto è tornato operativo “perché le misure militari messe in funzione ci hanno dato le necessarie assicurazioni sulla sicurezza della riaperture delle piste”.
L’aeroporto di Gatwick aveva riaperto gradualmente dopo lo stop provocato dalle incursioni di droni che hanno paralizzato il traffico aereo per oltre 24 ore. Le indagini, a cui collaborano anche esperti militari, non hanno ancora portato all’individuazione dei responsabili.      [print-me title=”STAMPA”]